. Ho scambiato qlc msg privato con altri ma condividono che il ritmo è stato tranquillo fino a Garda e un po' di più salendo ma nulla di straordinario
Paolo, permettimi: Il tuo/vostro "tranquillo" potrebbe essere "impiccato" per altri. Tu sei un ciclista forte e quindi tenere un certa media è normale. Ma sicuramente nel gruppone c'era qualcuno che non era in grado di tenere certe medie. Il punto è proprio questo: Il Giro del Garda era "aperto" a tutti, mi pare. Quindi era probabile che si sarebbe aggregato qualcuno non proprio all'altezza, ma spinto dall'entusiasmo fosse convinto di farcela. Che facciamo? lo lasciamo da solo?
Ripeto, io non c'ero per diversi motivi, ma uno di questi era la consapevolezza che il mio stato di forma mi avrebbe fatto "arrancare" trasformando quella che doveva essere una bella giornata in un calvario. Probabilmente mi sarei trovato solo anch'io ad un certo punto e questo mi avrebbe dato parecchio fastidio.
Ciao ragazzi , volevo solo riportarvi le mie personali esperienze.
Anch'io vorrei riportarvi un'esperienza motociclista, che forse @
paolomnn potrebbe trovare interessante:
30 anni fa facevo parte di un motoclub, il cui presidente organizzava gite domenicali molto belle e organizzate alla perfezione (soste
caffè, ristorante prenotato con menú a prezzo per gruppo numeroso etc etc).
Eravamo sempre un 50ina di motociclisti, la metá iscritti al club, l'altra metà "ospiti". Le tipologie di moto variavano da supersportive a Custom a Enduro. Ma il presidente che era uno con i controcogl.... imponeva la sua regole: Si parte, ci si mette a fila indiana e NON si sorpassa, ma si mantiene la propria posizione. Agli incroci NON si riparte, se non si ha la certezza che chi è dietro ci sia. A chiudere il gruppo uno del Club, che conosce la strada e i punti di sosta e che, per un giorno, si sacrifica a chiudere il gruppo. Poi, quando c'erano la salita ad un Passo ognuno era libero di andare come gli pareva. In cima ci si aspettava e ci si ricompattava. Chi non rispettava queste regole
(in genere gli "ospiti", visto che noi soci sapevamo come andare) veniva duramente "ripreso" dal presidente, fino anche al cortese invito di non venire più con noi.
Inizialmente trovavo questo modo di fare alquanto fastidioso, ma poi ho capito che era l'unico modo per tenere unito il gruppo ed evitare che qualcuno rimanesse isolato e che sbagliasse strada.
Chi veniva o accettava, oppure amici come prima e se ne andava in giro da solo o con altre compagnie.