pienamente d'accordo con te!!!
dopo il giro di oggi, leggermente disturbato dal vento (ho toccato i 51 in una ripetuta!!!) ho fatto questa riflessione...
L'anno scorso, di questi tempi, ero impegnato alle gran fondo, il Zoncolan era il top, una metà raggiunta più e più volte... La fatica su quella magica ascesa veniva annullata dalla gioia ogni qual volta si conquistava il gpm.
In quei 10km, di cui 6 veramente infernali, si pedala spesso in piedi, lo sguardo balla tra la strada, dove vedi solo la ruota e la forcella, ed il tornante successivo, sempre maledettamente troppo lontano!
Velocità bassissima, pendenza sempre elevata, il cuore che esplode nel petto...
Oggi "vado a crono", pendenza sempre vicina allo zero, velocità che spesso supera i 40km/h, il cuore, come sempre, che esplode nel petto...
Appoggiato alle prolunghe del manubrio, la testa balla tra la strada, il traguardo sembra non arrivare mai, e la ruota, la forcella, quando dallo sforzo ci si piega in due sulla bici.
Una cosa in comune queste due differenti "strade" ce l'hanno, sono le alabarde che vedo sulla forcella, che sia salita o pianura, loro sono sempre la!
Qualsiasi strada tu scegli, qualsiasi cosa tu fai...
Falla con l'alabarda, falla su di una...
WILIER TRIESTINA
Davide Basti31
(assunto al reparto marketing???
)