Club assemblate (seconda parte)

Marco.Cab

Pedivella
19 Novembre 2015
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Queste sono le mie 32raggi in seconda anteriore e posteriore con cerchio F20


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CiccioneInBici

Apprendista Scalatore
13 Gennaio 2016
2.020
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Wilier Cento1 SR
Ho riletto a ritroso il thread, arrivando abbastanza rapidamente al 2017. Mi sembra che almeno per la categoria che mi interessa in questo momento sia utile un punto della situazione.
Mi stuzzica l'idea di tornare ad assemblare in casa una coppia per BdC che guardi alla qualità complessiva, con qualche maggiore attenzione al comfort, che come noto è il contraltare della prestazione che deriva dalla rigidità.
I modelli di riferimento a cui guardo in questo momento oscillano tra Campagnolo Neutron Ultra e Fulcrum Zero, coltivando la speranza di farmi una coppia "mia" ma con materiali scelti ed a costi (?) più bassi o, viceversa, a qualità maggiore.
In pratica, per quello che mi viene in mente (non sono aggiornatissimo):
- cerchi in alluminio per copertoncino, con raggiatura differenziata sul posteriore (per avere pari tensioni), magari con forature asimmetriche, canale per 23 anteriore e/o 25 mm posteriore (ERTRO 15 direi), altezze 20-25;
- mozzi di qualità per freni tradizionali (magari flangiati, ma non necessariamente);
- raggi DB (vedo gli aero "tosti", lavoro a mano senza tensiometro);
- peso i miei 78 kg, faccio uscite da 120/130 km con parecchia salita;
- io monterei tutto in seconda, ma la radiale anteriore stuzzica, mentre la posteriore credo che vada dietro alle forature asimmetriche.

Quali graziosi consigli?
 
Ultima modifica:

Vercingeto-rex

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12 Giugno 2011
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Assemblata ltk 118 in red
Ho riletto a ritroso il thread, arrivando abbastanza rapidamente al 2017. Mi sembra che almeno per la categoria che mi interessa in questo momento sia utile un punto della situazione.
Mi stuzzica l'idea di tornare ad assemblare in casa una coppia per BdC che guardi alla qualità complessiva, con qualche maggiore attenzione al comfort, che come noto è il contraltare della prestazione che deriva dalla rigidità.
I modelli di riferimento a cui guardo in questo momento oscillano tra Campagnolo Neutron Ultra e Fulcrum Zero, coltivando la speranza di farmi una coppia "mia" ma con materiali scelti ed a costi (?) più bassi o, viceversa, a qualità maggiore.
In pratica, per quello che mi viene in mente (non sono aggiornatissimo):
- cerchi in alluminio per copertoncino, con raggiatura differenziata sul posteriore (per avere pari tensioni), magari con forature asimmetriche, canale per 23 anteriore e/o 25 mm posteriore (ERTRO 15 direi), altezze 20-25;
- mozzi di qualità per freni tradizionali (magari flangiati, ma non necessariamente);
- raggi DB (vedo gli aero "tosti", lavoro a mano senza tensiometro);
- peso i miei 78 kg, faccio uscite da 120/130 km con parecchia salita;
- io monterei tutto in seconda, ma la radiale anteriore stuzzica, mentre la posteriore credo che vada dietro alle forature asimmetriche.

Quali graziosi consigli?

Anch'io sono affasscinato dal potermi assemblare delle ruote però fin'ora ho solo guardato ed ascoltato (ma prima o poi un centra ruote lo compro). Ritengo però che tu abbia una impostazione un pò troppo tradizionale e per certi versi contradditoria.

-Dici che vuoi delle ruote comode e poi hai come riferimento le zero con raggi in alu che sono rigidissime mentre le assemblate hanno solo raggi in acciaio o al massimo per i più sofistici in titanio.
-I cerchi per assemblaggio non hanno forature differenziate certe configurazionei raggi come g3 campy sono proprietarie inoltre per impostazioni al posteriore tipo 2:1 devi trovare i mozzi adatti di solito al posteriore quelli per assemblare sono 1:1.
-ritengo che partire dal fatto dei cerchi in alu e non in carbonio sia un errore oltre a rinunciare a profili più aero (basta anche un 38 mm) hai materiali più leggeri e resistenti (il discorso piste freni è di fatto superato con le ultime produzioni). Inoltre in fase di montaggio sembra che essendo indeformabili, la centratura radiale sia meno problematica (oltre a poter tensionare maggiormente i raggi)
-raggiatura radiale all'anteriore d'obbligo in seconda all'anteriore perchè? -raggiatura in seconda solo lato cassetta.
-raggi piatti (adesso fanno anche gli ellittici) ,anche senza esagerare con le sezioni, sono molto meglio dei tondi oltre ad essere meno "critici" in assemblaggio soprattutto se tensioni molto.
-I mozzi flangiati non sono cosa tu intenda certo adesso i mozzi più moderni sono straight pull e rispetto ai j -bend qualche complicazione in più sul lato calcolo lunghezza raggi c'è. Gli S.P. hanno una maggior efficacia sulla flangia.

o-o
 

papo63it

Pedivella
15 Novembre 2008
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Cannondale supersix, Synapse, CAAD9, kuota k-factor, viner epoca
-I cerchi per assemblaggio non hanno forature differenziate certe configurazionei raggi come g3 campy sono proprietarie inoltre per impostazioni al posteriore tipo 2:1 devi trovare i mozzi adatti di solito al posteriore quelli per assemblare sono 1:1.


o-o

per raggiature asimmetriche dx - rx si possono usare i cosiddetti cerchi center drilled.
 

CiccioneInBici

Apprendista Scalatore
13 Gennaio 2016
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...Ritengo però che tu abbia una impostazione un pò troppo tradizionale e per certi versi contradditoria...
Impostazione inevitabilmente tradizionale, visto che l'ultima coppia che ho assemblato era (almeno 10 anni fa) con i classicissimi Mavic Open Pro 32 F, avanti e dietro in seconda + Chorus 10V + raggi acciaio DB (ma prima m'ero concesso pure una radiale anteriore, su cerchi FCS).
Devo dunque aggiornarmi, ma sembra questione complicata.

Intanto ringrazio dell'attenzione, con un gesto di cortesia che offre una considerazione: già tempo fa assemblare sembrava una faccenda per pochi ma oggi, a giudicare dai commenti (in altri spazi virtuali) sembra perfino una cosa da deficienti, vista la grande offerta di preassemblate.
Sto cercando di capire, per questo mi sto facendo delle configurazioni che condividerò qui per una valutazione comune. Si tratterà di capire se il rapporto qualità/prezzo è superiore rispetto alle preassemblate, al netto del piacere di farsi una ruota unica (io ci voglio mettere due spicchi di raggi colorati per fare farfalle di raggi rossi!).

Questione carbonio/alluminio: non si scherza col carbonio, che ha rottura fragile e imprevedibile: se ti molla (magari per un tuo errore di serraggio) ti risvegli in ospedale se va bene.
Attenzione: un cerchio indeformabile per un assemblaggio casalingo NON TI AIUTA, anzi TI INGANNA perché tu tensioni e il cerchio non risponde! Perciò le mani sul carbonio le metto solo se mi regalano uno di quei centraruote spaziali :-)

Questione raggi blade.
I raggi piatti hanno risposta asimettrica e non si saggiano a mano, come ai bei tempi. Devi usare il tensiometro, ammesso che funzioni bene.
Ma, domanda: si guadagna così tanto coi "blade", visto che si prende pure peso? O è inevitabile il blade quando limiti i fori (tipo 20/24) per assicurare tensione adeguata sul piatto ruote?

Questione assimetrie
Dalle navigazioni su web ho capito che le uniche asimmetrie gestibili "in privato" si riducono al cerchi DT SWISS Asymmetric, che pare unico nel suo genere e che trovo geniale come soluzione perché consente campanatura più equilibrata, perciò più stabile nel tempo (ovviamente complica calcolo lunghezza raggi, ma confido nel calcolatore DT SWISS).

Straightpull, ben venga, d'accordo. Mi pare, a naso, che il raggio funzioni pure meglio senza tensioni localizzate sul gomito del j-bend. Però trovo di maggiore estetica una raggiatura posteriore destra-sinistra tutta in seconda, pur con qualche grammo in più. Poi, le raggiature non radiali, avendo il raggio più lungo, sono più tolleranti o più tensionabili (il raggio lavora in regime elastico e l'estensione è perciò limitata).
Piuttosto, bisogna trovare il mozzo giusto.

Per ora apprezzo ogni suggerimento, anche brutale e anche su fornitori di mozzi e cerchi on line in Europa, per una configurazione di massima che sia (al di là delle esemplificazioni contraddittorie) sopratutto di comfort nella qualità, insomma profili non troppo profondi con robustezza dell'assemblaggio e senza manie di leggerezza (un bel chilo e mezzo va più che bene) se questo consente, come penso e vedo, delle sensibili economie.
 
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Vercingeto-rex

Apprendista Scalatore
12 Giugno 2011
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Varallo Pombia
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Assemblata ltk 118 in red
Impostazione inevitabilmente tradizionale, visto che l'ultima coppia che ho assemblato era (almeno 10 anni fa) con i classicissimi Mavic Open Pro 32 F, avanti e dietro in seconda + Chorus 10V + raggi acciaio DB (ma prima m'ero concesso pure una radiale anteriore, su cerchi FCS).
Devo dunque aggiornarmi, ma sembra questione complicata.

Intanto ringrazio dell'attenzione, con un gesto di cortesia che offre una considerazione: già tempo fa assemblare sembrava una faccenda per pochi ma oggi, a giudicare dai commenti (in altri spazi virtuali) sembra perfino una cosa da deficienti, vista la grande offerta di preassemblate.
Sto cercando di capire, per questo mi sto facendo delle configurazioni che condividerò qui per una valutazione comune. Si tratterà di capire se il rapporto qualità/prezzo è superiore rispetto alle preassemblate, al netto del piacere di farsi una ruota unica (io ci voglio mettere due spicchi di raggi colorati per fare farfalle di raggi rossi!).
Questione carbonio/alluminio: non si scherza col carbonio, che ha rottura fragile e imprevedibile: se ti molla (magari per un tuo errore di serraggio) ti risvegli in ospedale se va bene.
Attenzione: un cerchio indeformabile per un assemblaggio casalingo NON TI AIUTA, anzi TI INGANNA perché tu tensioni e il cerchio non risponde! Perciò le mani sul carbonio le metto solo se mi regalano uno di quei centraruote spaziali :-)
La fibra di carbonio nei cerchi anche nelle produzioni cinesi economiche è superiore a qualsiasi cerchio in lega diciamo il cerchio in lega rimane se vuoi frenate al top e zero problemi con copertoncini (anche se questi due ultimi punti la situazione è decisamente migliorate) su una buca ad alta velocità preferisco avere un cerchio in carbonio tubolare questo è sicuro

https://www.youtube.com/watch?v=5dkuaNX2zEs

Questione raggi blade.
I raggi piatti hanno risposta asimettrica e non si saggiano a mano, come ai bei tempi. Devi usare il tensiometro, ammesso che funzioni bene.
Ma, domanda: si guadagna così tanto coi "blade", visto che si prende pure peso? O è inevitabile il blade quando limiti i fori (tipo 20/24) per assicurare tensione adeguata sul piatto ruote?
I raggi piatti pesano meno di quelli tondi (parlo di raggi piatti da 1,8 2 mm) poi ci sono le lasagne ma non le vedo molto utilizzate, inoltre hanno caratteristiche meccaniche superiori (certo riesci a gestire in fase di montaggio meglio gli incroci ma se fai radiale..). Il raggio piatto, non so cosa tu intenda per risposta asimmetrica, è migliore in fase di montaggio perchè ti avverte (si trasforma in una elica) quando il materiale va in torsione il raggio tondo no e perciò è più pericoloso (parlo di alti tensionamenti su carbonio).

Questione assimetrie
Dalle navigazioni su web ho capito che le uniche asimmetrie gestibili "in privato" si riducono al cerchi DT SWISS Asymmetric, che pare unico nel suo genere e che trovo geniale come soluzione perché consente campanatura più equilibrata, perciò più stabile nel tempo (ovviamente complica calcolo lunghezza raggi, ma confido nel calcolatore DT SWISS).
I moderni nippli fanno miracoli certo una foratura mirata è il massimo ma non starei a farne un feticcio inoltre si devono avere mozzi dedicati se vuoi avere i migliori risultati e + roba da ruote industriali.
Straightpull, ben venga, d'accordo. Mi pare, a naso, che il raggio funzioni pure meglio senza tensioni localizzate sul gomito del j-bend. Però trovo di maggiore estetica una raggiatura posteriore destra-sinistra tutta in seconda, pur con qualche grammo in più. Poi, le raggiature non radiali, avendo il raggio più lungo, sono più tolleranti o più tensionabili (il raggio lavora in regime elastico e l'estensione è perciò limitata).
Piuttosto, bisogna trovare il mozzo giusto.
Ci siamo meglio straight pull ed allora non puoi che andare di radiale (unica configurazione possibile di solito su questi mozzi)



Per ora apprezzo ogni suggerimento, anche brutale e anche su fornitori di mozzi e cerchi on line in Europa, per una configurazione di massima che sia (al di là delle esemplificazioni contraddittorie) sopratutto di comfort nella qualità, insomma profili non troppo profondi con robustezza dell'assemblaggio e senza manie di leggerezza (un bel chilo e mezzo va più che bene) se questo consente, come penso e vedo, delle sensibili economie.
 

gianluigi

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19 Agosto 2009
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Scapin R8, Scapin KS-25
Trovo interessantissimi gli ultimi messaggi. Condivido tutte le specifiche qui sopra: alu, 20/24, radiale avanti, profilo basso, e anche i raggi piatti, che ho iparato a non apprezzare con il vento quando avevo le Mavic Ksyrium SL SSC. Io non sono una piuma ma sono sotto i 70 e con il vento dovevo stare attento alla direzionalità in discesa, e la sensazione non mi piaceva.
Lettura interessante assai...
 

gianluigi

Apprendista Scalatore
19 Agosto 2009
1.944
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Scapin R8, Scapin KS-25
Hai ragione, ma non credo che il profilo di quelle ruote c'entrasse molto...
184286_1.jpg

Faccio sempre gli stessi percorsi e con ruote con profilo simile (es. RS80) non ho mai avuto problemi di vento...
 

CiccioneInBici

Apprendista Scalatore
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Wilier Cento1 SR
Riprendo qualche tema.
La fisica e la geometria non sono opinioni.

1. La risposta aerodinamica è pilotata dalle sezioni maestre, che ogni ciclista sa cosa sono.
Perciò la sezione più sensibile al vento laterale è quella quella offerta dal cerchio, più estesa di quella offerta dai raggi, che comunque c'è. La faccenda poi riguarda solo la ruota che sterza (quella che subisce gli schiaffi del vento), perché il sistema bici ciclista offre ben più ampia sezione.

2. Perché il raggio piatto è più resistente? È più leggero in effetti, perciò ha meno materiale da mettere a disposizione della resistenza a trazione, infatti durano meno, sopratutto se sono pochi.

3. Il cerchio in carbonio è super-rigido e si rompe sotto carichi maggiori. Ma se sbagli a tensionare il raggio esagerando, che fa il nipple? E cosa succede al materiale intorno al foro del nipple?

4. Chi assembla ruote con i raggi tondi, sa qual è la tensione giusta solo pinzando con le dita una coppia di raggi. Se il raggio è piatto, e se è montato nel verso giusto, non riesci a capire che tensione ha la coppia di raggi, si complica un po' tutto.
Per la torsione del tondo, basta recuperare un quartino di giro nel verso opposto!

5. Radiale è bello, sono d'accordo, ma introduce solo problemi rispetto al classico crossing (flangia mozzo sollecitata di più perché raggi più corti, quindi da tensionare di più per evitare flessione quando sotto carico e pure allentamento del nipple).
 
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papo63it

Pedivella
15 Novembre 2008
363
3
Quarrata (PT) Bibbona (LI)
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Cannondale supersix, Synapse, CAAD9, kuota k-factor, viner epoca
La fibra di carbonio nei cerchi anche nelle produzioni cinesi economiche è superiore a qualsiasi cerchio in lega diciamo il cerchio in lega rimane se vuoi frenate al top e zero problemi con copertoncini (anche se questi due ultimi punti la situazione è decisamente migliorate) su una buca ad alta velocità preferisco avere un cerchio in carbonio tubolare questo è sicuro

Concordo su tutto l'intervento di Vercingeto-rex e soprattutto sul fatto che assemblare cerchi in carbonio (cinesi) per tubolari è forse più semplice che assemblare cerchi in alluminio, almeno questa è la mia esperienza con circa 10 coppie in carbonio e 12 in alluminio assemblate "in casa".
 

papo63it

Pedivella
15 Novembre 2008
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Quarrata (PT) Bibbona (LI)
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Riprendo qualche tema.

3. Il cerchio in carbonio è super-rigido e si rompe sotto carichi maggiori. Ma se sbagli a tensionare il raggio esagerando, che fa il nipple? E cosa succede al materiale intorno al foro del nipple?

.

OK, errare humanum est..., ma i cerchi in carbonio "cinesi" hanno una limite massimo intorno ai 140, 180 kgfi dI REGOLA io sto sui 120 kgf sul lato trasmissione della ruota posteriore e intorno ai 100 per l'anteriore. Mi sembra ci siano margini sufficienti per evitare lo sbaglio. Comunque anche i cerchi in alluminio hanno gli stessi limiti.
 

CiccioneInBici

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"Acchiappiamo" il tema cerchio-carbonio: quanto bisogna spendere, ovvero a che bisogna guardare per scegliere un cerchio in carbonio per avere il minimo livello di qualità, affidabilità?
Il resto dei componenti è immutato?
 

FODDE99

Pedivella
14 Aprile 2016
330
7
24
Buddusò
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GIANT TCR COMPOSITE
"Acchiappiamo" il tema cerchio-carbonio: quanto bisogna spendere, ovvero a che bisogna guardare per scegliere un cerchio in carbonio per avere il minimo livello di qualità, affidabilità?
Il resto dei componenti è immutato?
Su aliexpress sono disponibili a 170 180 euro la coppia ma non saprei le eventuali tasse... Invece acebike spedisce dall europa e costano un po di più

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CiccioneInBici

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Wilier Cento1 SR
Ho assemblato queste ancora son da provare...
Mozzi miche ambrosio f20 e sapim laser 28 28 1500g 250 euro!
Radiali non sono cosi male davanti
Pare che i Miche Primato siano dei grandi mozzi (a quei prezzi, poi!).
E' tranquillo uso per radiale anteriore?
Come tratti i Laser, vai tranquillo a torsione (magari recuperando il quartino controverso) o usi una qualche pinza?

Il mio attuale progetto è Miche Primato Syntesi + DT 440 (24/28 su Asymmetric) + Raggi DT (doppio calibro con 4 spicchi di raggiatura rossa) + nipple rosse, 1700 grammi per 315 euri.
Pareri, anche violenti, ben accetti.
Grazie.
 
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Vercingeto-rex

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12 Giugno 2011
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Varallo Pombia
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Hai ragione, ma non credo che il profilo di quelle ruote c'entrasse molto...
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Faccio sempre gli stessi percorsi e con ruote con profilo simile (es. RS80) non ho mai avuto problemi di vento...

Stiamo parlando di assemblate , questi sono raggi proprietari in alluminio e sono "obbligati" ,per avere certe caratteristiche meccanice, ad essere così ingombranti. I raggi piatti che si usano in assemblaggio sono 1,8- 2 mm la stessa sezione di un raggio tondo con poca influenza sul vento laterale
 

Vercingeto-rex

Apprendista Scalatore
12 Giugno 2011
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1. La risposta aerodinamica è pilotata dalle sezioni maestre, che ogni ciclista sa cosa sono.
Perciò la sezione più sensibile al vento laterale è quella quella offerta dal cerchio, più estesa di quella offerta dai raggi, che comunque c'è. La faccenda poi riguarda solo la ruota che sterza (quella che subisce gli schiaffi del vento), perché il sistema bici ciclista offre ben più ampia sezione.
Come detto prima falso problema sulle assemblate in quanto i raggi piatti hanno sezione da1,8 mm- 2 mm inifluenti sul vento laterale mentre qualche vantaggio sulla direzione di marcia potrebbero darlo (il concetto principale è meno raggi e + corti (profili alti) ma poi col vento laterale...)


2. Perché il raggio piatto è più resistente? È più leggero in effetti, perciò ha meno materiale da mettere a disposizione della resistenza a trazione, infatti durano meno, sopratutto se sono pochi.
sul discorso + peso = maggior resistenza a fatica va bene in linea generale ma a parità di materiale e lavorazione. I raggi tondi di solito vengono fatti con acciai più scadenti, inoltre la lavorazione in trafilatura dicono sia diversa insomma estremizzando è come mettere a confronto un pezzo pressofuso con uno forgiato.

3. Il cerchio in carbonio è super-rigido e si rompe sotto carichi maggiori. Ma se sbagli a tensionare il raggio esagerando, che fa il nipple? E cosa succede al materiale intorno al foro del nipple?
Il nipple è l'anello debole per fortuna ! Meglio che si rompa il cerchio l raggio o la flangia ? Se strappi il nipplo magari torni a casa (la filettatura grossomodo tiene) se spacchi il resto la cosa è più difficile. Per il materiale intorno al foro del nipplo il problema era appunto sui "deboli" cerchi in lega tant'è che si facevano gli "orribili" occhielli. Sul carbonio può anche succedere in casi di difetti ma di solito si spacca prima il nipplo.
Poi se vuoi raggiare il carbonio con tensioni da alluminio per paura nessuno te lo vieta...


4. Chi assembla ruote con i raggi tondi, sa qual è la tensione giusta solo pinzando con le dita una coppia di raggi. Se il raggio è piatto, e se è montato nel verso giusto, non riesci a capire che tensione ha la coppia di raggi, si complica un po' tutto.
Per la torsione del tondo, basta recuperare un quartino di giro nel verso opposto!
Quando va in torsione il tondo come fai a saperlo? ormai il danno è fatto. Il piatto invece lo vedi. La ritensionatura a mano il mio montatore la fa appunto a mano senza tensometri, questione di esperienza ritengo


5. Radiale è bello, sono d'accordo, ma introduce solo problemi rispetto al classico crossing (flangia mozzo sollecitata di più perché raggi più corti, quindi da tensionare di più per evitare flessione quando sotto carico e pure allentamento del nipple).

Il radiale è più finalizzato ai mozzi straight pull il radiale con j-bend forse ha meno senso. SUlla lunghezza raggi faccio fatica a seguirti.