Doping: chi vuol parlare?

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
...
Ad ogni modo, per quel che vale, se qualcuno “dell’ambiente” vuole raccontare come funzionano le cose dall’interno, uno spazio qui gli sarà garantito. La speranza è l’ultima a morire.
Mah... ;nonzo% non so se questo topic possa diventare il "confessionale" di qualche pro, o ex-pro, o di qualsivoglia altra figura - professionale o amatoriale - introdotta nel mondo dei ciclisti professionisti.
Bisognerebbe chiedere qualcosa ai medici che seguono, o hanno seguito, le squadre. Loro, di informazioni, ne hanno certamente parecchie.

Tutte le campane che ho sentito suonare in varie occasioni a proposito del doping (ex-pro, medici, DS) avevano lo stesso triste rintocco.
Ha ragione Lance Armstrong: "Doparsi era come gonfiare i tubolari. Atleti puliti? Forse due su duecento".
 

michele-poggiana

Pedivella
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battaglin c12 , ralfier ultegra di2
contrastare il doping è necessario
qualcuno parla di liberalizzazione tanto chi si dopa sa i rischi che corre
ma poi fin dove si arriva?
ci troveremmo una serie di simpson su ogni salita
e nello stesso tempo chi non vuole doparsi non potrebbe partecipare (non dico vincere ) a nessuna corsa professionistica
e sono proprio coloro che non hanno voluto doparsi quelli che hanno subito di più il doping
mi ricordo quando guardavo pantani con mio padre ( che non c'è più)
questi ricordi non me li toglie nessuno
a me queste scoperte di ciclisti dopati non cambiano minimamente la vita e dal numero di appassionati su una qualsiasi salita di terza categoria del tour non cambia la passione della gente comune
mi rendo conto che potrebbero cambiarla alla generazione di ciclisti futura
sono d'accordo con te quando dici che si deve partire per forza dalla rottura di questa omertà che regna nel circuito ma non sono ottimista
vai in qualsiasi palestra e troverai gente che si dopa non per vincere ma per avere il muscolo pompato
 
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marco

Diretur
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veloci e lente
Mah... ;nonzo% non so se questo topic possa diventare il "confessionale" di qualche pro, o ex-pro, o di qualsivoglia altra figura - professionale o amatoriale - introdotta nel mondo dei ciclisti professionisti.
Bisognerebbe chiedere qualcosa ai medici che seguono, o hanno seguito, le squadre. Loro, di informazioni, ne hanno certamente parecchie.

Tutte le campane che ho sentito suonare in varie occasioni a proposito del doping (ex-pro, medici, DS) avevano lo stesso triste rintocco.
Ha ragione Lance Armstrong: "Doparsi era come gonfiare i tubolari. Atleti puliti? Forse due su duecento".

Perché dovrebbero confessare i medici? Gli interessi e il sistema omertoso sono gli stessi dei corridori
 

ELEBERGO67

Pignone
8 Gennaio 2011
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Cavallino Nero
Io sono convinto che fino a quando ci saranno esseri umani a gareggiare (in qualunque competizione), sarà impossibile debellare il doping. Quindi mettiamoci tutti il cuore in pace e smettiamola di farci inutili illusioni.
 

Ser pecora

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vai in qualsiasi palestra e troverai gente che si dopa non per vincere ma per avere il muscolo pompato

Infatti il "problema doping" non è risolvibile in facile formulette, in particolare in una società fortemente (completamente?) annegata nelle dipendenze (dalle droghe ai socialmedia -eh si..-).

Non sottovaluterei la componente "sociale" però insita in questo problema (se di problema si tratta). Alla fine il ciclista professionista vive in un contesto che non è la solitudine di una sala pesi.
Anche se le foto con lo smartphone allo specchio sono una triste cosa che condividono sempre più.

Io sono convinto che fino a quando ci saranno esseri umani a gareggiare (in qualunque competizione), sarà impossibile debellare il doping. Quindi mettiamoci tutti il cuore in pace e smettiamola di farci inutili illusioni.

Nessuno vuole risolvere niente con un colpo di bacchetta magica, ma rompere il "muro" di omertà in qualche modo sarebbe un enorme passo avanti perlomeno per capire meglio la complessità del fenomeno. Al momento invece abbiamo solo tante opinioni sparse.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
i corridori sono solo il prodotto secondo me, se si vuole contrastare il doping va fatta pulizia attorno ad essi...sempre se si vuole fare questa pulizia

spero che armstrong e gli altri rei confessi facciano i nomi di chi gli permetteva di fare quello che facevano

anche xkè i corridori passano ma l'ambiente resta sempre uguale, se prima c'era armstrong ora c'è mario rossi..in futuro ci sarà qualche altro ancora
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
i corridori sono solo il prodotto secondo me, se si vuole contrastare il doping va fatta pulizia attorno ad essi...sempre se si vuole fare questa pulizia

spero che armstrong e gli altri rei confessi facciano i nomi di chi gli permetteva di fare quello che facevano

anche xkè i corridori passano ma l'ambiente resta sempre uguale, se prima c'era armstrong ora c'è mario rossi..in futuro ci sarà qualche altro ancora

o-oo-o
Sembra effettivamente assurdo come ciclisti vengano squalificati a ripetizione mentre medici/massaggiatori/direttori sportivi fanno sempre la figura delle verginelle...
 

salvo e gianna

Pedivella
25 Settembre 2011
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ABRUZZO
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Giant propel advanced o
Le cose bisogna farle bene al momento della consegna.se nessuno al momento e parlo di analisti e sopratutto i patron dei grandi giri, al momento della consegna dicevo, non hanno contestato il lavoro, significa che il mio lavoro e cioè il risultato delle analisi andava bene anche per loro come gli e andato bene il lavoro fornito da armstrong x 7 anni. Ma sopratutto se dieci anni fa non ho messo la cintura non puoi farmi venire a pagare la multa adesso.non avrebbe senso e sarebbe una beffa per il sistema.Bisognerebbe da ora far le cose sul serio perché da questo polverone che il senato francese sta alzando si edinge chiaramente che han fatto solo un lavoro di mer da oppure han fatto il lavoro che qualcuno gli chiedeva che in tal modo venisse fatto. Prima non si sapeva ora siiii????Come diceva Totò ( ma mi faccia il piacere)anzi palesemente si capisce che tutto sta accadendo perché qualcuno ha smesso di mangiare la sua buona fetta di torta e neanche a farlo apposta giusto da poco che il texano non c'è più . Cos'e' han perso lo sponsor??????
 

Ser pecora

Diretur
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Le cose bisogna farle bene al momento della consegna.se nessuno al momento e parlo di analisti e sopratutto i patron dei grandi giri, al momento della consegna dicevo, non hanno contestato il lavoro, significa che il mio lavoro e cioè il risultato delle analisi andava bene anche per loro come gli e andato bene il lavoro fornito da armstrong x 7 anni. Ma sopratutto se dieci anni fa non ho messo la cintura non puoi farmi venire a pagare la multa adesso.non avrebbe senso e sarebbe una beffa per il sistema.Bisognerebbe da ora far le cose sul serio perché da questo polverone che il senato francese sta alzando si edinge chiaramente che han fatto solo un lavoro di mer da oppure han fatto il lavoro che qualcuno gli chiedeva che in tal modo venisse fatto. Prima non si sapeva ora siiii????Come diceva Totò ( ma mi faccia il piacere)anzi palesemente si capisce che tutto sta accadendo perché qualcuno ha smesso di mangiare la sua buona fetta di torta e neanche a farlo apposta giusto da poco che il texano non c'è più . Cos'e' han perso lo sponsor??????

E' un po' Ot, ma il senato francese non ha pubblicato una lista di nomi, ma un rapporto di 800 pagine, che se si vuol commentare andrebbe letto.
Tra le conclusioni di questo rapporto c'è quella che il sistema antidoping così com'è congegnato (in Francia) va riformato, visti i risultati.
In particolare propongono lo scorporo del laboratorio di Chatenay-Malabry, quello che fa le analisi, dall'agenzia per la lotta al doping (AFLD) e la sua integrazione ad un'università. Con conseguente cambiamento delle modalità di finanziamento dello stesso. Allo scopo di renderlo più indipendente.
 

skinstructor83

Novellino
15 Maggio 2009
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l'ammeregana
C'e qualcosa che non torna.... chi correva dieci o venti anni fa adesso fa il ds... rijs ad esempio è uno che proprio santo non è... eppure è li... gestisce atleti e sponsor: se non vince non mangia. Ma se lui per primo quando correva non era un santo, oggi è "solo" un ds? Probabile che ci sia dietro un sistema alquanto complesso... se qualche interessato volesse renderci partecipi...
 

salvo e gianna

Pedivella
25 Settembre 2011
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ABRUZZO
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Giant propel advanced o
C'e qualcosa che non torna.... chi correva dieci o venti anni fa adesso fa il ds... rijs ad esempio è uno che proprio santo non è... eppure è li... gestisce atleti e sponsor: se non vince non mangia. Ma se lui per primo quando correva non era un santo, oggi è "solo" un ds? Probabile che ci sia dietro un sistema alquanto complesso... se qualche interessato volesse renderci partecipi...
Bhe nel mio post io la cosa l'ho espressa in maniera palese mentre ser ha scritto sotto aggiungendo in maniera tecnica e ancora più palese cosa c'è' sotto!! È cioè che la cosa ormai gli è sfuggita talmente di mano che non sanno nemmeno più loro come fare.
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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Nessuno ha mai evidenziato una verità inconfutabile.

Senza controlli ematici, il fantomatico limite al 50% e poi la rintracciabilità dell'epo, per non parlare delle sostanze a restrinzione d'uso.
Lance Armnstrong non sarebbe e i suoi postini non sarebbero mai stati in grado di portare a casa 7 Tpur de France, nemmeno uno a dire il vero...


L'antidoping è un'arma con cui eserciti un potere maggiore che con il doping.
 

gigadeath

Cronoman
9 Giugno 2011
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Varie
Nessuno ha mai evidenziato una verità inconfutabile.

Senza controlli ematici, il fantomatico limite al 50% e poi la rintracciabilità dell'epo, per non parlare delle sostanze a restrinzione d'uso.
Lance Armnstrong non sarebbe e i suoi postini non sarebbero mai stati in grado di portare a casa 7 Tpur de France, nemmeno uno a dire il vero...


L'antidoping è un'arma con cui eserciti un potere maggiore che con il doping.

Il mio unico dubbio, ed è un dubbio sincero, è questo: ok, mettiamo che se fossero stati trattati alla pari Armstrong non avrebbe vinto 7 Tour, mettiamo, chessò, che ne avrebbe vinti 2, Pantani 4 e Ulrich 3... di fatto che sarebbe cambiato, a parte sentire l'inno di Mameli qualche volta in più? Che poi se uno vuole sentire l'inno basta che prende il flauto dolce delle medie e si mette a spifferare...

Magari Armstrong non avrebbe vinto neanche un Tour, magari Pantani sarebbe invecchiato serenamente facendo il piadinaro, magari Ulrich sarebbe stato arrestato per spaccio di paste in discoteca. Sta di fatto che ognuno ha vinto quello che ha vinto, ognuno barando. Essere ciascuno in torto non fa neanche mezza ragione, non è un gioco a somma zero.
 
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kite80

Gregario
8 Settembre 2010
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Moser Speed [7005 T6]
C'e qualcosa che non torna.... chi correva dieci o venti anni fa adesso fa il ds... rijs ad esempio è uno che proprio santo non è... eppure è li... gestisce atleti e sponsor: se non vince non mangia. Ma se lui per primo quando correva non era un santo, oggi è "solo" un ds? Probabile che ci sia dietro un sistema alquanto complesso... se qualche interessato volesse renderci partecipi...

Bhè in non mi meraviglio più di tanto, purtroppo credo che lo sport rispecchi fedelmente la società odierna, se ascolti o vedi la tv ne avrai a valanghe di esempi simili dove corrotti e simili fanno carriera. Non vorrei fare il complottista o il pessimista ma la società moderna è profondamente malata, non ha più valori se non quello del profitto o della notorietà.

Comunque penso che finchè ci saranno grandi sponsor, multinazionali e potentati che obbligheranno i corridori a farsi Giro, Tour e Vuelta tutti in un botto, il doping ci sarà sempre perchè il primo obiettivo sarà il ricavo.
Se notate parecchi ciclisti che vogliono vincere qualcosa stanno dicendo, più o meno implicitamente, che è umanamente impossibile partecipare a tutte le competizioni per vincere ma che preferiscono prepararsi solo per alcune.
 

TikMo

Apprendista Scalatore
4 Marzo 2008
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Canyon Aeroad CF - Shimano wh-rs80 c24 cl - Mavic Cosmic Sl
intervista interessante al professo Sandro Donati, consulente Wada, che spiega le attuali metodiche in uso, il modo per aggirare i controlli e il conflitto di interessi che rende impossibile la lotta al doping.................Io sorpreso? no!!!
..............................................................................................
La cronosquadre del Tour vinta a quasi 58 km/h di media? “Preoccupante”. Anzi, di più. Alla domanda se sia probabile un legame tra prestazioni da record e uso del doping, il professo Sandro Donati, consulente Wada e uomo che combatte da sempre il doping risponde sconsolato “sì”. E spiega in un colloquio con Panorama.it perché lo sport non riesce a liberarsi dalla schiavitù della chimica e come i ciclisti (ma non solo) riescano oggi ad aggirare controlli che sulla carta sembrano molto più serrati rispetto al passato. Ci aveva già provato in 'Lo sport del doping', libro pubblicato nello scorso autunno e che ha fatto discutere. Oggi ne parla così.
Donati, perché è preoccupante che per vincere la cronosquadre al Tour si sia corso a quasi 58 km/h di media?
“Perché riporta indietro di una decina di anni, a un periodo in cui si sono succeduti a mischiati tra loro tanti tipi di doping e la situazione attuale è il risultato di abitudini consolidate. Il mio ragionamento è che non è mai stata realizzata una rottura col passato. Gli interventi contro il doping sono stati di emergenza e gestiti da una federazione internazionale che non ha mai avuto credibilità, che aveva come presidente della sua commissione medica Conconi che il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto essere un responsabile storico del doping”
Ma almeno sono stati interventi concreti?
“Interventi di apparenza perché in realtà sono rimaste le stesse persone: direttori sportivi, corridori anziani ormai corrotti...”
Oggi c'è una nuova generazione, però, che corre...
“Vedo che ci sono molti giovani che si ribellano a questo tipo di ciclismo, ma loro stessi sono vittime di una continuità”
L'equazione tra la media record uguale doping certo non è pericolosa?
“Io non faccio un'equazione così semplicistica. Dico che per fare medie così elevate possono esserci una serie di spiegazioni a partire dal miglioramento molto significativo delle metodologie di allenamento”
E' possibile?
“Impossibile. I professionisti gareggiano molto e hanno poco spazio per l'allenamento. E poi il miglioramento delle metodologie d'allenamento produce progressi minimi, nell'ordine dello 0,5 per cento”
Poi ci sono i materiali...
“Sappiamo tutti che ormai siamo al top”
Non siamo più in un'epoca in cui la ruota lenticolare di Moser poteva fare la differenza?
“No”
Cosa resta?
“Resta il campo delle domande più inquietanti”
Però oggi i controlli sul doping nel ciclismo sono pressanti...
“Non nego che ci siano, ma purtroppo conosco molto bene il meccanismo e il modo in cui può essere aggirato”
Come?
“Ci sono due categoria di sostanze utilizzabili. La prima è quella delle sostanze che sono riconoscibili dalle analisi, ma anche queste possono essere usate in microdosi”
L'Epo ad esempio?
“Parliamo dell'Epo o degli stimolanti. Il controllo antidoping può essere aggirato con le microdosi che si sommano tra loro e producono un effetto giornaliero che è importante. Se si usano le microdosi l'esame antidoping non le riconosce. Spesso sono stato consulente in indagini giudiziarie ed emergeva chiaramente dalle intercettazioni che si usavano le microdosi e i soggetti risultavano sistematicamente negativi all'antidoping”
La seconda categoria?
“Sono le sostanze che non vengono riconosciute negli esami ed è purtroppo una categoria abbastanza vasta. Ci sono gli ormoni peptdici come, per esempio, le gonadoreline che sono ormoni usati come terapia in caso di tumore ai testicoli. Ma qui entriamo anche nel campo del sistema che fa finta di controllare. Di queste gonadoreline ho sentito parlare per la prima volta da un medico onesto della nazionale italiana dilettanti che disse: 'State attenti a questi certificati di testosterone naturalmente elevato esibiti dai corridori perché in realtà non sono altro che il risultato di un uso sistematico delle gonadoreline'. L'analisi antidoping le vede solo se il soggetto le ha assunte nei minuti precedenti l'esame, cosa che è un'ipotesi assolutamente astratta”
Altre sostanze?
“L'ormone della crescita. Il Gh si riconosce solo se il soggetto lo ha assunto una manciata di minuti prima del controllo, altrimenti i tempi di vita sono così brevi che nelle urine scompare in fretta ogni traccia”
Quindi, facendo sintesi, l'equazione velocità uguale doping non è così astratta?
“No. Non c'è nulla di sbagliato. Al massimo non può spiegare tutto di una prestazione così”
Mi sta dicendo che la quasi totalità dei ciclisti che al Tour hanno corso la cronosquadre a oltre57 km/hdi media la maggior parte è dopata?
“Io faccio questo ragionamento. Statisticamente è impossibile che in una sola squadra o in due squadre ci siano 6-7 ciclisti estremamente competitivi che fanno tutti la loro migliore performance dell'anno insieme. In qualche caso non si sono mai distinti per grandi velocità in pianura. Come mai vanno forte tutti insieme?”
La risposta è che molto probabilmente sono prestazioni truccate dal doping?
“Sì. Non ci siamo. I controlli non li può fare un organismo che è strettamente interessato alle performance e alla vendibilità del prodotto ciclismo. Chiaro che per l'Uci più elevato è lo spettacolo e il livello delle competizioni e più ci sono introiti”
E' un conflitto di interessi che non riguarda solo il ciclismo, però...
“Assolutamente no. Interessa tutto lo sport”
Cosa pensa dell'apertura dell'Uefa ai controlli a sorpresa su sangue e urine nel calcio?
“Nel calcio il conflitto di interessi è ancora più eclatante. Se il valore di un ciclista è di qualche centinaio di migliaia di euro, per un calciatore parliamo di milioni di euro. E' chiarissimo che un business di questo genere viene tutelato con una gestione del controllo antidoping ancora più debole. Mentre nel ciclismo, anche per una questione di contingenza, si è dovuti intervenire di emergenza, nel calcio siamo ben lontani. Anche perché per i calciatori è sufficiente doparsi meno e in maniera mirata”
Quindi reputa l'iniziativa dell'Uefa di facciata?
“Assolutamente. Avrebbe credibilità se si rivolgesse a una comunità scientifica indipendente mettendo a disposizione un budget e lasciando autonomia totale sui controlli che comunque non sono una garanzia di intervento perché non vengono fatti a sorpresa ma esiste un preavviso. E poi come sono?”
Nel senso che non sono approfonditi?
“Il sistema sportivo fa il finto tonto anche se non lo è affatto. Da molti anni frena uno sviluppo reale dei controlli ematici. Prima delle Olimpiadi di Sidney avevo sviluppato un sistema di analisi del sangue molto articolato che aveva fatto scoprire molti atleti di alto livello con l'ormone della crescita anomalo. Sono passati tredici anni e si è fatto finta di non capire quell'esperienza. Molti parametri da misurare non vengono messi nei controlli ematici ed è come se si facesse un monitoraggio circoscritto ad alcune sostanze e la luce restasse spenta su altre”
Il ciclismo e lo sport in genere si affideranno mai a enti autonomi nella lotta al doping?
“Alla fine saranno costretti perché la loro credibilità andrà sottozero e dovranno farla. E sarà una liberazione anche per loro perché la performance sportiva non ha nessun bisogno del doping. Anzi, correre meno può anche migliorare lo spettacolo. Nel ciclismo la velocità elevata ormai impedisce lo spettacolo”
Si piegheranno?
“Il doping è stupido. Può favorire il singolo, ma nel momento in cui è così diffuso viene meno anche il fattore del vantaggio egoistico e diventa semplicemente un modo di difendersi. Ma non conviene al sistema”.


http://sport.panorama.it/altri-sport/Tour_de_France-doping-Donati-Orica?fb_action_ids=10200371654033662&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%2210200371654033662%22%3A599056486795918%7D&action_type_map=%7B%2210200371654033662%22%3A%22og.likes%22%7D&action_ref_map=%5B%5D
 
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