ho corso granfondo per diversi anni girando l'italia in lungo ed in largo partecipando a vari campionati (senza mai vincerne uno
). Poi un bel giorno, in una granfondo a cui ero regolarmente iscritto, in fase di partenza una brutta caduta, in cui io non ero coinvolto ma che ho visto perfettamente, mi ha fatto scattare un pensiero: ma perchè devo rischiare l'osso del collo per arrivare ...esimo???
lo ammetto, ho preso paura!!!:afraid::afraid::afraid:
ora non mi iscrivo più alle granfondo ma le vado a fare da "portoghese" naturalmente evitando i primi di chilometri di pianura dove si va a tutta e si rischia.
Aspetto che il gruppo dei primi mi raggiunga a metà della prima salita (dove solitamente il gruppo si è già frazionato e i rischi sono molto inferiori) mi faccio sfilare e provo a stargli dietro finchè ne ho. quando non ne ho più li lascio e aspetto il gruppo dietro e rifaccio lo stesso fino a che non trovo il gruppo in cui riesco a stare.
Non usufruisco dei ristori, delle docce e dei pasta party, "sfrutto" la gentilezza dei volontari che presidiano gli incroci e dei poliziotti che bloccano il traffico.
Che c'è di male in tutto questo?
Dite che potrei fare lo stesso percrso un altro giorno? lo faccio ed anche più di una volta!(naturalmente stò parlando di gare vicine a casa)
Sono un pericolo per gli altri? Sto dietro a tutti con almeno una bici di spazio da quello avanti a me (per paura) e comunque nel caso dovessi distrarmi sono assicurato anche per danni verso terzi
a voi piace correre per poter dire "ci ho messo x tempo" (piaceva anche a me), ora a me non più!
Ora vi chiedo, perchè non posso farlo o perchè devo sentirmi in colpa se lo faccio?
A me piace e diverte come a voi piace e diverte avere un numero ed un chip!
Il mio non è un problema economico, infatti dove c'è la partenza alla francese mi iscrivo e partecipo alle randonneè, ma è proprio un problema di paura delle partenze. Cosa devo fare? andare da uno psicoloco o fare come faccio? dite quello che volete ma scelgo mille volte la seconda!!!