Al tour i premi sono circa il doppio di quelli del Giro, la verde lo scorso anno ha preso 25000 euro, al giro credo 15000. Non sono differenze tali da dire, porto a termine o no il giro (soprattutto perchè la cifra viene divisa tra corridori e staff). E' questione di prestigio, e su questo non ci piove, e anche di programmazione visto il mondiale per velocisti che c'è quest'anno. Anche a me non piacciono i ritiri programmati, tutt'altro, lo scorso anno addirittura Boonen si è ritirato e poi a preso il via al giro del belgio vincendo delle tappe mentre il giro d'italia si correva ancora (col permesso, scandalosamente, concesso dall'UCI).
Però quando facevano così gli italiani alla vuelta e al tour (Cipollini) per poi vincere i mondiali andava a tutti bene.
* Permettimi una lieve puntualizzazione, il permesso fu rilasciato da RCS, quindi l'UCI lo autorizzò a gareggiare in Belgio. Data la penuria di nomi di richiamo, RCS trovò l'accordo con la formazione belga per schierarlo al via garantendogli la possibilità di correre in casa.
Sono controcorrente, Greipel ha rispettato il Giro nonostante il ritiro.
A differenza di molti sui colleghi si è fatto le classiche sul pavè,
impegnandosi, il Giro, poi andrà al Tour, successivamente ci sarà il mondiale, che cosa doveva fare?
Inoltre son stati onesti, meglio di un finto ritiro in corsa e/o vederlo arrivare fuori tempo massimo.
Non è soltanto una questione diretta tra le entrate economiche della maglia rossa e verde, i main sponsor delle squadre investono milioni, quindi è lecito che puntino ad ottenere la maggior visibilità e qui non c'è realmente paragone tra Giro e Tour. Secondo voi Lotto e Soudal preferirebbero la maglia rossa del Giro o qualche tappa al Tour de France? Greipel non può permettersi di arrivare stanco al Tour dove troverà i migliori velocisti più freschi di lui. Se non mi sbaglio accadde a Cavendish quando terminò il Giro e fece poi un Tour sottotono.
Purtroppo nei commenti televisivi prevale l'atteggiamento calcistico, stile ultrà, e la Lotto-Soudal, essendo una delle rare formazioni interamente straniera (corridori e ds), non ha grandi estimatori qui in Italia e Greipel non è venerato come Cavendish. Come squadra hanno raccolto già 4 vittorie e nelle tappe mosse vanno in fuga o almeno ci tentano. Gli anni passati non sono stati da meno, sono una tra le formazioni più costanti. Altre WT schierano organici inferiori a molte Professional e/o penosi rispetto alle potenzialità effettiva (ad esempio BMC e Dimension Data).
Facendo un paragone tennistico, il Tour è Wimbledon, il Giro e la Vuelta sono si e no Montecarlo.
Negli anni passati abbiamo visto scalatori puri ostinarsi a partecipare al Tour anche se il Giro aveva un percorso più congeniale alle loro caratteristiche (ad esempio Schleck).Lo stesso discorso lo si potrebbe fare per Cancellara, anche con il cronoprologo iniziale, non lo si è visto, naturalmente era comunque giustificato dalle gare sul pavè. Tony Martin? Non pervenuto anche quando c'erano cronometro a lui favorevoli, però facendo parte di una squadra "amica" va bene così.
Ma come si può oggettivamente paragonare l'ultima tappa del Tour con il Giro? Lasciamo perdere il patriottismo. In Italia non si trova neanche una sede stabile. L'ultimo arrivo di Milano è stato disgraziato, il palco premiazioni sembrava quello di una granfondo.
Torino sarebbe l'ideale dal punto di vista paesaggistico/architettonico e logistico in quanto facilmente raggiungibile da tutte le province piemontesi e da quelle lombarde, quindi si potrebbero garantire le tappe di montagna nei giorni precedenti.
Roma non soltanto non ha i soldi, ma del ciclismo non gli importa niente.
Le uniche due edizioni di Roma Maxima qualcosa vorranno dire. Poi bloccare la capitale, la domenica, credo sia logisticamente complicato, quando terminarono la corsa fecero una breve cronometro.