Occhio ad non esagerare con l'entusiasmo....per la bici

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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3.023
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Settequerce (Bolzano)
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Bici
Scapin Dyapason
... che dovrei dire io che sono 91 kg?....... Infatti non appena sarò giunto al mio peso forma di 73 kg mi sono proposto di regalarmi una bdc nuova di pacca :D

Impresa non facile!....ma ce la puoi fare!! Magari nel frattempo ordina la bici, cosí sarai costretto a raggiungere l'obiettivo!o-o
 

Hinault

Apprendista Velocista
21 Marzo 2008
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Liguria Savona Carcare
www.AZIMUT.it
Bici
Time e Fondriest
Questo mio thread non vuole essere "malaugurante" nè "insegnare nulla a nessuno". Anzi, molti di voi si conoscono e sanno bene come e quanto allenarsi. Però ho visto tanti "neofiti" con molto entusiasmo, forse troppo!
Il loro entusiasmo è tale che il loro tempo libero è SOLO per la bici, ma non tanto come attività ricreativa, ma proprio come una dipendenza: tabelle d'allenamento, alimentazione specifica, SFR, ripetute. E nervosismo in caso di maltempo che impedisce l'uscita giornaliera. Non c'è nulla di male, ma il rischio di "burn out" (nausea) è in agguato.
Ho scritto questo perchè nell'arco di un mese ho incontrato due ciclisti, che qualche anno fa erano dei neofiti molto promettenti. Quindi allenamenti intensivi, tentativi di record su ogni salita, alimentazione specifica e granfondo ogni domenica (o quasi). In qualche caso anche le cure di un preparatore atletico. Insomma la loro vita, oltre il lavoro, era il ciclismo, trascurando altri aspetti di vita sociale.
Bene, entrambi hanno smesso di andare in bici, ma proprio del tutto, anzi hanno addirittura venduto le loro preziose bici da corsa e l'attrezzatura. Hanno detto BASTA, perchè sottoposti a troppo stress, e una sorta di avversione che è comparsa improvvisamente, che annullava la voglia di uscire!
Ho domandato:"Come mai? Beh, la bici potevi tenerla, no? Un giretto ogni tanto..."
Risposta: No, no! O si va come si deve o meglio lasciar perdere del tutto"! Sono rimasto perplesso e penso che entrambi non abbiano in realtà mai colto veramente ciò che la bici trasmette.
E a leggere alcuni interventi, temo che ce ne siano anche qui sul forum...

o-o
Se hai avuto modo di leggere alcuni miei post, tra cui alcuni recenti, capirai quanto siamo in sintonìa.

Ho messo per la prima volta il numero sulla schiena il 25 giugno 1978, ho corso negli allievi e negli juniores, ho fatto le gare amatoriali Udace, Fci, ecc. Ho fatto gare in linea, a tappe, a punti, a tempo, cronometro individuali, cronoscalate, cronosquadre, gare piatte e in salita, "tipo pista" ad eliminazione, in notturna, ecc ecc,
e oggi ancora prendo parte alle gran Fondo, preferibilmente le "lunghe" e ho fatto quasi tutte le "mitiche" , e sono contento di avere fatto TUTTO, sono state belle tutte queste esperienze ciclistiche ....
eppure, in tutti questi anni, ciò che mi ricordo con più piacere sono i "grandi giri" fatti "da amici" in gruppo sulle salite mitiche e con il pullmino al seguito, in Italia come in Francia, seguite da grandi mangiate in armonia e in allegrìa ...
Davvero faccio fatica a capire certi comportamenti alle attuali gran fondo
(ma se hai letto certi miei interventi certo lo sai già ..... tanto che rischia di diventare davvero noioso e ripetitivo il mio "refrain" .... vd, ad esempio il 3d: "Le Gran Fondo .... terra di conquista per fenomeni" posto da Lenky qualche giorno fa) ...
anche se poi alla fine l'importante per ciascuno di noi è divertirsi, nei modi che meglio ritiene ...
L'importante è, come dici Tu e come hanno colto in tanti, trovare un soddisfacente "EQUILIBRIO" tra la bici e le tante altre cose della nostra vita, magari calibrandone bene l'importanza !

Cmq Ti quoto alla grande !!! :eek:

Bye Bye, Fabry
 
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Marcolento

Apprendista Passista
14 Ottobre 2008
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Sardinnia
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Pinarello FP2 - Basso Viper
o-o
L'importante è, come dici Tu e come hanno colto in tanti, trovare un soddisfacente "EQUILIBRIO" tra la bici e le tante altre cose della nostra vita, magari calibrandone bene l'importanza !

Cmq Ti quoto alla grande !!! :eek:


In bici ci vuole EQUILIBRIO, non si va da nessuna parte con le ruotelline montate alla ruota di dietro ...

si scherza, almeno quì

Saluti
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
o-o
Se hai avuto modo di leggere alcuni miei post, tra cui alcuni recenti, capirai quanto siamo in sintonìa.

Ho messo per la prima volta il numero sulla schiena il 25 giugno 1978, ho corso negli allievi e negli juniores, ho fatto le gare amatoriali Udace, Fci, ecc. Ho fatto gare in linea, a tappe, a punti, a tempo, cronometro individuali, cronoscalate, cronosquadre, gare piatte e in salita, "tipo pista" ad eliminazione, in notturna, ecc
e oggi ancora prendo parte alle gran Fondo, preferibilmente le "lunghe" e ho fatto quasi tutte le "mitiche" .... eppure in tutti questi anni, ciò che mi ricordo con più piacere sono i "grandi giri" fatti "da amici" in gruppo sulle salite mitiche e con il pullmino al seguito, in Italia come in Francia, seguite da grandi mangiate in armonia e in allegrìa ...
Davvero faccio fatica a capire certi comportamenti alle attuali gran fondo
(ma se hai letto certi miei interventi certo lo sai già ..... tanto che rischia di diventare davvero noioso e ripetitivo il mio "refrain" .... vd, ad esempio il 3d: "Le Gran Fondo .... terra di conquista per fenomeni" posto da Lenky qualche giorno fa) ...
anche se poi alla fine l'importante per ciascuno di noi è divertirsi, nei modo che meglio ritiene ...
L'importante è, come dici Tu e come hanno colto in tanti, trovare un soddisfacente "EQUILIBRIO" tra la bici e le tante altre cose della nostra vita, magari calibrandone bene l'importanza !

Cmq Ti quoto alla grande !!! :eek:

Grazie, Bernard........ti chiami così, no? Hinault...:mrgreen:
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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Mi ricordo qualche anno fa, quando mi sono comprato la bici nuova in carbonio, ho montato il conta-pedalate, comprato il cardio, ho letto il libro di Lance Armstrong su come allenarsi, ho cercato di farmi una tabella di allenamenti e ho pure cercato di fare le uscite previste.

Dopo un po uscire in bici o era un dovere o durante le uscite ero sempre a controllare o il cardio o la frequenza pedalate, mi sono messo a rifare gli stessi giri per trovare il percorso giusto per svolgere l'allenamento previsto e alla fine finiva che preferivo uscire solo perche volevo cmq seguire le tabelle.

Dopo un allenamento nel quale ho fatto 3-4 volte la stessa salita corta guardando e controllando tutto (tempo, cardio, frequenza pedalate) mi sono chiesto ma chi me lo fa fare 3 volte la stessa salita di seguito? Ma che noia diventa la bici se faccio e rifaccio lo stesso percorso e giro in continuazione? E poi devo pure farlo da solo perche se no non posso seguire la tabella.

E la cosa peggiore era che cmq non sono migliorato, non riuscivo ad andare più forte anche con gli allenamenti specifici perche mi stancavano nella testa, e se la testa non é al posto giusto anche le gambe non girano come devono. In più ho notato che perdevo quella dote naturale di pedalare fuori sella in salita, perche le tabelle hanno previsto allenamenti in agilitá seduti in sella.

Poi con 5.000 km nelle gambe ho fatto la mia salita di "prova", (Talles, TAA, ce chi la conosce :mrgreen:) e non ho nemmeno sfiorato mio record personale che avevo fatto anni fa da ragazzino con soli 3.000 km nelle gambe senza allenamenti specifici.

La stagione seguente ho smontanto il conta-pedalate, ho buttato il cardio, non ho mai più guardato una tabella e sono sempre uscito dove e come mi pareva. Ognitanto ho ovviamente variato i ritmi ma sempre seguendo le mie sensazioni nelle gambe e testa.

Il risultato...ho migliorato mio record personale sulla salita "prova" di un minuto!! E vado più forte che mai. Sono sempre motivato durante le uscite, posso uscire con chi voglio perche non devo seguire programmi, e la cosa più importante mi sento libero di pedalare fino a dove voglio a girare la bici quando voglio o a rimanere a casa se mi pare.

La bici é la cosa più importante per me per 6 mesi all anno, poi stacco, metto via la bici faccio altri sport e può succedere che non tocco bici per 4-5 mesi. D'inverno non penso alla bici, ma appena si avvicina Marzo sento il richiamo.

La bici deve rimanere divertimento, sfogo o altro ma non deve mai diventare una ossessione che mi fa pensare 12 mesi alla bici e che mi seduce anche nella vita quotidiana di ogni giorno.
 

Garcia

Pignone
6 Maggio 2009
102
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Treviso
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Pinarello FP3
la bici e' diversa, ci salto sopra e pedalo sin da subito e i progressi con un po di costanza sono subito enormi se sei partito da zero...la differenza tra me e chi pedala da 10 anni ( oltre an un pochino di tecnica) e' solamente la differenza di allenamento: cio' ti puo' spingere a pensare di poter fare una specie di "corso accellerato"..di qui le esagerazioni immediate di cui credo parlasse l'autore del post.

quoto!
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Colnago 50 Anniversary
Se ne sente di parecchi che si impallano e vivono solo per quello fino ad arrivare al punto di rottura. Col risultato che, nel nostro caso, si disfano delle bici e non ne vogliono più sentir parlare.
Si fanno prendere dalla sindrome dell'entusiasmo: migliorano, migliorano e si applicano come ha spiegato Rapportoagile. Ma se alla fine di tutti questi sacrifici non c'è un riscontro oggettivo, per esempio: premi, vittorie, gratificationi oggettive, insomma, è dura mantenere questi ritmi a lungo.
Giusto l'entusiasmo per le proprie soddisfazioni personali, ma non bisogna diventarne schiavi.
Anch'io come Hinault ricordo più volentieri i giri lunghi o le gite che abbiamo fatto sulle Alpi italiane e francesi che le granfondo a cui ho partecipato. Per me, sono queste le sensazioni migliori per noi amatori.
 

powerbike83

Apprendista Cronoman
5 Giugno 2008
3.211
65
40
Novara
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Canyon Ultimate Cf Slx - Kuota Kebel - Cube Ltd - Fixed
Anch'io come Hinault ricordo più volentieri i giri lunghi o le gite che abbiamo fatto sulle Alpi italiane e francesi che le granfondo a cui ho partecipato. Per me, sono queste le sensazioni migliori per noi amatori.
Come hai sintetizzato bene l'essenza del nostro ciclismo amatoriale o-o
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
3.600
1.339
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human-powered
Ma se alla fine di tutti questi sacrifici non c'è un riscontro oggettivo, per esempio: premi, vittorie, gratificationi oggettive, insomma, è dura mantenere questi ritmi a lungo.
Basare l'attività su una potenziale (e magari difficilmente raggiungibile) gratificazione oggettiva può effettivamente rendere, a lungo andare, l'impegno profuso un sacrificio.
E' la passione per ciò che facciamo che rende piacevoli cose che agli occhi di altri possono sembrare sacrifici privi di utilità, non l'eventuale vittoria ottenuta.
Ovviamente è compito del singolo saper valutare quali siano le gratificazioni oggettive da provare a raggiungere per crearsi obiettivi stimolanti ma raggiungibili, in modo da non perdere fiducia e motivazione.
Giusto l'entusiasmo per le proprie soddisfazioni personali, ma non bisogna diventarne schiavi.
Opinione personale: credo che sentirsi gratificati per ciò che si è riusciti a fare con le proprie forze ed il proprio impegno sia il premio migliore che si possa ottenere.
Anch'io come Hinault ricordo più volentieri i giri lunghi o le gite che abbiamo fatto sulle Alpi italiane e francesi che le granfondo a cui ho partecipato. Per me, sono queste le sensazioni migliori per noi amatori.
Infatti anche questa è una gratificazione soggettiva. o-o
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.393
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Colnago 50 Anniversary
Opinione personale: credo che sentirsi gratificati per ciò che si è riusciti a fare con le proprie forze ed il proprio impegno sia il premio migliore che si possa ottenere.

D'accordissimo, ma i due amici di Rapportoagile non hanno vissuto il giusto rapporto con lo sport, ma ne sono diventati dipendenti.
Io stesso, quando ho visto miglioramenti mi sono ancora più appassionato: ho seguito qualche tabella, ho fatto F&O, ogni uscita era buona per fare questo o quell'esercizio. Quando mi capitava di uscire con qualcuno che andava molto meno di me mi infastidivo, perché la consideravo, non dico, un'uscita persa, però quasi, anche se poi stavo con gli ultimi del gruppo a chiacchierare.
Tanto è vero che cominciavo a pensare di fare qualche gara per migliorarmi ancora.
Poi, a febbraio 2008, è arrivata la frattura al naso, infortunio dal quale, nonostante un'operazione, non sono ancora uscito. Ma questa è un'altra storia.
 

Fuoco

Velocista
17 Settembre 2008
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Bici
Ibrida home made
Secondo me se ci si vuole divertire bisogna anche essere in grado di porsi degli obiettivi fattibili che dipendono dalle possibilità di ognuno (l'essere portati, il tempo a disposizione e via dicendo) e poi cercare di raggiungerli.

A volte bisogna anche essere umili e accettare che certe cose per mille motivi non si possono avere.

Nel senso, alla fine si diverte di più chi ha come obiettivo, che ne so, fare il lungo di una gf prima che smontano tutto l'ambaradan piuttosto di chi punta ad arrivare tra i primi cinquanta e poi arriva cinquantunesimo.
 
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riky76

Scalatore
29 Aprile 2008
6.376
295
47
Giaveno (TO)
riky76omnium.wordpress.com
Bici
n+1
tutto vero, anche io se non avessi un afamiglia temo che "sbarellerei2 molto facilmente...l'equilibrio che cerco di darmi è nel cercare di non fossilizzarmi sulla bdc, ma di variare sempre bici e percorsi..e per questo sono arrivate la bici da pista, la scatto fisso da città, la mtb, la mtb singlespeed a 29"....oddio non è che sto esagerando con il numero di bici??
 

Val_Ter

Gregario
27 Ottobre 2009
599
101
58
Torino
vq65.altervista.org
Bici
Decathlon Sport 2 (2006)
Da qualche anno, circa quattro, per me la bici e' essenzialmente un mezzo di trasporto. La uso tutti i giorni per andare al lavoro e spesso durante la bella stagione per andare a trovare la mia compagna, che abita a 35 chilometri da Torino. Sono abituato ad andare in giro con il portapacchi e le borse appese dietro, sia che si tratti di mtb che di bdc, e solo da poco grazie al forum ho cominciato a fare qualche uscita senza, in compagnia di altri ciclisti, e la cosa mi e' molto piaciuta.
La bicicletta e' uno stumento estremamente versatile, che puo' regalare belle emozioni, soddisfazioni e anche una buona forma fisica a tutte le eta', cosa che secondo me e' molto importante.
Come tutti gli strumenti in se' non e' ne' buono ne' cattivo, ma se diventa ossessione allora puo' far piu' male che bene.

Chi corre tanto, o ha fretta di arrivare, o ha bisogno di scappare.

In entrambi i casi non sempre la soluzione passa dall'essere piu' allenati, piu' veloci, piu' competitivi: anzi a volte anche fermarsi un attimo aiuta a capire, e a capirsi.

Andare in bici e' bello, finche' rimane bello.
 

alexcarter

Novellino
14 Giugno 2008
46
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Per chi è non è un prof, meglio godersi le uscite in bici fregandosene delle medie: che dovrei dire io che sono 91 kg? Mi alleno 2/3 volte a settimana, metodicamente, seguo un regime alimentare controllato per calare di peso e devo benedire la bici e gli allenamenti a digiuno, che un mese fa ero 97.8 kg. Infatti non appena sarò giunto al mio peso forma di 73 kg mi sono proposto di regalarmi una bdc nuova di pacca :D


come allenamenti a digiuno?spiegati meglio,anche io devo perdere peso.....
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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mondo
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bici
Questo mio thread non vuole essere "malaugurante" nè "insegnare nulla a nessuno". Anzi, molti di voi si conoscono e sanno bene come e quanto allenarsi. Però ho visto tanti "neofiti" con molto entusiasmo, forse troppo!
Il loro entusiasmo è tale che il loro tempo libero è SOLO per la bici, ma non tanto come attività ricreativa, ma proprio come una dipendenza: tabelle d'allenamento, alimentazione specifica, SFR, ripetute. E nervosismo in caso di maltempo che impedisce l'uscita giornaliera. Non c'è nulla di male, ma il rischio di "burn out" (nausea) è in agguato.
Ho scritto questo perchè nell'arco di un mese ho incontrato due ciclisti, che qualche anno fa erano dei neofiti molto promettenti. Quindi allenamenti intensivi, tentativi di record su ogni salita, alimentazione specifica e granfondo ogni domenica (o quasi). In qualche caso anche le cure di un preparatore atletico. Insomma la loro vita, oltre il lavoro, era il ciclismo, trascurando altri aspetti di vita sociale.
Bene, entrambi hanno smesso di andare in bici, ma proprio del tutto, anzi hanno addirittura venduto le loro preziose bici da corsa e l'attrezzatura. Hanno detto BASTA, perchè sottoposti a troppo stress, e una sorta di avversione che è comparsa improvvisamente, che annullava la voglia di uscire!
Ho domandato:"Come mai? Beh, la bici potevi tenerla, no? Un giretto ogni tanto..."
Risposta: No, no! O si va come si deve o meglio lasciar perdere del tutto"! Sono rimasto perplesso e penso che entrambi non abbiano in realtà mai colto veramente ciò che la bici trasmette.
E a leggere alcuni interventi, temo che ce ne siano anche qui sul forum...

Claus sai bene che io quest'anno ho inizato a seguire tabelle, lo faccio in maniera maniacale, seguo l'alimentazione ancora più che gli allenamenti, anche se non faccio gare. Mi diverto come un pazzo quando esco con te e gli altri a fare delle belle salite, dove ci ingarelliamo anche.
Ma vivo il tutto molto serenamente, il mio tempo libero preferisco dedicarlo alla bici che ad altre cose. Non mi annoio affatto a seguire una preparazione, anzi mi permette di pedalare di più e recuperare meglio, rispetto ai miei standard naturalmente.
Molti amici che avevo, quando finivano di lavorare andavano al bar e tutte le sere via di aperitivi, poi il sabato sera a ballare fino alle 5 e la domenica dormire fino alle 13.
Secondo me sono semplicemente scelte di vita, ognuno fà le proprie, chi può dire quali siano quelle giuste o sbagliate, l'importante e sentirsi bene con se stessi e non sacrificare i propri affetti per altro, che sia la bici o il bar o altro.
Poi che male c'è nello stufarsi di qualcosa, se succede si fà altro.

Non sò perchè ma questi discorsi mi sembrano un pò fatti sempre da chi è incappato in un periodo in cui non ha tanta voglia di pedalare e cerca delle giustificazioni da dare a se stesso per rinquorarsi :mrgreen:.

Non sarà un thread "malaugurante" per nessuno, ma io una toccatina di palle me la dò o-o.
 

avanne

Novellino
17 Settembre 2008
37
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Il problema, secondo me, nasce dall'eccessivo "professionismo" che ruota nel mondo del ciclismo amatoriale. Questa è la premessa di un ragionamento generalistico. Ormai non ci si ritrova più per fare una pedalata "passeggiabile", ma ogni ritrovo domenicale è di fatto una gara con tirate all'impazzata per staccare qualcuno. Ma a che pro'?". Ma lo spirito se io mi ritrovo con altri appassioanti non è quello di andare tutti insieme e se del caso aspettarsi. E' logico che poi trovi quelli, me compreso ma penso un po' tutti, che gli scoccia farsi staccare regolarmente e quindi, qualcuno, giù allenamenti, tabelle, alimentazione. E poi a meno che tu non abbai veramennte un carattere di ferro dopo un po' ti viene la nausea. Anche perchè non penso che tutti i ciclisti siano scapoli, con lavori di mezza giornata e senza particolari impegni. Dovrai pur dedicare un po' tempo agli altri o al lavoro, quindi, alla lunga è una faticaccia. Basta guardare il fenomeno "gran fondo" che di fatto, al livello che sono arrivate ora per difficoltà e preparazione degli altri concorrenti, sono impraticabili ai più che non vogliano tornare a casa con il famoso effetto cadavere. Non sarebbe più bello vivere il ciclismo con meno accanimento. Non vorrei che il modo di vivere il ciclismo di oggi sia lo specchio dei tempi con cui viviamo?.
 

aldoma

Gregario
19 Marzo 2007
593
3
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Padova - Mestrino
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oncordo con quanto detto da tutti voi, aggiungo che anche io mi sono trovato alla nausea, e per fortuna ho frenato in tempo, esco ancora anche se meno agonisticamente, 2-3 volte la settimana, ho cmq una buona gamba e quindi ho deciso di dedicare forma ed esperienza acquisita nel tempo per fare crescere di livello dei miei amici, con buoni risultati, in un mese in pianura dai 28-30kmh ai 34-35kmh, migliore velocità e resistena in salita, il prossimi inverno passerò a lezioni di guida e conduzione su fondi difficili. mi diverto e mi faccio apprezzare e chi viene con me si diverte e cresce, piano piano saremo tutti allo stesso livello ... non è sbagliato!!
 

Ghila

Passista
18 Giugno 2009
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185
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Maranello
www.ghila.it
Bici
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ognuno interpreta il ciclismo come meglio crede. c'è chi si sente appagato dal solo pedalare, c'è chi lo fa per stare in salute, chi per la compagnia, chi solo ed esclusivamente per l'agonismo. io mi reputo uno che va in bici per agonismo, facevo le gare quando avevo 10 anni, e non trovo niente di male in questo. Così come non trovo niente di male in chi va ai raduni cicloturistici, o chi fa le randonnè, o chi viene a Maranello dalla Germania in bici per fare le foto a quella che loro pensano sia la fabbrica Ferrari, mentre invece non lo è. In bici ci si può andare in tanti modi, e tutti sono giusti.

a prescindere dal motivo per cui uno va in bici, alla base ci deve essere una cosa, senza la quale dopo poco che ci vai...smetti...LA PASSIONE!
 
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Redoute

Maglia Amarillo
31 Maggio 2007
8.529
301
Lazio
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Bici
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ognuno interpreta il ciclismo come meglio crede. c'è chi si sente appagato dal solo pedalare, c'è chi lo fa per stare in salute, chi per la compagnia, chi solo ed esclusivamente per l'agonismo. io mi reputo uno che va in bici per agonismo, facevo le gare quando avevo 10 anni, e non trovo niente di male in questo. Così come non trovo niente di male in chi va ai raduni cicloturistici, o chi fa le randonnè, o chi viene a Maranello dalla Germania in bici per fare le foto a quella che loro pensano sia la fabbrica Ferrari, mentre invece non lo è. In bici ci si può andare in tanti modi, e tutti sono giusti.

a prescindere dal motivo per cui uno va in bici, alla base ci deve essere una cosa, senza la quale dopo poco che ci vai...smetti...LA PASSIONE!

Perfettamente d'accordo o-o