Grazie per il link @
Cancelliere, non immaginavo che la ruggine iniziasse a formarsi dall'interno e che quindi lo spray vada spruzzato dentro al telaio e non sulla superficie esterna. Certo che sembra un lavoro per professionisti visto che bisogna smontare la bici pezzo per pezzo ...
Beh,
@Fabiolora per sua stessa ammissione, è un perfezionista che ama le sue bici, e liquida con una sola frase " la superfice esterna...una buona cera protettiva..." tutto un mondo di cure e di attenzioni che dà per scontate, e si sofferma sulla prevenzione della corrosione interna, la più distruttiva e pericolosa, perchè è subdola :rosik:.
Infatti se il telaio inizia ad arrugginirsi sull'esterno, te ne accorgi e puoi intervenire tempestivamente, con convertitore e vernice da ritocco, o addirittura riverniciando il tutto con un nuovo ciclo completo di verniciatura sul telaio riportato a nudo.
Se la ruggine inizia dall'interno, rischi di accorgertene troppo tardi, quando il telaio è ormai compromesso
.
Una buon telaio di acciaio nasce "di fabbrica" ben protetto, con cromatura, cataforesi, verniciatura con mani di fondo antiruggine e di smalto di finitura "duro", abbondante grasso sulle filettature :eek:.
Questa protezione serve per impedire che l'ossigeno, contenuto nell'aria e nell'acqua, arrivi a contato del ferro, con cui reagirebbe chimicamente formando l'ossido di ferro = ruggine.
Il fondo antiruggine e/o la cromatura hanno anche una azione attiva, ma qui il discorso diventerebbe troppo lungo.
In pratica la ruggine si innesca quando la protezione, col passare del tempo e delle sollecitazioni chimiche e meccaniche, riduce la sua efficacia:
una scalfittura o lo sfarinarsi della vernice, e l'acqua, e con lei l'ossigeno, penetra fino al ferro.
Si innesca il fenomeno: l'ossido di ferro è più voluminoso del ferro, e questo genera un rigonfiamento che allarga la scalfittura.
E' anche meno compatto e più poroso della verniciatura.
Tutto questo favorisce la penetrazione di nuovo ossigeno "fresco" a contatto del ferro, e la ruggine così si autoalimenta e si espande
.
Come giustamente immaginavi tu, bisogna evitare di lasciare la bici esposta alla pioggia e al sole. Aggiungerei anche di conservarla in posti freschi e asciutti
I raggi solari ed il calore intenso invecchiano la vernice rendendola più permeabile.
La pioggia e l'umidità, ristagnandoci sopra la penetrano, portando l'ossigeno in profondità sul ferro
In pratica le azioni preventive consistono nel mantenere la compattezza delle protezioni, e quindi non permeabili all'ossigeno:
All'esterno la cera protettiva riduce l'invecchiamento della strato superficiale della verniciatura, mantenendolo compatto, e tappando porosità e microscalfitture.
Lo spray all'interno fà la stessa azione sulla pellicola della cataforesi.
Il convertitore e la vernice da ritocco ripristinano un guscio impermeabile che và a sostituire la vernice saltata via.
Per finire, la reazione chimica che trasforma il ferro in ossido di ferro è favorita dalla conducibilità elettrica dell'acqua, che è tanto più elevata se questa contiene sali.
Il sale è anche igroscopico, e quindi trattiene l'umidità sulla superficie della vernice.
Di fatto, il salmastro è un vero killer .
Il sudore non lavato via dal tubo orizzontale a fine giro, o la patina di salmastro non risciacquata e asciugata se la bici è stata sul lungomare durante una libecciata (o una sciroccata per chi va sull'Adriatico) e la bici rischia grosso!:angrymod: