esattamente.
Tornando in tema più stretto, potenza (media) e cadenza (media), generalmente sono due elementi che aumentano "numericamente" in maniera abbastanza lineare tra loro, cioè atleti più potenti tendono ad esprimere cadenze superiori ovviamente a condizioni di un sistema aerobico adattato a questa tipologia di carico.
Un soggetto che pedala a 50 rpm non elicita il proprio sistema aerobico al massimo delle potenzialità, poichè compensa ad un'inadeguata rapportatura con una spinta ed azione sui pedali molto più prolungata e che ripiega maggiormente su un'applicazione di forza inferiore ma su un arco maggiore di spinta= aumenta temporalmente la contrazione muscolare ed il conseguente affaticamento.
Il tutto innesca un sistema a catena da "machismo" da rapportone: rapportatura inadeguata->utilizzo di cadenze inferiori a quanto ideale->azione di spinta più "trascinata" su un maggior arco di spinta ma con minor picco di forza effettivo->maggior componente forza (inferiore però per picco a quanto
espresso da un atleta dotato di maggior cadenza) e minor componente aerobica->minor adattamento ad intensità aerobiche superiori.
Un atleta che scala una salita con il 39*21 perchè "così fanno quelli veri" ma salendo a 10km/h in meno si trova in una situazione di "strozzatura", passate la metafora, come quella di applicare i rapporti di una F1 ad un utilitaria...