Uno sguardo dal di dentro del mondo agonistico giovanile

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marco9023

Apprendista Passista
20 Luglio 2010
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bici da corsa
[MENTION=32624]aspirante contador[/MENTION] non lo sapevo, a vederle sembrano molto belle. Vedremo. [MENTION=44369]predone bergamasco[/MENTION] no il contrario:mrgreen:...nel senso che cipollini è su un altro pianeta come rigidità.
L'unico difetto delle cipollini è il prezzo, veramente troppo alto.
 

predone bergamasco

Apprendista Scalatore
3 Maggio 2012
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Mozzo
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bianchi oltrexr2 team lotto e tante bdc epoca

el pistolero 95

Scalatore
7 Settembre 2011
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Qualcuno prende a riferimento pinotti,ma non si dice mai in che tempi ha finito ingegneria... Perché se ci ha messo dieci anni non la riterrei proprio un impresa sovrumana.
Dal mio punto di vista conciliare un università seria con un attività che prevede più di 15 ore settimanali per uno che non abita nella città in cui studia è impossibile. Poi se per uno fa lo stesso laurearsi a 30 anni è un altro discorso.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Qualcuno prende a riferimento pinotti,ma non si dice mai in che tempi ha finito ingegneria... Perché se ci ha messo dieci anni non la riterrei proprio un impresa sovrumana.
Dal mio punto di vista conciliare un università seria con un attività che prevede più di 15 ore settimanali per uno che non abita nella città in cui studia è impossibile. Poi se per uno fa lo stesso laurearsi a 30 anni è un altro discorso.

per corsi di laurea piú difficili sono circa 6 ore al giorno di corsi.
a cui poi si deve aggiungere il tempo per studiare, fare stampe libri e copie oltre al resto (un minimo di vita sociale che a 20/25 anni credo sia obbligatoria altrimenti ci sono altri problemi).

rimane solo la mattina presto o la sera per allenarsi. la bici peró fatta ad un certo livello ha bisogno di tempo. almeno tre ore continue al giorno. per non parlare del riposo. quindi numeri alla mano se si vuole fare l'università in tempi "normali" allora la bici puoi scordartela. o almeno non puoi farla come si dovrebbe.
 

el pistolero 95

Scalatore
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per corsi di laurea piú difficili sono circa 6 ore al giorno di corsi.
a cui poi si deve aggiungere il tempo per studiare, fare stampe libri e copie oltre al resto (un minimo di vita sociale che a 20/25 anni credo sia obbligatoria altrimenti ci sono altri problemi).

rimane solo la mattina presto o la sera per allenarsi. la bici peró fatta ad un certo livello ha bisogno di tempo. almeno tre ore continue al giorno. per non parlare del riposo. quindi numeri alla mano se si vuole fare l'università in tempi "normali" allora la bici puoi scordartela. o almeno non puoi farla come si dovrebbe.
Ah lo so bene...mi alleno 9/10 ore a settimana, vivo a 50 km dalla facoltà e studio ingegneria civile a bologna... Non proprio il massimo della vita...
 

MBerge

Velocista
10 Luglio 2013
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
Qualcuno prende a riferimento pinotti,ma non si dice mai in che tempi ha finito ingegneria... Perché se ci ha messo dieci anni non la riterrei proprio un impresa sovrumana.
Dal mio punto di vista conciliare un università seria con un attività che prevede più di 15 ore settimanali per uno che non abita nella città in cui studia è impossibile. Poi se per uno fa lo stesso laurearsi a 30 anni è un altro discorso.

Su Pinotti ho pensato la stessa cosa, così ho cercato ed ho visto che si è laureato in 5, massimo 6 anni. Gambe e cervello sicuramente MOLTO sopra la media o-o
 

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
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Bergamo
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Marco Pinotti, l'impresa dell'ingegneredi Bibi Ajraghi

E dire che per mesi l’hanno chiamato “il geometra”, lui che è ingegnere, per via di quella rovinosa caduta al Tour de France che gli costò la frattura del naso e di due denti. «Ho ripensato alla caduta al Tour 2002, mi ero fratturato il naso e rotto due denti - racconta Marco Pinotti, 27 anni, bergamasco di Osio Sopra, primo sul traguardo di Doneztebe al Giro dei Paesi Baschi -, non ho ancora finito di sistemarmi la bocca».
Una vittoria voluta con grande tenacia, al termine di una corsa che l’ha visto in fuga per 137 chilometri.
«È stata una sensazione unica, bella, bellissima. Quando ai 300 metri mi sono girato ho provato una gioia immensa. Una gioia davvero indescrivibile, che anche adesso, a distanza di giorni, fatico a descrivere compiutamente con delle parole appropriate. Era una vittoria che desideravo da tempo, e non vi nascondo che dentro di me non pensavo più di ottenere. Invece...».
Invece a 27 anni, Pinotti ha realizzato la sua impresa più bella. Il bergamasco della Lampre ha coronato il suo sogno, dopo quello di mettersi in tasca una laurea in ingegneria gestionale, ottenuta nell’inverno del 2001, e sale in sella solo per passione.
«Gli esami li ho preparati in albergo, quando ero in ritiro con la squadra», dice.
Marco ha altri due fratelli, Alfredo e Sergio, laureati pure loro in ingegneria meccanica e gestionale. Eppure ha rifiutato decine di offerte di lavoro, alcune l’avrebbero lanciato nella professione.
«Cosa vuoi che ti dica? A me piace il ciclismo, sono un malato di bicicletta, anche se un giorno spero di percorrere la strada che hanno intrapreso i miei fratelli. Sai, io a scuola sono sempre andato molto bene, cosa che nel ciclismo non posso dire altrettanto. Infatti, in più di una circostanza mi sono posto la grande domanda: ma ha senso che io vada avanti? La risposta è stata sì. Ha senso perché questa è la mia passione, e dopo questa vittoria, dopo quella lunga cavalcata di quasi 140 km, mi sento in pace con me stesso, mi sento ripagato di quanto ho dato in questi anni. Forse mi accontento di poco, ma io mi accontento, sono felice di quello che sto facendo e sto ottenendo».
Nei mesi scorsi si è interessato anche all’iniziativa della Fondazione Adecco per il ciclismo: con la collaborazione dell’Accpi (l’associazione dei professionisti), l’Adecco ha aperto le porte del mondo del lavoro a decine di ex professionisti che avevano smesso: «Ho seguito anch’io i loro corsi - racconta Marco -perché pensavo al futuro».
Adesso però ha deciso di pensare a correre, in un ciclismo che sembra tornato a sorridergli
 

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
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Su Pinotti ho pensato la stessa cosa, così ho cercato ed ho visto che si è laureato in 5, massimo 6 anni. Gambe e cervello sicuramente MOLTO sopra la media o-o
da quello che ha sempre sostenuto sembrava avesse più cervello che gambe ... poi è tutto relativo, è ovvio che anche come atleta rispetto a noi è un mezzo fenomeno !!!
 

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
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Qualcuno prende a riferimento pinotti,ma non si dice mai in che tempi ha finito ingegneria... Perché se ci ha messo dieci anni non la riterrei proprio un impresa sovrumana.
Dal mio punto di vista conciliare un università seria con un attività che prevede più di 15 ore settimanali per uno che non abita nella città in cui studia è impossibile. Poi se per uno fa lo stesso laurearsi a 30 anni è un altro discorso.
ha impiegato 6 anni, praticamente come la media degli studenti di ingegneria, il difficile è che è riuscito a farlo conciliando la vita da Pro ...
diciamo che si è fatto un mazzo esagerato ma anche il lato economico ha aiutato ad affrontare le fatiche (considera che ha guadagnato come un bel manager).
 

el pistolero 95

Scalatore
7 Settembre 2011
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complimenti al signor pinotti allora...ma si è laureato in una università pubblica? lo chiedo perché mi viene difficile pensare che un pro possa aver dato esami in una sessione estiva(dove di solito si corre)...
 

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
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Bergamo
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complimenti al signor pinotti allora...ma si è laureato in una università pubblica? lo chiedo perché mi viene difficile pensare che un pro possa aver dato esami in una sessione estiva(dove di solito si corre)...
yes ... Università di Bergamo
avrà fatto degli enormi sacrifici ma è riuscito nell'impresa, cmq a detta di un mio collega con cui ha condiviso gli anni di studio, Pinotti era un ottimo studente, nettamente sopra media.
 
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SGT PEPPER

Pedivella
11 Novembre 2014
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mentana
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Bici
passoni animus titanium
Comunque, parlando di gare giovanili, che è l'argomento del topic : la stagione allievi è finita ; non pensavo fosse cosi' dura e che andassero cosi' forte...mio figlio ha corso 25 gare + 1 cronoscalata, nessun risultato di rilievo ma ha terminato in crescendo : l'ultima gara a Vecchiana , tutti corridori toscani , andatura veloce ( media finale 41,00) è rimasto sempre in gruppo , poi non è riuscito a tentare la volata perchè agli ultimi 500 m si è trovato un po' bloccato da una quasi caduta davanti a lui.Pero' è andata bene , sempre in gara ed è importante per lui che correva per il primo anno .
Vediamo la prossima stagione , almeno una da Juniores vuole provare.
 

lucas.

Scalatore
17 Aprile 2008
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Isola bergamasca (BG)
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Bici
Coppi mythical
Cmq, Pinotti a parte, una persona giovane adolescente è il risultato dell'educazione della famiglia e di quello che la famiglia gli permette/dà la possibilità di fare.
Pinotti è un fenomeno, senz'altro, però voglio vedere in cosa si sia dovuto concentrare. Evidentemente non doveva fare altro che studiare e pedalare e non pensare a :
- fare la spesa
- lavare e stirare
- pulire la casa
- andare per uffici a risolvere problemi di burocrazia
- pagare bollette e dirimere questioni annesse
- avere responsabilità su immobili con riunioni e perdite di tempo relative
- discutere in prima persona di qualsivoglia problema domestico

Non sembra ma quando sei da solo c'è un limite alle cose che si possono fare anche perchè la giornata è di 24 ore e non 40 e bisogna dormire almeno 7 o 8 .
Poi se ha fatto anche questo, beh è un superfenomeno, ma non ci credo neanche a morire.
Sicuramente poteva permettersi questi servizi pagando ? Possibile , e qui c'è un altro problema che si sovrappone agli altri e cioè il fatto che non penso che all'epoca prendesse 5 euro al giorno da dilettante. E questo incide moltissimo. Succedeva 15 anni fa, oggi non credo sia più così.
 

Diego56

Apprendista Passista
22 Gennaio 2009
951
56
67
Rivara Canavese
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In acciaio
Cmq, Pinotti a parte, una persona giovane adolescente è il risultato dell'educazione della famiglia e di quello che la famiglia gli permette/dà la possibilità di fare.
Pinotti è un fenomeno, senz'altro, però voglio vedere in cosa si sia dovuto concentrare. Evidentemente non doveva fare altro che studiare e pedalare e non pensare a :
- fare la spesa
- lavare e stirare
- pulire la casa
- andare per uffici a risolvere problemi di burocrazia
- pagare bollette e dirimere questioni annesse
- avere responsabilità su immobili con riunioni e perdite di tempo relative
- discutere in prima persona di qualsivoglia problema domestico


Non sembra ma quando sei da solo c'è un limite alle cose che si possono fare anche perchè la giornata è di 24 ore e non 40 e bisogna dormire almeno 7 o 8 .
Poi se ha fatto anche questo, beh è un superfenomeno, ma non ci credo neanche a morire.
Sicuramente poteva permettersi questi servizi pagando ? Possibile , e qui c'è un altro problema che si sovrappone agli altri e cioè il fatto che non penso che all'epoca prendesse 5 euro al giorno da dilettante. E questo incide moltissimo. Succedeva 15 anni fa, oggi non credo sia più così.

;nonzo%;nonzo% Ma questo discorso non si può fare per dei ragazzi che frequentano l'università. Questi ragazzi devono solo pensare a studiare e se lo fanno, a fare bene il loro sport. Chi vuole studiare e prendere bei voti a scuola, di tempo per gli allenamenti ne rimangono pochi e purtroppo bisogna rubarli allo studio e al divertimento. Chi va all'università e vive in casa tutte le cose che hai elencato tu non le deve fare o almeno non tutte per cui non vedo cosa centrano.
 

gepp1

Apprendista Cronoman
2 Gennaio 2009
3.448
55
trentino
www.mtbisera.it
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multitasking
L'università di Trento ha avviato ormai da Qlc anno il progetto UniTeamTn nel mondo del triathlon. Qst 'anno ha "sfornato" Gianluca Pozzati che ha cominciato ad entrare stabilmente nel giro della nazionale e continua il percorso di studi con ottimi profitti.
IMHO nn bisogna essere superiori ma semplicemente avere una vita organizzata al 100% e se ci riescono col tri che prevede tre sport, certo ci van sacrifici xchè si alzano la mattina alle 5 x essere in piscina alle 6 ma se vuoi primeggiare esci anche se piove o fa freddo quindi è tutto fattibile.


Spedito con piccione viaggiatore ;)
 

el pistolero 95

Scalatore
7 Settembre 2011
5.926
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per quanto mi riguarda,se la vita mi ha insegnato qualcosa è che nella vita conta molto di più avere i controcazzi che non un quoziente intelligente di 150...ne ho visti tanti fare i fenomeni(sia a scuola che nello sport) per poi arenarsi ma quelli che poi si sono realizzati erano coloro che magari non godevano del miglior talento ma delle maggior voglia.
 
Stato
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