premesso che ho letto tutta la discussione e non ho trovato uno dei punti salienti della questione, percui provo a raccontare un po' quello che è la mia esperienza...
Sono fanatico del mono rapporto e delle scatto fisso, a livello di aver fatto Izoard e Galibier con il 47/17 e spingere (oh oh, mica lo stesso giorno eh!!??)
Premesso che non ne faccio una questione di fondo scala dei rapporti e che amo anche girare ad alta cadenza, sono passato dopo 6 anni intensi dal 50-34 alla 52-36 e la cosa mi è piaciuta molto e vi spiego il perchè. La cassetta dietro è sempre la solita 10v da 12-27, tanto davvero, dove sali con il 34-27 sali anche con il 36.
Ma, esattamente come quando vediamo le crono dei pro con il 55 di corona, pensate che sia così enorme perchè hanno così gamba da spingere il 55-11? beh, di watt ne hanno ma il concetto non è quello.
Il fatto è che con una corona più grande, ovvero un numeratore della frazione più grande, le differenze di sviluppo tra un rapporto e l'altro si ampliano di modo da aver un salto maggiore da un pignone all'altro e quindi farci percepire molto più significativo il cambio anche di un solo rapporto, nelle due direzioni. Di conseguenza si riesce a trovare più feeling con la cassetta.. questo è quello che mi è capitato almeno, confortato dalla tabella che vi allego dove si vedono i salti progressivi di velocità per le due corone a parità di cadenza.
Ovviamente più sali di pignone più la differenza è meno ampia, ma ci sta.
Altro discorso è che tengo molto più su il 36 per il classico mangia e bevi, avendo un po' più di sviluppo in basso e amando molto non staccare mai la pedalata (forzato dai giri in scatto fisso dove proprio non lo posso fare!)
Io pedalo su una bici in acciaio, percui non proprio una piuma... non sono un principiante perchè pedalo da quando sono ragazzo (anche se non ho mai fatto agonismo)... ad oggi monto la 50/34 abbinata ad una cassetta pignoni 12/29. Ieri abbiamo fatto il "giro dell'anno", quello che te lo puoi raccontare per una stagione intera: partenza da Oulx, poi colle della Scala. Briancon, Guillestre, Colle dell'Izoard, Briancon, Colle del Monginevro e ritorno a Oulx... 165km e 3200 di dislivello, in poco più di 7 ore, ma qui le medie contavano meno di zero, l'importante era arrivare alla macchina! In giri di questo tipo i rapporti contano tanto, sia per la gestione delle forze nelle salite, sia nei tratti di rilancio in discesa. Ovvio che i miei itinerari soliti non sono questi, e nel corso di un anno la mia uscita media è di 90km/1000d+. Ma anche nelle uscite veloci questo tipo di rapportatura è adeguata e risponde al meglio alle esigenze di vari tracciati e altimetrie, sia che si abbia una buona gamba, sia che si sia all'inizio della propria attività sportiva.
p.s. ieri venendo giù dall'Izoard, senza nemmeno accorgermene, ho raggiunto i 75kmh negli ampi rettilinei dove la pendenza era piuttosto ripida, ma anche dove si attenuava con il 50/12 non era assolutamente un problema rilanciare la velocità, che si manteneva comunque alta.
Questo per dire che non trovo molto sensato adottare delle corone più grandi se poi conseguentemente ci si trova ad avere dei pignoni troppo spaziati tra loro, che magari determinano cambi di cadenza di pedalata troppo repentini, in situazioni diverse dalla discesa pedalabile (e queste sono la stragrande maggioranza delle situazioni che si possono trovare lungo un itinerario).
conosco ESATTAMENTE il giro e guarda caso ho una bici di acciaio pure io
giù da quel drittone dell'izoard ho sfiorato gli 80... da paura prorpio!
Chiaro che il rilancio all'uscita delle curve o dei tornanti non lo faccio con il 52-12 ma con il 13 o addirittura il 14!, più o meno dai tornanti esci ai 30 orari quindi le considerazioni sono facili da fare.
Hai mai visto come fanno girare le gambe allievi e Junior?...un cicloamatore medio se le sogna certe cadenze...
e poi hanno anche i pignoni molto più grandi dietro.
sì, fan paura...
da loro però cerco di imparare a non interrompere mai la pedalata, mi stanco di meno ed il giro diventa tutto più fluido e godibile anche se non si tratta di una competizione!
Conosco diversi cicloamatori, tra cui c'è gente che vince o fa podi alle granfondo importanti...e la maggioranza usa il 50/34, abbinato al 11/28....parecchi mi dicevano che usare il 50 permette di tenere su salite o strappi non durissimi rapporti come il 50x21, o 23/25...e parlo di corridori top...alla fine la differenza non la fanno certo due dentini in più davanti, ma come sempre gambe, cuore e motore!!
se a qualcuno di loro gli cambiassero di nascosto le corone, credo che nemmeno se ne accorgerebbero!