Una volta esistevano solo le geometrie classiche da corsa, ovvero quello con il tubo perfettamente orizzontale. Le taglie erano di cm in cm e le lunghezze dei tubi crescevano all'aumentare della taglia. Quindi quando il tubo piantone era lungo ad esempio 55cm, il tubo sterzo era lungo 15cm, quando il piantone era 56 il tubo sterzo era 16,ecc, oltre al fatto che anche l'orizzontale era dimensionato secondo le stesse proporzioni.
Con l'avvento delle geometrie sloping (quelle col tubo inclinato e non più orizzontale, derivato dalla mtb) e con le nuove tecniche di produzione legate all'uso del carbonio (ma anche di altri materiali) si è iniziato ad standardizzare le geometrie attraverso la denominazione di taglie (s,m,l,xl,ecc), in modo da poter limitare i costi di produzione attraverso la costruzione di un numero ridotto di stampi. Tale condizione però è stata (in parte) superata grazie alla diversificazione dei modelli (da qui le varie definizioni "race", "endurance") che presentano, a parità di taglia (o di lunghezza di orizzontale) un tubo sterzo dimensionato classicamente (race) o un tubo sterzo maggiorato di 1,5/2cm (endurance). Quest'ultima soluzione permette di contenere il dislivello sella/manubrio e, abbinato alla geometria sloping, di venire incontro ad esempio a chi è longilineo (quindi cavallo più alto della media e busto corto), che necessita di un'altezza sella più alta ma non vuole avere un dislivello sella/manubrio eccessivo, che magari non riesce a sostenere. Attraverso una geometria "endurance" questo è facilmente ottenibile.
Stesso discorso per chi è brevilineo (cavallo più contenuto e busto più lungo)... in questo caso avrà bisogno di un telaio più lungo per assecondare la lunghezza di busto e braccia, ma a causa del cavallo contenuto non potrà scegliere per una geometria classica (poco svettamento del tubo reggisella), ma magari sceglierà per una geometria sloping "race" che offre lo stesso dimensionamento del tubo sterzo, in modo che possa avere un dislivello sella/manubrio adeguato e non pari a zero.
Altre differenze tra le due tipologie sono riconducibili alle soluzioni tecniche adottate in fase di progettazione: ad esempio per un telaio "endurance" un carro più lungo, una forcella diversa, dispositivi specifici per dissipare meglio le vibrazioni, la scelta di un particolare tipo di fibra, ovvero soluzioni finalizzate a garantire un maggiore comfort sulle lunghe distanze.
Ovviamente queste definizioni hanno finito per confondere ancora di più il cliente al momento dell'acquisto, che è convinto che una bici definita race sia inguidabile per un comune mortale, mentre con una da "endurance" è come stare seduti in poltrona!
Non è assolutamente cosi! la cosa che maggiormente conta è la posizione che intendo ottenere in sella, quella che a me è più congeniale e sostenibile in base alle mie misure e caratteristiche antropometriche, sia a livello di postura che di conduzione del mezzo.
Questo vuol dire che se so di voler essere messo in sella secondo determinate misure, sceglierò il telaio che meglio asseconda questa mia esigenza, ma non è detto che io non possa conseguire la stessa identica posizione sia utilizzando un telaio race che il corrispondente da endurance.
Rispetto alla posizione più o meno aerodinamica... che dire? avete mai visto i ciclisti prof quando vogliono assumere una posizione aerodinamica? sono piegati in due, altro che cm in più o in meno! non è questo il punto... se voglio stare più basso piego di più i gomiti, se voglio stare alto impugno le leve invece che le code.... tutto qui!