questa storia, oltre che tragica, sta diventando surreale...
in Italia lo sanno tutti che i limiti di velocità, nella maggior parte dei casi, servono a parare il cuxo agli amministratori locali che gestiscono le strade.
Poichè l'asfalto fa schifo, gli incroci sono mal segnalati, non ci sono piste ciclabili, ecc... i ti piazzo un limite "assurdo" ma così se succede qualcosa non sono responsabile (a Roma in alcune zone hanno messo limiti di 10 km/h!!!).
Mi spiace per Hayden, ma uno che non da la precedenza, ha le cuffiette, viene da una strada laterale, ha colpa e basta. Mi spiace per quel poveraccio che se lo è visto sbucare davanti (70 all'ora... mica andava a 120...) ed ora si trova addosso anche parte della colpa.
Se avesse preso invece di un noto motociclista il sig. Rossi, tranquillo che il perito periziava diversamente.
Così secondo me si fomenta ancora di più l'odio per i ciclisti, siamo proprio nel paese dei bambocci...
i limiti di velocità hanno un senso...
solo gli automobilisti (italiani mi vien da dire, e mi ci metto anch'io) li vedono come un impedimento al mito della velocità...
lo spazio di frenata aumenta con il quadrato della velocità...
a 50 km/h ti fermi in 20 m
a 70 km/h ti fermi in 40 m
(al netto del tempo di reazione, quindi in realtà è un po' di più...)
quindi 20 m posso fare la differenza...
in centro abitato ti sbuca un bimbo a 50 forse lo eviti, a 70 lo prendi sicuro...