Allenamento invernale -METODO PIT

berny

Novellino
19 Febbraio 2010
20
0
Reggio Emilia
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Ciao, nò niente rulli, l'ho hatto con un vecchio spinning atala, con su un polar cad 100, per il controllo della frequenza cardiaca, velocita, km orari ed rpm.

Ho scelto lo spinning, xke non ho i rulli, anche se lo spinning è tarato per le tue misure antropometriche, credo che i rulli vadano meglio xke sei sulla tua bici, ma devono essere dotati di un buon dispositivo di "attrito", specialmente per quando si fanno le SFR, altrimenti il lavoro si vanifica.

Se ricordo bene, sai ho 53 anni, e la memoria è quella che è, mi sembra che sia durato 5 mesi, ho cominciato a gennaiodel 2012, ed ho finito a fine maggio, xke, causa problemi di lavoro ho dovuto posticipare parecchie lezioni.

Devo dire che con me ha funzionato, senza parlare dei risultati avuti, l'anno scorso alla GF delle 5 terre mi sono classificato 307esimo assoluto e 64esimo di categoria, domenica prossima la rifaccio perchè mi sento di andare molto, ma molto meglio.

Saluti
 

mototrr

Pedivella
30 Novembre 2009
416
10
Savignano sul Rubicone
3btraining.it
Bici
bianchi
Provato metodo P.I.T. anno 2012.

Se seguito e rispettato, non può che migliorare la condizione.

Naturalmente per chi ha una stagione agonistica marzo/ottobre, non può sperare di arrivare a fine stagione con lo stesso spunto di aprile.

Il metodo porta ad avere un'inizio stagione vicino al picco di forma.

Misura e buonsenso;-)
 

alcatraz84

Pedivella
26 Luglio 2012
365
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torino
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Bici
BMC Team Machine SRL01
Provato metodo P.I.T. anno 2012.

Se seguito e rispettato, non può che migliorare la condizione.

Naturalmente per chi ha una stagione agonistica marzo/ottobre, non può sperare di arrivare a fine stagione con lo stesso spunto di aprile.

Il metodo porta ad avere un'inizio stagione vicino al picco di forma.

Misura e buonsenso;-)

Credi possa essere utile a chi è agli inizi o gli sforzi sono troppo intensi?
 

Ludobal

Passista
5 Giugno 2011
4.673
89
Belgio
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Quattro
Ma piuttosto che prendere per buono quello che ci dice un programma non è meglio investire in testi buoni e farci gli strumenti per crearci un allenamento? Io ho fatto cosi, ho comprato 4-5 libri e ne ho tratto le conclusioni, anche perchè a mio modo di vedere dicono tutti la stessa cosa... Riducendo ai minimi termini:

1) periodo di fondo-forza
2) periodo di medio-specifico
3) periodo agonistico

A me manca l'esperienza, pero' credo di avere delle basi discrete per crearmi da me l'allenamento... Poi la gazzetta ogni anno ci dà delle tabelle per preparare delle classiche. Quest'anno il programma copre un arco temporale lungo dalla liegi-bastogne-liegi alla milano-sanremo... Io le ho viste e cosa fanno in questo periodo? Fondo con degli esercizi di forza e di miglioramento del gesto. In una parola le stesse cose che consigliano i testi che ho letto. Quindi diciamo che un programma fatto bene anche da noi stessi, anche se non perfetto, ci farà raggiungere degli ottimi risultati... Questa è la mia idea e quello che faccio io... Spendere 10-15 ore a settimana in bici e seguire i 3 step scritti sopra! Poi con l'esperienza mettero' a punto il mio allenamento! o-o
 

Sly77

Novellino
9 Settembre 2012
27
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Provincia di Pordenone
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Specialized/Cannondale
Da quello che ho letto nel sito che promuove questo metodo, hai anche a disposizione una chat per interloquiare con chi ha messo in atto questo metodo, in più ti consigliano in base alla tua forma fisica e la meta che vuoi raggiungere.
 

Mcolds

Novellino
16 Luglio 2011
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Milano
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Scott cr1
Ragazzi facendo un sunto..

Secondo voi è un metodo valido per un ciclista medio senza particolari esigenze?

Ho 52 anni e per la prima volta affronto la preparazione invernale con un metodo.
Dopo 9 lezioni posso dire che sono più che soddisfatto.
Sono seguito bene ottengo consigli per le uscite del WE oppure alternative sui rulli in caso di maltempo. Mi diverto non è noioso, è piuttosto duro e richiede costanza e, soprattutto, testa.
Il costo, come dicevate, è relativo.....

Lo consiglio come ottimo punto di partenza.

ciao
 

MatteoL24

Pignone
2 Aprile 2012
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Zaina
Da laureato in scienze motorie e preparatore atletico (mi occupo di podismo,calcio e sport motoristici, e da un anno appassionato di ciclismo sperimento su di me metodologie di allenamento :)), secondo me con l'utilizzo di questi lavori sempre in soglia e sopra soglia si rischia di raggiungere un picco di forma massima troppo elevata e precoce, con conseguente parabola discendente nei mesi successivi. Ricordiamo che noi (ciclisti) ricerchiamo una forma fisica adeguata prolungata nel tempo quindi con una codizione che non deve mai raggiungere il 100%, con un programma generalizzato e non studiato a puntino sulle nostre caratteristiche, deficit, frequenze e soglie si rischia di farsi del male.

L'allenamento per essere proficuo non deve essere simile all'attività di gara (intendo ritmi, non il gesto tecnico, ovvio che bisogna pedalare :) ), con programmi generali si rischia di salire su un rullo e ogni volta effettuare uno sforzo "gara", che ti porta all'infortunio.
 
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Fabercula

Apprendista Velocista
11 Maggio 2009
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Da laureato in scienze motorie e preparatore atletico (mi occupo di podismo,calcio e sport motoristici, e da un anno appassionato di ciclismo sperimento su di me metodologie di allenamento :)), secondo me con l'utilizzo di questi lavori sempre in soglia e sopra soglia si rischia di raggiungere un picco di forma massima troppo elevata e precoce, con conseguente parabola discendente nei mesi successivi. Ricordiamo che noi (ciclisti) ricerchiamo una forma fisica adeguata prolungata nel tempo quindi con una codizione che non deve mai raggiungere il 100%, con un programma generalizzato e non studiato a puntino sulle nostre caratteristiche, deficit, frequenze e soglie si rischia di farsi del male.

L'allenamento per essere proficuo non deve essere simile all'attività di gara (intendo ritmi, non il gesto tecnico, ovvio che bisogna pedalare :) ), con programmi generali si rischia di salire su un rullo e ogni volta effettuare uno sforzo "gara", che ti porta all'infortunio.


Scusa la domanda che forse è scema ma vorrei chiarirmi una cosa: ma per lavorare di soglia o soprasoglia s'intende prossimo alla soglia anaerobica quella che deriva da test sotto sforzo o dalla formuletta 220-età*%. Ma lavorare per tutta un'uscita a queste frequenze è possibile o sono io che son prorpio una chiavica? Io ho la soglia anaerobica a 175-176, ma lavorare per lunghi periodi sopra lo trovo molto duro, già sotto verso i 160-165 per un 20 minuti è un bello sforzo per me.
 

chiagiugio

Apprendista Velocista
3 Settembre 2008
1.433
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Cosenza
www.ciclamatoricalabria.com
Bici
ORBEA ORCA OMR
Anche io avevo valutato l'ipotesi di provare il metodo PIT, interessato a sperimentare nuove forme di preparazione. I dubbi più concreti, però, li ho sulle frequenze cardiache molto elevate alle quali ci sottopone e che determinano, inevitabilmente, un anticipo della forma ed una fase calante a stagione ancora in corso (parlo per esperienza personale, non sul metodo PIT, ma per inverni troppo sprint con picchi di forma a febbraio marzo). Altro limite, per me, il costo sul quale non esprimo alcuna considerazione se non che nessuno vi obbliga a spendere e se c'è chi fa dichiaratamente della cosa un'attività lavorativa è sacrosanto che venga retribuito.
Alla fine al PIT ho preferito il PIPP+A con il quale mi alleno da anni e che mi da grandi soddisfazioni :mrgreen:
 

MatteoL24

Pignone
2 Aprile 2012
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Zaina
Scusa la domanda che forse è scema ma vorrei chiarirmi una cosa: ma per lavorare di soglia o soprasoglia s'intende prossimo alla soglia anaerobica quella che deriva da test sotto sforzo o dalla formuletta 220-età*%. Ma lavorare per tutta un'uscita a queste frequenze è possibile o sono io che son prorpio una chiavica? Io ho la soglia anaerobica a 175-176, ma lavorare per lunghi periodi sopra lo trovo molto duro, già sotto verso i 160-165 per un 20 minuti è un bello sforzo per me.

"Lavorare" tutta un'uscita sopra soglia è impossibile a meno che la tua uscita duri pochi minuti :), con il termine "sopra soglia" (termine ambiguo, poco corretto e molte volte per questo mal interpretato) si intende quando si utilizza prevalentemente il sistema anaerobico lattacido, con quindi consumo di glicogeno, zucchero derivato dai carboidrati con conseguente produzione di acido lattico che porta a un rapido affaticamento muscolare. Nel ciclismo viene utilizzato principalmente il sistema aerobico, attraverso il processo di ossidazione viene bruciato grasso (e glucosio) producendo energia, e i prodotti di scarto di quest'ultimo non producono affaticamento. (spiegato molto alla buona e velocemente).

Lavorare in prossimità di soglia significa effettuare un allenamento nei pressi e a cavallo tra quella aerobica e anaerobica. Determinare le proprie soglie è possibile solo attraverso test del lattato, tutte le varie formule ecc lasciano il tempo che trovano... esempio: io ho 24 anni, e in teroia attraverso la classica formula 220-età dovrei avere una freq cardiaca massima di 196 bpm.. invece riesco a spingermi ancora a 199. e le mie soglie sono molto alte, io a 170 bpm riesco ancora ad effettuare un lavoro prevalentemente aerobico, a 180-185 sono in fase anaerobica.

Lavori in soglia e sopra soglia fanno parte dell'allenamento ma sono allenamento che possono essere considerati "intensi", vanno preceduti da lavori di "volume" (il famoso fondo lento nel ciclismo) che è la base che supporta poi tutta la nostra stagione e lavori specifici in bici...è inutile, e soprattutto sbagliato e dannoso uscire tutte le volte a "TUTTA" in bici, come nel calcio fare solo partite, o uscire a correre a manetta nel podismo ogni volta, è fondamentale distinguere ALLENAMENTO e GARA.

A mio avviso questi metodi, dato che hanno bisogno di risultati apprezzati immediati, tralasciano questa parte (diciamocelo: noiosa) fondamentale..a tutti piace andare forte dopo 2 mesi di allenamento, ci si riesce..ma vai forte per 10 giorni e poi non migliori più o alla peggio hai cali evitendi e alla peggio infortuni..
 
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mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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Lontano da voi
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Da laureato in scienze motorie e preparatore atletico (mi occupo di podismo,calcio e sport motoristici, e da un anno appassionato di ciclismo sperimento su di me metodologie di allenamento :)), secondo me con l'utilizzo di questi lavori sempre in soglia e sopra soglia si rischia di raggiungere un picco di forma massima troppo elevata e precoce, con conseguente parabola discendente nei mesi successivi. Ricordiamo che noi (ciclisti) ricerchiamo una forma fisica adeguata prolungata nel tempo quindi con una codizione che non deve mai raggiungere il 100%, con un programma generalizzato e non studiato a puntino sulle nostre caratteristiche, deficit, frequenze e soglie si rischia di farsi del male.

L'allenamento per essere proficuo non deve essere simile all'attività di gara (intendo ritmi, non il gesto tecnico, ovvio che bisogna pedalare :) ), con programmi generali si rischia di salire su un rullo e ogni volta effettuare uno sforzo "gara", che ti porta all'infortunio.

Scusa se mi permetto ma secondo me stai dando un giudizio su qualcosa che non conosci
Dove sarebbero tutti questi lavori fuori soglia nel PIT?
 

MatteoL24

Pignone
2 Aprile 2012
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Brescia
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Bici
Zaina
Scusa se mi permetto ma secondo me stai dando un giudizio su qualcosa che non conosci
Dove sarebbero tutti questi lavori fuori soglia nel PIT?

Ho guardato il video di presentazione sulla pagina linkata, il primo mese dice che vengono effettuati Sprint da fermo, Sprint lanciati, Fartlek ecc ecc, tutti lavori che per ovvi motivi richiedono un'intensità cardiaca elevata.