winnie71
Pedivella
- 29 Maggio 2007
- 387
- 5
- Bici
- Cannondale Supersix Evo 2012 Sram Red + No Brand 066 Ultegra di2
Ciao Ragazzi, interrompo la mia lunga assenza sul forum per augurare a tutti Buon 2016!!!
A presto
A presto
Buon 20016 a tutti e bune pedalate
Buon anno! :)
Qualcuno va alla rando befana?
Buon anno! :)
Qualcuno va alla rando befana?
poi son d'accordo sul fatto che stiamo parlando di variazioni minime, ma anche quelle tra una coppia di ruote da 100 e da 800 lo sono, eppure le percepiamo
ps: comunque il casco è veramente bello, però mi da l'idea che per chi ha già la testa grossa faccia un testone enorme
I super discesisti risparmiano sull'hardware perchè sanno che la volta che picchiano se ne va tutto a benedire, compresa la testa dove hanno preso parecchie volte il manico, ma anche la padella intera qualche volta probabilmente.
Di solito quelli che sono spesso per terra, a parte quelli con la testa fra le nuvole, sono quelli che hanno paura della discesa. Gente che cade lo stesso pur andando più piano di altri perché hanno sempre le mani sui freni e non si sentono sicuri. D'altronde se c'è gente che è per terra ogni 3 mesi e altri che in 10 anni non sono mai caduti, un motivo ci sarà. Fatta salva la ovvia minima componente di fortuna nel non incappare in problemi meccanici imprevedibili.
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https://www.flickr.com/photos/mrspock75/albums
Ti sei spiegato benissimo BRAU. TI.Non ho detto che andare forte porta a cadere più spesso... Mi pare chiaro!
Ma vantarsi di fare certe discese forte come i professionisti, con strada aperta al traffico, mi sembra una cosa molto stupida.
Puoi essere bravo quanto vuoi, ma non sei dio. Ti può scoppiare un copertone, ti può tagliare la strada un animale... Tutte cose che non puoi prevedere, con tutta l'esperienza del mondo.
Conosco un ciclista che scendendo da Sant'Anna di Vinadio ha fatto un frontale con una macchina che in una curva cieca gli ha tagliato la strada. Un fanale dell'auto gli si è conficcato nella testa. Si è rotto diverse vertebre. E' stato in coma un paio di settimane e ha rischiato di lasciare moglie e due bambini piccoli. E' fortunato a non aver avuto danni permanenti, pedala ancora. Un miracolo. Ma i miracoli non accadono tutti i giorni.
Se prima non ero stato chiaro forse ora mi sono spiegato meglio.
Non ho detto che andare forte porta a cadere più spesso... Mi pare chiaro!
Ma vantarsi di fare certe discese forte come i professionisti, con strada aperta al traffico, mi sembra una cosa molto stupida.
Puoi essere bravo quanto vuoi, ma non sei dio. Ti può scoppiare un copertone, ti può tagliare la strada un animale... Tutte cose che non puoi prevedere, con tutta l'esperienza del mondo.
Conosco un ciclista che scendendo da Sant'Anna di Vinadio ha fatto un frontale con una macchina che in una curva cieca gli ha tagliato la strada.
Se prima non ero stato chiaro forse ora mi sono spiegato meglio.
In gran parte condivido tutto.E secondo te fa differenza se scendi alla media dei 60 o dei 57 o dei 54 (ovvero le differenze tra uno che va forte o piano) se succede una delle cose che dici? Se ti scoppia un copertone cadi se sei in curva dove di certo non vai forte e comunque non più forte di uno che va piano. Se sei su un rettilineo ti fermi in sicurezza, come mi è già successo 3 volte negli ultimi 10 anni.
Andare più forte non vuol dire prendere più rischi di uno che va "piano" quella è una tua (errata) convinzione: non sono di quelli che frenano all'ultimo, che piegano come in moto GP o che invadono l'altra corsia a strada aperta al traffico (quelli Sì, dei pazzi). Mai fatto niente di tutto questo. Il mio riferimento alla strada aperta al traffico è proprio perché loro possono usare tutta la strada, io no. Si può scendere forte e in sicurezza senza bisogno rischiare più (anzi rischiando di meno) di chiunque altro che scende arroventando i cerchi aumentando anche la probabilità di foratura o scoppio.
Il divano è l'unico posto dove non si rischia di cadere (a meno di addormentarsi e rotolare giù).
E quindi? Fa differenza se faceva i 30 o i 35 (a meno che lui faccia gli 80 in una curva cieca...) ? La velocità di discesa la adegui alla visibilità, alle condizioni e alla larghezza della strada. Se non lo fai, sei un pirla tu, senza mezzi termini. Il Moncenisio che ho citato è una strada statale a doppia corsia e in alcuni punti è larga quasi come un'autostrada. Non ci sono curve cieche. Se c'è una curva cieca, freno come chiunque altro, non sono in gara.
Bah, io rischio di più ogni giorno in auto nel traffico di Torino a causa di gente allegra alla guida, di quanto abbia mai rischiato in una discesa in bici. Questione di punti di vista.
E comunque rischio molto meno di tanti che vanno piano in discesa e poi si buttano a fare GF circondati da centinaia di ciclisti incapaci di pedalare in gruppo... Contenti loro.
Il discorso comunque era partito da chi diceva che le ruote fanno la differenza in discesa. Ho solo portato la mia esperienza e di alcuni che conosco a riguardo. In discesa contano solo l'attitudine e l'esperienza, oltre a contare poco le ruote, conta poco pure il fisico. Altrimenti una pippa qualunque come me non potrebbe fare certi tempi. Puoi essere una pippa che in salita prende la paga da tutti e scendere come un pro. Tutto lì, nulla di trascendentale e nemmeno nulla che dovrebbe stupirti così tanto.
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In gran parte condivido tutto.
Conoscre la discesa è un gran vantaggio.
Il tagliare curve cieche è da pirla.
Sbattere a 30 o 40 non cambia nulla
Quelli che "vanno piano" in discesa mediamente sono molto piu pericolosi e corrono più rischi di chi va forte.
Le ruote in discesa contano eccome. Infattile "basso" profilo sono decisamente più guidabili. Prenderle in mano e piegarle mentre girano per rendersene conto.
Il divano è pericolosissimo: può caderti il soffitto addosso