Ovvio che non verrà realizzato. A 1/4 d'ora dal primo, sui lunghi arrivano a stento una quindicina di corridori. A volte poco più a volte poco meno. Vorrebbe dire tagliar fuori il 99% dei partenti. Che senso avrebbe?In mancanza della chiusura strade per tutta la durata della manifestazione io rimango dell'idea che bisognerebbe classificare solo quelli che riescono ad arrivare prima del fine gara. Ovviamente non verra' mai realizzato, anche se sarebbe molto semplice dal punto di vista pratico, vorrebbe dire tagliar via una buona fetta di iscritti che non guarda la classifica ........
Ovvio che non piaccia quella formula. Può vivacchiare in posti da urlo con salite da favola ( Dolomiti ad esempio)....ma quel che piace di una gf è sentirsi come i corridori veri nelle tappe di un Giro o in una corsa in linea (unica variante è che partenza e arrivo concidono per ragioni logistiche).Detto da uno che adora le salite e che non ha propriamente il fisico del passista: il bello di una granfondo non è la sola salita, ma anche la discesa successiva alla salita ed i tratti (più o meno lunghi) in pianura o in falsopiano, dove ci si deve gestire, si devono chiudere i buchi, si sceglie quando e cosa mangiare, si cerca di limare il più possibile...
Insomma, cronometrare solo le salite farebbe perdere grandissima parte del divertimento.
Le cronoscalate non hanno un corrispondente in cui immedesimarsi. E' lo stravolgere di uno sport che nasce come vince chi prima arriva da qui a lì. Punto. Sarebbe come se in una partita a calcio vincesse chi fa più passaggi, o a tennis chi colpisce più volte la palla di rovescio.
Uno sport che nasce con certe dinamiche di gara, con quelle dinamiche deve rimanere.
Altrimenti si sceglie di farlo non in gara e allora va bene. Ma stravolgere il senso della gara con motivazioni puerili, lo trovo errato, demagogico e ragionevolmente irrealizzabile.
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