Mi chiedevo, senza spirito polemico, se in Italia è (o sarà) possibile prendere parte a una gara riservata a gente (comune) che risponde a queste caratteristiche:
In termini calcistici, sembra sempre di vedere giocare sullo stesso campo squadre di serie A, di serie B, la promozione e i ragazzi dell'oratorio. A qualcuno può sembrare democratico, ma alla fine gli ultimi saranno sempre gli ultimi se i primi sono irrangiungibili (cit.): uguaglianza non è sinonimo di equità.
Al di là poi del fatto che continuano allegramente a gareggiare personaggi o intere squadre dal passato dubbio e dal presente oscuro, ovviamente, che anche questa ha i maroni...
Ovviamente queste sono solo considerazioni buttate lì, non sono Alice nel paese delle meraviglie e so che i sogni non si avverano (soprattuto se contrari a interessi consolidati)... ma fa bene anche sognare a volte...
- è pulita, nel senso che, come si dice comunemente "và a pasta asciutta"; :angrymod:
- ha un lavoro, che magari non ha nulla a che vedere con il mondo delle gare ed è costretto a allenarsi nei ritagli di tempo senza che nessuno lo paghi per farlo;
- Per essere chiaro: non percepisce quattrini per correre e allenarsi (perchè questo lo metterebbe in condizione di vantaggio: chi prende denaro per andare in bici può anche evitare di chiudersi in un ufficio per 200 ore al mese... e dedicare più tempo agli allenamenti)
- Non ha ammiraglie o scooter a seguito e se ad esempio gli finiscono le borracce, deve fermare al ristoro a riempirle come faccio io... deve portarsi il cibo nelle tasche come faccio io... deve portarsi il kit antiforatura come faccio io.... :rosik:
- Non percepisce rimborsi spese neppure parziali per eventuali soggiorni di allenamento alle baleari (un po' più difficile da controllare, ma a mio parere può essere una conseguenza di quanto sopra)..
In termini calcistici, sembra sempre di vedere giocare sullo stesso campo squadre di serie A, di serie B, la promozione e i ragazzi dell'oratorio. A qualcuno può sembrare democratico, ma alla fine gli ultimi saranno sempre gli ultimi se i primi sono irrangiungibili (cit.): uguaglianza non è sinonimo di equità.
Al di là poi del fatto che continuano allegramente a gareggiare personaggi o intere squadre dal passato dubbio e dal presente oscuro, ovviamente, che anche questa ha i maroni...
Ovviamente queste sono solo considerazioni buttate lì, non sono Alice nel paese delle meraviglie e so che i sogni non si avverano (soprattuto se contrari a interessi consolidati)... ma fa bene anche sognare a volte...