Forse il "divertimento" non è metro di valutazione migliore per il ciclismo... Non che non lo sia.
Io non mi definisco un atleta, ma una persona sportiva sì. Salvo malattie o problemi fisici o di altra natura particolare pratico attività sportiva almeno 3 volte a settimana probabilmente da quando ho 8 anni.
Prima il Judo, poi il calcio, lo sci di fondo, sci alpino, bici, tennis, beach volley, calcetto, basket. Tutti sport molto molto diversi fra loro, però quello che ti da la bici, con quel pizzico di esperienza che mi sono fatto, va decisamente oltre agli altri sport.
Il ciclismo è qualcosa che catalizza la tua attenzione 365 giorni l'anno. Non posso dire che andare in bici sia una figata pazzesca, almeno nel momento stesso in cui lo vivi. Cosa che potrebbe essere, ad esempio, fare sci alpino. Però la bici è benessere fisico e mentale. Io quando pedalo entro in un mondo parallelo... Proprio per questo posso dire che senza ombra di dubbio la bici mi abbia aiutato tantissimo a superare certi momenti difficili.
Sia che vada pancia a terra, sia che vada al pascolo guardandomi intorno. E poi l'attesa del giro in bici, il post giro ed il ripensare a quello che hai fatto, visto ecc io lo adoro. E' come se dessi un piccolo scopo (fra i tanti a volte poco piacevoli come lo studio o altri doveri) alle mie giornate.
Oltre a questo lo ammetto... A me piace soffrire. Amo la salita nonostante la salita sia fatica nera. Eppure la soddisfazione di fare un giro con X dislivello ed aver visto certi panorami per me non è paragonabile ad un 200 km di piattone dove la gara è vedere chi resiste di più fra te e la bici.
Ammetto anche che vedere i propri tempi (sia relativi al confronto con se stessi, sia assoluti in confronto con gli altri) migliorare sia doping emozionale allo stato puro. Pur nell'irrilevanza dei dati stessi.
Ma in generale forse dipende anche dalla mia personalità: io sono un pianificatore. Raggiungere i miei obiettivi mi da piacere, fallirli mi stimola a migliorare.
La bici è proprio fatta per me