Questa l'hai sentita a Zelig?
Se spostare la bici "costa" un TOT, spostare il proprio corpo, che pesa molto più della bici ed è anche molto più in alto, costa K*TOT con K molto maggiore di 1 sia per l'energia potenziale maggiore che per la massa.
Oltre ad essere altamente antiestetico, ma questo è un aspetto irrilevante ai fini del discorso.
I ciclisti sbattevano molto le spalle in salita fino agli anni 80, perché non avevano a disposizione molti rapporti, quindi spesso arrivavano con il 23 e su salite dure erano costretti a "stantuffare" come treni.
Ma la resa era quella che era, infatti.
L'essenza maxima dello scalatore è stato infatti Pantani, che con mani in presa bassa scattava con la schiena bella ferma e la bici, per quel poco, che ondeggiava. Considerando che scattare tenendo corpo e bici fermi è impossibile, quello del Panta resta l'andamento più redditizio, oltre che esteticamente da antologia. Certo, era unico, perché nessuno come lui era capace di fare km e km in presa bassa in salita, il video del record dell'Alpe d'Huez offre spunti inarrivabili per tutti gli altri.
In generale, però, in tutte le situazioni, il top è stare con le spalle ferme (i DS dicono che devi "tenere il bicchiere pieno sul collo") e muovere la bici il meno possibile. C'ho pure le dispense del corso da DS da qualche parte :eek:
Forse non mi sono spiegato bene...inclinare troppo la bici produce una spinta sui pedali con vettori obliqui, se il ciclista rimane fermo. Si disperde molta energia. Non me lo invento io. Ma è anche ovvio che non si deve essere dei tronchi