Prostatite

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sante pollastri

Guest
Devi cercare un bravo ma dico bravo urologo ma non devi dire che vai in bici perchè loro associano tutto li.
Oppure se conosci un bravo ecografista ti potresti fare fare una ecografia alla prostata e sono in grado di misurartela e pesartela per valutare se c'è infiammazione.
Ti dico questo perchè è capitato a me di perdere un anno in cacchiate senza avere nulla.
DEVI CERCARE GENTE SERIA .
concordo per l'invito di rivolgersi ad un bravo urologo,comunque prima di sottoporsi all'esame ecografico transrettale,si può valutare il psa con un semplice prelievo ematico.
 

fabiotaro70

via col vento
24 Settembre 2009
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Cervelo R3
Ciao a tutti, volevo condividere con voi la mia esperienza con la prostatite: dopo avere letto vari post sull'argomento, ritengo giusto dare anche il mio contributo.
Mi è stata diagnosticata, a metà ottobre, una prostatite BATTERICA, i cui sintomi erano dolore nella minzione, frequente necessità di urinare e bruciore post-orgasmo.
I primi due urologi consultati incolparono l'eccessiva attività ciclistica (12.700 km dal primo gennaio al 18 ottobre effettivamente non sono pochi), il terzo urologo invece ha individuato in un batterio la causa del problema.
Secondo lui l'ho preso utilizzando per troppe volte consecutive lo stesso fondello senza lavarlo: effettivamente, nelle uscite infrasettimanali in pausa pranzo da 55 km, usavo lo stesso pantaloncino da lunedì a giovedì.
Oltretutto ho sempre avuto il brutto vizio di bere poco, prima, durante e dopo la bici.
Errore colossale, che ho pagato.
Il batterio e la disidratazione hanno infatti portato all'infiammazione della ghiandola prostatica.
Ho quindi iniziato SUBITO la terapia, con Topster supposte, Levoxacin 600 mg come antibiotico, oltre agli integratori antiossidanti per la prostata, ossia il Nutriprost e alcuni ottimi estratti vegetali che ho preso in erboristeria.
Lavorando in ufficio, mi sono pure dotato di apposita ciambella... fa ridere i colleghi ma è di una utilità incredibile. La uso a lavorare, a casa davanti al pc e anche nei tragitti medio-lunghi in auto.
E' salutare avere 2-3 orgasmi la settimana, per evitare depositi troppo prolungati di seme, che potrebbero infiammare l'impianto.
Poi bere, bere molto: cosa che prima non facevo (sbagliando) e adesso ho cominciato a fare. Un litro e mezzo di naturale (il top Sangemini, Uliveto e Rocchetta) tutti i giorni fuori pasto, più acqua durante i pasti.
Per aiutare la prostata a "sfiammarsi" è bene evitare insaccati (a parte il cotto), carni ovine ed equine, fritti, alcolici, latticini grassi, i legumi, il latte intero e la frutta secca.
Sono invece consigliatissimi pane, riso, pasta, prosciutto cotto, carni bianche e bovine, verdure a foglia, semi di zucca non salati e frutta fresca.
La dieta perfetta del ciclista insomma :)
Per cominciare a stare meglio ho dovuto aspettare una ventina di giorni.
Ora sto decisamente bene, urino ormai come prima, il bruciore è scomparso quasi del tutto.
Durante la fase acuta dell'infiammazione ho sospeso COMPLETAMENTE l'attività ciclistica, come suggeritomi dal medico.
Per le prime due settimane solo camminate veloci su tapis roulant inclinato, la terza settimana invece corsa blanda sempre su tapis roulant e un paio di tennis.
Quando la fase acuta è terminata, è invece possibile riprendere a pedalare, ovviamente riprendendo per gradi.
Sabato perciò sono tornato in sella per 50 km di pianura, bissati l'altro ieri da 90 km di montagna con 1.100 mt di dislivello, con sensazioni ottime.
Già che c'ero, ho fatto anche la visita dal biomeccanico, che mi ha montato una SMP Glider al posto della SLR Kit Carbonio che avevo prima: cambio che ho trovato azzeccatissimo. Sella molto più comoda, le ossa appoggiano benissimo e non avuto indolenzimenti al c**o, forse anche agevolato dai miei 68 kg di peso.
Continuerò comunque come da programma la cura antibiotica e il Topster fino al 25 novembre.
Il Nutriprost invece me l'hanno consigliato per tutti gli anni a venire, soprattutto a marzo e ottobre, ossia nei periodi in cui avviene il classico cambio di luce/temperatura: sono infatti i mesi in cui, a detta degli urologi, si manifesta l'80% delle prostatiti batteriche.
Il fastidio non va sottovalutato: non è niente di grave, ma è il tipico problema che provoca recidive negli anni, quindi va affrontato subito.

Ciao e grazie a tutti per i vostri contributi
 
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nenne59

Apprendista Velocista
29 Luglio 2011
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi la mia esperienza con la prostatite: dopo avere letto vari post sull'argomento, ritengo giusto dare anche il mio contributo.
Mi è stata diagnosticata, a metà ottobre, una prostatite BATTERICA, i cui sintomi erano dolore nella minzione, frequente necessità di urinare e bruciore post-orgasmo.
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Ciao e grazie a tutti per i vostri contributi
Interessante recensione.
Pure io sto iniziando a soffrirne ed ho subito collegato la cosa alla bici.
Infatti la uso da 4 mesi e ci sto dando dentro forse troppo con quasi 3800 km. fatti.
Ho preso da poco una sella antiprostata o diciamo con il foro della Selle Italia ma sfiga vuole che mi è capitata difettosa e sono 2 settimane che aspetto la sostituzione.
Poi leggendo ho notato cose interessanti.
Ho letto che la frutta secca fa bene specie ai ciclisti a causa dei contenuti e ne sto mangiando parecchia quotidianamente: noci e nocciole. Invece a quanto pare per la prostata ha controindicazioni.
Bere bevo tanto per fortuna.
Poi quando mi alzo di notte prima di riuscire ad urinare passa diverso tempo anche se ne sento il bisogno. Non provo per fortuna dolore a farla.
Altro sintomo è come se avessi la vescica rimpicciolita...ovvero mi scappa spesso. Poi a volte sento un bisogno impellente e poi scappano 4 gocce.
Altro sintomo fastidioso è che poi il bisogno sorge molto velocemente senza preavviso con conseguenze fastidiose specie se sono in bici in città. Più di una volta mi è toccato fermarmi a farla in posti insoliti rasentando la brutta figura...ma altrimenti me la facevo sotto! :mrgreen: (passatemi il termine)
Ho idea che urga davvero un buon urologo...
Poi magari che voi sappiate la cosa può essere collegata all'assunzione di integratori? Io non ne faccio uso smodato ma qualcosa prendo nelle uscite più lunghe e magari se sono stanco 5 patiglie di Amminoacidi ramificati le ingurgito.
o-o
 
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nenne59

Apprendista Velocista
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I primi due urologi consultati incolparono l'eccessiva attività ciclistica (12.700 km dal primo gennaio al 18 ottobre effettivamente non sono pochi), il terzo urologo invece ha individuato in un batterio la causa del problema.
Secondo lui l'ho preso utilizzando per troppe volte consecutive lo stesso fondello senza lavarlo: effettivamente, nelle uscite infrasettimanali in pausa pranzo da 55 km, usavo lo stesso pantaloncino da lunedì a giovedì.
Ho sottolineato questo passo perchè mooolto interessante.
Anche se ho ripreso ad andare in bici da soli 4 mesi sui fondelli e la loro igenicità ho sempre avuto perplessità enormi solo a vederli.
Non per nulla non mi è mai piaciuto avere le parti intime a contatto con materiale sintetico e molto assorbente.
Poi i fondelli anche se lavati a volte non rimangono puliti anche a causa delle creme sottosella.
Io difatti ho preso le mie precauzioni acquistando boxer intimi tecnici.
Ho postato (e qualcuno avrà letto) sul topic ormai famoso di chi porta o meno le mutande beccandomi frasi di scherno e prese in giro.
Nessuno ha capito (o perlomeno in pochi) che lo so benissimo che le mutande normali non si portano e difatti neppure io le ho mai portate.
Quello che indosso è intimo tecnico fatto apposta senza cuciture della X-Bionic che oltre ad evitarti il contatto diretto con il fondello aiuta sia in estate che in inverno la traspirazione ed evita la sudorazione spostandola all'esterno.
Mi fa piacere constatare che allora troppo stupido non lo sono stato e tuttora continuo a portare i miei Boxer tecnici alla faccia di chi pedala "senza mutande" :mrgreen:
Daltronde lavare un completo, specie se invernale, ad ogni uscita permettetemi ma diventa seccante, inutile e scomodo.
Almeno lacessero sti completi con i fondelli staccabili.
Mentre è più comodo lavare un paio di boxer.
o-o
 

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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Bici
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Mah..;nonzo%io nutro dei forti dubbi sull'eventualita' che una prostatite sia dovuta a un fondello...o quantomeno alla carica microbica presente nello stesso, che dovrebbe risalire attraverso il meato urinario..
Anche perche' la carica microbica eventualmente dovrebbe essere del tipo aerobico,mentre quella all'interno della vescica o intestino(e a contatto con la prostata stessa)e' del tipo anaerobica
 

UPad

Novellino
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l'esame dell'insieme dei segni e dei sintomi di una malattia, l'esame obiettivo del paziente ed il referto di eventuali esami strumentali o di laboratorio, è opportuno vengano fatti da un medico specialista, che proporrà diagnosi e terapia.
Il consiglio migliore, come sempre, è quello di rivolgersi ad un medico
:smile:
 
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stefano59

Guest
Conosco due uomini, più giovani di me di dieci anni, che hanno dovuto curarsi una prostatite...
Non hanno mai praticato ciclismo.
Viceversa, a me per ora non è mai capitato di avere problemi, eppure di km in bdc non ne ho fatti pochi negli ultimi 15 anni.

Prima di incolpare la bici, bisognerebbe disporre di una statistica seria che, dopo aver monitorato un numero adeguato di maschi dediti al ciclismo e non, rilevi una maggiore incidenza di questa patologia nei primi.

Che la prostata tenda ad ingrossare con l'invecchiamento è risaputo, ma (salvo situazioni clinicamente importanti) se si è seduti correttamente in sella, con il busto sufficientemente inclinato in avanti, la zona perineale deve rimanere scarica.
Il peso del corpo che gravita sulla sella deve appoggiare sulle due ossa ischiatiche, non sul cavallo. Se così non è dovete rivedere la vostra posizione in sella, oppure usarne una differente.
 
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Luca69

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Prima di incolpare la bici, bisognerebbe disporre di una statistica seria che, dopo aver monitorato un numero adeguato di maschi dediti al ciclismo e non, rilevi una maggiore incidenza di questa patologia nei primi.
pienamente d'accordo.
non esistono studi che mettano in correlazione prostatite-ciclismo.
Purtroppo e' un luogo comune di molti medici(magari specialisti).
 

nenne59

Apprendista Velocista
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pienamente d'accordo.
non esistono studi che mettano in correlazione prostatite-ciclismo.
Purtroppo e' un luogo comune di molti medici(magari specialisti).
Vero quasi tutti con l'avanzare dell'età si soffre di questo problema.
Io ho 52 anni ma ho notato che questo problema è insorto da circa un paio di mesi ed io ho ripreso a pedalare giusto da 4 mesi...forse sarà annche un caso ma dubito. Poi pure io ci ho messo del mio facendo cirda in questi 4 mesi ben 4.000 km. e forse esagerando.
La bici è a posto ed ho fatto pure la visita biomeccanica.
Mi è stato detto che ho una buona postura e quindi ho collegato le cose.
Poi farò una visita e vi saprò dire.
o-o
 
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stefano59

Guest
Secondo me dare la colpa alla bici di eventuali problemi o fastidi alla prostata, è come dare la colpa al camminare, per il fatto di avere dolore e vesciche ai piedi, invece che alle scarpe sbagliate.

Se quando si è in sella, dopo un po' si avverte compressione alla zona perineale, formicolio, dolore o altro, posso avere ricevuto la benedizione anche dal premio nobel dei biomeccanici, ma è chiaro che c'è qualcosa che non va.
Probabilmente sto usando una sella non adatta per me; il culo che appoggia è il mio, non quello dello specialista e sta a me sentire dove va a scaricarsi il peso del corpo.

Se invece non c'è compressione nella zona interessata, non c'è fisicamente la causa che possa causare un'infiammazione e dunque i motivi vanno cercati altrove.
Può darsi che quello sia il mio punto debole ed in caso di stress eccessivo, quello è l'organo che per primo ne risente.
Lo sport fa bene se fatto con dosaggi adeguati, dando il tempo all'organismo di adattarsi pian piano. Altrimenti ci si può anche fare uscire qualche malanno.
 
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stefano59

Guest
Non lo so Emma, non ho competenza per rispondere.
Immagino però che non sia il massimo far gravare a lungo su quella zona il peso del corpo e le sollecitazioni della strada.
Come ho già scritto, io faccio in modo che siano le due protuberanze ischiatiche a reggere il peso corporeo, un peso che cerco di scaricare anche anteriormente sul manubrio, con una posizione abbastanza corsaiola.
Non dico che la mia zona perineale non poggi sulla sella, ma si tratta di un appoggio sicuramente molto leggero.
 

Luca69

Maglia Amarillo
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mah...son convinto che sia piu' un luogo comune associare bici=prostata(intesa sia come prostatite che ipertrofia).
Non ho mai,ripeto mai trovato studi in merito,anzi...


Una sana e regolare attività sessuale può essere di aiuto, anche nel caso venga stimolata e mantenuta con l’impiego degli inibitori della 5-fosfo-disterasi (Viagra, ndr). Devo spezzare anche una lancia in favore di una regolare attività sportiva, in particolare della bicicletta, che viene spesso e a torto incriminata perché alcuni corridori professionisti soffrono di prostatite. La cosa importante, più che il sellino o altri accorgimenti, è l’andare in bicicletta con la vescica vuota. Così come buona regola è rispettare, in ogni caso, lo stimolo minzionale; il contatto prolungato con le sostanze tossiche presenti nell’urina è da evitare, urinando non appena se ne sente la necessità. Il motocross, invece, è una attività sportiva che non mi sento di consigliare.
da http://www.pagina.to.it/index.php?method=section&action=zoom&id=2450


riporto (anche se non ce ne bisogno)l'anatomia della prostata
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per capire quanto forse sono piu' importanti alcuni accorgimenti banali,tipo svuotare la vescica prima e durante la pedalata,piuttosto che la compressione.
 
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