telaio fatto su misura o bici da corsa industriale?

gazibo83

sc padovani 1909 cerchiamo nuovi iscritti
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bdc the andry lizard, gravel triban rc520
Ma scusami.
ma se fare un telaio su misura costa meno che una bici industriale, allora perchè la maggior parte della gente compra le industriali?
l'incidenza del prezzo allora la fa il montaggio della componentistica?

sei sicuro che un telaio su misura costi meno di uno industriale?
ho i miei dubbi...
 

Francesco#83

Pignone
12 Aprile 2014
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Obrii custom made - campagnolo potenza
vado a riesumare questa conversazione per riportare la mia esperienza.
dopo un paio di anni di "gavetta" su una bici modestissima, ma che mi ha permesso di avvicinarmi a questo sport senza svenarmi (btwin triban 3, regalo di una persona cara), mi sono trovato anche io innanzi al dubbio se prendere una bici "commerciale" o un su misura (abito sulla stessa strada di un telaista artigiano della mia zona). ora, già dopo le prime pedalate con la mia triban avevo accusato dei dolori a varie parti del corpo: avere un biomeccanico vicino casa mi ha permesso di scoprire subito i benefici della corretta posizione in sella. dolori spariti e con i giusti adattamenti (arretramento sella, attacco manubrio più corto) non ho mai avuto problemi nel fare uscite anche di 4h (mio record personale). ora, arriva il giorno in cui decido di prendere la mia prima bici da corsa "seria": stabilisco un budget e il materiale. escludo il carbonio - fuori budget e gusto personale - rimangono i metalli, alluminio e acciaio. l'acciaio ultimamente ha un costo non irrisorio, combina comodità e durata nel tempo, ma paga un pò il peso; l'alluminio sente la fatica, costa molto meno ed è più leggero, inoltre sul versante comodità non ho mai accusato grossi problemi. insomma per vari motivi punto a un top alluminio, e scopro che il riferimento - il caad - mi costa quanto fare il telaio su misura di pari equipaggiamento. ora, ammetto di avere delle misure un pò particolari (cavallo alto, busto in proporzione più corto, sono alto 1,82), però l'idea di avere un oggetto unico mi ha allettato non poco. il mio telaista di riferimento (è anche biomeccanico), da parte sua, crede molto nell’alluminio, materiale apparentemente snobbato ma che ha ancora molto da dire, parlando sempre di fasce di prezzo non altissime.
Il primo passaggio è prendere le misure antropometriche (compresa la posizione delle tacchette) e riportarle su una bici simulatore, che ha i vari punti di contatto regolabili: si modifica altezza sella, asse pedale/ginocchio e arretramento sella. Dopo di che si regola altezza e avanzamento del manubrio. A questo punto subentra l’occhio dell’artigiano, o comunque di chi mette in sella corridori da anni, perché un calcolo matematico delle misure non tiene conto di altri fattori. vieni osservato durante la pedalata per vedere se pedali in modo simmetrico, se non stai spingendo troppo con un solo lato, se il bacino mantiene la giusta posizione, se respiri bene. A questo punto si hanno le misure del telaio e, come dicono in officina, si staccano 8 tubi da uno scaffale che verranno tagliati e saldati (per il mio telaio tubi dedacciai). la cosa interessante, che non sapevo e su cui chiedo lumi anche a voi, è che ognuno di noi ha il proprio angolo di inclinazione del tubo piantone che, mi sembra di aver capito, è direttamente collegato alla struttura scheletrica di gamba e bacino. ecco, pare che questo angolo sia unico in ognuno di noi e il valore aggiunto del telaio su misura sarebbe proprio lavorare con questo angolo "giusto".
Il telaio è arrivato – cercherò di postare delle foto – ma è subito andato in verniciatura, ovviamente personalizzabile sia nella grafica, che nei colori (nel mio caso, abbiamo creato un argento simile all’argento mc laren f1 di qualche anno fa).
proverò a mandare altri aggiornamenti e perdonate il racconto lungo, ma mi faceva piacere condividerlo nella speranza che fosse utile a chi cerca informazioni.