Confermo che la bici è del negozio di Giancarlo, persona competente, affidabile e, soprattutto, assai onesta: ti consiglia bene e non ti fa spendere cifre da capogiro inutilmente. Capace di assemblare otiime bici ed assistenza a prezzi davvero onesti. Non è produttore. Non so se il telaio in questione sia stato fatto da Bertoletti, so per certo che collabora con lui, così come, ultimamente, con Guerciotti.
Alla prima occasione, quando passerò da lui, gli farò presente questa discussione.
E se qualcuno non conosce il suo negozio, lo consiglio: piccola bottega, ma interessante luogo di ritrovo, anche solo per un saluto, una caramella o quattro chiacchere sul mondo della bici o dei Nomadi.
Forse me ne manca un pezzo e non capisco.
All'inizio si dice che la bici è "comprata da un amico da un signore che non si intendeva di bici".
Da ciò non si evince che ci sia un negozio.
Se poi la bici nuova è stata comperata in negozio, e il negozio è quello indicato in grassetto, benissimo.
Ma non credo che se la bici "comprata da un amico da un signore che non si intendeva di bici" è stata valutata 300 euro, allora dal "negozio di Giancarlo" debba per forza essere uscita ad un prezzo ugualmente stracciato.
300 euro per quella bici così equipaggiata è un prezzo ridicolo, questo a prescindere.
Se chi l'ha venduta non era per nulla informato di ciò, va da se che chi l'ha comprata se ne è approfittato oltre ogni ragionevole misura.
Se chi l'ha venduta è invece informato del valore di quella bici, allora qualche dubbio sul perché l'ha venduta a quel prezzo è lecito farselo, fermo restando che se uno ha bisogno di soldi può vendersi (giustamente) anche la bici a un prezzo stracciato.
Ma sono scenari molto diversi, e comunque l'ombra di essere davanti a un raggiro da parte di chi l'ha comprata nei confronti di chi 'ha venduta è più di un'ombra.
Dopodiché, il culo rode fino a un certo punto, io non mi sentirei con la coscienza pulita se comprassi quella bici a 300 euro.