Sono delle tue zone Treviso, allora : se sei poco allenato come riferisci, come sempre il consiglio è quello di non affrontare salite lunghe, siamo ad inizi stagione e 10 km di salita sono troppi con pochi km nelle gambe, si comincia con il fondo, molto fondo, per poi buttare dentro qualche salita in agilità, aumentando poi i rapporti lunghi per fare esercizi di forza, questo in parte per le gambe, ma soprattutto per il cuore, fare salite senza allenamento vuol dire raggiungere quasi immediatamente la soglia il cuore a questo punto non invia più sangue alle gambe che comunque sono intossicate, nella descrizione della tua avventura inoltre riferisci di avere un GPS, ma non hai parlato di frequenza cardiaca.
Poi per quanto concerne l'alimentazione come ti hanno già detto, l'attività di resistenza sportiva allungata nel tempo va alimentata prima, durante e dopo, per avere benefici e non incorrere in problemi si inizia a bere prima dell'uscita basta un'ora prima più di mezzo litro d'acqua, due ore prima si assumono dei carboidrati, ovviamente zuccheri complessi, quelli che il nostro corpo assume nel tempo, non SEMPLICI come molti fanno che durano 2 km, creano picchi di glicemia (spesso pericolosi), perché poi si libera molta insulina "per spegnere l'incendio....), e poi terminano, durante l'attività si beve spesso e poco, e prima di uno sforzo VEDI PIANEZZE, si integra con un GEL o altro MALTODESTRINE, che stimolano e garantiscono forza, il rientro a casa si fa ovviamente più veloce dell'andata, stando attenti a defaticare gli ultimi 8-9 km, per ridurre a zero l'acido lattico, a casa poi si integra con acqua e possibilmente latte scremato il quale offre molti minerali che il nostro corpo trattiene a differenza dell'acqua dove con la minzione se ne vanno quasi tutti...questo è un comportamento generale da osservare poi ognuno lo affina al proprio corpo e metabolismo.
Per la cronaca poi pianezze solo i primi 11 km al piazzale (perché poi prosegue e c'è il pezzo più duro), ha una percentuale media del 6.8 %