Pantani : Froome = Janis Joplin : Avril Lavigne

zocca

Pedivella
15 Maggio 2010
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Ao
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Di E Effe ...
Non conta solo vincere. Conta soprattutto come lo si fa. E Pantani, rispetto al suo microcosmo, era un alieno. Questa è una frase tratta da un articolo scritto su Marco Pantani da Gianni Mura, uno che di ciclismo ha scritto per una vita e che lo ha fatto con cognizione di causa.
Abbiamo assistito ad un Tour de France noiosetto in cui il vero vincitore morale è Sagan, l'unico ad emozionare e divertire. In quanto a Froome, beh, rappresenta l'archetipo di un ciclismo basato sulla programmazione e la scientificità, il ragionamento ed il calcolo, certamente privo di spettacolarità ed emozione. Che ne pensate, vi piace questo ciclismo? o-o
 

Vincenzo66

Novellino
26 Giugno 2013
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Specialized
Come scriveva bene Dino Buzzati, il ciclismo (quello vero) è epica.
Marco Pantani ha incarnato l'archetipo dell'eroe, con i suoi grandi successi e con le sue debolezze di uomo.
Anche il giro di Nibali mi ha entusiasmato! Cadere, riprendersi e vincere. E quel pianto dopo l'arrivo...
Froome ci prova (bella la fuga in discesa) ma proprio non è nelle sue corde... È un fortissimo atleta, meticoloso, scrupoloso, diligente, ma non potrà mai toccare il cuore...
Io, intanto, continuo ad aspettare Bartali...
 

gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Non conta solo vincere. Conta soprattutto come lo si fa. E Pantani, rispetto al suo microcosmo, era un alieno. Questa è una frase tratta da un articolo scritto su Marco Pantani da Gianni Mura, uno che di ciclismo ha scritto per una vita e che lo ha fatto con cognizione di causa.
Abbiamo assistito ad un Tour de France noiosetto in cui il vero vincitore morale è Sagan, l'unico ad emozionare e divertire. In quanto a Froome, beh, rappresenta l'archetipo di un ciclismo basato sulla programmazione e la scientificità, il ragionamento ed il calcolo, certamente privo di spettacolarità ed emozione. Che ne pensate, vi piace questo ciclismo? o-o

Io Froome lo paragonerei ad Armstrong, anche il texano aveva un modo simile di tenere cucita la corsa. Pantani, bè immenso non c'è che dire. Però non mi fossilizerei a fare il solito discorso "era tutto meglio una volta". Ho visto in questo tour prestazioni atletiche di spessore, tappe di montagna terminate ai 40 km/h di media. Corridori che sono arrivati al limite umano, senza oltrepassarlo... Come al solito il Tour è la più grande vetrina del ciclismo o-o
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
25 Maggio 2016
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classic
;nonzo%
non capisco i vostri paragoni (non sono un grandissimo intenditore ne di ciclismo ne di musica) maaaaaa......


non mi toccate la megagnocca Avril :angrymod: (almeno per come la ricordo qualche anno fa era un bel figurino, adesso l'è un pò che non la vedo, ma penso/spero non si sia slargata o imbruttita...)


:mrgreen:
 

a.ron.mtb

Novellino
23 Agosto 2007
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Basso Gap in acciaio
D'accordo su Sagan, premiato tra l'altro come il più combattivo, ma mi permetto di segnalare che i guizzi di fantasia in questo tour li ha avuti Froome attaccando in discesa sui pirenei e addirittura andando a cogliere un secondo posto (mi pare..) da passista assieme a Sagan. Gli avversari? Bloccati dalla paura di perdere? Certo la sky é uno squadrone ma proprio per questo se vuoi ottenere risultati devi rischiare.
 

Vannized

Pignone
2 Febbraio 2016
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certo, però prima A...poi Bi Ci
D'accordo su Sagan, premiato tra l'altro come il più combattivo, ma mi permetto di segnalare che i guizzi di fantasia in questo tour li ha avuti Froome attaccando in discesa sui pirenei e addirittura andando a cogliere un secondo posto (mi pare..) da passista assieme a Sagan. Gli avversari? Bloccati dalla paura di perdere? Certo la sky é uno squadrone ma proprio per questo se vuoi ottenere risultati devi rischiare.

Quoto.
Penso si superficializzi troppo su Froome e su paragoni che non stanno in piedi. L'inglese parte da favorito, si impegna tutto l'anno per fare il tour è ovvio che lo corra in modo differente da un Sagan qualsiasi :mrgreen:... tutto questo sproloquiare sullo spettacolo, se le regole non cambiano, le squadre si adatterannop alle regole vigenti per vincere, è ovvio, e non per far fare, ad un proprio corridore, il fenomeno da baraccone in qualche tappa...lo spettacolo ? Beh, per me, che guardo anche le repliche notturne, lo spettacolo c'è, eccome:cool:
 

Vannized

Pignone
2 Febbraio 2016
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certo, però prima A...poi Bi Ci
Come scriveva bene Dino Buzzati, il ciclismo (quello vero) è epica.
Marco Pantani ha incarnato l'archetipo dell'eroe, con i suoi grandi successi e con le sue debolezze di uomo.
Anche il giro di Nibali mi ha entusiasmato! Cadere, riprendersi e vincere. E quel pianto dopo l'arrivo...
Froome ci prova (bella la fuga in discesa) ma proprio non è nelle sue corde... È un fortissimo atleta, meticoloso, scrupoloso, diligente, ma non potrà mai toccare il cuore...
Io, intanto, continuo ad aspettare Bartali...

Non mi riferivo a te, a proposito dello sproloquiare su Froome (e neanche agli altri utenti, visti i loro messaggi. Per la precisione, mi riferivo al chiacchiericcio dei media, in generale) il tuo è un bel messaggio, e un buon punto di vista, anche se, a volte, l'epica si nasconde in posti impensati:-)
 

maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
Secondo me il punto è un altro:
Il ciclismo, date le prestazioni pazzesche raggiunte (al tour 39,54 di media!!!) ormai prevede che l'atleta possa avere al massimo un paio di picchi di forma l'anno.

Un tempo i ciclisti forti facevano tutte le gare principali e le facevano per gareggiare... non per allenarsi.

Non ce l'ho con Froome che fa solo il tour o Nibali che usa il tour per prepararsi al mondiale. E' che ora il ciclismo è basato su una programmazione esasperata, e quindi "fantasia", "creatività", ecc. sono veramente poco praticate.

Oggi uno che volesse correre alla Merckx o alla Gimondi (o alla Pantani, probabilmente), piglierebbe sberle ovunque...

E' il progresso, baby...:-x
 

Govoz

Pignone
29 Luglio 2014
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Triban RC 500
Secondo me il punto è un altro:
Il ciclismo, date le prestazioni pazzesche raggiunte (al tour 39,54 di media!!!) ormai prevede che l'atleta possa avere al massimo un paio di picchi di forma l'anno.

Un tempo i ciclisti forti facevano tutte le gare principali e le facevano per gareggiare... non per allenarsi.

Non ce l'ho con Froome che fa solo il tour o Nibali che usa il tour per prepararsi al mondiale. E' che ora il ciclismo è basato su una programmazione esasperata, e quindi "fantasia", "creatività", ecc. sono veramente poco praticate.

Oggi uno che volesse correre alla Merckx o alla Gimondi (o alla Pantani, probabilmente), piglierebbe sberle ovunque...

E' il progresso, baby...:-x
Quoto, non ha senso fare sempre dei paragoni, bisogna sempre contestualizzare rispetto a situazioni e periodo storico.
 

Francutio

Apprendista Velocista
2 Marzo 2014
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Coming soon
Due ancora in vita, due ancora no.
Anche morire giovani aiuta ad essere accettati e mitizzati.
Non che sia un gran premio, lo è quasi più per chi ammira che per chi è ammirato.

Dire al Froome 2016 che non sa emozionare significa non aver seguito il Froome 2016 o avere dei preconcetti talmente radicati che nessun'azione avrebbe mai potuto scalfirli.
 

mchorney

Apprendista Cronoman
4 Marzo 2006
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Due ancora in vita, due ancora no.
Dire al Froome 2016 che non sa emozionare significa non aver seguito il Froome 2016 o avere dei preconcetti talmente radicati che nessun'azione avrebbe mai potuto scalfirli.

Concordo e ci sono altre situazioni oltre al Tour.
Vi ricordate la tappa sotto il diluvio con fuga di 30 km in non ricordo quale corsa a tappe.
Ho la sensazione che sia come i media lo presentino che lo rendano "non emozionante" quando invece, almeno quest'anno, lo è stato.
 

gabrybe

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25 Marzo 2006
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"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
Non conta solo vincere. Conta soprattutto come lo si fa. E Pantani, rispetto al suo microcosmo, era un alieno. Questa è una frase tratta da un articolo scritto su Marco Pantani da Gianni Mura, uno che di ciclismo ha scritto per una vita e che lo ha fatto con cognizione di causa.
Anche Froome lo è, ha fatto cose in modi in cui nessuno aveva pensato prima...non ditemi che l'attacco sul Ventoux 2013 o le mazzate alla Pierre St Martin 2015 o lo scatto in pianura per prendere Sagan a Montpellier fossero mosse prevedibili.
Se anche Mura sfuggisse alla trappola del campanilismo misto all'amarcord probabilmente scriverebbe diversamente.

Abbiamo assistito ad un Tour de France noiosetto in cui il vero vincitore morale è Sagan, l'unico ad emozionare e divertire. In quanto a Froome, beh, rappresenta l'archetipo di un ciclismo basato sulla programmazione e la scientificità, il ragionamento ed il calcolo, certamente privo di spettacolarità ed emozione. Che ne pensate, vi piace questo ciclismo? o-o
A scendere dal Peyresourde "ragionamento" e "calcolo" ? A scattare in pianura "ragionamento" e "calcolo" ? Io ci vedo invece un grande istinto, una capacità di cogliere l'attimo che nessuno ha avuto, ma probabilmente avrò seguito un altro Tour...

Concordo sul noiosetto cmq.
 

gabrybe

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25 Marzo 2006
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"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
Due ancora in vita, due ancora no.
Anche morire giovani aiuta ad essere accettati e mitizzati.
Non che sia un gran premio, lo è quasi più per chi ammira che per chi è ammirato.

Dire al Froome 2016 che non sa emozionare significa non aver seguito il Froome 2016 o avere dei preconcetti talmente radicati che nessun'azione avrebbe mai potuto scalfirli.

Concordo su tutto.
Riguardo ai preconcetti, c'è soprattutto il fatto che Froome non sia italiano e che abbia osato ridicolizzare (sportivamente) i "miti" del tifoso italo-campanilista medio, che vive nel ricordo di un buon corridore che però aveva il 60% di ematocrito, e gli fa le statue in cima ai colli...
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Francutio ha scritto:
Dire al Froome 2016 che non sa emozionare significa non aver seguito il Froome 2016
Il bicchiere.. mezzo pieno o mezzo vuoto ;)
Sarebbe utile dare una definizione delle emozioni... ma cadremmo in un discorso infinito e finiremmo con parlare del secxo degli angeli.

In parte stimo chi è in grado di sapersi gestire in toto come il frullino ma sono certo che l'improvvisazione darà sempre più brio che non una coscienziosa elaborazione pragmatica.
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
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"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
Buon corridore ??
E' stato e sarà sempre un fuori classe di eccellenza... non a caso le statue.

gabrybe ha scritto:
Riguardo ai preconcetti, c'è soprattutto il fatto che Froome non sia italiano e che abbia osato ridicolizzare (sportivamente) i "miti" del tifoso italo-campanilista medio,

devo già autoquotarmi :mrgreen:

Quindi immagino ti piacerebbe vedere una statua anche per Virenque, Ullrich, Armstrong in cima alle salite dove hanno fatto numeri da "fuori classe di eccellenza", vero?

Ah, dimenticavo anche l'altro Mr. 60% Rijs, visto che (nell'ingenuità del ragazzino) mi aveva colpito quando salì ad Hautacam col 53...
 

trusto

Apprendista Velocista
17 Gennaio 2013
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Modena
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Bianchi Oltre XR
Anche Froome lo è, ha fatto cose in modi in cui nessuno aveva pensato prima...non ditemi che l'attacco sul Ventoux 2013 o le mazzate alla Pierre St Martin 2015 o lo scatto in pianura per prendere Sagan a Montpellier fossero mosse prevedibili.

...aggiungerei che anche la discesa "a tutto crampo" che ha fatto spernacchiando i Movistar'boys è piuttosto un inedito...

Sono d'accordo con te, il ragazzo può non piacere (per mille motivi) ma volenti o nolenti è uno dei pochissimi (se non l'unico) che ci ha fatto vedere cose "strane"... e per me anche molto piacevoli.

Qualcuno si ricorda negli ultimi anni di acuti che non provengano dall'algido spilungone? Io francamente no, per cui mi tengo quanto di buono o di strano può fare lui (chiaramente ben vengano anche "numeri" di altri eh... sono democratico :mrgreen:).
 
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