Chi vincerà il Tour 2015?

Chi vince il Tour de France 2015

  • Contador

    Voti: 47 31,5%
  • Nibali

    Voti: 35 23,5%
  • Quintana

    Voti: 39 26,2%
  • Froome

    Voti: 24 16,1%
  • Pinot

    Voti: 2 1,3%
  • TJ Van Garderen

    Voti: 1 0,7%
  • Valverde

    Voti: 0 0,0%
  • Rodriguez

    Voti: 1 0,7%
  • Bardet

    Voti: 0 0,0%
  • Altri

    Voti: 0 0,0%

  • Votanti
    149
  • Sondaggio terminato .

daboaa

Pignone
24 Novembre 2013
286
27
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Bici
Bianchi
Riporto qui le mie pagelle del Tour, non perché credo che a qualcuno possano interessare, ma ci tenevo poiché è il primo grande giro che seguo interamente con alcune tappe fin dal km 0, e probabilmente non mi ricapiterà mai più.

FROOME 9: è l’esatta dimostrazione che per vincere un Tour non bisogna essere il più forte, avere il Tour disegnato su misura o andar bene solo nell’ultima settimana. Bisogna essere i più costanti e i più attenti per 21 giorni (si noti tappa numero 2), e lui semplicemente l’ha fatto. Forte in salita, tira la squadra a crono, sicuro in discesa, non soffre il pavé. Tour meritato. COMPLETO

QUINTANA 7,5: ha dimostrato di gareggiare alla pari con i migliori in salita, forse sulla salita secca è attualmente il migliore. Questo tour con pochissima crono peraltro risultava a lui congeniale. Però non ci sono solo le montagne. Quel minuto tra i venti e la pioggia gli è risultato, col senno di poi, fatale. E non ha tentato nulla nelle prime due tappe alpine. PREMUROSO.

VALVERDE 8: Magari a casa dicono che è un ciucciaruota, noioso ed egoista. E’ evidente che quando i Movistar hanno provato una strategia di attacco, comunque i rischi di saltare completamente erano ben pochi. Sa essere competitivo nelle corse di un giorno, 7 giorni, 3 settimane. Insomma il suo obiettivo era il podio e l’ha raggiunto. Se questo è quello che voleva lui e la squadra, allora è missione compiuta. OPPORTUNISTA

NIBALI 6: Prepara un’unica competizione durante la stagione, e la fallisce. Poi per carità rimedierà con altre corse, Vuelta, Lombardia, ma era questa quella in cui andare forte. Al netto della sfortuna della prima tappa e forse della squadra, prende 4’23 alla prima, vera, salita. Cosi non si va da nessuna parte. Poi rimedia con un’emozionante vittoria (a mio avviso, la più bella tappa del Tour) ma solo contro Rolland, perché con il distacco ormai acquisito, al gruppo non faceva più paura e non è stato inseguito. Che la maglia gialla avesse problemi col cambio poco importa, non è stata una scorrettezza e nemmeno la commento. RITARDATARIO

CONTADOR 6,5: Andare forte per tre settimane a maggio, e tre settimane a luglio è complicato. Al Giro non è arrivato al top e ha portato a casa la corsa rosa sfruttando al massimo la megacrono e il fatto che il suo unico avversario, contro il tempo, non fosse competitivo. Comunque energie ne ha spese molte, e se ti ritrovi che i ciclisti più forti fanno del Tour il loro principale obiettivo stagionale diventa davvero ardua la faccenda. Ci ha provato ora, perché forse è l’ultimo anno in cui poteva provarci, e ha fatto bene. Lui stesso a fine Tour, ha ammesso che col senno di poi, sapendo com’è andata, il giro non lo avrebbe fatto. AVVENTUROSO.

TEAM SKY 10: Proteggono il capitano nella prima metà del Tour talmente bene da alimentare sospetti. Sempre attaccati al proprio leader, evitano che le squadre degli uomini di classifica potessero organizzare attacchi combinati, tanto a chiudere sarebbero andati loro. Nella seconda parte calano, ma un po’ la grande condizione di Froome nei Pirenei, un po’ i Movistar con la tattica attendista, evitano problemi. Nell’ultima tappa, decisiva, riemergono e scortano il leader al trionfo. Quanto mai una vittoria di squadra. COESI

TEAM MOVISTAR 6,5: Come detto per Valverde, è evidente come sarebbero stati ugualmente contenti a portare a casa due piazzamenti a podio, e l’obiettivo è stato centrato. Poco coraggio però ad attaccare Froome (nelle prime tappe delle alpi). Aspettare l’Alpe d’Huez significa sperare in un miracolo e non avere il coraggio di rischiare per vincere. Si sono fatti intimidire dallo stato di forma del kenyano bianco alla 10 tappa che lo ha quasi reso inattaccabile. Se avessero attaccato e scoperto le sue debolezze un po’ prima, chissà cosa sarebbe successo. TIMIDI

GREIPEL 10: ha vinto tutte le volate piatte che si potevano vincere, potenza pura. PODEROSO

SAGAN 8: strappa un voto alto perché a uno che vince per 4 volte di seguito la maglia verde in scioltezza, ed è competitivo su tutti i terreni non si può dare di meno. Anima le tappe. Si svegliasse, eviterebbe di buttare al vento tappe anche quando è nettamente il migliore. DORMIGLIONE.

TOUR DE FRANCE 7: Aveva tutte le carte in regola per essere uno dei Tour più spettacolari in assoluto, con 4 favoriti che partivano alla pari. Alla 10 tappa, dopo la prima salita, si è capito come ormai fosse solo più una contesa tra due. Mezzo punto in meno per non aver messo una crono individuale come si deve. Un voto in più perché queste prestazioni umane allontanano i dubbi sul doping. Per carità forse si bombano tutti a bestia durante la preparazione e sfuggono ai controlli, ma le prestazioni sembrano livellate abbastanza equamente, cosa che ci si aspetta visto che tutti i team lavorano in maniera maniacale a 360 gradi. Una volta vado forte io, una volta vai forte te. La classifica finale è anche quella che ci si aspettava, sorprende Valverde, ma si spiega facilmente pensando che i Movistar preferivano due piazzamenti sul podio che uno importante. Poi chissà forse sono tutti dopati, ma allora sarebbe ipocrita guardarli correre

STAFF RAI SENZA VOTO: Dopo mezz’ora della prima tappa, ho deciso definitivamente di seguire il tour su Eurosport.

STAFF EUROSPORT 9: Alla coppia Aiello – Magrini vanno i miei complimenti. A volte non sono coordinati, ma svolgono in modo eccellente il loro lavoro. Commentano quello che vedono, dando il giusto risalto a tutti i corridori. Simpatici, rendono piacevole seguire le tappe anche quando è scontato che si arrivi in volata. Lodevole è anche il supporto tecnico del Magro, che spesso capisce e anticipa quello che succederà, spiega bene le tattiche di corsa ecc. (P.S. mezzo punto in meno per aver dato il premio della fagianata d’oro, solo per fretta e pigrizia, a Chavanel per un velleitario attacco all’ultima tappa. Per chi ha seguito su Eurosport, capirà…). COINVOLGENTI
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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Milano
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Bici
la mia e basta
Vabbeh, io avevo puntato Quintana, ma il suo ritardo era troppo ampio dopo la tappa N.10, quella stradominata da Froome.
Qui un articolo redazionale su questa 102esima edizione della Grande Boucle:
Tour de France: Chris Froome, of course

Chris_Froome1-620x330.jpg
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Udine
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FROOME 9:

NIBALI 6:
CONTADOR 6,5:

TOUR DE FRANCE 7:

Il vincitore merita il 10 comunque, ha dominato dove doveva perdere (prima settimana), ha vinto una tappa. Se gli altri hanno aspettato l'ultima salita, dell'ultima tappa non è colpa sua.

Per Nibali e Contador non sono d'accordo, Nibali ha vinto una tappa nel finale era competitivo, Contador ha perso tempo dall'inizio alla fine e non è stato competitivo in nessuna tappa.

Per il Tour, come per gli altri giri per me l'UCI deve cominciare a riflettere sulla loro lunghezza. Chi fa il Giro poi al Tour non è competitivo, chi fa prima il Tour non riesce a portare a termine una stagione in modo decente e spesso non è competitivo alla Vuelta. Sono tanti anche gli atleti che finiscono al tour la stagione (forse Quintana, forse Froome). Secondo me l'idea di togliere almeno 3 tappe ai Giri cominica a essere una decisione da prendere seriamente in considerazione.
Per chi segue il ciclismo da tanti anni come me si ricorderà che nei giri tante tappe erano veramente di trasferimento, con ore e ore corse a medie orarie da allenamento. Da anni ormai le prime ore di gara sono diventate le più dure, devono fare persino i rulli prima di partire. Le gare sono cambiate, sono molto più intense e 21 giorni (doping o meno) di gara sono troppi. Probabilmente con 3 o 4 tappe in meno vedremo i migliori presenti sia al giro che al tour, sia gli uomini di classifica, sia velocisti e cacciatori di tappe.
 

Andy_Schleck

Velocista
26 Marzo 2008
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Cinisello Balsamo (MI)
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Wilier Granturismo 2011
Il vincitore merita il 10 comunque, ha dominato dove doveva perdere (prima settimana), ha vinto una tappa. Se gli altri hanno aspettato l'ultima salita, dell'ultima tappa non è colpa sua.

Per Nibali e Contador non sono d'accordo, Nibali ha vinto una tappa nel finale era competitivo, Contador ha perso tempo dall'inizio alla fine e non è stato competitivo in nessuna tappa.

Per il Tour, come per gli altri giri per me l'UCI deve cominciare a riflettere sulla loro lunghezza. Chi fa il Giro poi al Tour non è competitivo, chi fa prima il Tour non riesce a portare a termine una stagione in modo decente e spesso non è competitivo alla Vuelta. Sono tanti anche gli atleti che finiscono al tour la stagione (forse Quintana, forse Froome). Secondo me l'idea di togliere almeno 3 tappe ai Giri cominica a essere una decisione da prendere seriamente in considerazione.
Per chi segue il ciclismo da tanti anni come me si ricorderà che nei giri tante tappe erano veramente di trasferimento, con ore e ore corse a medie orarie da allenamento. Da anni ormai le prime ore di gara sono diventate le più dure, devono fare persino i rulli prima di partire. Le gare sono cambiate, sono molto più intense e 21 giorni (doping o meno) di gara sono troppi. Probabilmente con 3 o 4 tappe in meno vedremo i migliori presenti sia al giro che al tour, sia gli uomini di classifica, sia velocisti e cacciatori di tappe.

considera che senza caduta, contador sarebbe arrivato davanti a nibali
 

dinute

Maglia Gialla
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considera che senza caduta, contador sarebbe arrivato davanti a nibali

Per me il loro distacco è relativo. Nibali alla fine è stato in parte protagonista, in salita anche sull'alp d'huez senza foratura avrebbe tenuto almeno il gruppo Froome, ha vinto la tappa più impegnativa. Contador è stato anche costante ma mai protagonista. Alla fine il loro tour è comunque sufficiente, ma chi ha fatto qualcosa di più tra i due è indubbiamente Nibali. Chiaro che Contador ha fatto il giro, Nibali puntava tutto sul tour, ma i bilanci della stagione si fanno a fine anno. Se guardiamo al tour per me Nibali ha fatto meglio.
 

xtrncpb

via col vento
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la mia e basta
[MENTION=15666]dinute[/MENTION] : diminuire i giorni di gara dei Grandi Giri potrebbe essere un'idea, ma in questo modo verrebbero meno parecchie risorse economiche, perchè gli sponsor avrebbero meno giorni di visibilità.

Secondo me basterebbe accorciare la lunghezza delle tappe. Così gli atleti avrebbero più tempo a disposizione per recuperare e smaltire le tossine.

Oppure creare tappe con settori ad andatura controllata, privi di cronometraggio. Dei veri e propri trasferimenti.
 

Jack_89

Apprendista Scalatore
23 Giugno 2013
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Alba (CN)
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Trek 4.5 Madone
Allora che gli cambino il nome.
Non sarebbero più dei GT senza 3 settimane. Già fanno tappe di montagne da 100km che non favoriscono i corridori cje hanno nella resistenza il loro punto forte. Figuriamoci se gli accorciano a due settimane.
E tutto questo per cosa? Per consentire a qualcuno di fare le doppiette?
Basterebbe tornare ai tempi dove i big correvano entrambi i gt così partirebbero sullo stesso piano. Semplicemente terrebbero medie più basse in salita e nessuno se ne accorge.
Prendiamo un porte per esempio.
Nelle brevi corse a tappe è andato sempre bene , e con un Giro da 2 sett sarebbe tra i favoriti. Peccato che non regge le 3 settimane dei grandi giri. Però , la vittoria di un Porte di un tour depotenziato , avrebbe lo stesso valore del Tour vinto da Froome quest'anno per voi? Con Quintana che è cresciuto nella terza settimana e Froome ha ceduto?
Se poi il motivo è farli da due settimane per far vincere quelli da classiche , be , sarebbe ancora più una cazz sta cosa . Per far vincere un Giro a Gilbert o giù di li ? Bah
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Allora che gli cambino il nome.
Non sarebbero più dei GT senza 3 settimane. Già fanno tappe di montagne da 100km che non favoriscono i corridori cje hanno nella resistenza il loro punto forte. Figuriamoci se gli accorciano a due settimane.
E tutto questo per cosa? Per consentire a qualcuno di fare le doppiette?
Basterebbe tornare ai tempi dove i big correvano entrambi i gt così partirebbero sullo stesso piano. Semplicemente terrebbero medie più basse in salita e nessuno se ne accorge.
Prendiamo un porte per esempio.
Nelle brevi corse a tappe è andato sempre bene , e con un Giro da 2 sett sarebbe tra i favoriti. Peccato che non regge le 3 settimane dei grandi giri. Però , la vittoria di un Porte di un tour depotenziato , avrebbe lo stesso valore del Tour vinto da Froome quest'anno per voi? Con Quintana che è cresciuto nella terza settimana e Froome ha ceduto?
Se poi il motivo è farli da due settimane per far vincere quelli da classiche , be , sarebbe ancora più una cazz sta cosa . Per far vincere un Giro a Gilbert o giù di li ? Bah

Non ho mai detto che devono fare percorsi di tour per far vincere Gilbert. Reggere due giri da tre settimane è quasi impossibile per tutti. Vedere come succede oggi corridori che chiudono la stagione a fine tour non è per niente bello, almeno a me non piace.
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
13.230
17.215
42
modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
vabbè...sperando di non esser un gufo come negli ultimi due anni, e sperando che chi pronostico almeno lo finisca il Tour, il gufone della bassa dice....:

Froome (con super prova anche nella tappa del pavè)
Quintana
Van Garderen/Pinot
Pinot/Van Garderen

nei 10 anche Porte/Thomas e Cummings (MTN)


per una volta mi auto-quoto.

prima volta che indovino un pronostico!!!!! :eek::°°(
peccato per TJ, senza quella giornataccia......