sono proprio curioso di sentire un parere su carbonio/tubeless e come frenano queste
ruote.
le avevo ben valutate, ma oltre al costo mi ha frenato tantissimo (scusate il gioco di parole
) proprio la frenata del carbonio; forse sono rimasto indietro io, ma passare dai dischi al carbonio con pattino forse sarebbe stato eccessivo...
Credo che cmq saranno ruote molto comode nonostante la rigidità laterale, il carbonio è un eccellente assorbitore, mi piacerebbe sapere che modulo è stato utilizzato (ipotizzo un mix di HM e IM...almeno spero)ma soprattutto ipotizzo che la pista frenante sia stata lavorata con trama 3k e resine ad alta efficienza (oltre che a lavorare bene anche ad alte temperature aiutano a scaldare meno).
Però, perdonatemi la franchezza e la forse inopportunità: perché scegliere queste ruote da oltre 1300 euro in carbonio da 1320 grammi rispetto a delle Spada Breva 30 mm in alluminio da 1340 grammi e circa metà del costo? ecco...lasciamo da parte il fascino del carbonio, vorrei avere una risposta il più possibile vicina alla realtà o tecnica o...ditemi voi, perché io non riuscirei a percepire differenze tra queste e le mie, ne sono certo.
Condivido la tua opinione ma nel frattanto ne dissento. Non sono un giovanotto e la mia attività sportiva giovanile è passata dal calcio al volley al sollevamento pesi con coda nel body building (serio e non tarlato). La bici da corsa è sempre stata il mio sogno ed il mio ciclista preferito era Rick Van Loy, poi Felice Gimondi. La mia prima uscita lunga l'ho fatta a quindici anni (avevo una bici cosiddetta mezza corsa, mono corona e tre pignoni): 95 km il giorno di ferragosto e senza borraccia al seguito (non prevista), un caldo infernale (partito alle 14:30) ma me la sono cavata in poco più di 4 ore. All'epoca i Colli Berici non avevano segreti per me e ci scollinavo almeno ogni 10/15 giorni (bisognava anche studiare...). Il must per me era fare il rettilineo di Monte Berico* con le mani dietro la schiena: al massimo son riuscito a fare 1/3 del rettilineo in quella posizione Mi sono sempre piaciute (le adoravo...) le 100 km a squadre e quando è stato abilitato il manubrio a corno (record di Moser docet) non ho aspettato un attimo e me lo sono fatto installare subito (e non l'ho più mollato...). Certo che i comandi non erano al manubrio ma sull'obliquo e facevo le salite con il 42/21 poi aggiornato al 42/23 (o 24? devo verificare...) più "agile". Ovviamente la corona grande era da 53 senza discussioni. Non mi sono mai preoccupato di che materiale fossero le ruote e son riuscito a far saltare tre raggi (della bdc, in acciaio, telaista Vetta) in una partenza da fermo: ma qui siamo già agli inizi degli anni '90... E non è stata l'unica volta.
Poi ho avuto bici in alluminio e nel 2012 in carbonio. Ecco, in questa occasione il mio mecca mi ha "fregato" pensando e vedendo la mia "estetica" (sovrappeso rasenta l'eufemismo) ma non immaginando cosa sarei riuscito a fare poi: quindi bici una misura uno' più grande (comoda?), mi ha assecondato sul manubrio da crono ma ho dovuto capitolare sulle 10 velocità: volevo il Campagnolo da 11 ma mi ha fatto "scegliere"
Ultegra da 10... Le ho tentate tutte per innamorarmene ma niente... quindi sono andato di Campagnolo Chorus TT EPS: tutta un'altra vita.
E le ruote?
Le ruote erano ancora quelle pesanti, quelle indistruttibili, le ruote da carro, le
Fulcrum Racing 7, cambiate con le ultime Racing 7 LG per questioni di budget ma sempre belle pese. Ho ridotto i pesi cominciando a cambiare i
copertoni (da CST a Vittoria
Rubino: 300 gr in meno) fino ad arrivare ai Veloflex Corsa da 23: sono ringiovanito! Letteralmente. Mettere i Veloflex Corsa da 23 sulle R7 LG che chiedono almeno il 25 (così si dice e si scrive) non è stata una sfida alle leggi della fisica, semplicemente funziona.
Avevo pensato molto seriamente alle Stiletto, quando ho cominciato a ragionare ad un cambio vero di ruote ma le Tivan mi intrigavano non poco. Non essendo avvezzo ai tubolari (fin da bambino ho imparato a riparare le camere...) e non avendo velleità da "medaglie" ho chiesto lumi a Corrado Spada. Le Tivan 50 mi intrigano da impazzire e probabilmente le Bora Ona da 50 si potrebbero trovare ad un prezzo abbordabile, ma...
Ma ho scelto le Tivan 38.
Adesso che sono arrivate ho toccato con mano l'artigianalità sopraffina di Corrado Spada: prendi per i mozzi una ruota e comincia muoversi senza dare segni di volersi fermare di lì a poco... Le tocchi e suonano come cristalli, in mano sono di una leggerezza imbarazzante (compresi qr pesano 500 gr meno delle Fulcrum Racing 7 LG con qr...) e sono realmente "2-way-fit".
Certamente il cerchio non può ospitare copertoni o tubeless maggiori di 25 ma, considerato che amo i cerchi stretti, non è un problema.
Comodità: le strade son quello che sono e se il carbonio (definito da sempre come molto rigido) diventa più comodo di altri materiali, beh... a questo punto pedalerò sul sofà, visto che l'alluminio è rigido da morire... In realtà la bici in carbonio assorbe le rugosità per modo di dire, visto che sono le coperture e la loro pressione a dare un senso all'aggettivo "comodo".
Quindi la mia scelta per le Spada Tivan è dettata da tanti fattori, più emozionali che tecnici, certamente quando le si hanno in mano ci si accorge della passione di Corrado Spada. L'esempio sono i mozzi: in 30" togli i cuscinetti senza bisogno di chiavi ad hoc; la prova l'ho fatta stamane; a vuoto la scorrevolezza delle ruote è imbarazzante: bisogna applicarsi per tenerle ferme, altrimenti girano (e che ruote sarebbero quindi? :-) )
Il resto (prezzo, frenata e altro che volete aggiungere) è marginalità. Non è una questione di quantità ma di emozionalità. E tutto ciò che è nuovo si può imparare e la conoscenza non ha mai fatto male, il pregiudizio sì.
Adesso aspetto il telaio nuovo...
[MENTION=7133]mika[/MENTION]: i fratelli Barco mi hanno parlato molto di te...
Scusate la lunghezza ma se sono conciso sembra una .... e sapete cosa, quindi ho preferito fare un excursus sulla mia vita sportiva per inquadrare una decisione presa a sessant'anni.
E giovedì ci sarà la prova su strada...
Rimanete sintonizzati!
*Arrivo Giro d'Italia 2015