Migliori marche

manuranca

Novellino
26 Giugno 2015
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da corsa
Che ci si trovi di fronte ad un mercato ormai iper-omologato, non è più una novità per nessuno. Quando si entra in un iper mercato è difficile dire quale possa essere il miglior prosciutto in vendita, anche confrontandolo con tanti altri prosciutti di altri iper mercati. Poi, se vado a Langhirano e mi faccio tagliare due fette di prosciutto da un artigiano del posto, capisco che quello che sempre ho mangiato non era prosciutto... dopodichè,si torna tutti a comprare il prosciutto nelle vaschette di Carrefour!
Vedi un qualsiasi telaio in alluminio, ti pare bello, poi lo metti a confronto con uno Cannondale e ti cascano le braccia... poi prendi un bel telaio in carbonio Cannondale e lo metti a confronto con un telaio Time e sei punto a capo... vai a vedere qualche artigiano lavorare il titanio e l'acciaio (Gios, Pegoretti,ecc) e tutto il resto ti sembra plasticaccia pre-stampata e, di colpo, l'omologazione scompare e impari ad apprezzare la cultura e la cura che c'è dietro a certi prodotti ormai considerati di nicchia e non di massa.
Per poter dire quali sono i migliori costruttori di bici forse bisognerebbe mettere in conto la difficoltà che c'è nel produrre dei pezzi esclusivi, con lavorazioni sofisticate e ricercate, con l'intento di realizzare qualcosa a cui gli altri competitor commerciali non possono arrivare... ad oggi, perlomeno nell'ambito carbonio, mi pare ci sia un evidente livellamento in cui tutti sono in grado di fornire bene o male gli stessi prodotti, a diversi livelli, cambiando giusto la colorazione e qualche scritta... poi il marketing fa il resto, lo sporco lavoro che ha sempre fatto, ovvero convincerci che le bici più vendute siano le migliori... esattamente come il prosciutto in vaschetta di Carrefour!
Ho trovato una giant tcr del 2009 full carbon cambio campagnolo 10 v e una fondestier del 2013 full carbon cambio shimano 10 v!
Quale la migliore?
 

frullo81

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16 Giugno 2010
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Giant Propel Advanced Sl Isp - Giant Xtc Advanced 27.5
Che ci si trovi di fronte ad un mercato ormai iper-omologato, non è più una novità per nessuno. Quando si entra in un iper mercato è difficile dire quale possa essere il miglior prosciutto in vendita, anche confrontandolo con tanti altri prosciutti di altri iper mercati. Poi, se vado a Langhirano e mi faccio tagliare due fette di prosciutto da un artigiano del posto, capisco che quello che sempre ho mangiato non era prosciutto... dopodichè,si torna tutti a comprare il prosciutto nelle vaschette di Carrefour!
Vedi un qualsiasi telaio in alluminio, ti pare bello, poi lo metti a confronto con uno Cannondale e ti cascano le braccia... poi prendi un bel telaio in carbonio Cannondale e lo metti a confronto con un telaio Time e sei punto a capo... vai a vedere qualche artigiano lavorare il titanio e l'acciaio (Gios, Pegoretti,ecc) e tutto il resto ti sembra plasticaccia pre-stampata e, di colpo, l'omologazione scompare e impari ad apprezzare la cultura e la cura che c'è dietro a certi prodotti ormai considerati di nicchia e non di massa.
Per poter dire quali sono i migliori costruttori di bici forse bisognerebbe mettere in conto la difficoltà che c'è nel produrre dei pezzi esclusivi, con lavorazioni sofisticate e ricercate, con l'intento di realizzare qualcosa a cui gli altri competitor commerciali non possono arrivare... ad oggi, perlomeno nell'ambito carbonio, mi pare ci sia un evidente livellamento in cui tutti sono in grado di fornire bene o male gli stessi prodotti, a diversi livelli, cambiando giusto la colorazione e qualche scritta... poi il marketing fa il resto, lo sporco lavoro che ha sempre fatto, ovvero convincerci che le bici più vendute siano le migliori... esattamente come il prosciutto in vaschetta di Carrefour!

Il ragionamento lo trovo anche giusto,solo che il prosciutto e i generi alimentari in generale,non sono l'esempio migliore,dato che per quei prodotti non serve nessuna tecnologia produttiva per farli nel migliore dei modi,anzi,meno ne usano meglio viene(nel caso del prosciutto).

Con i telai la cosa è diversa,soprattutto se si guarda l'unico dato oggettivo,che è il peso,realizzare telai da 700g rigidi e resistenti non è uno scherzo,per un'artigiano la vedo molto dura ed i costi diventerebbero molto alti(basti guardare il peso dei MCipollini ad esempio).

Per quanto riguarda il livellamento,che le realizzazioni artigianali in metallo di Gios,Pegoretti,Zullo ecc siano delle opere d'arte non discuto,ma anche quel tipo di telai a pari gamma e montaggio pur non essendo pre stampati(che poi anche li i tubi che usavano erano sempre quelli)non mi pare siano mai stati tanto diversi uno dall'altro,a parte le colorazioni e la taglia.

Sul discorso marketing è verissimo,è più importante quello per vendere che produrre buone bici.
 

abatta68

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7 Novembre 2008
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Il ragionamento lo trovo anche giusto,solo che il prosciutto e i generi alimentari in generale,non sono l'esempio migliore,dato che per quei prodotti non serve nessuna tecnologia produttiva per farli nel migliore dei modi,anzi,meno ne usano meglio viene(nel caso del prosciutto).

Con i telai la cosa è diversa,soprattutto se si guarda l'unico dato oggettivo,che è il peso,realizzare telai da 700g rigidi e resistenti non è uno scherzo,per un'artigiano la vedo molto dura ed i costi diventerebbero molto alti(basti guardare il peso dei MCipollini ad esempio).

Per quanto riguarda il livellamento,che le realizzazioni artigianali in metallo di Gios,Pegoretti,Zullo ecc siano delle opere d'arte non discuto,ma anche quel tipo di telai a pari gamma e montaggio pur non essendo pre stampati(che poi anche li i tubi che usavano erano sempre quelli)non mi pare siano mai stati tanto diversi uno dall'altro,a parte le colorazioni e la taglia.

Sul discorso marketing è verissimo,è più importante quello per vendere che produrre buone bici.
Il paragone tra prosciutto e bici era ovviamente sul piano del marketing, non certo sui contenuti tecnologici!
L'unico dato oggettivo, per me, non è il peso di un componente, che non necessariamente è sinonimo di qualità assoluta, ma il processo di evoluzione delle idee da applicare alla bicicletta. Se oggi le bici sono quello che sono, è perchè dei grandi telaisti (italiani in primis, ma anche francesi) hanno sviluppato progetti, brevettato soluzioni innovative, fatto ricerche sui materiali e su come lavorarli, studiato l'importanza delle geometrie e del dimensionamento, hanno accumulato esperienze. Poi, come sempre, c'è chi pensa e sviluppa e c'è chi eredita e copia... ci sarà differenza tra queste due tipologie di produttori o no? tra chi produce telai dai primi del 900 e chi, come tanti marchi americani oggi in voga, prima degli anni 90 non sapeva nemmeno come si saliva su una bici?
Oggi la grande produzione di telai in carbonio, ma anche di studi sul materiale, si fà in Oriente, perchè investono più soldi e producono ad un costo più basso. Quello che si è raggiunto come prodotto fà comodo a tutti, nel momento in cui occorre commercializzarlo, perchè il margine di guadagno è elevatissimo ed è facile avere il giusto margine da investire nel marketing e garantirsi altissimi volumi di vendita (vedi Giant, per fare il nome di un colosso mondiale). Ma senza tutto quello che ho elencato prima, Giant oggi non farebbe bici da corsa... farebbe probabilmente bici in carbonio con la forma di quelle che usano gli operai di Taiwan per andare in fabbrica... uguali a quelle di ferraccio che usavano prima, ma "oggettivamente" più leggere!
 
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dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Appunto... in teoria il marchio con maggior prestigio dovrebbe essere appannaggio di chi cerca la perfezione magari con innovazioni tecniche di rilievo... ma in mezzo a tutto sto marasma di marketing non è facile capire cosa e come viene realizzato, quindi allo stato attuale è difficile dire quale sia il mezzo migliore o con migliori caratteristiche a meno di avere nozioni nel comparto e conoscenze tecniche oltre a informazioni di prima mano... magari meglio se di amici fidati.
 

abatta68

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Appunto... in teoria il marchio con maggior prestigio dovrebbe essere appannaggio di chi cerca la perfezione magari con innovazioni tecniche di rilievo... ma in mezzo a tutto sto marasma di marketing non è facile capire cosa e come viene realizzato, quindi allo stato attuale è difficile dire quale sia il mezzo migliore o con migliori caratteristiche a meno di avere nozioni nel comparto e conoscenze tecniche oltre a informazioni di prima mano... magari meglio se di amici fidati.
è difficile capirlo perchè nessuno ha interesse a fartelo capire! sembra sempre che ogni Casa costruttrice si rinchiuda in gran segreto nelle proprie cantine e, dall'oggi al domani, sforni il più grande concentrato di tecnologia di tutti i tempi, ovvero il solito stampato monoscocca con più o meno resina, a seconda che tu voglia tirar fuori 1000euro o 3000... "fino al +10% di resistenza in più... +20% di assorbimento delle vibrazioni... +30% di..." ma rispetto a cosa?;nonzo%
Il punto è che quando pedali un paio di etti in più o in meno su un telaio non sai nemmeno che esistano, e quando ti accartocci da qualche parte il telaio si spacca e lo butti... però rimane la soddisfazione di aver spaccato un signor telaio da 3000euro!!:mrgreen:
 

frullo81

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Il paragone tra prosciutto e bici era ovviamente sul piano del marketing, non certo sui contenuti tecnologici!
L'unico dato oggettivo, per me, non è il peso di un componente, che non necessariamente è sinonimo di qualità assoluta, ma il processo di evoluzione delle idee da applicare alla bicicletta. Se oggi le bici sono quello che sono, è perchè dei grandi telaisti (italiani in primis, ma anche francesi) hanno sviluppato progetti, brevettato soluzioni innovative, fatto ricerche sui materiali e su come lavorarli, studiato l'importanza delle geometrie e del dimensionamento, hanno accumulato esperienze. Poi, come sempre, c'è chi pensa e sviluppa e c'è chi eredita e copia... ci sarà differenza tra queste due tipologie di produttori o no? tra chi produce telai dai primi del 900 e chi, come tanti marchi americani oggi in voga, prima degli anni 90 non sapeva nemmeno come si saliva su una bici?
Oggi la grande produzione di telai in carbonio, ma anche di studi sul materiale, si fà in Oriente, perchè investono più soldi e producono ad un costo più basso. Quello che si è raggiunto come prodotto fà comodo a tutti, nel momento in cui occorre commercializzarlo, perchè il margine di guadagno è elevatissimo ed è facile avere il giusto margine da investire nel marketing e garantirsi altissimi volumi di vendita (vedi Giant, per fare il nome di un colosso mondiale). Ma senza tutto quello che ho elencato prima, Giant oggi non farebbe bici da corsa... farebbe probabilmente bici in carbonio con la forma di quelle che usano gli operai di Taiwan per andare in fabbrica... uguali a quelle di ferraccio che usavano prima, ma "oggettivamente" più leggere!

Ah beh certo e senza Henry Ford magari le auto sarebbero ancora carrozze....

Giant negli anni 80 non ha fatto altro che vedere per prima un mercato che stava cambiando,ci ha investito ed oggi è il più grande produttore al mondo. In Italia o in Francia pur essendo pionieri nel campo,purtroppo nessuno ha guardato così avanti.

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abatta68

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Ah beh certo e senza Henry Ford magari le auto sarebbero ancora carrozze....

Giant negli anni 80 non ha fatto altro che vedere per prima un mercato che stava cambiando,ci ha investito ed oggi è il più grande produttore al mondo. In Italia o in Francia pur essendo pionieri nel campo,purtroppo nessuno ha guardato così avanti.

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ma figurati! Look non ci ha guardato? si chiama Look apposta!!!:mrgreen: Ancora oggi puoi dire "ho montato i Look", per dire "pedali".. il Signor Giant andrebbe ancora in bici con le infradito!!!
La questione non è chi ci ha visto più lungo, ma chi ha accumulato capitali un milione di volte superiori alla concorrenza... e qui si apre un discorso infinito, che riguarda qualsiasi ambito produttivo, non solo ciclistico.
 

frullo81

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ma figurati! Look non ci ha guardato? si chiama Look apposta!!!:mrgreen: Ancora oggi puoi dire "ho montato i Look", per dire "pedali".. il Signor Giant andrebbe ancora in bici con le infradito!!!
La questione non è chi ci ha visto più lungo, ma chi ha accumulato capitali un milione di volte superiori alla concorrenza... e qui si apre un discorso infinito, che riguarda qualsiasi ambito produttivo, non solo ciclistico.
-Parlavo di pensare al carbonio come materiale...

-Esatto!o-o Però non credo nemmeno che negli anni 80 in Europa i capitali disponibili fossero minori a quelli di Taiwan
 
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manuranca

Novellino
26 Giugno 2015
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da corsa
Vi faccio un esempio che per me è stato come ispirazione per capire che si paga il nome!
La bianchi via nirone: ottima bici per iniziare,trovata in un negozio,nuova con 8 velocita alluminio con carbonio solo nel sottosella! Prezzo 1.100 euri...

Trovata una willier izoard nuova, shimano 105 10 v, alluminio con forcella, carro, sella, manubrio, sottosella in carbonio, prezzo 900 euro!
Adesso anche la willier ha la sua storia, non ha la storia della bianchi certamente! Però 1.100 euro per quella nirone NO È UN FURTO!
 

Giampa70

Novellino
28 Febbraio 2013
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Aprilia
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Wilier
Vedo che la questione è complicata ;nonzo%
Il mio "metodo scientifico" era solo un esercizio
Come avete detto
1) è' difficile dare una valutazione oggettiva
2) ognuno ha le sue preferenze
3) il marketing influenza le vendite
4) l'artigiano potrebbe far meglio ma non è pubblicizzato
5) Le gambe e gli allenamenti contano più di una bici top di gamma o-o
 

Cyboraf

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Che ci si trovi di fronte ad un mercato ormai iper-omologato, non è più una novità per nessuno. Quando si entra in un iper mercato è difficile dire quale possa essere il miglior prosciutto in vendita, anche confrontandolo con tanti altri prosciutti di altri iper mercati. Poi, se vado a Langhirano e mi faccio tagliare due fette di prosciutto da un artigiano del posto, capisco che quello che sempre ho mangiato non era prosciutto... dopodichè,si torna tutti a comprare il prosciutto nelle vaschette di Carrefour!
Vedi un qualsiasi telaio in alluminio, ti pare bello, poi lo metti a confronto con uno Cannondale e ti cascano le braccia... poi prendi un bel telaio in carbonio Cannondale e lo metti a confronto con un telaio Time e sei punto a capo... vai a vedere qualche artigiano lavorare il titanio e l'acciaio (Gios, Pegoretti,ecc) e tutto il resto ti sembra plasticaccia pre-stampata e, di colpo, l'omologazione scompare e impari ad apprezzare la cultura e la cura che c'è dietro a certi prodotti ormai considerati di nicchia e non di massa.
Per poter dire quali sono i migliori costruttori di bici forse bisognerebbe mettere in conto la difficoltà che c'è nel produrre dei pezzi esclusivi, con lavorazioni sofisticate e ricercate, con l'intento di realizzare qualcosa a cui gli altri competitor commerciali non possono arrivare... ad oggi, perlomeno nell'ambito carbonio, mi pare ci sia un evidente livellamento in cui tutti sono in grado di fornire bene o male gli stessi prodotti, a diversi livelli, cambiando giusto la colorazione e qualche scritta... poi il marketing fa il resto, lo sporco lavoro che ha sempre fatto, ovvero convincerci che le bici più vendute siano le migliori... esattamente come il prosciutto in vaschetta di Carrefour!
Concordo in pieno con [MENTION=12384]abatta68[/MENTION],
infatti ho due gios una in alu/carbo e una in acciaio e non sono mai andato cosi bene e piacevolemente in bici neppure quando avevo il carbonio...
Su quello che sia il mercato della bici non mi pronuncio anzi si: sembra ormai più una questione di firma che di altro.. in realtà mi si deve spiegare perché con tutte queste bici iperleggere e ipertecnologiche le medie sono sempre quelle di trentanni fa.
E il paragone col prosciutto è quanto mai azzeccato: se consideriamo il prosciutto come un prodotto derivato dalla sapienza e arigianalità contadina, allora il paragone calza a pennello...
Poi è vero che tutti, volenti o nolenti compriamo quello dei supermercati o le bici della grande distribuzione ma non perchè siano migliori, semplicemente perchè non fai fatica a trovare un negozio che le vende, non devi avere particolari conoscenze tecniche per fare le richieste che desideri all' artigiano di turno e, probabilmente, spunti un prezzo più basso, ma la qualità non è la stessa anche se, per le nostre esigenze, una qualsiasi bici in carbonio può andar bene cosi come un qualsiasi prosciutto.
Attenzione però alla durata nel tempo.. il carbonio comunque degrada per la sola esposizione al sole e, molti non lo sanno, anche al freddo.
Per cui se alla fine ci si orienta verso un prodotto della grande distribuzione in carbonio , io non andrei a vedere la presunta marca rinomata quanto il modello che mi piace di più e quello che si adatta meglio alla mi astruttura fisica... per il resto credo che pedalare su un telaio da 750 gr o uno da 1000 non dia nessun vantaggio per il solo fatto di pesare di meno.
Tutta fuffa, così come i freni a disco e le ruote in carbonio o alu/carbonio, almeno per i livelli di un comune amatore.
Ah concordo pure con @Giampa70
 
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frullo81

Passista
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Concordo in pieno con [MENTION=12384]abatta68[/MENTION],
infatti ho due gios una in alu/carbo e una in acciaio e non sono mai andato cosi bene e piacevolemente in bici neppure quando avevo il carbonio...
Su questo non ho dubbi,dipende sempre da che utilizzo ne fai della bici.
Su quello che sia il mercato della bici non mi pronuncio anzi si: sembra ormai più una questione di firma che di altro.. in realtà mi si deve spiegare perché con tutte queste bici iperleggere e ipertecnologiche le medie sono sempre quelle di trentanni fa.
Le medie di chi? Quelle dei pro sappimo bene perchè si sono abbassate...
E il paragone col prosciutto è quanto mai azzeccato: se consideriamo il prosciutto come un prodotto derivato dalla sapienza e arigianalità contadina, allora il paragone calza a pennello...
Poi è vero che tutti, volenti o nolenti compriamo quello dei supermercati o le bici della grande distribuzione ma non perchè siano migliori, semplicemente perchè non fai fatica a trovare un negozio che le vende, non devi avere particolari conoscenze tecniche per fare le richieste che desideri all' artigiano di turno e, probabilmente, spunti un prezzo più basso, ma la qualità non è la stessa anche se, per le nostre esigenze, una qualsiasi bici in carbonio può andar bene cosi come un qualsiasi prosciutto.
Già detto,non calza per niente,l'esempio si può fare con auto e moto,dove l'artigianato è (molto) di nicchia,anche perchè in quei settori,il prodotto artigianale possono permetterselo in pochi,comunque ci sono realizzazioni interessanti e altre che valgono poco,peggio di quelle di serie.
Nelle bici il fattore che fa la differenza oltre l'estetica,è la possibilità si farle su misura,che effettivamente,soprattutto per chi non ha misure antropometriche convenzionali è un grosso vantaggio.
Attenzione però alla durata nel tempo.. il carbonio comunque degrada per la sola esposizione al sole e, molti non lo sanno, anche al freddo.
Non è vero,se son trattati con protettivo anti uv(e lo sono tutti ovviamente)
Per cui se alla fine ci si orienta verso un prodotto della grande distribuzione in carbonio , io non andrei a vedere la presunta marca rinomata quanto il modello che mi piace di più e quello che si adatta meglio alla mi astruttura fisica... per il resto credo che pedalare su un telaio da 750 gr o uno da 1000 non dia nessun vantaggio per il solo fatto di pesare di meno.
Tutta fuffa, così come i freni a disco e le ruote in carbonio o alu/carbonio, almeno per i livelli di un comune amatore.
Uguale forse per pedalarci,non per progettarlo.
Tutta fuffa certo,come il cambio nelle leve e le 11v....sarebbe sufficiente un 7v con cambio sull'obliquo.
 

abatta68

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-Parlavo di pensare al carbonio come materiale...

-Esatto!o-o Però non credo nemmeno che negli anni 80 in Europa i capitali disponibili fossero minori a quelli di Taiwan
Forse non lo sai, ma Look ha sviluppato telai in carbonio in tempi in cui nessuno neanche sapeva cosa fossero. Credo, ma non ne sono sicuro, che il primo in Oriente fu Advanced... quando il mercato del carbonio e delle sue possibili applicazioni si diffuse in Europa (e stiamo parlando di nemmeno 20 anni fà), solo Taiwan rispose, prima con Giant (telai in carbonio realizzati sloping, ereditati dal mtb) e, un decennio dopo, con la massiccia produzione di telai su commissione proprio dai grandi produttori europei in primis, ma anche americani (Specialized su tutte).
Ripeto... un conto è avere idee e brevettare... un altro è avere 10-15 anni dopo i capitali per acquistare i brevetti con alle spalle major o multinazionali pronte ad investire 100volte l'intero fatturato del mercato europeo... capisci che nessuno può pensare di competere di fronte a certi colossi... hai voglia a fare il falegname se davanti alla tua bottega ti aprono un ikea da 50mila metri quadri!:rosik:
 

Cyboraf

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Su questo non ho dubbi,dipende sempre da che utilizzo ne fai della bici.

Le medie di chi? Quelle dei pro sappimo bene perchè si sono abbassate...

Già detto,non calza per niente,l'esempio si può fare con auto e moto,dove l'artigianato è (molto) di nicchia,anche perchè in quei settori,il prodotto artigianale possono permetterselo in pochi,comunque ci sono realizzazioni interessanti e altre che valgono poco,peggio di quelle di serie.
Nelle bici il fattore che fa la differenza oltre l'estetica,è la possibilità si farle su misura,che effettivamente,soprattutto per chi non ha misure antropometriche convenzionali è un grosso vantaggio.

Non è vero,se son trattati con protettivo anti uv(e lo sono tutti ovviamente)


Uguale forse per pedalarci,non per progettarlo.
Tutta fuffa certo,come il cambio nelle leve e le 11v....sarebbe sufficiente un 7v con cambio sull'obliquo.
potrei facilmente controvertire le tue obiezioni ma andremmo O.T....
il senso del mio intervento era comunque dire che alla fine non ha molto senso parlare di telaio più o meno prestigioso, quanto di quello più adatto ai ns scopi.
Permettimi solo di dire che della progettazione e delle innovazioni che stanno dietro alla realizzazione di un telaio da 750 gr all' utente medio interessa molto meno e da infiniti meno vantaggi del delta esborso che questo comporta, nella stragrandissima maggioranza dei casi.. all' utente interessa l' affidabilità e la robustezza e che si adatti alla propria morfologia.. e tutto ciò non è garantito da un telaio tecnologicamente più avanzato
 

abatta68

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Gios Prodigiosa
Ora direi che il discorso lo abbiamo volutamente allargato a sufficienza, credo con l'intenzione di far capire a chi ha aperto la discussione che non esiste un marchio in assoluto che produca la bicicletta migliore, anche partendo da un punto di base, cioè che la bdc (qualsiasi bdc) è un prodotto assemblato, fatto di tanti componenti e di tanti produttori diversi, che forniscono non solo il telaio, ma anche il gruppo, le ruote, le selle, ecc.
In questo ovviamente concordo con Frullo81, quando sostiene che non si può ignorare il prgresso e l'evoluzione, a prescindere da chi lo produce, cosi come concordo con Cyboraf quando dice che una offerta cosi variegata di prodotti deve indurre l'acquirente verso qualcosa che risponda alle proprie esigenze, non necessariamente considerando il miglior prodotto possibile, che spesso nasce in risposta d'uso verso chi ne fà della bici una professione, rivolgendosi ad atleti di 20 anni che devono obbligatoriamente puntare alla prestazione assoluta... cosa che mai fu più lontana dal mondo del ciclismo amatoriale/ricreativo che la gran parte di noi frequenta.
Un telaio da 800gr può anche rappresentare il massimo dell'evoluzione tecnologica, ma può essere qualcosa di assolutamente inadatto e superfluo al pedalatore della domenica, incapace magari di controllarne la reattività e di tollerarne l'eccessiva durezza, a fronte di un esborso economico fuori luogo.
In definitiva, la bici migliore è quella che al meglio risponde alle nostre esigenze, cercando il miglior assemblamento possibile, in virtù delle caratteristiche che vogliamo ottenere dal nostro mezzo finito
 

frullo81

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potrei facilmente controvertire le tue obiezioni ma andremmo O.T....
il senso del mio intervento era comunque dire che alla fine non ha molto senso parlare di telaio più o meno prestigioso, quanto di quello più adatto ai ns scopi.
Permettimi solo di dire che della progettazione e delle innovazioni che stanno dietro alla realizzazione di un telaio da 750 gr all' utente medio interessa molto meno e da infiniti meno vantaggi del delta esborso che questo comporta, nella stragrandissima maggioranza dei casi.. all' utente interessa l' affidabilità e la robustezza e che si adatti alla propria morfologia.. e tutto ciò non è garantito da un telaio tecnologicamente più avanzato

Ora direi che il discorso lo abbiamo volutamente allargato a sufficienza, credo con l'intenzione di far capire a chi ha aperto la discussione che non esiste un marchio in assoluto che produca la bicicletta migliore, anche partendo da un punto di base, cioè che la bdc (qualsiasi bdc) è un prodotto assemblato, fatto di tanti componenti e di tanti produttori diversi, che forniscono non solo il telaio, ma anche il gruppo, le ruote, le selle, ecc.
In questo ovviamente concordo con Frullo81, quando sostiene che non si può ignorare il prgresso e l'evoluzione, a prescindere da chi lo produce, cosi come concordo con Cyboraf quando dice che una offerta cosi variegata di prodotti deve indurre l'acquirente verso qualcosa che risponda alle proprie esigenze, non necessariamente considerando il miglior prodotto possibile, che spesso nasce in risposta d'uso verso chi ne fà della bici una professione, rivolgendosi ad atleti di 20 anni che devono obbligatoriamente puntare alla prestazione assoluta... cosa che mai fu più lontana dal mondo del ciclismo amatoriale/ricreativo che la gran parte di noi frequenta.
Un telaio da 800gr può anche rappresentare il massimo dell'evoluzione tecnologica, ma può essere qualcosa di assolutamente inadatto e superfluo al pedalatore della domenica, incapace magari di controllarne la reattività e di tollerarne l'eccessiva durezza, a fronte di un esborso economico fuori luogo.

In definitiva, la bici migliore è quella che al meglio risponde alle nostre esigenze, cercando il miglior assemblamento possibile, in virtù delle caratteristiche che vogliamo ottenere dal nostro mezzo finito

Sono perfettamente d'accordo con voi,ma se funzionasse così ad esempio Ducati o Ferrari quante 458 o Panigale venderebbero se le comprasse solo che le sa sfruttare al massimo?...ma non solo,anche le bmw gs1200,che fa grandi numeri di vendita,in quanti la sfruttano realmente facendo viaggi e macinando km? Il 5-10% forse? La maggior parte le compra per farle vedere al bar:mrgreen:
Il marketing funziona perchè stimola l'ego delle persone a fare acquisti di cuore,non perchè le spinge al migliore acquisto effettivo,di testa.
 

abatta68

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Gios Prodigiosa
Sono perfettamente d'accordo con voi,ma se funzionasse così ad esempio Ducati o Ferrari quante 458 o Panigale venderebbero se le comprasse solo che le sa sfruttare al massimo?...ma non solo,anche le bmw gs1200,che fa grandi numeri di vendita,in quanti la sfruttano realmente facendo viaggi e macinando km? Il 5-10% forse? La maggior parte le compra per farle vedere al bar:mrgreen:
Il marketing funziona perchè stimola l'ego delle persone a fare acquisti di cuore,non perchè le spinge al migliore acquisto effettivo,di testa.
beh... una persona con un pò di sale in zucca dovrebbe pensare a cosa è meglio per sè, non per il marketing, o no? ma credo che ognuno di noi già lo faccia per molte cose, non andando a mangiare al ristorante tutte le sere o andando al lavoro con la Panda e non con Ferrari... e non credo che nessuno viva chissà quali frustrazioni nel fare queste scelte.
 

matte28

Apprendista Scalatore
20 Agosto 2014
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cletta
beh... una persona con un pò di sale in zucca dovrebbe pensare a cosa è meglio per sè, non per il marketing, o no? ma credo che ognuno di noi già lo faccia per molte cose, non andando a mangiare al ristorante tutte le sere o andando al lavoro con la Panda e non con Ferrari... e non credo che nessuno viva chissà quali frustrazioni nel fare queste scelte.

se quelli che vanno a lavorare in panda avessero i soldi per comprare un ferrari secondo te con cosa andrebbero al lavoro???
non diciamo cavolate...e facciamo i finti moralisti da 4 soldi....per piacere!!!

più che comprare cose marcate per fare vedere al bar...si prendono PER SFIZIO PERSONALE...
e io lo trovo giustissimo..perché ogni uno con i suoi soldi..FA QUEL C....O CHE VUOLE SENZA DOVERE CHIEDERE NIENTE A NESSUNO.
se stiamo qua a farci le pippe mentali per lo sfruttamento totale del bene...stiamo freschi..
allora solo i pro dovrebbero usare bici top gamma....solo piloti dovrebbero usare moto da 180cv in strada...o macchine da 330 km/h...
ci sono due categorie di persone..quelli che usano il bene fino allo sfinimento e non lo cambiano mai...e quelli che ogni anno lo rinnovano!!
se nel mercato non ci fossimo noi patiti amatori...la vedrai dura...
 
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