Ci andrei anch'io volentieri in bdc al lavoro se potessi percorrere una " signora ciclabile" come quella. FORTUNATOci sto prendendo gusto....finchè non arriva il Generale inverno (allora valuterò se sarà ancora il caso di pedalare o meno)
Ma intanto mi godo questi momenti: vedere l'alba, e godersi la solitudine della ciclabile con L'Adige che scorre a fianco, prima di iniziare a lavorare in un ufficio con un monitor sempre davanti agli occhi.....è impagabile.
Questa foto stamattina poco prima delle 7:00
http://foto.bdc-forum.it/viewphoto.php?id=420310
Ci andrei anch'io volentieri in bdc al lavoro se potessi percorrere una " signora ciclabile" come quella. FORTUNATO
Ciao a tutti,
anch'io sono un parziale commuter (vado al lavoro 3 giorni la settimana in bdc, gli altri 2 li uso per portare e riportare le camicie sporche e pulite). Il mio problema è la pioggia da dicembre/gennaio ad aprile (tra fine aprile e ottobre non mi da troppo fastidio, a novembre scarico, quindi se piove non vado in bici): non so cosa mettere di efficace per ripararmi.
per mani e piedi non c'è problema. il mio grosso problema sono le gambe e, parzialmente il tronco.
partendo dal fatto che ho 30 km per arrivare al lavoro (e 30 a tornare se piove, se non piove allungo ad almeno 60 km), che significa 1 ora (se il traffico non è troppo intenso...nn ho ciclabili), non ho una salopette che resista all'acqua per un'ora senza inzupparsi, facendo conto poi che la devo mettere anche al ritorno e partire in inverno con i vestiti zuppi non è il massimo. e nn penso neanche le varie salopette resistenti all'acqua ti permettano di stare 1 ora sotto l'acqua senza impregnarsi.
Generalmente uso i sovra calzoni di plasticaccia, quelli che si usano per andare in moto: lì nn passa una goccia d'acqua, ma non traspira nulla e quindi ti bagni lo stesso (per ovviare a ciò uso la salopette più leggera che ho).
quindi che fare?
ps ho letto la discussione e non capisco 2 cose:
1) Generalizzare contro chi va al lavoro in auto: se uno non ha i mezzi pubblici a disposizione e lavora ad N km da casa, in un posto magari senza piste ciclabili e con traffico che significa rischiare quindi costantemente un incidente (ovvero la mia condizione) e magari ha incombenze da fare (figli, spesa) cosa deve fare? Io al lunedì ad esempio vado in macchina perché, oltre a portare i vestiti puliti, devo andare a prendere mia figlia a judo ed in bici non farei in tempo, quindi che faccio??? E poi vorrei sfidare chiunque a partire da casa mia ed arrivando al mio lavoro coi mezzi pubblici...e abito nella 'ridente' Brianza, non in mezzo al nulla!
2) generalizzare contro chi ha i macchinoni, della serie: uno che se ne fa di una macchinona se poi va a 50 all'ora? io dico: uno che se ne fa di una bici da millemila euro per poi andare, se va bene, a 30 all'ora in piano? se poi il discorso è invece una bici impatta meno di una macchina, allora ok ci siamo. Anche se a voler ben vedere dove vengono prodotti quasi tutti i telai, diciamo che la bici non è proprio ad impatto zero. ma questo è un altro discorso.
il mio è un discorso generico prendendo spunto da vari post nella discussione, ora vi prego di non saltare fuori a dire: io uso la bici di mio nonno, la mia vale meno di 3 euro etc etc etc, perché basta girare per strada e rendersi conto che la realtà non è quella.
Poi ripeto BEN VENGA LA BICICLETTA, ma servono anche tutte le strutture a contorno di essa per renderla fruibile al grande pubblico
ps2 ho fatto qualche anno a lavorare a 6 km da casa e lì non avevo la macchina. Ne avevamo una in 2 (3 con la bambina): quando poi giocoforza mi son dovuto spostare ho dovuto acquistare una sw poiché nel frattempo siamo diventati 4 e vi voglio vedere andare in 4 in un utilitaria in vacanza con bici, tenda (grande, è, montata 6x4x2,5 mt), frigoriferino e tutto l'occorrente per il campeggio...
certo potrei starmene a casa :D
Poi ripeto BEN VENGA LA BICICLETTA, ma servono anche tutte le strutture a contorno di essa per renderla fruibile
Ovviamente, da come descrivi la tua situazione non si può non essere d'accordo. Anch'io punto spesso il dito contro gli automobilisti, ma non contro tutti indistintamente, ci mancherebbe. Mi rendo conto che per qualcuno l'auto è indispensabile; ho scritto appositamente "qualcuno" perché la maggioranza potrebbe benissimo farne a meno, almeno qui in città (Bolzano). Quello che non capisco è come riescano a sopportare di rimanere imbottigliati nel traffico, e procedere a passo d'uomo. Mi riferisco ovviamente a quelli che distano a pochi km dal lavoro. E ne conosco personalmente diversi che scendono in garage salgono in auto, si imbottigliano per 1/2 ora per fare un paio di km. Per loro ammissione sarebbero più veloci a piedi! Ma per inviare/visualizzare i messaggi su WhatsApp è più comodo satre seduti al calduccio dell'auto.
Se pensassi di utilizzare regolarmente l'auto penso diventerei idrofobo. Quelle poche volte che sono costretto a farlo (per commissioni/impegni post-lavoro) parto prestissimo proprio per evitare di rimanere intrappolato.
Comunque, W la bici per recarsi al lavoro (per chi ha la fortuna di poterla usare)
Piccolo OT, giusto per dire quanto l'auto sia un falso simbolo di libertà: Lo zio 75enne della mia compagna, nel 2011 si fece infinocchiare da un venditore d'auto, suo pseudo amico, che gli vendette una Renault Megane 1.5 dci da 110 CV. Non è il mio genere, ma è una bella auto. Solo totalmente inadatta allo zio, che fatica ad entrare ed uscire dall'abitacolo. L'ha usata sempre più raramente fino all'anno scorso, e quindi dal 2016 l'auto è ferma. Km percorsi dal 2011: 18.000! L'abbiamo convinto a venderla e ieri l'abbiamo portata da un meccanico rivenditore, che la controllerà e cercherà di venderla "bene". Dopo questa decisione "sofferta", ancora ieri sera lo zio aveva ripensamenti del tipo:"come farò senza auto???" e noi:"ma zio, se è un anno che non la guidi!!" e lui:"Sì, ma se volessi andare da qualche parte come faccio?"
Appunto ragazzi. La verità è che la gente è "abituata troppo bene". Nel dopoguerra ci si è adagiati ed abituati a benessere e facilitazioni di cui la gente non si rende conto dei costi e che considera come "diritto acquisito"/benessere/tassa da pagare inevitabile.
La realtà è ben diversa. Le cose essenziali sono molto di meno di quello che si pensa.
La realtà è ben diversa. Le cose essenziali sono molto di meno di quello che si pensa.
Esatto, sono d'accordo con voi.Meno male che c'è ancora qualcuno che ragiona a questo mondo
Siamo costantemente martellati da pubblicità idiote che ci inducono ad avere di più, sempre di più... e tutto nuovo!
Semplicemente disgustoso. Per essere felici bastano poche cose, e la maggior parte di esse sono gratis.
Meno male che c'è ancora qualcuno che ragiona a questo mondo
Siamo costantemente martellati da pubblicità idiote che ci inducono ad avere di più, sempre di più... e tutto nuovo!
Semplicemente disgustoso. Per essere felici bastano poche cose, e la maggior parte di esse sono gratis.
Meno male che c'è ancora qualcuno che ragiona a questo mondo
Siamo costantemente martellati da pubblicità idiote che ci inducono ad avere di più, sempre di più... e tutto nuovo!
Semplicemente disgustoso. Per essere felici bastano poche cose, e la maggior parte di esse sono gratis.
Anche questo non sarebbe vero se non fosse che la colpa è ancora nostra.a gratis non c'è nulla...neanche i rapporti interpersonali lo sono.
[MENTION=2999]ernia[/MENTION] se parliamo dell'esaltato in BMW dobbiamo per onestà intellettuale citare anche i gruppi di ciclisti che non rispettano ALCUN codice del buonsenso (nn parlo di quello stradale, NN SIA MAI, ma del semplice BUONSENSO)...quindi diciamo che tutti i ciclisti sono idioti????
Gratis come una bella pedalata in bei posti.
Esempio ? vedendo la foto sopra di 3nr1, mi viene sempre in mente la bellissima ciclabile della martesana.
La percorro in tutte le stagioni, ed è sempre bellissima, se si ha il tempo e la voglia di gustare tutte le sfumature ( benchè degradate dall'urbanizzazione) che quell'ambiente mantiene.
Aggiungo un piccolo aneddoto. Nel 2015 il giro arrivava a milano con il classico carosello in corso sempione ( ammetto che è l'arrivo che mi piace di più, a scapito delle crono. Il tour arriva a parigi sui campi elisi ed il giro deve arrivare a milano in corso sempione . ). Quel giorno saltai l'uscita mattutina domenicale ma alle 14:30 circa inforcai la bici che uso per il commuting e percorsi tutta la ciclabile fino a milano per appostarmi sul circuito cittadino della tappa. Ovviamente il viaggio di andata fu fantastico, temperatura ottimale sui 23 gradi, natura nel pieno del vigore primaverile e bellissimi cumuli grigiastri che coloravano il cielo milanese senza però offuscare il sole.
Vidi l'arrivo e le premiazioni finali dell'amato Contador e di tutti gli altri ( facevo il tifo per lui) . Finito tutto, feci un giro a visitare il Vigorelli e poi tornai a casa e, sentendo la gamba "girare bene" feci il KOM di Strava () sulla ciclabile della martesana nel tratto da me creato, tra il sottopasso della tangenziale e Concesa, lungo 30 km. Ovviamente lo sapevo perchè presi il tempo con l'orologio e lo confrontai con il KOM in vigore in quel momento. Ero talmente gasato dalla giornata e dal kom che negli ultimi km del segmento, verso concesa, esultavo col gesto del pugno perchè conscio di avercela fatta ( ero in vantaggio di un paio di minuti), così come è realmente poi successo. E con la mtb col cestino che uso per commutare, e con lo zaino nel cestino! Per fortuna che non mi ha visto nessuno esultare .
Come vedete sono passati due anni e mezzo ma ho ancora ricordi vividi di una giornata davvero felice ( a cui ne sono successe altre, certo). Il Kom poi l'ha preso un altro ma fa niente . E tutto ciò senza pagare nessun biglietto a nessuna multinazionale.
Un'altra cosa gratis sarebbero i rapporti umani, ma questo è un altro discorso.
Anche questo non sarebbe vero se non fosse che la colpa è ancora nostra.
La differenza la fa che la BMW parte dai 30K euro in su ed inquina l'ambiente. Ma è facile che lo stesso esaltato della Bmw sia anche lo stesso che compra la bici da 10K euro stampata in oriente per poche decine di dollari.
Finito tutto, feci un giro a visitare il Vigorelli e poi tornai a casa e, sentendo la gamba "girare bene" feci il KOM di Strava () sulla ciclabile della martesana nel tratto da me creato, tra il sottopasso della tangenziale e Concesa, lungo 30 km. Ovviamente lo sapevo perchè presi il tempo con l'orologio e lo confrontai con il KOM in vigore in quel momento. Ero talmente gasato dalla giornata e dal kom che negli ultimi km del segmento, verso concesa, esultavo col gesto del pugno perchè conscio di avercela fatta ( ero in vantaggio di un paio di minuti), così come è realmente poi successo. E con la mtb col cestino che uso per commutare, e con lo zaino nel cestino! Per fortuna che non mi ha visto nessuno esultare .
la bici te la dovrai pur comprare, NO? quindi non è aggratis
I vestiti te li dovrai comprare, NO? quindi non è aggratis
il dispositivo per registrare i kom te lo dovrai comprare?
etc etc etc
che poi costino meno che una bugatti veyron qui nn ci piove, ma nn è aggratis
Da qui il mio sunto: nulla è aggratis (PURTROPPO), neanche i rapporti umani purtroppo.