SAPETE LA RIPOSTA DEL NEGOZIANTE CHE DUE MESI FA HA INCASSATO PIU DI 5000 EU PER LA BICI " NON CI POSSO FARE NIENTE"
VOLETE SAPERE IL NOME DEL NEGOZIO:
DREAMTEAM DI ASTI dove ho comperato non so piu quante bici .
vergognoso
Non conosco la Dreambike di Asti e non mi permetto di esprimere giudizi pero' posso dirti che nel mio caso il rivenditore e' stato all'altezza e mi ha agevolato in ogni modo,mettendomi anche a disposizione gratuitamente un telaio per due mesi e velocizzando le operazioni di spedizione e rientro del mio telaio. Io non me la sento di imputare a lui la responsabilita' e tantomeno posso pretendere che si accolli il costo di un telaio nuovo quando la casa madre dichiara che il danno e' stato causato da me. La responsabilita' e solo di Specialized che e' bravissima a far strapagare i propri prodotti che fanno volare in salita i vari Contador, Nibali,Aru,ecc.ecc,ma quando si tratta di tirare fuori qualche soldino di risarcimento scompare permettendosi anche di non rispondere in maniera scritta ai clienti!Denunciali e fatti risarcire assolutamente i primi due anni e' responsabile il negoziante e la casa costruttrice Specialized, io per una risposta del genere gli facevo chiudere il negozio, ma che razza di negozianti sono!
Manda il tutto all' indignato speciale del TG5, che cosi si sputtaneranno a livello nazionale, oltre che locale!
Gli fai chiudere l'attivita', a questi imbranati della Dreambike di asti!!
Ho visto poco fa' il loro sito internet, e ho notato i proprietari, da ridere!
Io saro' all'antica ma preferisco ancora toccare con mano la roba che devo comprare e avere di fronte una persona fisica con cui scambiare sei pareri. E' logico che il negozio non puo' essere competitivo con i prezzi online ma il servizio deve essere pagato.Mi permetto di rispondere al mio coetaneo roby1967 che scrive che lui compra tutto su internet, perché si risparmia, sperando di non annoiare nessuno.
Le vendite on-line in tutti i settori sono cresciute molto negli ultimi anni. Internet si è proposto come alternativa anche in settori dove non era ancora presente e sta prendendo la sua giusta fisiologica quota di mercato che risponde, cioè all'esigenze di un certo tipo di clientela. Dove internet è arrivato prima che in Italia, oggi non cresce più. http://www.lsa-conso.fr/nrf-2015-le-magasin-cette-nouvelle-tendance,197545# (scusate se è in Francese). Internet è stato molto importante anche perché, man mano che ha preso piede, ha obbligato i negozi fisici, almeno quelli lungimiranti, a evolversi e migliorare, per potersi offrire con successo, ma non con le stesse armi offerte dai negozi on-line (prezzo), perché lì non hanno alcuna possibilità, ma puntando sul servizio e l'assistenza che non sono peculiarità del negozio on-line. E' chiaro che molti negozi che non hanno capito questo, hanno già chiuso, o stanno chiudendo, perché perdono clienti. L'esempio di questi ultimi post sembra abbastanza emblematico. Dopo 25 anni nel settore, da quasi tre, sto cercando di affiancarmi ai negozi, secondo un concept che viene dalla Francia e che funziona dal 2000 (tempi non sospetti), per dare la possibilità ai negozi fisici di proporsi come valida alternativa a internet, non dal punto di vista del prezzo e le cose funzionano anche in Italia, come in Francia e come anche in Italia già in altri settori, perché in fin dei conti non c'è niente da inventare, solo da applicare anche nel settore ciclo. Vi faccio un esempio : se una bicicletta viene acquistata presso un negozio che lavora sotto una delle nostre insegne, può essere assicurata contro il danno accidentale e/o contro il furto. C'è qualcuno che dà valore a questo servizio ? I riscontri ci dicono di sì. E guarda caso, non si può ottenere, né da negozi on-line, né da altri negozi. E questo è solo uno dei tanti esempi. Pensate ai negozi "sotto insegna" di qualsiasi settore, pensate alla loro organizzazione, al loro format, alla loro preparazione, alle loro idee, alla loro comunicazione In altri paesi ci sono anche nel settore ciclo. Noi stiamo cercando di portarli anche in Italia. Non pensate che potrebbero essere considerate una valida alternativa alle vendite on-line, per una certa clientela che non cerca solo "il prezzo più basso" ? Buone pedalate a tutti !
Tutto il mondo e' paese, anche qui ci sono i ciarlatani,ma per fortuna ci sono ancora quelli innamorati della propria professione anche se fanno sempre piu' fatica a resistere visto il periodo.Ciao emac...io non so' in veneto e nel resto d'italia come siano i proprietari di negozi di bici..(simpatici,arroganti o altro)pultroppo da noi in piemonte..una buonas parte di venditori Di bici..pensano di essere piu furbi..e di fregare i clienti..oltre a essere leggermente arroganti..di essere i soli padroni della verita'.la legge e una sola...basta vendere..poi come si fa'non interessa...e questo non e giusto..sai quante fregature mi sono preso?adesso faccio attenzione..mi informo..
Mi permetto di ricordare che la legge (identica in tutta Europa) prevede che della garanzia risponda colui che ha venduto il bene e nessun altro (vedi anche a http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=175926). Per cui, per quanto possa essere sgradevole, il produttore/distributore non ha alcun obbligo di rapportarsi con il consumatore.
Il fatto che il produttore/distributore non abbia riconosciuto la garanzia di per sè non solleva il venditore: in caso di contenzioso giudiziario potrà essere un elemento di prova ma nulla dimostra che sia corretto o determinante.
Si, ho capito, apri un contenzioso, il rivenditore dimostra che ha fatto quello che doveva fare e cioè spedire il telaio alla casa madre, dimostra che la casa madre ha periziato che il telaio non è' difettoso e che quindi la garanzia non copre e la palla torna a te. A questo punto cosa fai? Apri un contenzioso con Specialized ?Mi permetto di ricordare che la legge (identica in tutta Europa) prevede che della garanzia risponda colui che ha venduto il bene e nessun altro (vedi anche a http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=175926). Per cui, per quanto possa essere sgradevole, il produttore/distributore non ha alcun obbligo di rapportarsi con il consumatore.
Il fatto che il produttore/distributore non abbia riconosciuto la garanzia di per sè non solleva il venditore: in caso di contenzioso giudiziario potrà essere un elemento di prova ma nulla dimostra che sia corretto o determinante.
la casa madre ha periziato che il telaio non è' difettoso
Si, ho capito, apri un contenzioso, il rivenditore dimostra che ha fatto quello che doveva fare e cioè spedire il telaio alla casa madre, dimostra che la casa madre ha periziato che il telaio non è' difettoso e che quindi la garanzia non copre e la palla torna a te. A questo punto cosa fai? Apri un contenzioso con Specialized ?
Ragazzi comunque un mio consiglio per una bici non ci spendete 5000 Euro, non ne vale la pena, vi danno le sole!
Capace telai da 500.00 euro , e non si crepano mai!
SPECIALIZED = SPECIALIZZATE A ROMPERSI! :)
Si, ho capito, apri un contenzioso, il rivenditore dimostra che ha fatto quello che doveva fare e cioè spedire il telaio alla casa madre, dimostra che la casa madre ha periziato che il telaio non è' difettoso e che quindi la garanzia non copre e la palla torna a te. A questo punto cosa fai? Apri un contenzioso con Specialized ?