Grand Hotel doping, nella stanza magica dove il sangue migliora di notte

Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
25 Gennaio 2013
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Grand Hotel doping, nella stanza magica dove il sangue migliora di notte

dai nostri inviati GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI

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GORELJECK
. Non serve sognare. Basta dormire per diventare campioni. Nel senso che nel Grand Hotel doping è necessario appena sdraiarsi su un divano, leggere un libro, magari aprire il frigo e scegliere una a caso tra le decine di barrette energetiche a disposizione per andare sempre più forte, sempre più forte. "Dodici ore al giorno per almeno undici giorni e la prestazione migliora. Dal cinque al quindici per cento".

Goreljeck, Slovenia, altopiano di Pokljuka, nel cuore del parco nazionale del Tricorno. Qui Tito veniva a sparare agli orsi, anche se, ricordano i vecchi, l'orso lo prendeva sempre la guardia del corpo di Tito che lo seguiva qualche metro dietro e sparava insieme a lui. Ora, in un posto immerso tra neve e laghi ghiacciati, la vecchia magione di Tito è diventata un albergo, Villa Triglav. Dodici posti letto. A gestirlo è un ex ciclista, Tadej Valjavec, un ottimo scalatore, tre volte nei primi dieci fra Tour de France e Giro d'Italia negli anni 2000, incappato più volte nei controlli dell'Uci per possibili alterazioni nel "passaporto biologico" e allievo del dottor doping, Michele Ferrari.
Tadej quando ha ristrutturato questa baita, ha avuto un'illuminazione: farne un'enorme tenda ipossica. Così ha investito 100mila euro in un impianto senza eguali e oggi gli basta girare una manopola per far diventare l'aria delle stanze identica a quella che si respirerebbe a 4-5mila metri. "Posso regolare la percentuale di ossigeno di qualunque camera. In questo modo posso abbassare la saturazione del sangue per chi si trova all'interno e quindi procurare enormi benefici agli atleti. L'ho provato su me stesso e garantisco: funziona! ". In sostanza Tadej simula l'alta quota, stimolando così la produzione di globuli rossi dei suoi ospiti, contribuendo a un maggior trasporto di ossigeno ai loro muscoli, e aumentando la soglia della fatica e la produzione endogena dell'ormone della crescita. Se qualcuno avesse dei dubbi, poi, sulla qualità della "cura", basta che si vada a sentire le intercettazioni proprio di Ferrari, che consigliava la struttura a uno dei suoi atleti, il ciclista Diego Caccia: "Valjavec (...) ha fatto un impianto centralizzato che pompa azoto nelle varie stanze e tu puoi regolare l'altitudine (...) aggiungi l'altitudine che vuoi ed è, cioè sicuramente funziona e lì... sei in Slovenia vaffanculo ".

Ecco, qui Ferrari introduce la seconda parte del discorso. Quella fondamentale. "Sei in Slovenia", dice. E non è un particolare. In Italia il Grande Hotel doping non potrebbe esistere perché la legge italiana (la 376 dell'aprile 2000) dichiara illegale questa pratica, perché è dannosa per la salute e altera le prestazioni sportive. Quindi dopante. Tadej lo sa, ride, e svela la grande ipocrisia. "In alcune parti del mondo questo è doping, in altre no. Le federazioni fanno finta di non vedere" racconta mentre cucina una fantastica zuppa slovena, con manzo e grano saraceno. "Il risultato è che tutti lo fanno: lo faceva Schwazer, la maschera che aveva quando dormiva accanto alla Kostner era un respiratore di questo tipo qui, lo fanno tutti gli atleti. Alcuni comprano la tenda, ma è scomodo vivere dodici ore al giorno sotto una tenda, altri, i più ricchi, se la costruiscono in casa. E non solo i ciclisti o i fondisti. Ho letto che Djokovic ne ha una, il Real Madrid la usa, il Barcellona anche. Lo fanno tutti, lo facevano quando io correvo e lo continuano a fare ora. Ma in Italia, a un'ora di macchina da qui, fanno ancora finta di non vedere".

Chi sono i clienti dell'Hotel Doping? "Squadre per lo più" dice Tadej, con una certa riservatezza. Vengono ciclisti e fondisti, sia dell'atletica sia dello sci. È appena andata via la squadra nazionale ucraina di mountain bike. Alla campionessa del mondo il livello di ossigeno nel sangue non voleva proprio scendere. "Glielo controllavo io con questa macchinetta qui" racconta, mostrando una specie di scatoletta nera che si poggia sul dito. "Il valore normale è 99-100, per noi va bene se scende tra i 94 e 93, ma non voleva andare giù. Abbiamo alzato fino a quattromila... Gli altri sarebbero crollati".

Il cervellone dell'impianto è nel garage dell'hotel. Sottochiave, un uso improprio potrebbe essere pericolosissimo. I bocchettoni sono mimetizzati nelle stanze, nascosti nelle pietre a vista sulla parete. "Ma i miei clienti non sono soltanto professionisti. Pubblicizzandolo bene sui canali giusti arrivano anche molti amatori che cercano di migliorare le loro prestazioni: io lo dico sempre, non aspettatevi miracoli ma miglioramenti sì. Però dovete anche fare vita d'atleta, se no è inutile".

Per il Nas di Firenze che ha condotto l'indagine della procura di Padova sul doping nel ciclismo italiano, Tadej era uno dei punti fermi della squadra di Ferrari, tanto da diventarne poi anche "rappresentante": era lui a trovare nuovi atleti nel gruppo. Lui non ne fa certo un mistero. "Michele è un mio amico e anche il miglior preparatore che possa esistere. Punto. Il suo non è doping. Ma allenamento, personalizzato. Che sfrutta le migliori tecnologie. Ricordo le preparazioni con lui a Tenerife, sotto il vulcano. C'era anche Nibali, anche se aveva altri allenatori. Ma quelli che erano con Michele andavano più forte. Perché? Era il più bravo. Quando ho aperto villa Triglav è venuto qui, ha visto l'impianto e mi ha fatto i complimenti ". Racconta che per i prossimi mesi è tutto pieno. Turisti, certo, ma anche corridori. E se li beccano? Sorride. Si può sempre fare come Tito, e dire che si è andati a caccia di orsi.
http://www.repubblica.it/sport/2014...a_dove_il_sangue_migliora_di_notte-103841330/
 
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Luca38

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In Italia il Grande Hotel doping non potrebbe esistere perché la legge italiana (la 376 dell'aprile 2000) dichiara illegale questa pratica, perché è dannosa per la salutehttp://www.repubblica.it/sport/2014...a_dove_il_sangue_migliora_di_notte-103841330/

Tutto perfetto ed anzi Travis grazie per la condivisione, non capisco però il senso di quello in neretto, perchè dovrebbe essere pericolosa per la salute se per me andarmene una settimana in montagna a 4 mila metri non lo è ?

Inoltre due domande:

- non si ha idea dei prezzi ?

- il miglioramento che ti dà una settimana lì, quanto dura ? Voglio dire dopo un mese l'hai perso tutto o rimane ?

Grazie ;)
 

xtrncpb

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la mia e basta
Mah... undici giorni potrebbero essere pochi per migliorare le prestazioni.
Dipende da soggetto a soggetto, o dagli obiettivi che si vogliono perseguire.

Non ci sono riscontri scientifici relativi alla dannosità delle camere ipobariche per la salute. Sono però proibite in quanto creano un evidente disparità tra chi può permettersele e chi no.

Solitamente, gli allenamenti in altura (minimo a 2.500 metri slm) vengono effettuati per ottenere tre risultati.
- Aumento dei globuli rossi: minimo 3 settimane in altura e allenamenti specifici a livello del mare.
- Aumento dell'efficienza ossidativa (capacità di utilizzare l'ossigeno): allenamento in altura e recupero/riposo a livello del mare.
- Miglioramento della capacità aerobica: allenamenti in altura per almeno 10 giorni.

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Tadej Valjavec ai tempi della Lampre, anni 2006-2007
 

Luca38

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Grazie mille, io non ho mai fatto gare e nemmeno intendo farne, a tenerife a gennaio di solito ci vado, senza bici ed al mare, ma il teide la prossima volta vado a vedermelo :D

E' molto la curiosità appunto e ti chiedo un'ultima cosa, ma se uno si facesse una settimana bianca oltre appunto i 2500 metri senza nessun allenamento, solo appunto ferie, dici che quando ritorna in pianura si accorge di qualcosa o è più il rischio che esser stato fermo una settimana ci perda come forza nelle gambe di quello che magari acquista con più globuli rossi ?
 

xtrncpb

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la mia e basta
Grazie mille, io non ho mai fatto gare e nemmeno intendo farne, a tenerife a gennaio di solito ci vado, senza bici ed al mare, ma il teide la prossima volta vado a vedermelo :D

E' molto la curiosità appunto e ti chiedo un'ultima cosa, ma se uno si facesse una settimana bianca oltre appunto i 2500 metri senza nessun allenamento, solo appunto ferie, dici che quando ritorna in pianura si accorge di qualcosa o è più il rischio che esser stato fermo una settimana ci perda come forza nelle gambe di quello che magari acquista con più globuli rossi ?
Una settimana in altura, senza attività di training, comporta sicuramente un aumento dell'ematocrito (5-10%), ma se tale aumento non viene poi trasferito su attività muscolari di tipo allenante... è molto difficile accorgersi del possibile beneficio della permanenza in altura.
 

prestemere

Apprendista Velocista
23 Giugno 2012
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si
Grand Hotel doping, nella stanza magica dove il sangue migliora di notte
lo faceva Schwazer, la maschera che aveva quando dormiva accanto alla Kostner era un respiratore di questo tipo qui, lo fanno tutti gli atleti. Alcuni comprano la tenda, ma è scomodo vivere dodici ore al giorno sotto una tenda, altri, i più ricchi, se la costruiscono in casa. E non solo i ciclisti o i fondisti. Ho letto che Djokovic ne ha una, il Real Madrid la usa, il Barcellona anche. Lo fanno tutti, lo facevano quando io correvo e lo continuano a fare ora. Ma in Italia, a un'ora di macchina da qui, fanno ancora finta di non vedere[/I]".
solo nel ciclismo esiste il doping :-x
C'era anche Nibali, anche se aveva altri allenatori. Ma quelli che erano con Michele andavano più forte. Perché? Era il più bravo. Quando ho aperto villa Triglav è venuto qui, ha visto l'impianto e mi ha fatto i complimenti [/I]". Racconta che per i prossimi mesi è tutto pieno. Turisti, certo, ma anche corridori. E se li beccano? Sorride. Si può sempre fare come Tito, e dire che si è andati a caccia di orsi.
http://www.repubblica.it/sport/2014...a_dove_il_sangue_migliora_di_notte-103841330/

tanta gente crede ancora che Nibali non si sia mai dopato :mrgreen:
ricordiamo tutti dove corre Nibali e quello che successo quest'anno.
 
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si grazie
però secondo me andrebbe fatta una normativa uguali per tutti i paesi,xkè in certe nazioni è legale e in altre no ... la discriminante non può essere il costo di chi può permettersela e chi no

i calciatori delle squadre sudamericane quando vanno a giocare in bolivia ne fanno largo uso per abituarsi all' altura

phelps e altri nuotatori americani praticamente ci vivono dentro
 

bolivar

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Il titolo di questo articolo "Grand Hotel doping, nella stanza magica dove il sangue migliora di notte" si potrebbe fare per qualsiasi hotel che sia situato dai 3000 metri di altitudine in su, un pezzo di straordinario giornalismo :mrgreen:.
Tutte le considerazioni fatte si potrebbero fare per qualsiasi macchina sportiva che simula uno sforzo al chiuso.
Ed infine, per quello che ne so, solo in Italia, a mio modo di vedere sbagliando è vietato avvalersi di tende ipobariche creando un evidente disparità tra gli atleti.
 
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gepp1

Apprendista Cronoman
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multitasking
Il titolo di questo articolo "Grand Hotel doping, nella stanza magica dove il sangue migliora di notte" si potrebbe fare per qualsiasi hotel che sia situato dai 3000 metri di altitudine in su, un pezzo di straordinario giornalismo :mrgreen:.

non credo perchè una parte dell'uso della tenda ipobarica prevede un ritorno a pressione atmosferica come a livello del mare. Perciò o ti fai portare una bombola d'ossigeno o nisba o-o

Tutte le considerazioni fatte si potrebbero fare per qualsiasi macchina sportiva che simula uno sforzo al chiuso.

eh daje co sto discorso....non si chiama doping questo ma semplicemente "condizionamento neuro-muscolare" ovvero allenamento specifico

Ed infine, per quello che ne so, solo in Italia, a mio modo di vedere sbagliando è vietato avvalersi di tende ipobariche creando un evidente disparità tra gli atleti.

su questo concordo visto anche che non ci sono evidenze scientifiche della dannosità....io sono salito al ghiacciaio del Senales con gli sci d'alpinismo sopra i 3000 mi sembrava di esser tornato a fumare la sensazione è pazzesca immagino 2 settimane coì ad allenarsi e ci credo che poi uno vola.
 

gepp1

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multitasking
[MENTION=13304]gepp1[/MENTION] va be... è un discorso lungo, lasciamo stare.

a dire il vero non è nemmeno il topic giusto, ma se uno si può permettere metodologie migliori di allenamento o semplicemente più tempo per allenarsi perchè dite che sia già doping??? io non vi capisco...cioè fino a che uno mi batte e non lo beccano è semplicemente più bravo e forte....poi come lo beccano per me rimani escluso dalla mia vita per sempre.
 

dinute

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13 Maggio 2009
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tanta gente crede ancora che Nibali non si sia mai dopato
ricordiamo tutti dove corre Nibali e quello che successo quest'anno.

Sulle camere ipossica ci sono teorie contrapposte, per molti non servono a nulla, per altri sì (chiaramente per Valjiavec che deve riempire l'albergo), per altri (italia, francia) adirittura dannose. Ma in buona parte del mondo sono consentite (svizzera dove vivono miriadi di professionisti italiani tra cui Nibali, slovenia appunto, australia).
Ma alla fine checchè lo scriva Repupplica non è doping in tutti i paesi, di conseguenza dal CIO è per lo meno considerata una tecnica "tollerata".