ESCLUSIVO: "Si, io pago per correre"

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Che sia dovuto a queste pratiche è da vedere. Sempre che poi sia pratica solo italiana.

Da vedere, certo, ma è difficile capire il senso economico e sportivo di assumere un corridore che sai non essere capace di fare il ciclista elite, farti pagare tutto o parte dello stipendio tramite sponsorizzazioni per poi restituirglieli, fargli fare una serie di gare - togliendo posto a un corridore meritevole - in cui fa una serie continua di DNF per poi fartelo trovare magari dopato.
Evidentemente ci sono altri giri di cui nel processo non se n'è parlato (riportati da diversi organi di stampa comunque). Se fosse solo questo sarebbe più onesto da parte loro non stipendiare il corridore e che si faccia mantenere da mamma e papà. Non si può? A fine anno cambi denominazione, sede e via al giro d'italia!
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Bici
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Ho letto questo articolo sulla lettera scritta da Gianni Savio, come quasi tutti di noi non ho sotto mani le carte, io mi sento di dare ragione a Savio. Di soldi ce ne son pochi ma un conto è ingaggiare un ciclista proposto dagli sponsor, un conto è chiedere i soldi per correre. La giustizia li ha assolti, quindi capitolo chiuso.


http://www.ciclonews.it/news_scheda.php?id=55109
 

gibo2007

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dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Mah, secondo me "gli atleti meritevoli" non avrebbero ad ogni modo avuto gran ritorno dal correre in squadre che usano queste pratiche.
Le squadre serie sanno riconoscere i veri talenti e se li trovano sono i primi a metterli sotto contratto.

Non è che coi soldi oltre al posto ti danno anche un paio di gambe per star dietro a Contador...

Piuttosto bisogna vedere se uno che già è disposto a pagare per fare il pro magari sia disposto a pagare anche altro per restare tra i pro...

Tra gli atleti meritevoli che hanno cominciato con le squadre in questione ci sono, solo tra quelli in attività, Rosa, De Marchi, Felline, Colbrelli, Battaglin...Mi auguro che non abbiano dovuto pagare anche loro, ma non ne sono convintissimo.

Ricordo comunque, senza voler fare un trattato di diritto costituzionale su un forum di ciclismo, che l'articolo 36 della nostra costituzione (quindi nella parte che racchiude i principi generali di funzionamento dello stato) riporta che per ogni prestazione lavorativa dev'essere corrisposta una retribuzione (proporzionale per qualità e quantità al lavoro fatto, impegno ecc ecc.). Visto che parliamo di professionisti che lavorano, è chiaro che se il pagamento avviene solo tramite sponsorizzazioni di comodo non c'è alcuna retribuzione. Però prendo atto che il tribunale non ha sanzionato i tre DS nemmeno con una multa o una censura. Probabilmente il fatto di avere intestazioni di comodo all'estero (fa comodo essere italiani per essere invitati al giro, non se ci sono da rispettare delle regole evidentemente) ha impedito qualsiasi intervento sanzionatorio.

E ricordo che parliamo sempre di 32.000 euro lordi annui, ripeto 32.000 euro ovvero lo stipendio minimo per un ciclista elite, l'entità della cifra dello stipendio è importante per comprendere di cosa si sta parlando (corrisponde per il ciclista a circa 1300 euro netti al mese). Se non ricordo male per il neoprofessionista la cifra si abbassa a 24.000!
 

Ser pecora

Diretur
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Tra gli atleti meritevoli che hanno cominciato con le squadre in questione ci sono, solo tra quelli in attività, Rosa, De Marchi, Felline, Colbrelli, Battaglin...Mi auguro che non abbiano dovuto pagare anche loro, ma non ne sono convintissimo.

Ricordo comunque, senza voler fare un trattato di diritto costituzionale su un forum di ciclismo, che l'articolo 36 della nostra costituzione (quindi nella parte che racchiude i principi generali di funzionamento dello stato) riporta che per ogni prestazione lavorativa dev'essere corrisposta una retribuzione (proporzionale per qualità e quantità al lavoro fatto, impegno ecc ecc.). Visto che parliamo di professionisti che lavorano, è chiaro che se il pagamento avviene solo tramite sponsorizzazioni di comodo non c'è alcuna retribuzione. Però prendo atto che il tribunale non ha sanzionato i tre DS nemmeno con una multa o una censura. Probabilmente il fatto di avere intestazioni di comodo all'estero (fa comodo essere italiani per essere invitati al giro, non se ci sono da rispettare delle regole evidentemente) ha impedito qualsiasi intervento sanzionatorio.

E ricordo che parliamo sempre di 32.000 euro lordi annui, ripeto 32.000 euro ovvero lo stipendio minimo per un ciclista elite, l'entità della cifra dello stipendio è importante per comprendere di cosa si sta parlando (corrisponde per il ciclista a circa 1300 euro netti al mese). Se non ricordo male per il neoprofessionista la cifra si abbassa a 24.000!

Mi pare (ed è cosa nota) che sia emerso che non tutti pagano per correre.
La cosa delle intestazioni all'estero è una possibilità (confermata?), ma mi pare che più che altro non ci siano state prove valide a supporto.

Giustissimo ricordare l'articolo della costituzione.
La realtà però è un tantinello diversa in tutto il mondo del lavoro, non solo per i poveri ciclisti. Il che forse fa pensare che sia proprio il diritto per com'è concepito ad avere qualche falla.
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Giustissimo ricordare l'articolo della costituzione.
La realtà però è un tantinello diversa in tutto il mondo del lavoro, non solo per i poveri ciclisti. Il che forse fa pensare che sia proprio il diritto per com'è concepito ad avere qualche falla.

I ci metterei anche la natura contrattuale.

Se non sbaglio ( nn vorrei scrivere castroneria) Il ciclista prof, come il calciatore sono lavoratori subordinati.

In professioni simili, essere equiparati a lavoratori subordinati, a mio avviso equivale ad un nonsense.
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Tra gli atleti meritevoli che hanno cominciato con le squadre in questione ci sono, solo tra quelli in attività, Rosa, De Marchi, Felline, Colbrelli, Battaglin...Mi auguro che non abbiano dovuto pagare anche loro, ma non ne sono convintissimo.

Ricordo comunque, senza voler fare un trattato di diritto costituzionale su un forum di ciclismo, che l'articolo 36 della nostra costituzione (quindi nella parte che racchiude i principi generali di funzionamento dello stato) riporta che per ogni prestazione lavorativa dev'essere corrisposta una retribuzione (proporzionale per qualità e quantità al lavoro fatto, impegno ecc ecc.). Visto che parliamo di professionisti che lavorano, è chiaro che se il pagamento avviene solo tramite sponsorizzazioni di comodo non c'è alcuna retribuzione. Però prendo atto che il tribunale non ha sanzionato i tre DS nemmeno con una multa o una censura. Probabilmente il fatto di avere intestazioni di comodo all'estero (fa comodo essere italiani per essere invitati al giro, non se ci sono da rispettare delle regole evidentemente) ha impedito qualsiasi intervento sanzionatorio.

E ricordo che parliamo sempre di 32.000 euro lordi annui, ripeto 32.000 euro ovvero lo stipendio minimo per un ciclista elite, l'entità della cifra dello stipendio è importante per comprendere di cosa si sta parlando (corrisponde per il ciclista a circa 1300 euro netti al mese). Se non ricordo male per il neoprofessionista la cifra si abbassa a 24.000!

Sono numeri che dovrebbero far riflettere nel mondo dello sport professionistico. Credo che questa cifra non la prenda nemmeno il magazziniere dell'ultima squadra di serie B nel calcio.... un ciclista che si fa un bel mazzo prende uno stipendio di queste dimensioni e una volta terminata la carriera deve reinventarsi qualcosa.
 

B&C

Apprendista Passista
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Bici
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Tra gli atleti meritevoli che hanno cominciato con le squadre in questione ci sono, solo tra quelli in attività, Rosa, De Marchi, Felline, Colbrelli, Battaglin...Mi auguro che non abbiano dovuto pagare anche loro, ma non ne sono convintissimo.

Ricordo comunque, senza voler fare un trattato di diritto costituzionale su un forum di ciclismo, che l'articolo 36 della nostra costituzione (quindi nella parte che racchiude i principi generali di funzionamento dello stato) riporta che per ogni prestazione lavorativa dev'essere corrisposta una retribuzione (proporzionale per qualità e quantità al lavoro fatto, impegno ecc ecc.). Visto che parliamo di professionisti che lavorano, è chiaro che se il pagamento avviene solo tramite sponsorizzazioni di comodo non c'è alcuna retribuzione. Però prendo atto che il tribunale non ha sanzionato i tre DS nemmeno con una multa o una censura. Probabilmente il fatto di avere intestazioni di comodo all'estero (fa comodo essere italiani per essere invitati al giro, non se ci sono da rispettare delle regole evidentemente) ha impedito qualsiasi intervento sanzionatorio.

E ricordo che parliamo sempre di 32.000 euro lordi annui, ripeto 32.000 euro ovvero lo stipendio minimo per un ciclista elite, l'entità della cifra dello stipendio è importante per comprendere di cosa si sta parlando (corrisponde per il ciclista a circa 1300 euro netti al mese). Se non ricordo male per il neoprofessionista la cifra si abbassa a 24.000!

..a leggere queste cifre viene da fare ancora di più i complimenti a questi ragazzi la cui passione per la bicicletta è così grande da fare tutti i sacrifici che fanno per poco più di mille euro al mese..