Credo sia giusto condividere.
Ho portato la mia mtb per un piccolo controllo su rumore che mi sembrava provenire dal movimento centrale e ne ho approfittato per portare anche la bici da ciclocross per una valutazione, dato che meditavo di venderla. Finisco per lasciarla li in conto vendita, anche se non prevedevo di fare un nuovo acquisto (ma mi sono comunque fatto fare dei preventivi: i 7925 della calcolatrice sono diventati 8000 sul foglietto di carta che mi hanno lasciato, vabbè...). Dicevo, lascio in conto vendita, anche se non compro nulla, con il titolare che mi dice che su quella bici tutto quello che supera l’importo X é “grasso che cola” e con l’accordo con il venditore di venire contattato in caso di potenziale acquirente, per definire/confermare il prezzo. Mi si dice anche che avrebbero fatto delle foto e messo la bici sul sito. Dopo circa una settimana infatti la bici compare sul sito: nulla si dice se nuova o usata, ed il prezzo che appare è quello di listino. Tempo due giorni e sparisce dal sito, ma io non vengo chiamato. Aspetto una settimana e tutto tace. Chiamo quindi io per sapere se la bici è venduta: non mi sanno dire, “sta gestendo il capo”, con il quale però parlare è impossibile. Passano altri dieci giorni, vado in negozio: non mi sanno dire se la bici è venduta! Ovviamente mi dicono che appena il capo rientra (perché è via) mi chiamano: passa il tempo e nessuno chiama. Inizio a scrivere messaggi via whatsapp a Riccardo, che definirlo venditore non me la sento, che risponde vago prendendo sempre tempo, oppure proprio non risponde). Nel frattempo scrivo anche via mail ripetutamente, non potendo passare in negozio, ma anche cosi vengo per lo più ignorato. La situazione inizia a sbloccarsi quando gli comunico che andrò in negozio a riprendermi la bici, dato che è mia. Finalmente salta fuori che è venduta, ad un prezzo Y con me non concordato ed inferiore prezzo X che speravo di ottenere (prezzo possibile, stando alle parole del capo). La storia è iniziata ad aprile ed il bonifico per l’importo da loro deciso mi viene fatto dopo mia insistenza (sono arrivato alle minacce, stavo per andare dai carabinieri) a luglio. Naturalmente niente mi è stato documentato, reale prezzo di vendita della bici e tutto il resto. Sono stato preso per il culo ogni volta che ho interagito con Riccardo, che è arrivato a dirmi “vendila te se sei più bravo”, a bici venduta ovviamente. Per giustificare poi il loro onorario (non ben definito) il titolare al telefono mi ha anche detto che hanno dovuto cambiare il pacco pignoni. La bici era stata usata letteralmente tre volte. Per mia mancanza di tempo e dato che la differenza tra X e Y è di 2-300 euro, non sono andato oltre. Per ora.
E se non chiamavo io, probabilmente sarei ancora qui ad aspettare che mi chiamino per dirmi che la mtb era pronta. Mi piacerebbe tanto sapere quanto ha realmente pagato la bici l’acquirente... chissà che non stia leggendo...