La verità non è una. Sono molte. Alla radice di tutto c'è che questi se ne fregano dei ciclisti. Gli danno fastidio per principio. Io ci vado al lavoro in bici. Tutti i giorni. Piramide/Clodio e ritorno. Marmorata, Lungotevere, San Pietro, Prati. E ritorno. Voi romani avete presente l'itinerario.
Succede di tutto. Noi non abbiamo diritto di precedenza. Non abbiamo diritto nemmeno di "invadere" la strada. L'invettiva più ovvia è "vattene sulla ciclabile", perchè la bici è vista = passeggiata, non come mezzo di trasporto. Ma la ciclabile non c'è quasi da nessuna parte. Alcuni inveiscono con "vattene sul marciapiede" cosa ovviamente illecita e pericolosa. Se vai sulla ciclabile, quelle poche che ci sono, litighi con gente che corre, passeggia, porta il cane.....tranne quella lungo l'argine del Tevere che in inverno è invasa da fango e acqua, in estate da runners e barboni.
Dopo di che non si rendono conto della nostra velocità, parlo di noi che ci "alleniamo", sicchè a volte ti tagliano la strada o omettono la precedenza perchè non valutano che sei come un motorino a 30/40, pensano al ciclista che va a 10. Infine ti sfiorano per frustrazione e prevaricazione. Altre volte sono semplicemente distratti/e con radio, cellulare, smartphone ecc.ecc. In tutto questo ci sono le donne (soprattutto loro) che ti suonano a due mt. per avvertirti....puntualmente, almeno a me, facendomi salire il cuore in gola dal soprassalto...loro stanno nell'abitacolo e non si rendono conto di cosa è un clacson non previsto a due metri.
Ditemi solo che una di queste cose non è successa a tutti quanti voi tot volte. Parlo dei romani, perchè non è così ovunque in Italia....e non parliamo dell'estero che non è così quasi da nessuna parte...almeno dove sono stato io.