Oltre alla velocità, conta anche "come" la raggiungi. Dalle mie parti, nelle gare amatoriali, quando si fanno i 55 solitamente la strada "lo consente" e comunque ci si arriva (ai 55) in maniera piuttosto graduale.
Premettendo che sono uno di quelli che pensano che l'idea della gara open non sia propriamente una buona idea, il punto per stare con i prof non è essere in grado di reggere (o anche fare) una trenata a 60 all'ora, che puo anche essere fattibile se la strada lo consente. (fra l'altro io sono un'altro di quelli che i 60 non li ha mai visti, e anche quando ho visto i 55, le accelerazioni per arrivarci erano "morbide").
Il problema della pianura nelle gare amatoriali (almeno qui in Piemonte, in altri posti non saprei) è che si respira davvero troppo. E se i tempi di recupero si allungano perchè ci son "pochi" corridori che fanno la corsa dura senza altri obiettivi, quando arriva la trenata è piu facile reggerla.
Se nella gara amatoriale hai 1 Maccanti (o chi per lui) che tira, e ogni tanto, magari anche spesso, fa una trenata, (e generalmente nelle gare udace si va piu forte quando la strada è "piu facile" in una gara pro hai (faccio un numero a caso) 20 corridori che in pianura vanno anche piu di lui che partono col solo fine di far venire la corsa dura e quando han finito di lavorare loro, sotto qualcun'altro.