Ma a Cuneo non c'è nessuno? BOIA FAUS!!

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kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Buon anno! :)

Qualcuno va alla rando befana?

Buon anno a tutti!
Alla rando ci avevo fatto un pensierino... ma è probabile che resti a pedalare al caldo al mare!
Mi tengo buona quella del Risveglio dell'Armata tra un mesetto in modo da vedere quanto sono arrugginito per Laigueglia ;-)
 

Violinbici

Apprendista Scalatore
4 Luglio 2012
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poi son d'accordo sul fatto che stiamo parlando di variazioni minime, ma anche quelle tra una coppia di ruote da 100€ e da 800€ lo sono, eppure le percepiamo o-o

ps: comunque il casco è veramente bello, però mi da l'idea che per chi ha già la testa grossa faccia un testone enorme




Infatti io sempre detto che le differenze ci sono eccome e contano...che poi contino solo per noi stessi e che il succo delle proprie prestazioni ciclistiche sia sempre lo stesso è un altro discorso.


Per il casco io ho testa piccola e odio l'effetto fungo atomico che però questo casco sicuramente non provoca.
La visiera integrata è il futuro per comodità, visione a 360 gradi (spettacolare!) e protezione nettamente superiore...appena l'UCI la omologherà per le corse in linea diventerà lo standard.
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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I super discesisti risparmiano sull'hardware perchè sanno che la volta che picchiano se ne va tutto a benedire, compresa la testa dove hanno preso parecchie volte il manico, ma anche la padella intera qualche volta probabilmente. :mrgreen:


Di solito quelli che sono spesso per terra, a parte quelli con la testa fra le nuvole, sono quelli che hanno paura della discesa. Gente che cade lo stesso pur andando più piano di altri perché hanno sempre le mani sui freni e non si sentono sicuri. D'altronde se c'è gente che è per terra ogni 3 mesi e altri che in 10 anni non sono mai caduti, un motivo ci sarà. Fatta salva la ovvia minima componente di fortuna nel non incappare in problemi meccanici imprevedibili.


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MBerge

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Di solito quelli che sono spesso per terra, a parte quelli con la testa fra le nuvole, sono quelli che hanno paura della discesa. Gente che cade lo stesso pur andando più piano di altri perché hanno sempre le mani sui freni e non si sentono sicuri. D'altronde se c'è gente che è per terra ogni 3 mesi e altri che in 10 anni non sono mai caduti, un motivo ci sarà. Fatta salva la ovvia minima componente di fortuna nel non incappare in problemi meccanici imprevedibili.


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Non ho detto che andare forte porta a cadere più spesso... Mi pare chiaro!
Ma vantarsi di fare certe discese forte come i professionisti, con strada aperta al traffico, mi sembra una cosa molto stupida.
Puoi essere bravo quanto vuoi, ma non sei dio. Ti può scoppiare un copertone, ti può tagliare la strada un animale... Tutte cose che non puoi prevedere, con tutta l'esperienza del mondo.
Conosco un ciclista che scendendo da Sant'Anna di Vinadio ha fatto un frontale con una macchina che in una curva cieca gli ha tagliato la strada. Un fanale dell'auto gli si è conficcato nella testa. Si è rotto diverse vertebre. E' stato in coma un paio di settimane e ha rischiato di lasciare moglie e due bambini piccoli. E' fortunato a non aver avuto danni permanenti, pedala ancora. Un miracolo. Ma i miracoli non accadono tutti i giorni.

Se prima non ero stato chiaro forse ora mi sono spiegato meglio.
 

ugolino

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Non ho detto che andare forte porta a cadere più spesso... Mi pare chiaro!
Ma vantarsi di fare certe discese forte come i professionisti, con strada aperta al traffico, mi sembra una cosa molto stupida.
Puoi essere bravo quanto vuoi, ma non sei dio. Ti può scoppiare un copertone, ti può tagliare la strada un animale... Tutte cose che non puoi prevedere, con tutta l'esperienza del mondo.
Conosco un ciclista che scendendo da Sant'Anna di Vinadio ha fatto un frontale con una macchina che in una curva cieca gli ha tagliato la strada. Un fanale dell'auto gli si è conficcato nella testa. Si è rotto diverse vertebre. E' stato in coma un paio di settimane e ha rischiato di lasciare moglie e due bambini piccoli. E' fortunato a non aver avuto danni permanenti, pedala ancora. Un miracolo. Ma i miracoli non accadono tutti i giorni.

Se prima non ero stato chiaro forse ora mi sono spiegato meglio.
Ti sei spiegato benissimo BRAU. TI.
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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Non ho detto che andare forte porta a cadere più spesso... Mi pare chiaro!

Ma vantarsi di fare certe discese forte come i professionisti, con strada aperta al traffico, mi sembra una cosa molto stupida.

Puoi essere bravo quanto vuoi, ma non sei dio. Ti può scoppiare un copertone, ti può tagliare la strada un animale... Tutte cose che non puoi prevedere, con tutta l'esperienza del mondo.

E secondo te fa differenza se scendi alla media dei 60 o dei 57 o dei 54 (ovvero le differenze tra uno che va forte o piano) se succede una delle cose che dici? Se ti scoppia un copertone cadi se sei in curva dove di certo non vai forte e comunque non più forte di uno che va piano. Se sei su un rettilineo ti fermi in sicurezza, come mi è già successo 3 volte negli ultimi 10 anni.

Andare più forte non vuol dire prendere più rischi di uno che va "piano" quella è una tua (errata) convinzione: non sono di quelli che frenano all'ultimo, che piegano come in moto GP o che invadono l'altra corsia a strada aperta al traffico (quelli Sì, dei pazzi). Mai fatto niente di tutto questo. Il mio riferimento alla strada aperta al traffico è proprio perché loro possono usare tutta la strada, io no. Si può scendere forte e in sicurezza senza bisogno rischiare più (anzi rischiando di meno) di chiunque altro che scende arroventando i cerchi aumentando anche la probabilità di foratura o scoppio.

Il divano è l'unico posto dove non si rischia di cadere (a meno di addormentarsi e rotolare giù).

Conosco un ciclista che scendendo da Sant'Anna di Vinadio ha fatto un frontale con una macchina che in una curva cieca gli ha tagliato la strada.

E quindi? Fa differenza se faceva i 30 o i 35 (a meno che lui faccia gli 80 in una curva cieca...) ? La velocità di discesa la adegui alla visibilità, alle condizioni e alla larghezza della strada. Se non lo fai, sei un pirla tu, senza mezzi termini. Il Moncenisio che ho citato è una strada statale a doppia corsia e in alcuni punti è larga quasi come un'autostrada. Non ci sono curve cieche. Se c'è una curva cieca, freno come chiunque altro, non sono in gara.

Se prima non ero stato chiaro forse ora mi sono spiegato meglio.

Bah, io rischio di più ogni giorno in auto nel traffico di Torino a causa di gente allegra alla guida, di quanto abbia mai rischiato in una discesa in bici. Questione di punti di vista.

E comunque rischio molto meno di tanti che vanno piano in discesa e poi si buttano a fare GF circondati da centinaia di ciclisti incapaci di pedalare in gruppo... Contenti loro.

Il discorso comunque era partito da chi diceva che le ruote fanno la differenza in discesa. Ho solo portato la mia esperienza e di alcuni che conosco a riguardo. In discesa contano solo l'attitudine e l'esperienza, oltre a contare poco le ruote, conta poco pure il fisico. Altrimenti una pippa qualunque come me non potrebbe fare certi tempi. Puoi essere una pippa che in salita prende la paga da tutti e scendere come un pro. Tutto lì, nulla di trascendentale e nemmeno nulla che dovrebbe stupirti così tanto.

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matteof93

Scalatore
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[MENTION=58406]MBerge[/MENTION] il tuo discorso è condivisibile però mi sento di dare ragione anche a [MENTION=11324]MrSpock[/MENTION] perchè il Moncenisio è veramente una discesa di quelle godibili in bdc. La strada è larghissima, come diceva Massimo quasi come un'autostrada perciò se la conosci alla perfezione puoi permetterti di fare ottime traiettorie restando nella tua corsia, le curve sono tutte molto ampie e i tornanti decisamente scorrevoli, l'asfalto è perfetto. Insomma una discesa bellissima da fare in bdc quindi se la conosci bene puoi permetterti di farla molto forte.

Io l'ho fatta una volta sola e in molti punti frenavo ogni tanto anche in rettilineo perchè non mi andava di prendere troppa velocità ma, ripeto, chi ha confidenza con le alte velocità può scendere davvero forte. l'ultima caduta di cui sono stato vittima, causa ghiaccio, è stata in mtb e nonostante sia passato un anno sono ancora troppo condizionato da quella caduta per scendere forte anche su asfalto....rispetto a qualche anno fa in bdc adesso scendo molto più piano, raramente lascio correre oltre i 65km\h ma questo è un "blocco" psicologico che ho io, una volta non mi facevo problemi a raggiungere i 90km\h.
 

hulk

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anziznottza quasi come me
E secondo te fa differenza se scendi alla media dei 60 o dei 57 o dei 54 (ovvero le differenze tra uno che va forte o piano) se succede una delle cose che dici? Se ti scoppia un copertone cadi se sei in curva dove di certo non vai forte e comunque non più forte di uno che va piano. Se sei su un rettilineo ti fermi in sicurezza, come mi è già successo 3 volte negli ultimi 10 anni.

Andare più forte non vuol dire prendere più rischi di uno che va "piano" quella è una tua (errata) convinzione: non sono di quelli che frenano all'ultimo, che piegano come in moto GP o che invadono l'altra corsia a strada aperta al traffico (quelli Sì, dei pazzi). Mai fatto niente di tutto questo. Il mio riferimento alla strada aperta al traffico è proprio perché loro possono usare tutta la strada, io no. Si può scendere forte e in sicurezza senza bisogno rischiare più (anzi rischiando di meno) di chiunque altro che scende arroventando i cerchi aumentando anche la probabilità di foratura o scoppio.

Il divano è l'unico posto dove non si rischia di cadere (a meno di addormentarsi e rotolare giù).



E quindi? Fa differenza se faceva i 30 o i 35 (a meno che lui faccia gli 80 in una curva cieca...) ? La velocità di discesa la adegui alla visibilità, alle condizioni e alla larghezza della strada. Se non lo fai, sei un pirla tu, senza mezzi termini. Il Moncenisio che ho citato è una strada statale a doppia corsia e in alcuni punti è larga quasi come un'autostrada. Non ci sono curve cieche. Se c'è una curva cieca, freno come chiunque altro, non sono in gara.



Bah, io rischio di più ogni giorno in auto nel traffico di Torino a causa di gente allegra alla guida, di quanto abbia mai rischiato in una discesa in bici. Questione di punti di vista.

E comunque rischio molto meno di tanti che vanno piano in discesa e poi si buttano a fare GF circondati da centinaia di ciclisti incapaci di pedalare in gruppo... Contenti loro.

Il discorso comunque era partito da chi diceva che le ruote fanno la differenza in discesa. Ho solo portato la mia esperienza e di alcuni che conosco a riguardo. In discesa contano solo l'attitudine e l'esperienza, oltre a contare poco le ruote, conta poco pure il fisico. Altrimenti una pippa qualunque come me non potrebbe fare certi tempi. Puoi essere una pippa che in salita prende la paga da tutti e scendere come un pro. Tutto lì, nulla di trascendentale e nemmeno nulla che dovrebbe stupirti così tanto.

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In gran parte condivido tutto.
Conoscre la discesa è un gran vantaggio.
Il tagliare curve cieche è da pirla.
Sbattere a 30 o 40 non cambia nulla
Quelli che "vanno piano" in discesa mediamente sono molto piu pericolosi e corrono più rischi di chi va forte.
Le ruote in discesa contano eccome. Infattile "basso" profilo sono decisamente più guidabili. Prenderle in mano e piegarle mentre girano per rendersene conto.
Il divano è pericolosissimo: può caderti il soffitto addosso
 

Violinbici

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In gran parte condivido tutto.
Conoscre la discesa è un gran vantaggio.
Il tagliare curve cieche è da pirla.
Sbattere a 30 o 40 non cambia nulla
Quelli che "vanno piano" in discesa mediamente sono molto piu pericolosi e corrono più rischi di chi va forte.
Le ruote in discesa contano eccome. Infattile "basso" profilo sono decisamente più guidabili. Prenderle in mano e piegarle mentre girano per rendersene conto.
Il divano è pericolosissimo: può caderti il soffitto addosso



Ohhh, finalmente un pò di saggezza!

Aggiungo solo che i peggiori rischi in discesa per me sono nel tentare di seguire qualcuno che va più forte.(oltre a scendere in gruppo..cosa che però io non faccio in pratica mai)

Mi ritengo un paracarro in discesa ma non per questo cado (mai successo in discesa da quando vado in bici)...mi rendo conto di rischiare più del dovuto
solo quando vado con gente che scende più forte e tento di seguirli...non c'è nulla di più sbagliato che pensare "se lui la fa a quella velocità vuol dire che si può fare"...stare in piedi in una curva è questione di rimanere sciolti e decontratti, cosa impossibile se si ha paura anche solo per un attimo
 

MBerge

Velocista
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
Tornato oggi da due giorni di sci a Vars, gran divertimento!
Bello anche vedere questo bel nebbione che copre il cuneese, e le previsioni dei prossimi giorni... Si prospetta tanto studio e poca bici :cry:
 
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