Ruote ICAN: qualcuno si sta trovando molto bene...

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flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
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Bianchi Specialissima CV
allora, appurato che la frenata sia migliore di molte altre ruote in carbonio, mi fa sempre specie parlare di ruote "full carbon" con specifiche praticamente "normali" e doverle confrontare con ruote di ben altro spessore costruttivo, mi riferisco a ruote con pellame di carbonio ad alto modulo e che danno pochi grammi di peso ad una ruota come ICAN o come IMUST od altre "No brand".

in effetti ho aperto questo 3d per capire realmente fin dove ci si può spingere con le ruote, il servizio di Amazon (per quanto poco) deve garantire uno standard di qualità e credo che i materiali utilizzati per le ruote in oggetto siano quanto di più affidabile ci sia sul mercato.

- mozzi Novatec: una sicurezza visti gli anni di storia alle spalle
- cerchio T700: nato da un carbonio medio modulo, pista frenante rettificata con riporto carbonio 3k e bagnato in resine con alla base basalto per garantire una frenata omogenea (i primi che lo avevano "capito" erano stati Farsports con i cerchi T800)
- raggi Sapim o Pillar (i primi costosi i secondi affidabili)
- costruzione della ruota "a mano" tensionata con tensiometri elettronico/analogici (a "lancetta")


Analizzo così su 2 piedi la situazione:
- Bora copertoncino 35 mm: immensamente belle, costosissime, NO TLR, pesata reale 1454 grammi, raggiatura 3G e bellissime finiture.

- ICAN 40 mm: esteticamente gradevoli, economiche, TLR, peso reale 1400 grammi, raggiatura 20/24 e buone finiture.

Ci ballano quanto? 1500 euro le prime 500 euro le seconde, dunque 1000 euro esatti.
Sapete cosa mi piacerebbe sapere?
DATI STRUMENTALI DI LABORATORIO, effettivamente per capire SE ci sono i margini affinché una ruota Bora 35C costi 1000 euro in più di una ICAN.

A leggere recensioni di utenti AMAZON.COM direi che non ci sono dubbi sul fatto che queste ruote siano un "best buy" ma qua dentro qualcuno mi ha messo la pulce nell'orecchio perché alcune persone hanno usato queste ruote e le hanno paragonate alla resa di ruote da 4000 euro (su tutte Lightweight).

Davvero non so cosa pensare, per sfizio le prenderò pure io alla fine non sono 500 euro che mi mandano a ramengo (al massimo le rendo); ma se effettivamente fosse così?
Boh, io sono un po' allibito di fronte a situazioni così...capirò di persona dopo il 2 novembre se siamo di fronte ad una ruota concepita a 360° o qualche pecca emergerà.
 

THE CLIMBER72

Passista
27 Aprile 2009
4.784
1.191
Sul vulcano della maremma!!!!
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Bici
Giant Tcr Advanced SL
allora, appurato che la frenata sia migliore di molte altre ruote in carbonio, mi fa sempre specie parlare di ruote "full carbon" con specifiche praticamente "normali" e doverle confrontare con ruote di ben altro spessore costruttivo, mi riferisco a ruote con pellame di carbonio ad alto modulo e che danno pochi grammi di peso ad una ruota come ICAN o come IMUST od altre "No brand".

in effetti ho aperto questo 3d per capire realmente fin dove ci si può spingere con le ruote, il servizio di Amazon (per quanto poco) deve garantire uno standard di qualità e credo che i materiali utilizzati per le ruote in oggetto siano quanto di più affidabile ci sia sul mercato.

- mozzi Novatec: una sicurezza visti gli anni di storia alle spalle
- cerchio T700: nato da un carbonio medio modulo, pista frenante rettificata con riporto carbonio 3k e bagnato in resine con alla base basalto per garantire una frenata omogenea (i primi che lo avevano "capito" erano stati Farsports con i cerchi T800)
- raggi Sapim o Pillar (i primi costosi i secondi affidabili)
- costruzione della ruota "a mano" tensionata con tensiometri elettronico/analogici (a "lancetta")


Analizzo così su 2 piedi la situazione:
- Bora copertoncino 35 mm: immensamente belle, costosissime, NO TLR, pesata reale 1454 grammi, raggiatura 3G e bellissime finiture.

- ICAN 40 mm: esteticamente gradevoli, economiche, TLR, peso reale 1400 grammi, raggiatura 20/24 e buone finiture.

Ci ballano quanto? 1500 euro le prime 500 euro le seconde, dunque 1000 euro esatti.
Sapete cosa mi piacerebbe sapere?
DATI STRUMENTALI DI LABORATORIO, effettivamente per capire SE ci sono i margini affinché una ruota Bora 35C costi 1000 euro in più di una ICAN.

A leggere recensioni di utenti AMAZON.COM direi che non ci sono dubbi sul fatto che queste ruote siano un "best buy" ma qua dentro qualcuno mi ha messo la pulce nell'orecchio perché alcune persone hanno usato queste ruote e le hanno paragonate alla resa di ruote da 4000 euro (su tutte Lightweight).

Davvero non so cosa pensare, per sfizio le prenderò pure io alla fine non sono 500 euro che mi mandano a ramengo (al massimo le rendo); ma se effettivamente fosse così?
Boh, io sono un po' allibito di fronte a situazioni così...capirò di persona dopo il 2 novembre se siamo di fronte ad una ruota concepita a 360° o qualche pecca emergerà.

Condivido il tuo pensiero,la prima cosa che ti posso dire cosi a caldo senza ragionarci tanto,è che una la prendi "credo" direttamente in fabbrica,l'altra a piu' "passaggi" prima di arrivare al utente finale.....lo' buttata li....
 

davlak

Maglia Gialla
30 Giugno 2011
10.204
710
fiumicino
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3 Cannondale
allora, appurato che la frenata sia migliore di molte altre ruote in carbonio, mi fa sempre specie parlare di ruote "full carbon" con specifiche praticamente "normali" e doverle confrontare con ruote di ben altro spessore costruttivo, mi riferisco a ruote con pellame di carbonio ad alto modulo e che danno pochi grammi di peso ad una ruota come ICAN o come IMUST od altre "No brand".

in effetti ho aperto questo 3d per capire realmente fin dove ci si può spingere con le ruote, il servizio di Amazon (per quanto poco) deve garantire uno standard di qualità e credo che i materiali utilizzati per le ruote in oggetto siano quanto di più affidabile ci sia sul mercato.

- mozzi Novatec: una sicurezza visti gli anni di storia alle spalle
- cerchio T700: nato da un carbonio medio modulo, pista frenante rettificata con riporto carbonio 3k e bagnato in resine con alla base basalto per garantire una frenata omogenea (i primi che lo avevano "capito" erano stati Farsports con i cerchi T800)
- raggi Sapim o Pillar (i primi costosi i secondi affidabili)
- costruzione della ruota "a mano" tensionata con tensiometri elettronico/analogici (a "lancetta")


Analizzo così su 2 piedi la situazione:
- Bora copertoncino 35 mm: immensamente belle, costosissime, NO TLR, pesata reale 1454 grammi, raggiatura 3G e bellissime finiture.

- ICAN 40 mm: esteticamente gradevoli, economiche, TLR, peso reale 1400 grammi, raggiatura 20/24 e buone finiture.

Ci ballano quanto? 1500 euro le prime 500 euro le seconde, dunque 1000 euro esatti.
Sapete cosa mi piacerebbe sapere?
DATI STRUMENTALI DI LABORATORIO, effettivamente per capire SE ci sono i margini affinché una ruota Bora 35C costi 1000 euro in più di una ICAN.

A leggere recensioni di utenti AMAZON.COM direi che non ci sono dubbi sul fatto che queste ruote siano un "best buy" ma qua dentro qualcuno mi ha messo la pulce nell'orecchio perché alcune persone hanno usato queste ruote e le hanno paragonate alla resa di ruote da 4000 euro (su tutte Lightweight).

Davvero non so cosa pensare, per sfizio le prenderò pure io alla fine non sono 500 euro che mi mandano a ramengo (al massimo le rendo); ma se effettivamente fosse così?
Boh, io sono un po' allibito di fronte a situazioni così...capirò di persona dopo il 2 novembre se siamo di fronte ad una ruota concepita a 360° o qualche pecca emergerà.
vi racconterò un aneddoto che non ha niente a che fare con la bici e le ruote...ma il caso di queste IMUST\ICAN me lo ha fatto riaffiorare tra i ricordi.
alla fine degli anni '70 mi occupavo di HI-FI, un settore all'epoca in grossa espansione.
erano inoltre i tempi dei cosiddetti componenti "esoterici"..."hi-end"...etc...
fior di apparecchiature dal costo, per l'epoca, spropositato...
ricordo i finali valvolari Michelson & Austin, i diffusori elettrostatici Magneplanar, i giradischi con bracci sofisticatissimi, in alcuni casi "tangenziali" etc..etc..
in mezzo a questo mare magnum di elettronica d'autore venne fuori un prodotto di basso prezzo, un amplificatore integrato di soli 25 watt, oltretutto costruito con transistors di basso costo, progettato da un signore inglese e costruito in Asia (mi pare a Taiwan).
suonava in un modo impressionante.
una timbrica straordinaria e una capacità di pilotare diffusori durissimi che molti amplificatori anche blasonati e di grande potenza avevano difficoltà a far suonare bene e inoltre aveva una cosa che lo rendeva molto appetibile, la separazione tra lo stadio di preamplificazione e il finale di potenza vero e proprio...tanto che molti super appassionati lo avevano adottato come preamplificatore per mandare avanti finali di potenza anche valvolari di costo stratosferico.
il NAD3020 costava all'epoca sulle 250.000 lire e se la batteva con mostri sacri del costo 10 o venti volte superiore.
io dopo quasi 40 anni ne ho ancora un esemplare a casa e vi posso garantire che fa ancora il suo lavoro e spesso mi sorprendo a chiedermi a cosa possa servire un amplficatore 10 volte più costoso e potente.
ecco, più o meno le IMUST\ICAN mi sembrano un caso come quello del NAD3020.
 

THE CLIMBER72

Passista
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vi racconterò un aneddoto che non ha niente a che fare con la bici e le ruote...ma il caso di queste IMUST\ICAN me lo ha fatto riaffiorare tra i ricordi.
alla fine degli anni '70 mi occupavo di HI-FI, un settore all'epoca in grossa espansione.
erano inoltre i tempi dei cosiddetti componenti "esoterici"..."hi-end"...etc...
fior di apparecchiature dal costo, per l'epoca, spropositato...
ricordo i finali valvolari Michelson & Austin, i diffusori elettrostatici Magneplanar, i giradischi con bracci sofisticatissimi, in alcuni casi "tangenziali" etc..etc..
in mezzo a questo mare magnum di elettronica d'autore venne fuori un prodotto di basso prezzo, un amplificatore integrato di soli 25 watt, oltretutto costruito con transistors di basso costo, progettato da un signore inglese e costruito in Asia (mi pare a Taiwan).
suonava in un modo impressionante.
una timbrica straordinaria e una capacità di pilotare diffusori durissimi che molti amplificatori anche blasonati e di grande potenza avevano difficoltà a far suonare bene e inoltre aveva una cosa che lo rendeva molto appetibile, la separazione tra lo stadio di preamplificazione e il finale di potenza vero e proprio...tanto che molti super appassionati lo avevano adottato come preamplificatore per mandare avanti finali di potenza anche valvolari di costo stratosferico.
il NAD3020 costava all'epoca sulle 250.000 lire e se la batteva con mostri sacri del costo 10 o venti volte superiore.
io dopo quasi 40 anni ne ho ancora un esemplare a casa e vi posso garantire che fa ancora il suo lavoro e spesso mi sorprendo a chiedermi a cosa possa servire un amplficatore 10 volte più costoso e potente.
ecco, più o meno le IMUST\ICAN mi sembrano un caso come quello del NAD3020.

Ot: e che padelloni mettevi sul piatto?:mrgreen:
 

flavio-resana

Maglia Gialla
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vi racconterò un aneddoto che non ha niente a che fare con la bici e le ruote...ma il caso di queste IMUST\ICAN me lo ha fatto riaffiorare tra i ricordi.
alla fine degli anni '70 mi occupavo di HI-FI, un settore all'epoca in grossa espansione.
erano inoltre i tempi dei cosiddetti componenti "esoterici"..."hi-end"...etc...
fior di apparecchiature dal costo, per l'epoca, spropositato...
ricordo i finali valvolari Michelson & Austin, i diffusori elettrostatici Magneplanar, i giradischi con bracci sofisticatissimi, in alcuni casi "tangenziali" etc..etc..
in mezzo a questo mare magnum di elettronica d'autore venne fuori un prodotto di basso prezzo, un amplificatore integrato di soli 25 watt, oltretutto costruito con transistors di basso costo, progettato da un signore inglese e costruito in Asia (mi pare a Taiwan).
suonava in un modo impressionante.
una timbrica straordinaria e una capacità di pilotare diffusori durissimi che molti amplificatori anche blasonati e di grande potenza avevano difficoltà a far suonare bene e inoltre aveva una cosa che lo rendeva molto appetibile, la separazione tra lo stadio di preamplificazione e il finale di potenza vero e proprio...tanto che molti super appassionati lo avevano adottato come preamplificatore per mandare avanti finali di potenza anche valvolari di costo stratosferico.
il NAD3020 costava all'epoca sulle 250.000 lire e se la batteva con mostri sacri del costo 10 o venti volte superiore.
io dopo quasi 40 anni ne ho ancora un esemplare a casa e vi posso garantire che fa ancora il suo lavoro e spesso mi sorprendo a chiedermi a cosa possa servire un amplficatore 10 volte più costoso e potente.
ecco, più o meno le IMUST\ICAN mi sembrano un caso come quello del NAD3020.
Confermo al 10000%
Anche io appassionato hi fi
Totalmente perfetto

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Shadowplay

Passista
12 Giugno 2017
4.034
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Olmo Link Pro
vi racconterò un aneddoto che non ha niente a che fare con la bici e le ruote...ma il caso di queste IMUST\ICAN me lo ha fatto riaffiorare tra i ricordi.
alla fine degli anni '70 mi occupavo di HI-FI, un settore all'epoca in grossa espansione.
erano inoltre i tempi dei cosiddetti componenti "esoterici"..."hi-end"...etc...
fior di apparecchiature dal costo, per l'epoca, spropositato...
ricordo i finali valvolari Michelson & Austin, i diffusori elettrostatici Magneplanar, i giradischi con bracci sofisticatissimi, in alcuni casi "tangenziali" etc..etc..
in mezzo a questo mare magnum di elettronica d'autore venne fuori un prodotto di basso prezzo, un amplificatore integrato di soli 25 watt, oltretutto costruito con transistors di basso costo, progettato da un signore inglese e costruito in Asia (mi pare a Taiwan).
suonava in un modo impressionante.
una timbrica straordinaria e una capacità di pilotare diffusori durissimi che molti amplificatori anche blasonati e di grande potenza avevano difficoltà a far suonare bene e inoltre aveva una cosa che lo rendeva molto appetibile, la separazione tra lo stadio di preamplificazione e il finale di potenza vero e proprio...tanto che molti super appassionati lo avevano adottato come preamplificatore per mandare avanti finali di potenza anche valvolari di costo stratosferico.
il NAD3020 costava all'epoca sulle 250.000 lire e se la batteva con mostri sacri del costo 10 o venti volte superiore.
io dopo quasi 40 anni ne ho ancora un esemplare a casa e vi posso garantire che fa ancora il suo lavoro e spesso mi sorprendo a chiedermi a cosa possa servire un amplficatore 10 volte più costoso e potente.
ecco, più o meno le IMUST\ICAN mi sembrano un caso come quello del NAD3020.
Molto OT
Cosa sei andato a ripescare? mi sento tanto :old: :mrgreen:
Però nell'hi-fi c'era veramente tantissimo marketing e pochissima sostanza, un sacco di prodotti che copiavano application sheet vecchi di decenni spacciati come l'avanguardia estrema dell'elettronica. I nomi sono tantissimi e tanti ci hanno fatto bei soldini all'epoca.
Oddio adesso che mi ci fai pensare vuoi dire che forse in tanti anche nelle bici rivendono l'acqua tiepida??? :mrgreen: :mrgreen:
 
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tony fish

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19 Settembre 2016
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alcune
una domanda
ma con queste ruote si possono usare pattini swissstop black prince?

no, sono pessimi, li ho provati su entrambi i set che ho avuto, frenano troppo, bloccaggio ruota posteriore quasi ogni staccata, frenata poco modulabile.

Dopo un paio di proveì con le imust ho provato e uso i corima rossi che sono perfetti, modulabili, potenti il giusto, al pari di una ruota in alluminio.

Certamente,
sono apposta per ruote in carbonio.
Io uso quelli con queste ruote e la frenata è spettacolare e ben modulabile.

Li hai provati bene in discesa e in condizione al limite? anch'io all'inizio pensavo uau come frenano, con l'utilizzo poi mi sono reso conto che mi sbagliavo e la frenata potente non è tutto.
Tra swisstop e corima vincono i secondi senza pensarci proprio.
Con gli swisstop ho spiattellato delle pro one quasi da buttarle via perchè in velocità e staccata bloccano di brutto oltre a trovarti con la bici di traverso come un motard (in motard ci andavo non è proprio lo stesso ok), che può essere anche divertente se lo vuoi fare e te lo aspetti, magari in moto o mtb ma se non te lo aspetti insomma... e rimane una bdc.
In più, e non lo dico solo io ma l'ho anche provato, basta avere dello sporco sui cerchi, anche poco e la frenata può andare a scatti molto più che con i corima che invece non ne risentono, in particolare con il tubeless è sufficiente fare un rabbocco di lattice e non pulire perfettamente il cerchio che il pattino si incolla al passaggio.
 
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davlak

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no, sono pessimi, li ho provati su entrambi i set che ho avuto, frenano troppo, bloccaggio ruota posteriore quasi ogni staccata, frenata poco modulabile.

Dopo un paio di proveì con le imust ho provato e uso i corima rossi che sono perfetti, modulabili, potenti il giusto, al pari di una ruota in alluminio.
concordo, le mie Imust con i corima rossi 2.0 danno una frenata modulabile, morbida, progressiva e all'occorrenza potente.
per me i migliori pattini per queste ruote.
 

sheik yerbouti

i'm voodoo child
8 Dicembre 2013
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