in salita alzarsi sui pedali o rimanere seduto

zazaz

Apprendista Cronoman
18 Giugno 2009
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Gallarate
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Bianchi Infinito CV Dura Ace + Bianchi 928 Mono-Q Ultegra
io noto questa cosa molto particolare.
In salite dal 3 al 9% se rimango seduto vado a volte anche di 2km'h piu' veloce, a parita' di sforzo, quando mi alzo sui pedali lo faccio per far riposare qualche secondo una fascia muscolare che non uso quando sono sopra sella.
Oltre il 10% invece accade l'opposto, stando fuori sella viaggio di 1-1,5km/h piu' veloce

Più o meno, è la stessa cosa che faccio io.
Ma non baso il discorso sulla velocità di ascesa, quanto sulle sensazioni.
Una salita lunga, cerco di affrontarla da seduto col mio ritmo, senza strafare, ma senza "dormire". Con un rapporto che mi consenta un buon compromesso tra agilità e forza del gesto.
Poi, ogni tanto, mi alzo sui pedali, indurendo di uno o due denti posteriori, ma assolutamente senza rilanciare la velocità, in modo da far riposare alcuni fasci muscolari e sfruttarne un po' di più altri.
Io la trovo (per me) un'ottima tecnica.

Lo strappo breve e ripido o il cavalcavia, di solito, me lo sparo in fuorisella a tutta, per levarmelo di torno il prima possibile.
 
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CRAMPO

Apprendista Passista
9 Giugno 2009
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Seduto... mi alzo giusto per qualche rilancio nei tratti piu' duri ma preferisco non variare il ritmo... molto dipende dalle caratteristiche proprie... un mio amico alla pantani si e' fatto quasi tutto il mortirolo in piedi... ma lui e' fatto cosi' e dice che dipende dal fatto che pesa 55kg bagnato e che ha sempre fatto podismo... sinceramente a me sembra matto ma comunque e' molto effice.... certo se forse si allenasse diversamente e sforzasse il suo rimaner seduto non escludo possa avere maggiori benefici in termine di vam... il consiglio che ti posso dare visto i pochi km e' quello di stare seduto il piu' possibile perche' in piedi si brucia molto e a meno di essere ben allenati ci si stanca in fretta e per 50 metri fatti veloce ne fai 200 aggangiato al paracarro...
 
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ilbaio74

Gregario
22 Febbraio 2010
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In quel della bassa bolognese
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Mooolto vecchia!
Io vado di nora seduto (1,78 x 75 Kg).
Quando mi alzo in effetti (su pendenze importanti) rendo meglio, però ho il problema che quando mi rimetto seduto perdo il ritmo e così faccio ancora più fatica:cry::cry:.
C'è un tecnica particolare per il passaggio fuorisella-seduto o va tutto di esperienza e sensibilità?
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Quoto pienamente: io mi alzo in fuorisella in pianura ogni tot km per sgranchire le gambe, e in salita soltanto quando mi sto fermando (parlando di salite dure), o nei tornanti (aumento di 2/3 denti e rilancio per 1/200 m) ma non posso permettermi di fare tutta la salita in fuorisella perchè essendo 91 kg, vado subito in fuorisoglia.
guarda che se non si è allenati si va fuori soglia anche se si è 50kg!!! Credi che non esistano corridori anche prof che non sfiorino gli 80kg? Certo che sono pochi i corridori che tengono salite lunghe tutte sui pedali (gli scalatori puri e tra questi i "fuoriclasse" alla Pantani e pochissimi altri) perchè la tendenza è generalmente quella di controllare il più possibile i battiti senza generare dei picchi troppo alti dai quali si impiega tempo a rientrare verso pulsazioni più accettabili. Io personalmente cerco di stare seduto il più possibile, magari rilanciando in piedi per pochi secondi soprattutto per distendere la schiena e i glutei altrimenti troppo contratti, e per alleggerire un pò la pressione al soprasella.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Io vado di nora seduto (1,78 x 75 Kg).
Quando mi alzo in effetti (su pendenze importanti) rendo meglio, però ho il problema che quando mi rimetto seduto perdo il ritmo e così faccio ancora più fatica:cry::cry:.
C'è un tecnica particolare per il passaggio fuorisella-seduto o va tutto di esperienza e sensibilità?
si...la tecnica di solito consiste nello scalare un dente in meno nel momento in cui ci si alza in piedi, per poi aggiungere un dente quando ci si siede. Ad esempio: sto pedalando seduto con il 34x23 e decido di rilanciare la velocità facendo più forza e quindi alzandomi in piedi. Poco prima di alzarmi mollo due denti e metto il 34x21. In questo modo in piedi sfrutto la forza in più scaricandola su un rapporto più redditizio, mentre quando tornerò a sedermi inevitabilmente il rapporto risulterà troppo duro e tornerò al 34x23 e se ce la faccio e se la pendenza lo consente cerco di mantenere la frequenza di pedalata più elevata, in quanto da seduto è più facile controllare l'equilibrio del mezzo anche a ritmi elevati.
 

ilbaio74

Gregario
22 Febbraio 2010
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Mooolto vecchia!
si...la tecnica di solito consiste nello scalare un dente in meno nel momento in cui ci si alza in piedi, per poi aggiungere un dente quando ci si siede. Ad esempio: sto pedalando seduto con il 34x23 e decido di rilanciare la velocità facendo più forza e quindi alzandomi in piedi. Poco prima di alzarmi mollo due denti e metto il 34x21. In questo modo in piedi sfrutto la forza in più scaricandola su un rapporto più redditizio, mentre quando tornerò a sedermi inevitabilmente il rapporto risulterà troppo duro e tornerò al 34x23 e se ce la faccio e se la pendenza lo consente cerco di mantenere la frequenza di pedalata più elevata, in quanto da seduto è più facile controllare l'equilibrio del mezzo anche a ritmi elevati.

grazie, oggi provo!
 

Daddy

Maglia Rosa
10 Settembre 2007
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2 - Bdc FRW Hunters Hill, Mtb FRW Eldorado, Scarpe Run Saucony e Asics
grazie, oggi provo!

Srinivasa aveva postato un'articolo molto esaudiente.
Faccio copia-incolla, se vuoi leggerlo tutto vai alla pag. 1.

Fuori sella "Come fare".
Innanzitutto, è bene evitare di alzarsi sui pedali in modo scomposto variando sensibilmente la propria traiettoria, ma continuare a pedalare il più vicino possibile alla propria linea di marcia. In secondo luogo, con l’esercizio e l’esperienza è possibile mettere a punto una fluidità di movimenti che si traduce nel mantenimento praticamente costante della velocità di marcia. E questo sia quando ci si alza sui pedali che quando si decide di sedersi nuovamente in sella. Proprio nell’azione del fuorisella, e proprio nel mettere in atto ciò che abbiamo appena detto, c’è bisogno di fare attenzione a un particolare, che sarà certamente apprezzato da chi pedala insieme a noi, che comunque, se ben eseguito, può, da solo, evitare molti dei problemi che spesso, purtroppo, causano le cadute in gruppo. Parliamo di quel metodo di pedalata che serve per scongiurare il più possibile il contatto tra la nostra ruota posteriore e quella anteriore di chi ci segue: quando ci si alza sui pedali, infatti, anche se non in maniera eclatante (tranne qualche caso di corridore davvero inesperto), c’è sempre un lieve rallentamento della velocità, causato dal lasso di tempo che intercorre tra la situazione di spinta da seduto e quella in piedi, cioè il tempo necessario ad alzarsi sui pedali prima di riprendere a spingere. Tale rallentamento, se siamo seguiti da corridori inesperti, può causare il contatto tra le ruote. A questa situazione, comunque, si può ovviare. A beneficio di tutti. Basta fare un paio di pedalate più energiche un attimo prima di alzarsi sui pedali e un attimo prima di rimettersi seduti. Così facendo, in entrambi i casi si aumenterà, seppure per poco, la velocità, anticipando e recuperando la successiva perdita, e ciò consentirà di evitare la collisione della nostra ruota posteriore con quella anteriore di chi ci segue. Per ciò che concerne l’impugnatura, invece, è bene alzarsi sui pedali tenendo una fra le impugnature che permettono maggiore brandeggio della piega manubrio e, dunque, un migliore governo della bicicletta. In pratica, si tratta di due possibili scelte: afferrare i corpi dei comandi al manubrio oppure la curva bassa laterale della piega manubrio. La prima scelta è preferibile in salita o comunque a basse velocità, la seconda quando la velocità è elevata oppure, anche in salita, nelle azioni più violente.

Personalmente alterno la pedalata seduto in piedi, ma ancora non ho capito bene, malgrado sono anni che pedalo, se per me è meglio stare sui pedali o seduto ;nonzo% (pratico molto runnig/salita e faccio gare in mtb), perchè sinceramente riesco ad esprimere buona velocità sia da seduto con alte rpm che in piedi, però ho con una predilezione per il fuori sella (68kg x 175 tronco robusto).
Sarebbe interessante fare di test come dice sirinvasa qualche post indietro (però mica siamo prof:mrgreen:).
Ciao e buone pedalate in salita.o-o
 

advanced58

Apprendista Passista
1 Agosto 2008
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Specialized Allez Comp,Campagnolo Veloce,Campagnolo Eurus.Radon ZR Team 7.0
Secondo me è una scelta molto personale.Per esempio un mio amico non riesce proprio ad andare fuorisella,altri non spingono molto da seduti.Per quanto mi riguarda dipende dal tipo di salita e dalla sua lunghezza e pendenza.Sulle corte molto ripide uso lo slancio fuorisella,sulle lunghe alterno da seduto a fuorisella per decongestionare i muscoli,su salite come il Giau e il Fedaia c'è poco da fare.....il fuorisella è d'obbligo almeno per i meno allenati.
Valerio.
 

Joe_T

Ciclo Randagio
11 Ottobre 2016
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Quando nel ritornare seduti in sella, dopo un rilancio, e in generale dopo dei tratti percorsi in fuorisella, non mi è immediato ritrovare la mia posizione; in particolare nel mio caso tendo a correggere puntualmente riportandomi un po più indietro per ritrovare la mia posizione, può essere sintomo di un arretramento non adatto? o di un altezza sella un filo alta?
Diversamente se non mi alzo sui pedali, la mia posizione non cambia e resta quella.
Capita anche a Voi??
 
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THE MATRIX M+

Passista
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Wilier zero 7 black/red Record
Quando nel ritornare seduti in sella, dopo un rilancio, e in generale dopo dei tratti percorsi in fuorisella, non mi è immediato ritrovare la mia posizione; in particolare nel mio caso tendo a correggere puntualmente riportandomi un po più indietro per ritrovare la mia posizione, può essere sintomo di un arretramento non adatto? o di un altezza sella un filo alta?
Diversamente se non mi alzo sui pedali, la mia posizione non cambia e resta quella.
Capita anche a Voi??
Non mi capita, forse ci devo fare più caso...