Basta citare un esempio su tutto quanto detto: il record di ascesa sulla Cipressa è di Pantani nel 1999, e la sua bici girava sui 7,5/8 kg o qualcosa in più. Fate Voi le considerazioni del caso....
Anche sulle ruote aleggiano questi specchi per le allodole. Con le ruote da 60 mm di profilo in carbonio e mozzi ceramici c'è un sensibile miglioramento delle prestazioni. Ovvero? Su un'ora a 40 km\h di media (a 40 km\h di media,non 30 sapendo con un po' di salita quanto faticoso sia tenere i 30 di media) si migliora di decine di secondi. Per un Pro ha senso, per un'amatore che le paga trai i 1000 ed i 2000 € e lavora un'anno per comprarLe secondo me senso non ne ha.
a parte che ai tempi di Pantani avevano altri tipi di beneficio che gli rendevano risibile risparmiare mezzo chilo sulla bici, pero' non bisogna esagerare con l'irridere i miglioramenti.
Se diciamo sempre "questa cosa ci da un vantaggio infinitesimo, lasciamo stare" saremmo ancora alle bici coi cerchi di legno. Come diceva Toto', e' la somma che fa il totale, per cui tanti piccoli miglioramenti sommati assieme producono un grande progresso.
E poi si insiste a dire che il costo e' funzione solo del peso, quando in realta' quello che fa alzare il costo sono anche una migliore costruzione meccanica che diminuisce gli attriti, aumenta la rigidezza, permette di avere componenti piu' affidabili.
Posso anche salire una montagna durante una GF con una BTwin Triban 3 da 300 euro, ma devo sapere che, oltre ai 3 kg in piu', devo considerare anche che il 10% dell'energia con cui pedalo servira' a deformare le ruote, le pedivelle, la forcella, il manubrio, invece che spingermi piu' avanti e sempre piu' in alto! La Triban 3 poi posso anche usarla per fare una corsa in circuito, ma devo sapere che se mi tocchera' cambiare rapporto durante una volata o su un cavalcavia e' abbastanza facile che si incartera' qualcosa.