Salve a tutti dopo circa 1 ora e mezza di pedalata su percorso collinare mi accingo ad affrontare una salita piuttosto impegnativa,che in questione è quella che da valdobiadene porta in cima ad un monte che non son il nome,secondo il gps doveva essere una 9 km con pendenza del 10%,per un errore mio ,sara stata la fatica,sbaglio strada e continuo fino in vetta,ad un certo punto inizio a vedere tutto grigio,ma continuo a pedalare,fino al punto che arrivato su circa 13 km di salita costanti,decido di scendere dalla bici e buttarmi a terra,bhe per 10 minuti sono rimasto steso a terra senza avere forze di rialzare un dito,dopo diche torno indietro e me faccio tutta in discesa,ma mi accogo di essere veramente in difficolta ,la discesa lo fatta in condizioni pietose,e per il resto arrivare a casa fu un'impresa ogni salitella sembrava un muro,ma veramente la bdc spacca cosi tanto?
quasi svenimento in salita
- Creatore Discussione giammo82
- Data di inizio
avevi assunto carboidrati nelle 2h antecedenti ? avevi la mani sudate -tremore (calo glicemico) ?
La salita e' quella delle Pianezse, quasi sicuramente, ed è abbastanza impegnativa. Probabilmente hai avuto una crisi di fame, i sintomi sembrano quelli, o comunque il grado di preparazione non prevedeva ancora l'effetto azione di salute impegnative....
1 ora e mezza è già troppo se poi parti a digiuno ancora peggio ! io a digiuno faccio solo giri brevi se voglio bruciare un pò di grazzi, ma dopo un ora e mezza massimo sono già sotto la doccia
E hai bevuto nel mentre?
Sei abituato a questo tipo di itinerario? Nel senso, sei allenato?
Problemi di pressione?
Insomma, le motivazioni possono essere di vario genere, difficile azzardare delle ipotesi così.
probabile ipoglicemia; in alternativa una sindrome vasovagale con conseguente crisi ipotensiva. (Mia moglie medico e ciclista mi sta suggerendo )
Prova a far andare la macchina senza benzina e vedi se riesci a farla andare.
Per andare in bici bisogna alimentarsi correttamente,prima,durante e dopo.
Fare un giro con salite impegnative a digiuno,io non sono un medico,ma a mio parere è un non troppo velato tentativo di suicidio.
sono poco allenato la cosa curiosa è che in vita mia non avevo mai sperimentato questa sensazione,ossia vedere grigio, ed non aver forza di alzare un dito,comunque mi allenero di piu e vedro di non arrivare a diguno..
ps: comunque 2 ore prima avevo fatto pranzo non penzo di essere proprio a digiuno
ps: comunque 2 ore prima avevo fatto pranzo non penzo di essere proprio a digiuno
(Ale74)
Maglia Amarillo
- 17 Agosto 2010
- 8.430
- 246
- Bici
- sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
4x16
Maglia Iridata
- 21 Marzo 2010
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- Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
non sono un medico ma il fatto che tu vedessi tutto grigio mi fa pensare ad un calo di pressione, sicuramente collegato ad una crisi glicemica
Bravo!
A digiuno affronti una salita di 13 km al 10%?
Ancora bene che non è andata peggio.
Dovevi almeno 2 ore prima fare una bella colazione, partivi per il tuo giretto, poi prima di affrontare la salita una barretta o un gel non avrebbero fatto male?
Il tuo grado di preparazione a che livello è?
Hai mai affrontato una salita del genere?
Quanti km hai sulle gambe quest'anno.
Sono tanti fattori da non sottovalutare, ma mai dico mai fare le cose a random, onde evitare problemi.
Mi raccomando fai le cose con più buonsenso.
A digiuno affronti una salita di 13 km al 10%?
Ancora bene che non è andata peggio.
Dovevi almeno 2 ore prima fare una bella colazione, partivi per il tuo giretto, poi prima di affrontare la salita una barretta o un gel non avrebbero fatto male?
Il tuo grado di preparazione a che livello è?
Hai mai affrontato una salita del genere?
Quanti km hai sulle gambe quest'anno.
Sono tanti fattori da non sottovalutare, ma mai dico mai fare le cose a random, onde evitare problemi.
Mi raccomando fai le cose con più buonsenso.
(Ale74)
Maglia Amarillo
- 17 Agosto 2010
- 8.430
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- Bici
- sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
affermazioni sensate e corrette.
Però, lui, ha affermato quanto segue:
Per me la cosa migliore resta andare dal medico
Lo sport è salute... Questo è il motivo principale per il quale lo si pratica, qualunque esso sia. Strapazzarsi su una salita al di fuori delle proprie possibilità non ha niente a che vedere con lo sport... È una idiozia gratuita, fine a se stessa. A volte si dice "le salite vanno rispettate", ma in realtà ciò che va rispettato è te stesso: non c entra nulla aver mangiato un po di più o un po di meno, se quello che vai a fare sovrasta i tuoi naturali limiti. Aggiungo che conoscere i propri limiti è parte integrante dello sport stesso, è il modo in cui ognuno di noi è in grado o meno di autoregolamentare la disciplina che svolge.
barone03
Apprendista Passista
Sono delle tue zone Treviso, allora : se sei poco allenato come riferisci, come sempre il consiglio è quello di non affrontare salite lunghe, siamo ad inizi stagione e 10 km di salita sono troppi con pochi km nelle gambe, si comincia con il fondo, molto fondo, per poi buttare dentro qualche salita in agilità, aumentando poi i rapporti lunghi per fare esercizi di forza, questo in parte per le gambe, ma soprattutto per il cuore, fare salite senza allenamento vuol dire raggiungere quasi immediatamente la soglia il cuore a questo punto non invia più sangue alle gambe che comunque sono intossicate, nella descrizione della tua avventura inoltre riferisci di avere un GPS, ma non hai parlato di frequenza cardiaca.
Poi per quanto concerne l'alimentazione come ti hanno già detto, l'attività di resistenza sportiva allungata nel tempo va alimentata prima, durante e dopo, per avere benefici e non incorrere in problemi si inizia a bere prima dell'uscita basta un'ora prima più di mezzo litro d'acqua, due ore prima si assumono dei carboidrati, ovviamente zuccheri complessi, quelli che il nostro corpo assume nel tempo, non SEMPLICI come molti fanno che durano 2 km, creano picchi di glicemia (spesso pericolosi), perché poi si libera molta insulina "per spegnere l'incendio....), e poi terminano, durante l'attività si beve spesso e poco, e prima di uno sforzo VEDI PIANEZZE, si integra con un GEL o altro MALTODESTRINE, che stimolano e garantiscono forza, il rientro a casa si fa ovviamente più veloce dell'andata, stando attenti a defaticare gli ultimi 8-9 km, per ridurre a zero l'acido lattico, a casa poi si integra con acqua e possibilmente latte scremato il quale offre molti minerali che il nostro corpo trattiene a differenza dell'acqua dove con la minzione se ne vanno quasi tutti...questo è un comportamento generale da osservare poi ognuno lo affina al proprio corpo e metabolismo.
Per la cronaca poi pianezze solo i primi 11 km al piazzale (perché poi prosegue e c'è il pezzo più duro), ha una percentuale media del 6.8 %
Poi per quanto concerne l'alimentazione come ti hanno già detto, l'attività di resistenza sportiva allungata nel tempo va alimentata prima, durante e dopo, per avere benefici e non incorrere in problemi si inizia a bere prima dell'uscita basta un'ora prima più di mezzo litro d'acqua, due ore prima si assumono dei carboidrati, ovviamente zuccheri complessi, quelli che il nostro corpo assume nel tempo, non SEMPLICI come molti fanno che durano 2 km, creano picchi di glicemia (spesso pericolosi), perché poi si libera molta insulina "per spegnere l'incendio....), e poi terminano, durante l'attività si beve spesso e poco, e prima di uno sforzo VEDI PIANEZZE, si integra con un GEL o altro MALTODESTRINE, che stimolano e garantiscono forza, il rientro a casa si fa ovviamente più veloce dell'andata, stando attenti a defaticare gli ultimi 8-9 km, per ridurre a zero l'acido lattico, a casa poi si integra con acqua e possibilmente latte scremato il quale offre molti minerali che il nostro corpo trattiene a differenza dell'acqua dove con la minzione se ne vanno quasi tutti...questo è un comportamento generale da osservare poi ognuno lo affina al proprio corpo e metabolismo.
Per la cronaca poi pianezze solo i primi 11 km al piazzale (perché poi prosegue e c'è il pezzo più duro), ha una percentuale media del 6.8 %
Ultima modifica:
Mi permetto di aggiungere al sacrosanto consiglio di andare da un medico (e magari fare un elettrocardiogramma) l'altro consiglio: se cominci a sentire di non averne - anche senza arrivare a vedere grigio - NON continuare a pedalare, ma fermati !!!
Da come la racconti, sei stato molto fortunato !
PS comunque dopo una esperienza del genere, dovresti sempre girare con il frequenzimetro, e sapere a che frequenza fermarti (questa te la dirà il medico, non a spanne)
Da come la racconti, sei stato molto fortunato !
PS comunque dopo una esperienza del genere, dovresti sempre girare con il frequenzimetro, e sapere a che frequenza fermarti (questa te la dirà il medico, non a spanne)
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