Tecnica di corsa

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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bici
Dopo averlo letto ("Triathlon da campioni", che ho preso secondo le vs segnalazioni) ho provato a mettere in pratica la tecnica di corsa degli africani, che cominciano a correre a piedi nudi da piccoli e poi usano la stessa tecnica per tutta la carriera.
In sostanza si diceva di rimbalzare sull' avanpiede come per fare dei saltelli, piuttosto che rullare dal tallone alla punta delle dita. Inoltre era scritto di tenere le spalle e tutto il corpo inclinato leggermente in avanti per avere più slancio.

E' stata necessaria più concentrazione per prestare attenzione alla tecnica, ma devo dire che con una corsa sostenuta (8km a 4.20min/km) ho fatto meno fatica del solito.

Solo una casualità o che ci sia del vero ? Avete esperienza in merito ?
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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io, per quel poco che posso, cerco di praticare la corsa dolce. Consiste nel ruotare il più possibile il bacino in modo da utilizzare più la cintura addominale che le gambe nella corsa. Così facendo si usa più il mesopiede che il tallone in appoggio. L'ideale sarebbe avere scarpe da natural running, con drop tra tallone e suola pari a zero o poco più.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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Home made
Dopo averlo letto ("Triathlon da campioni", che ho preso secondo le vs segnalazioni) ho provato a mettere in pratica la tecnica di corsa degli africani, che cominciano a correre a piedi nudi da piccoli e poi usano la stessa tecnica per tutta la carriera.
In sostanza si diceva di rimbalzare sull' avanpiede come per fare dei saltelli, piuttosto che rullare dal tallone alla punta delle dita. Inoltre era scritto di tenere le spalle e tutto il corpo inclinato leggermente in avanti per avere più slancio.

E' stata necessaria più concentrazione per prestare attenzione alla tecnica, ma devo dire che con una corsa sostenuta (8km a 4.20min/km) ho fatto meno fatica del solito.

Solo una casualità o che ci sia del vero ? Avete esperienza in merito ?

tieni presente che per correre da africani bisognerebbe intanto correre sul loro terreno ( savana-terra battuta ) poi ci vorrebbe anche il loro peso medio, i loro tendini ( abituati appunto fin da bambini, compresi quelli che sono stati persi per strada ) e le loro proporzioni scheletriche, cioè busto corto arti lunghi, insomma essere africani.
 

Salve

Apprendista Passista
23 Giugno 2012
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Bianchi Sempre pro
Dopo averlo letto ("Triathlon da campioni", che ho preso secondo le vs segnalazioni) ho provato a mettere in pratica la tecnica di corsa degli africani, che cominciano a correre a piedi nudi da piccoli e poi usano la stessa tecnica per tutta la carriera.
In sostanza si diceva di rimbalzare sull' avanpiede come per fare dei saltelli, piuttosto che rullare dal tallone alla punta delle dita. Inoltre era scritto di tenere le spalle e tutto il corpo inclinato leggermente in avanti per avere più slancio.

E' stata necessaria più concentrazione per prestare attenzione alla tecnica, ma devo dire che con una corsa sostenuta (8km a 4.20min/km) ho fatto meno fatica del solito.

Solo una casualità o che ci sia del vero ? Avete esperienza in merito ?

Confermo la corsa sull'avanpiede per fare dei saltelli è utile per evitare i classici infortuni dei runner (esempio bandeletta ileotibiale , eccc.)
Io dopo un infortunio nel running dovuto alla mia corsa con i piedi "pesanti" (sono 69 kg per 181 cm quindi nn sono grasso) ed appoggiavo molto i talloni.
reimparando a correre con appoggio dell'avanpiede e passo breve , soprattutto quando sono in pista , sto attraversando un buon momento nella corsa.
 

Nicolò Brivio

Pedivella
11 Settembre 2012
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Orbea Orca + Zipp 404 Tubular + Deda componenti
io starei attento comunque a sperimentare queste cose...
non tutti siamo uguali, gli africani hanno delle conformazioni e delle abitudini molto diverse dalle nostre.
C'è gente che ci mette anni a raggiungere un certo tipo di corsa, un certo tipo di assetto.

se per la bici, un biomeccanico esterno ti mette a posto come si deve e nel nuoto gli esercizi di tecnica ti portano a fare meno fatica con lo stesso apporto di energia nella corsa il discorso si complica.

già dai tempi che furono l'uomo correva, correva e correva.
Quello che fanno ancora oggi gli africani fin da bambini. Corrono.
Corrono con leggerezza, cercando di resistere il più a lungo possibile ma di arrivare il prima possibile. é così che negli anni si è evoluta la tecnica di corsa degli africani.
Guarda Rudisha, lo stesso Mutai, guarda qualsiasi africano vero, guarda il suo gesto atletico e il 70% è frutto del suo sacco. Il 30% restante è il perfezionamento di ciò che di buono madre natura gli ha già consegnato.

per questo che nella corsa sono convinto che ognuno ha il proprio stile, la propria fluidità di azione in base a come corre naturalmente.
sforzarti a correre come non sei abituato, potrebbe a lungo andare, farti male, perchè il tuo corpo è stato creato in una maniera, e la tua corsa è il risultato di come il tuo corpo si adatta allo sforzo fisico.
per cui non voglio dire che nella corsa la tecnica non vada allenata, ma io farei una tecnica molto meno invasiva, una tecnica che vada a finalizzare meglio il tuo gesto "naturale".

naturalmente questa è la mia idea :) non voglio assolutamente fare un commento da arrogante/sapientone :)
 
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jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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Io infatti non ero in grado di correre con solo con l'avampiede, ma ho cercato di tenere il piede più "piatto", ovvero di alleggerire il colpo sui talloni, e fisicamente ne ho tratto beneficio (io sono 2 metri per 94kg, ovvero non proprio un fruscello). Poi si tratta di una sola uscita, proverò ancora e poi valuterò.
 

Nicolò Brivio

Pedivella
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Io infatti non ero in grado di correre con solo con l'avampiede, ma ho cercato di tenere il piede più "piatto", ovvero di alleggerire il colpo sui talloni, e fisicamente ne ho tratto beneficio (io sono 2 metri per 94kg, ovvero non proprio un fruscello). Poi si tratta di una sola uscita, proverò ancora e poi valuterò.

ecco perchè vai forte a nuoto!!!!!!!
 

Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2008
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klein, lynskey, sunn
Stavo per aprire una nuova discussione ma poi ho visto che esisteva già questa e proseguo qua... peccato che la discussione non abbia avuto grande seguito, perchè l'argomento a me sembra piuttosto importante.

Quali sono le vostre esperienze e opinioni in merito?

Personalmente partendo quasi da zero con la corsa (sì ho fatto saltuariamente qualche allenamento ma mai più di 10km, correndo ultimamente a 5'/km, ma ora farò un po' di stop per recuperare da un intervento al femore e poi vorrei iniziare con un po' più di regolarità e coscienziosità) vorrei studiare e capire qualcosa in più sulla tecnica, per aumentare l'efficienza e ridurre lo stress articolare e muscolare il più possibile, avendo sperimentato che correre qualche problemuccio me l'ha sempre dato.

In questo periodo di stop vorrei intanto leggere un po' di materiale (pensavo intanto a Running Revolution sul metodo Pose), se avete suggerimenti anche su questo sono ben accetti.
 

Gamba_tri

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Se inizi da zero running revolution va benissimo, secondo me. Guardate anche dei video su YouTube, sono più intuivi dell e illustrazioni del libro. Se hai avuto problemi, specie di schiena, evitare come la peste l'atterraggio sul tallone.
 

Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
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Se inizi da zero running revolution va benissimo, secondo me. Guardate anche dei video su YouTube, sono più intuivi dell e illustrazioni del libro. Se hai avuto problemi, specie di schiena, evitare come la peste l'atterraggio sul tallone.

ok grazie, è già nel carrello di Amazon quindi procedo all'acquisto... qualche video l'ho visto, poi magari leggendo ne guarderò altri per visualizzare meglio.

Problemi di schiena mai avuti, però ultimamente un dolore dietro il ginocchio (interno) non durante la corsa ma successivo, ed invece in passato (qualche anno fa, poi ho smesso per un po' poi ricominciato) dolore ai tibiali anteriori durante la corsa che mi impediva di continuare e penso fosse proprio dovuto all'atterraggio sul tallone
 

Decko

Pignone
30 Maggio 2013
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Stavo per aprire una nuova discussione ma poi ho visto che esisteva già questa e proseguo qua... peccato che la discussione non abbia avuto grande seguito, perchè l'argomento a me sembra piuttosto importante.

Quali sono le vostre esperienze e opinioni in merito?

Personalmente partendo quasi da zero con la corsa (sì ho fatto saltuariamente qualche allenamento ma mai più di 10km, correndo ultimamente a 5'/km, ma ora farò un po' di stop per recuperare da un intervento al femore e poi vorrei iniziare con un po' più di regolarità e coscienziosità) vorrei studiare e capire qualcosa in più sulla tecnica, per aumentare l'efficienza e ridurre lo stress articolare e muscolare il più possibile, avendo sperimentato che correre qualche problemuccio me l'ha sempre dato.

In questo periodo di stop vorrei intanto leggere un po' di materiale (pensavo intanto a Running Revolution sul metodo Pose), se avete suggerimenti anche su questo sono ben accetti.
Io da circa tre anni - da quando ho iniziato a correre un po' piú "seriamente" ho cambiato tecnica di corsa, cercando di concentrarmi sull'appoggio sull'avampiede e passando a scarpe con drop inferiore (adesso sono a 8mm, mi pare).
Non ho comprato libri ma solo letto e guardato video su youtube, non saprei neanche ricordare quali.
Devo dire che da quando ho cambiato tecnica sono spariti i dolori al ginocchio (come te, mi faceva male dietro): di contro ti consiglio do fare il passaggio mooolto gradualmente per non incorrere in altri problemi, soprattutto al tendine d'achille

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Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2008
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da quando ho cambiato tecnica sono spariti i dolori al ginocchio (come te, mi faceva male dietro): di contro ti consiglio do fare il passaggio mooolto gradualmente per non incorrere in altri problemi, soprattutto al tendine d'achille
cosa intendi con fare il passaggio gradualmente?
io ho un periodo di stop che credo sarà sulle tre settimane per la corsa, quindi pensavo poi di iniziare provando esclusivamente la nuova tecnica, ma certo con allenamenti molto brevi all'inizio per poi aumentare con gradualità
 

Decko

Pignone
30 Maggio 2013
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cosa intendi con fare il passaggio gradualmente?
io ho un periodo di stop che credo sarà sulle tre settimane per la corsa, quindi pensavo poi di iniziare provando esclusivamente la nuova tecnica, ma certo con allenamenti molto brevi all'inizio per poi aumentare con gradualità
Intendo iniziare a inserire la nuova tecnica per una determinata percentuale del tuo allenamento, tipo un 10% all'interno della tua sessione e non tutto di seguito...su un'ora di allenamento, ad esempio, fare 6 minuti con la nuova tecnica, piazzando un minuto qua e uno lá in modo che non siano consecutivi.
Pian piano aumenti la percentuale di tempo fatta con la nuova tecnica, fino ad arrivare al 100%.
Alla fine la nuova tecnica ti verrá piú naturale, ti sembrerá di correre piú leggero e andrai anche piú veloce [emoji1] .
Io ho fatto cosí e non ho avuto problemi, a parte un dolorino al tendine d'achille che peró si é risolto in breve tempo.

Volendo ci sono anche degli esercizi da fare (li trovi sempre su youtube), io non li ho mai fatti ma probabilmente ti aiutano nel passaggio

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Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2008
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Intendo iniziare a inserire la nuova tecnica per una determinata percentuale del tuo allenamento, tipo un 10% all'interno della tua sessione e non tutto di seguito...su un'ora di allenamento, ad esempio, fare 6 minuti con la nuova tecnica, piazzando un minuto qua e uno lá in modo che non siano consecutivi.
Pian piano aumenti la percentuale di tempo fatta con la nuova tecnica, fino ad arrivare al 100%.
Alla fine la nuova tecnica ti verrá piú naturale, ti sembrerá di correre piú leggero e andrai anche piú veloce [emoji1] .
Io ho fatto cosí e non ho avuto problemi, a parte un dolorino al tendine d'achille che peró si é risolto in breve tempo.
capito, grazie per i suggerimenti
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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capito, grazie per i suggerimenti

Intanto buona ripresa dall'intervento.

Correre è la cosa più naturale che ci sia, eppure complicata.

Non sono d'accordo con chi sostiene che cercando di correre di avampiede vai a stravolgere il tuo gesto. Alla fine è il contrario, è già stravolto correndo con il tallone. Solo che non te ne accorgi.

Tu prova solo a toglierti le scarpe, vai in spiaggia che ce l'hai ;-), e vedi come corri, altro che tallone: quello lascialo ad Achille! :mrgreen:
 
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Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2008
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klein, lynskey, sunn
Intanto buona ripresa dall'intervento.
Grazie ;-)
spero fine settimana/inizio prossima di risalire almeno in bici e riniziare piano piano a far girare un po' le gambe

Correre è la cosa più naturale che ci sia, eppure complicata.

Non sono d'accordo con chi sostiene che cercando di correre di avampiede vai a stravolgere il tuo gesto. Alla fine è il contrario, è già stravolto correndo con il tallone. Solo che non te ne accorgi.

Tu prova solo a toglierti le scarpe, vai in spiaggia che ce l'hai ;-), e vedi come corri, altro che tallone: quello lascialo ad Achille! :mrgreen:
sono sicuro che la corsa di avampiede sia meno traumatica e più efficiente, ma resta il fatto che se mi metto le scarpe e provo a correre (adesso no, meglio di no) atterro di tallone (non una roba esagerata, quasi piatto, però...), un po' di adattamento mi ci vorrà.
In spiaggia a piedi nudi non sono sicuro che andrei di avampiede... sul duro a piedi nudi invece sì, sicuramente.
 

bluc69

Novellino
13 Settembre 2015
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Cervélo S5, Argon 18 E-117
La gradualità è fondamentale.
Io però ragionerei più in termini di passo e di tempo: a mio parere quando uno passa ad un nuovo modo di correre non ha senso alternarlo con il vecchio.
Piuttosto io limiterei il chilometraggio e, soprattutto, il passo. Meglio partire con un ritmo da lento lungo e via via inserire andature più spedite.

Tieni conto che, correndo di mesopiede, solleciti molto di più la catena cinetica posteriore (bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso).
Se forzi troppo da subito e la tua muscolatura non è abituata, rischi di fare grossi danni...
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Grazie ;-)
spero fine settimana/inizio prossima di risalire almeno in bici e riniziare piano piano a far girare un po' le gambe


sono sicuro che la corsa di avampiede sia meno traumatica e più efficiente, ma resta il fatto che se mi metto le scarpe e provo a correre (adesso no, meglio di no) atterro di tallone (non una roba esagerata, quasi piatto, però...), un po' di adattamento mi ci vorrà.
In spiaggia a piedi nudi non sono sicuro che andrei di avampiede... sul duro a piedi nudi invece sì, sicuramente.

Sul duro sicuro che non viene normale appoggiare il tallone. In spiaggia intendevo appunto sul bagnasciuga battuto, magari con i calzari in neoprene per protezione. Ma anche nella parte più sabbiosa per un altro motivo: se appoggi troppo di tallone o comunque troppo indietro sei "frenato", quasi rimbalzi indietro. L'energia cinetica dell'impatto non si trasforma in spinta per farti avanzare, ma rimane quasi tutta dispersa nell'impatto su sabbia. Ecco che l'unico modo per superarla è spostare il baricentro e far lavorare i muscoli in spinta. E non dico solo quelli delle gambe, ma anche quelli del piede sono molto importanti. Vedrai che gradualmente ti verrà naturale, la spiaggia ti aiuterà a sviluppare sensibilità senza le problematiche della corsa su asfalto. Poi un paio di scarpe con un drop equilibrato (4-6 mm. max) ti saranno d'aiuto nella corsa su strada. Molto importante accorciare il passo e velocizzare, un passo più corto e radente aiuta l'appoggio di mesopiede. Mentre una falcata lunga e pesante porta inevitabilmente la schiena all'indietro e l'impatto verso il tallone.

Per allinearsi un consiglio che avevo letto e che ritengo molto utile è quello di alzare le braccia sopra la testa durante la corsa, per pochi secondi: vedrai che automaticamente il tuo corpo si inclinerà ed il piede appoggerà nel punto giusto.

L'altra cosa importante, che anche Pizzolato consiglia sempre, è di fare lavori anche brevi ma veloci. Il corpo per andar più veloce si tara sempre in modo ottimale e l'esecuzione del gesto anche al passo più lento migliora molto. Ed il corpo memorizza tutto e poi ripete. Correre piano, intorno ai 6 al km od oltre è definito jogging, la fase di volo è ridotta come la spinta, passi corti ma pochi, in questo modo ci si avvicina troppo alla camminata nella quale guarda caso si appoggia il tallone. Per tutti è così.
Con questo non voglio dire che bisogna correre a 3:30-4 al km, perché anche la corsa veloce nasconde insidie ed infortuni se fatta senza regole. Ma qualche allungo, un po' di velocità, con recupero da fermi, un po' di corsa scalciata, di skip, di corsa balzata sull'avampiede, possono aiutare molto bene a sentire il giusto appoggio. Una volta imparato non si scorda più, viene naturale come respirare.