Secondo me non è l'appartenenza alla federazione piuttosto che agli "enti della consulta" a rendere il ciclismo più o meno serio, ma la qualità dei partecipanti alle corse.
Escluse le granfondo dove c'è il top dell'"amatorismo", la bellezza delle restanti corse in circuito sta innanzitutto in come vengono interpretate e, secondariamente, nella difficoltà dei percorsi.
Per cui una corsa solo udace in cui sono presenti al via certi mostri sacri che tutti conosciamo non ha nulla da invidiare ad una corsa fci aperta a tutti.
Per quel che riguarda le provincie di vicenza e verona, io quest'anno ho corso la maggior parte delle gare cui ho partecipato in queste provincie e non ricordo molte gare aperte a tutti, ma forse non ci ho fatto caso.
A scanso di equivoci, non sto dicendo che udace è meglio di fci, ma solo che dipende da noi corridori!
Scusami, ma non sono d'accordo.
A rendere il ciclismo serio sono l'organizzazione delle manifestazioni, la tempestività, la coerenza e l'osservanza delle regole (anche e soprattutto in materia di doping). Le "aperture agli altri enti" e così via. Non ho elementi per dire che FCI sia meglio di UDACE, ma non è di certo il livello agonistico dei partecipanti a determinarlo.