o forse più semplicemente non c'e' stato nessun complotto e dunque nessun mistero irrisolto .... io lo continuo a vedere conscio della tara che devo fare ... e credo nel caso di pantani devo fare parecchie sottrazioni...
Marco Pantani: "fu omicidio"?
- Creatore Discussione mag
- Data di inizio
E allora perchè solo lui... quando, è opinione comune che quasi diventa una certezza leggendo a dx e a manca, anche gli altri erano pieni ??
danieletesta79
Maglia Gialla
Era un po' che non leggo questo topic e ritrovo una valanga di post, molti banali ripetizioni. Vorrei fare alcune considerazioni.
Leggo che alcuni chiedono di non calcare la mano per non offendere la memoria di Pantani, visto che potrebbero leggere i genitori.
Perché nessuno si preoccupa di NON offendere la memoria dei professionisti che fecero quelle analisi, peraltro ancora in vita, contro cui si sono scatenate negli anni le più assurde accuse pur in assenza della benché minima prova ? Ora, non esiste una prova tangibile che quelle analisi furono fatte in modo sbagliato, solo grandissimi giri di parole, analisi, reinterpretazioni.
Dire che quelle analisi furono false comporta accusare automaticamente delle persone, e per fare quelle accuse, signori, non si debbono avere illazioni, dubbi, sentito dire, non si possono fare mille ragionamenti dietrologici, ma si debbono avere semplicemente prove assolutamente concrete.
Mi raccomando, non citiamo solo quello che ha detto qualche PM nel corso delle indagini, ricordiamo sempre e solo i PROVVEDIMENTI FINALI, gli unici che hanno reale valore.
Ad oggi moltissimi dicono che qualcosa non funzionò di quel giorno, lo si da per scontato per il tipico meccanismo del complotto, a forza di ripetere una bugia o un "dubbio", questo, per un principio naturale di mediazione, assume lo statuto di verità. Ma non funziona così, dire che degli esperti taroccarono le analisi, e non in un caso come quello farlocco di quest'estate, comporta la necessità di prove eccezionali.
Che sono sempre mancate.
A fronte, invece, di un quadro credibile, reso assolutamente coerente da un contorno certificato da molte prove documentali.
L'idea di smontare questo quadro con considerazioni generiche sulla giustizia non ha senso. Ci sono casi in cui non vi sono stati mai elementi veramente conclusivi, pochissimi indizi, altri in cui vi sono stati chiari e dimostrati tentativi di deviazione.
Ma ogni caso vale per se, qui le carte processuali cantano benissimo, raccontano una storia coerente e circostanziata di un uomo che per doping fu assolto non per non aver commesso il fatto, ma perché il fatto quando fu commesso, non costituiva reato.
Processato insieme a molti altri sportivi, tutti al top dell'italia che faceva incette di medaglie negli sport di fondo. Sportivi che oggi sono ai vertici federali, che fanno trasmissioni, che conducono la loro vita normale.
Inoltre aggiungerei un momento fondamentale nella sua vita prima della morte, che poteva cambiare il corso della sua vita, l'intervista a Gianni Minà.
Quel giorno ci aspettavamo TUTTI la grande dichiarazione. Minà possiamo averlo amato o odiato, ma era un grande giornalista, uno che poteva reggere il peso di una intervista storica che poteva cambiare lo sport di quegli anni, svelando in modo palese la montagna di melma che copriva. Marco poteva con ingenuità dire semplicemente tutto, lo si vede chiaramente nei suoi occhi che bolliva mentre era li, che si sentiva di parlare ma alla fine non ebbe il coraggio, rinunciò, e quello fu l'ingresso al tunnel finale, nella sua non comunicazione col resto del mondo.
Poteva e doveva parlare li, come ha poi fatto Lance, e si sarebbe salvato la vita. Dagli altri o da se stesso.
Leggo che alcuni chiedono di non calcare la mano per non offendere la memoria di Pantani, visto che potrebbero leggere i genitori.
Perché nessuno si preoccupa di NON offendere la memoria dei professionisti che fecero quelle analisi, peraltro ancora in vita, contro cui si sono scatenate negli anni le più assurde accuse pur in assenza della benché minima prova ? Ora, non esiste una prova tangibile che quelle analisi furono fatte in modo sbagliato, solo grandissimi giri di parole, analisi, reinterpretazioni.
Dire che quelle analisi furono false comporta accusare automaticamente delle persone, e per fare quelle accuse, signori, non si debbono avere illazioni, dubbi, sentito dire, non si possono fare mille ragionamenti dietrologici, ma si debbono avere semplicemente prove assolutamente concrete.
Mi raccomando, non citiamo solo quello che ha detto qualche PM nel corso delle indagini, ricordiamo sempre e solo i PROVVEDIMENTI FINALI, gli unici che hanno reale valore.
Ad oggi moltissimi dicono che qualcosa non funzionò di quel giorno, lo si da per scontato per il tipico meccanismo del complotto, a forza di ripetere una bugia o un "dubbio", questo, per un principio naturale di mediazione, assume lo statuto di verità. Ma non funziona così, dire che degli esperti taroccarono le analisi, e non in un caso come quello farlocco di quest'estate, comporta la necessità di prove eccezionali.
Che sono sempre mancate.
A fronte, invece, di un quadro credibile, reso assolutamente coerente da un contorno certificato da molte prove documentali.
L'idea di smontare questo quadro con considerazioni generiche sulla giustizia non ha senso. Ci sono casi in cui non vi sono stati mai elementi veramente conclusivi, pochissimi indizi, altri in cui vi sono stati chiari e dimostrati tentativi di deviazione.
Ma ogni caso vale per se, qui le carte processuali cantano benissimo, raccontano una storia coerente e circostanziata di un uomo che per doping fu assolto non per non aver commesso il fatto, ma perché il fatto quando fu commesso, non costituiva reato.
Processato insieme a molti altri sportivi, tutti al top dell'italia che faceva incette di medaglie negli sport di fondo. Sportivi che oggi sono ai vertici federali, che fanno trasmissioni, che conducono la loro vita normale.
Inoltre aggiungerei un momento fondamentale nella sua vita prima della morte, che poteva cambiare il corso della sua vita, l'intervista a Gianni Minà.
Quel giorno ci aspettavamo TUTTI la grande dichiarazione. Minà possiamo averlo amato o odiato, ma era un grande giornalista, uno che poteva reggere il peso di una intervista storica che poteva cambiare lo sport di quegli anni, svelando in modo palese la montagna di melma che copriva. Marco poteva con ingenuità dire semplicemente tutto, lo si vede chiaramente nei suoi occhi che bolliva mentre era li, che si sentiva di parlare ma alla fine non ebbe il coraggio, rinunciò, e quello fu l'ingresso al tunnel finale, nella sua non comunicazione col resto del mondo.
Poteva e doveva parlare li, come ha poi fatto Lance, e si sarebbe salvato la vita. Dagli altri o da se stesso.
danieletesta79
Maglia Gialla
Ognuno ha le sue convinzioni, se consideri fantasiose e prive di prove quelli che sostengono la teoria del complotto, potrei dire lo stesso della tua affermazione dove dici che confessando a Gianni Minà si sarebbe allungato la vita.
Sono ragionamenti su due piani differenti. Ovviamente la mia ultima frase è solobuna illazione, del resto con i se e i ma non si fa la storia. Ma la prima parte del mio ragionamento invece si riferisce a illazioni, ma a fatti. Per accusare quei medici occorrono prove, non dubbi. Al pari delle accuse che si fanno in modo troppo generico a singoli corridori.
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danieletesta79
Maglia Gialla
x non andar troppo fuori tema, non mi esprimo più su altri corridori in questo topic (ma puoi tranquillamente rileggere qualche mio precedente post), ciò di cui sono fermamente convinto è che a Pantani è stato riservato un trattamento assai peggiore di quello che è stato riservato ad illustri sui colleghi. Nessuno toglie poi che moralmente è stato molto più debole di altri e la sua debolezza interiore l'ha portato a rifugiarsi una tremenda dipendenza che è finita nel 2004.
Rispetto comunque la tua idea.
Ultima modifica:
A parte che non vedo il motivo di non rispettarsi reciprocamente, capiamoci che riservare un trattamento più rigido o falsificare sono due universi diversi.
Certo è un ragionamento che attira pure me ma appare un poco contorto . Insomma, i controllori sanno che x si dopa, di solito, pur sapendolo,non lo controllano, poi fanno un complotto per fare l'unico controllo serio e lo pinzano, ovviamente, facendo le cose in regola.
Possibile, ma un ragionamento simile comporta un tale spostamento di paletti che farebbe diventare qualsiasi fatto un complotto.
Per quel che mi riguarda non oserei tanto. Fosse stato pulito, non lo avrebbero preso, nessuna sospensione per tutelare la sua salute, giro vinto, anche se con molti nemici.
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danieletesta79
Maglia Gialla
Come tanti in questo forum ritengo sia lo sport più bello del mondo con solo una grande piaga, il doping. Riesco ad essere obiettivo e gli anni a seguire dopo il caso Pantani ci hanno spiegato come l'epo fosse una spiacevole metodologia usata in quel periodo; Pantani nello specifico non fu fermato per doping, e questo è agli atti, lo fu per ematocrito alto rischio salute; da quel momento hanno iniziato a spulciare tutto sulla sua vita, addirittura ripescarono la cartella clinica dell'incidente durante la Milano Torino di 5 anni prima, ricercarono le siringhe di insulina che dovevano essere per forza sue, cercando in tutti i modi di condannare il colpevole. Il tutto negli anni in cui, chi vinceva il giro o il tour lo faceva come tutti sappiamo; i fatti come giustamente dici tu, hanno detto anche questo.
Il colpevole era Pantani, l'eroe invece era chi stravinceva i tour... Come ti sentiresti di fronte a questa situazione???? Nella peggiore delle ipotesi fai quello che fanno tutti, stai vincendo ma vieni fermato, uno è considerato un eroe e l'altro schifoso dopato. Con questo non dico che Pantani fosse illibato, sicuramente se prendeva acqua e limone aveva l'ematocrito come quello degli amatori, ma nessuno mi toglie dalla testa che è stato fermato e quell'indagine sulle scommesse clandestine non mi sembra tanto campata all'aria, sopratutto alla luce di quello che è successo anni dopo in altri sport.
ma tutta questa depressione per 15gg di stop ? fammi capire....
Ragazzi se vedete tutte le classifiche delle salite più dure che si fanno al tour o al giro nei primi 2 3 posti c'è sempre lui da 20 anni e troppo ci rimarrà, fermo restando che era un campione, ma era pieno come un uovo, se fosse stato uno come gli altri dopo 15gg avrebbe preso la bici e avrebbe cercato di riguadagnare i primi posti, o se per forza doveva uscire dalla scena mondiale allora fai un bel " j'accuse" a tutto il circo professionistico.
Sebben rimango ancora a bocca aperta rivendendolo nelle immagini che dopo uno stop di 30 40 50 sec per poi riprendere tutti come se avesse un motorino, ritengo che quello non era un ciclista ma un prodotto di laboratorio....
Dunque se siamo onesti con la nostra coscienza , ripeto se vogliamo essere leali con la nostra coscienza, e ritenendo il doping peggio della peste nera (sportivamente parlando) non si puo ammettere nessun "se" e nessun "ma" su questa vicenda.
Poi grosso rispetto per la persona Pantani e per la sua debolezza emotiva, ma ritengo quella un altra storia...
Ragazzi se vedete tutte le classifiche delle salite più dure che si fanno al tour o al giro nei primi 2 3 posti c'è sempre lui da 20 anni e troppo ci rimarrà, fermo restando che era un campione, ma era pieno come un uovo, se fosse stato uno come gli altri dopo 15gg avrebbe preso la bici e avrebbe cercato di riguadagnare i primi posti, o se per forza doveva uscire dalla scena mondiale allora fai un bel " j'accuse" a tutto il circo professionistico.
Sebben rimango ancora a bocca aperta rivendendolo nelle immagini che dopo uno stop di 30 40 50 sec per poi riprendere tutti come se avesse un motorino, ritengo che quello non era un ciclista ma un prodotto di laboratorio....
Dunque se siamo onesti con la nostra coscienza , ripeto se vogliamo essere leali con la nostra coscienza, e ritenendo il doping peggio della peste nera (sportivamente parlando) non si puo ammettere nessun "se" e nessun "ma" su questa vicenda.
Poi grosso rispetto per la persona Pantani e per la sua debolezza emotiva, ma ritengo quella un altra storia...
Sei un "eroe" finché non è palese il contrario ...mi sembra che nel caso di pantani ed armstrong l'epilogo sportivo sia stato simile.
Il fatto che il valore delle piastrine di Pantani sia aumentato del 50% in pochissime ore è fatto che spinge ad avanzare dubbi sulla credibilità di quel controllo. Il che bada bene, può significare che c'è stato un errore strumentale, umano, tecnico oppure che può voler dire che qualcuno ha manomesso quel campione o quel risultato.
Oppure significa che una simile variazione è del tutto compatibile con la fisiologia umana, io non lo so, il parere di alcuni medici sul tema però è differente. E dire che il parere di tali medici è certamente inaffidabile è un'accusa troppo generica nei loro confronti, non trovi?
Ah poi è vero che Pantani certamente se fosse stato pulito l'avrebbe scampata, e certamente non lo era. Però non sarebbe (notare il condizionale) ammesso fare carte false nemmeno per incastrare un criminale acclarato, peraltro lasciandone consapevolmente altri in libertà
danieletesta79
Maglia Gialla
Ogni persona reagisce a modo suo; non è il primo e non sarà l'ultimo che cade in depressione. Sulle salite, ha fatto i migliori tempi ma stiamo parlando di uno scalatore puro, sotto i 60kg; a crono pagava dazio anche se come dici tu era pieno
i pero stiamo parlando del miglior scalatore di tutti i tempi ripeto di tutti i tempi piu di contador piu di amstrong piu nibali o fai tu...e poi sucsate la mia scarsa memoria ma sbaglio o vinse un giro ditali anche grazie ad una prestazione incredibile su una crono.
ricordi bene, arrivò terzo nella penultima tappa, la cronometro di Lugano di 34 km, a soli 30 secondi dallo specialista Honcar e battendo per cinque secondi Tonkov, il suo avversario diretto per la vittoria finale, molto più quotato come cronoman.
danieletesta79
Maglia Gialla
Nelle crono al massimo riusciva a perdere poco se faceva una prova perfetta; non poteva essere diversamente
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