Mettiamo fine ai dubbi

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Bubby

Apprendista Velocista
30 Ottobre 2008
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Legnano
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Bici
Merida REACTO 909
Allora ragazzi non perdiamo di vista la discussione e manteniamo la calma, io stesso ho esagerato e chiedo scusa, ho deciso di ignorare alcuni provocatori per evitare di continuare con inutili battaglie personali frutto solo dell'incomprensione reciproca. Capisco dagos perché non si ha sempre tempo di approfondire concetti che non tutti hanno studiato o che sono stati dimenticati dopo gli studi.
Quel che infastidisce me è più che altro l'atteggiamento di chi si trincera dietro a studi, formule, calcoli e modelli matematici giusti finché si vuole, ma che non possono corrispondere al 100% con la complessità del reale. E usano un linguaggio talvolta criptico per aumentare il loro senso di superiorità, soffermandosi sull'errore o sulla contraddizione di una parola detta distrattamente invece di capire il concetto di fondo, che qualcuno magari spiega con termini impropri.
Anche ai livelli piu alti la teoria non è tutto, gli ingegneri di pista della moto gp tengono in gran conto le sensazioni del pilota e non cercano di prevaricarle imponendo ciò che risulta migliore dai loro calcoli.
Quindi anche qui dovremmo sforzarci di capire se, come e quando è possibile avvertire certe sensazioni, se ci sono altri fattori in gioco, e non battersi strenuamente per difendere a tutti i costi l'una o l'altra posizione.
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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Bici
una
Si neh !!
Nel contesto voleva giusto dire quello... ma per favore.

Io ho capito quello.
Ho capito che sono 2 giorni che insisti dicendo che in un test del genere una persona non "sensibile" dovrebbe indovinare (circa) 0 volte su 10, quando invece io e altri ti diciamo che è 5 volte su 10.. e io e altri queste cose le abbiamo studiate e le usiamo (e sono basilari, veramente basilari)
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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una
Quel che infastidisce me è più che altro l'atteggiamento di chi si trincera dietro a studi, formule, calcoli e modelli matematici giusti finché si vuole, ma che non possono corrispondere al 100% con la complessità del reale. .

immagino tu non stia parlando di me, perché io oltre a studi, formule, calcoli e modelli fisici (non matematici, certamente), ho portato l'unico articolo che parla di una serie di esperimenti fatti sul tema
 

bis

Maglia Amarillo
1 Marzo 2011
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Casati Ellisse II, Specy SJ FSR, Cervélo R3 2013
Quel che infastidisce me è più che altro l'atteggiamento di chi si trincera dietro a studi, formule, calcoli e modelli matematici giusti finché si vuole, ma che non possono corrispondere al 100% con la complessità del reale.
Formule, numeri e risultati che ho letto in questa discussione servivano solo a dimostrare l'incidenza del peso delle ruote sull'insieme.
A meno di voler dubitare dei calcoli fatti, mi spiace ma il risultato non si puo' mettere in discussione. Per quel che conta il mio parere, il famigerato post e' formalmente corretto.
E usano un linguaggio talvolta criptico per aumentare il loro senso di superiorità, soffermandosi sull'errore o sulla contraddizione di una parola detta distrattamente invece di capire il concetto di fondo, che qualcuno magari spiega con termini impropri.
Quando si usa la matematica per spiegare cio' che accade si dimostra solo di saper interpretare la realta' con gli strumenti giusti. Non credo si faccia per dimostrare qualcosa a qualcuno - e' veramente l'unico modo.
Anche ai livelli piu alti la teoria non è tutto, gli ingegneri di pista della moto gp tengono in gran conto le sensazioni del pilota e non cercano di prevaricarle imponendo ciò che risulta migliore dai loro calcoli.
Quindi anche qui dovremmo sforzarci di capire se, come e quando è possibile avvertire certe sensazioni, se ci sono altri fattori in gioco, e non battersi strenuamente per difendere a tutti i costi l'una o l'altra posizione.
Ci sono sicuramente altri fattori in gioco, perche' i numeri usati qui per dimostrare la marginale incidenza del peso delle ruote modellano una situazione ideale mentre la realta' e' fatta anche di:
-Asfalto rovinato.
-Condizioni psicofisiche dell'individuo quando effettua le prove.
-Condizioni atmosferiche.
-Larghezza del cerchio e conseguente impronta a terra.
-Flessibilita' del sistema ruota
-Tipo di camera d'aria
-Eventuale differenza di pressione nelle gomme.
-Stato di usura degli pneumatici

PS: leggi questo post di uno che le ruote le fabbrica ;-)
http://www.bdc-forum.it/showpost.php?p=5096181&postcount=1811
 
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