Evoluzione misure per i Pro alti?

Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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La cosa che trovo più curiosa nell'articolo non sono i cm in più o in meno dell'orizzontale, ma la differenza tra l'arretramento sella di Schleck ed Hejsedal: a parità di statura e di angolo piantone delle rispettive bici il primo usa un reggisella arretrato ed arretra completamente la sella; il secondo utilizza un reggisella senza arretramento piazzando la sella al centro. Una differenza di circa 4 cm, un'enormità! Che la biomeccanica sia solo un'opinione?

dipende anche da cavallo, rapporto femore tibia. E la misura dinamica in pedalata è fondamentale.
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Le bici di Coppi sono al museo del Ghisallo ed al santuario, basta andarci con un metro e poi chiedersi come avrebbe fatto uno alto 177cm a salirci :-)

Poi ovunque è riportato un peso di 74-76kg che non vedo come possa essere credibile, anche vedendo le sue foto, per un atleta top alto 177cm.
 

BrunoDM

Maglia della salute
18 Settembre 2011
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una galassia lontana lontana (l'Abruzzo insomma)
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Io penso sia il contrario:
-il pro puo' anche star "scomodo" e compensare con tecnica di guida, adattamento ed esercizi specifici e stretching.
-l'amatore deve star comodo con una posizione il più equilibrata possibile relativamente a cio' che fa. Ovvero uno che fa gare in circuito avrà una posizione diversa da uno che fa Gf lunghe che l'avrà diversa da uno che fa randonnée.

ecc.


Punti di vista ovviamente, come detto per me non è assolutamente così alla luce di quel che vedo e sento.
Ho visto amici stravolgere il loro assetto in bici perchè *la regola vuole che la distanza* ecc. A me sembrano bagatelle. Mi metto in bici, se sto' comodo vado e pedalo e mi diverto. No divento un rottame appena scendo dalla bici con ginocchia doloranti, schiena a pezzi ecc. Ho visto pro invece sembrare novantenni appena giù dalle bici (e dopo tappe trnaquille...)
Ma i punti di vista sono fallaci e criticabili per loro stessa costituzione quindi va bene così ;)
 

Bonus79

Scalatore
27 Gennaio 2010
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Romagna
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Ciao a tutti......secondo me tocchiamo un argomento, quello del posizionamento in bicicletta, che non ha certezze o verità assolute.....e dove, come in tutte le cose, si seguono un pò le mode del momento.

In effetti, anche senza leggere articoli a riguardo o senza andare a spulciare foto o quant'altro, penso sia sotto l'occhio di tutti noi cicloamatori la tendenza degli ultimi anni di utilizzare telai "sottodimensionati" e i motivi, almeno per quella che è la mia opinione, sono fondamentalmente due: il primo riconducibile al solito spirito di emulazione dei professionisti, mentre il secondo riconducibile al fattore estetico.....sicuramente una bici con uno svettamento sella importante (es. 20/25cm) uno scarto sella/manubrio pronunciato (11/12cm) e un attacco manubrio lungo (130/140) si presenta meglio di una bici con 10cm di fuorisella, manubrio appena al di sotto della sella e attacco da 90.

Poi un telaio più piccolo sarà forse anche più rigido, pronto alla risposta e guidabile rispetto ad uno più grande, ma dubito che i più acquistino un telaio volutamente sottodimensionato per queste motivazioni......anche perchè, se non correttamente valutato l'assemblaggio tenendo conto della lunghezza dell'attacco e degli eventuali spessori da applicare sotto al manubrio, si rischia decisamente di ottenere l'effetto contrario, ossia una bicicletta poco guidabile e reattiva.....o nella peggiore delle ipotesi di doverlo rivendere perchè troppo piccolo!

E' risaputo, almeno mi è sempre stato detto questo, che l'utilizzo di un attacco manubrio troppo lungo (tipo da 130/140) e l'applicazione di molti spessori sotto al manubrio, tendono a rendere la guida meno precisa, quando si carica il peso sul manubrio c'è molta dispersione di forze (quindi meno reattività) e il rischio di rottura dello stelo della forcella è molto più probabile.....

Anche la biomeccanica non è una scienza esatta (anzi) e anche a parità di misure antropometriche non è detto che l'assetto consigliato dallo stesso biomeccanico sia uguale per tutti......ogni centro poi ha un "suo" motedo di valutazione che si basa su elementi completamente diversi dagli altri centri biomeccanici, cosa che rende difficile trovare riscontri comuni (persino nelle misure antropometriche)......per non dimenticarci infine che il nostro corpo è in continua evoluzione e quindi, in base anche al nostro grado di preparazione ed elasticità muscolare/articolare, l'assetto che va bene oggi, non è detto che sia altrettanto valido a distanza anche solo di un paio di anni.

Ovviamente parlo per esperienza diretta......se mi chiedete infatti che misura ho di cavallo o quanto è lunga la mia gamba oppure quanto è lungo l'orizzontale della mia bicicletta, vi dovrei chiedere a quale dei 2 centri di biomeccanica che mi hanno visitato vi riferite, dal momento che non c'è una misura che corrisponde.......e se mi chiedete qual'è la larghezza di sella che più si addice alla conformazione del mio bacino, vi dovrei chiedere se vi riferite alla prima volta che lo stesso centro mi ha visitato oppure alla seconda (a distanza di 1 anno).....perchè vi sentireste rispondere 2 cose completamente diverse (motivazione: tra le due visite hanno perfezionato l'algoritmo che in base alla larghezza della coscia, ecc......, determina la misura della larghezza ideale)......e intanto io andando di "fai da me" provando selle più o meno larghe sono arrivato alla stessa conclusione.....con il biomeccanico che mi chiede come mai sono arrivato ad utilizzare proprio quella sella che risulta essere perfetta per me!

Con questo non voglio parlar male dei centri biomeccanici......che contrariamente a quanto può sembrare da quanto scritto sopra, sono comunque ottimi aiuti per trovare l'assetto più corretto.....ma ripeto non delle scienze esatte!

Detto questo, basta.....penso di avervi annoiato abbastanza o-o
 

doktorenko

Pignone
17 Luglio 2011
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Ibrida Fuji
E` impossibile che Coppi fosse alto 1.87, basta guardare le foto d`epoca, tipo questa, non credo sia circondato da giganti:

595px-Fausto_Coppi_eet_een_sinaasappel_-_Fausto_Coppi_eating_an_orange.jpg


o questa con Meazza e Bartali, che erano alti circa 1,70m:

alb29_1950.jpg
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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7 Tour de France consecutivi!
Ciao a tutti......secondo me tocchiamo un argomento, quello del posizionamento in bicicletta, che non ha certezze o verità assolute.....e dove, come in tutte le cose, si seguono un pò le mode del momento.

In effetti, anche senza leggere articoli a riguardo o senza andare a spulciare foto o quant'altro, penso sia sotto l'occhio di tutti noi cicloamatori la tendenza degli ultimi anni di utilizzare telai "sottodimensionati" e i motivi, almeno per quella che è la mia opinione, sono fondamentalmente due: il primo riconducibile al solito spirito di emulazione dei professionisti, mentre il secondo riconducibile al fattore estetico.....sicuramente una bici con uno svettamento sella importante (es. 20/25cm) uno scarto sella/manubrio pronunciato (11/12cm) e un attacco manubrio lungo (130/140) si presenta meglio di una bici con 10cm di fuorisella, manubrio appena al di sotto della sella e attacco da 90.

Poi un telaio più piccolo sarà forse anche più rigido, pronto alla risposta e guidabile rispetto ad uno più grande, ma dubito che i più acquistino un telaio volutamente sottodimensionato per queste motivazioni......anche perchè, se non correttamente valutato l'assemblaggio tenendo conto della lunghezza dell'attacco e degli eventuali spessori da applicare sotto al manubrio, si rischia decisamente di ottenere l'effetto contrario, ossia una bicicletta poco guidabile e reattiva.....o nella peggiore delle ipotesi di doverlo rivendere perchè troppo piccolo!

E' risaputo, almeno mi è sempre stato detto questo, che l'utilizzo di un attacco manubrio troppo lungo (tipo da 130/140) e l'applicazione di molti spessori sotto al manubrio, tendono a rendere la guida meno precisa, quando si carica il peso sul manubrio c'è molta dispersione di forze (quindi meno reattività) e il rischio di rottura dello stelo della forcella è molto più probabile.....

Anche la biomeccanica non è una scienza esatta (anzi) e anche a parità di misure antropometriche non è detto che l'assetto consigliato dallo stesso biomeccanico sia uguale per tutti......ogni centro poi ha un "suo" motedo di valutazione che si basa su elementi completamente diversi dagli altri centri biomeccanici, cosa che rende difficile trovare riscontri comuni (persino nelle misure antropometriche)......per non dimenticarci infine che il nostro corpo è in continua evoluzione e quindi, in base anche al nostro grado di preparazione ed elasticità muscolare/articolare, l'assetto che va bene oggi, non è detto che sia altrettanto valido a distanza anche solo di un paio di anni.

Ovviamente parlo per esperienza diretta......se mi chiedete infatti che misura ho di cavallo o quanto è lunga la mia gamba oppure quanto è lungo l'orizzontale della mia bicicletta, vi dovrei chiedere a quale dei 2 centri di biomeccanica che mi hanno visitato vi riferite, dal momento che non c'è una misura che corrisponde.......e se mi chiedete qual'è la larghezza di sella che più si addice alla conformazione del mio bacino, vi dovrei chiedere se vi riferite alla prima volta che lo stesso centro mi ha visitato oppure alla seconda (a distanza di 1 anno).....perchè vi sentireste rispondere 2 cose completamente diverse (motivazione: tra le due visite hanno perfezionato l'algoritmo che in base alla larghezza della coscia, ecc......, determina la misura della larghezza ideale)......e intanto io andando di "fai da me" provando selle più o meno larghe sono arrivato alla stessa conclusione.....con il biomeccanico che mi chiede come mai sono arrivato ad utilizzare proprio quella sella che risulta essere perfetta per me!

Con questo non voglio parlar male dei centri biomeccanici......che contrariamente a quanto può sembrare da quanto scritto sopra, sono comunque ottimi aiuti per trovare l'assetto più corretto.....ma ripeto non delle scienze esatte!

Detto questo, basta.....penso di avervi annoiato abbastanza o-o

il punto di vista sulla figura del biomeccanico e' condivisibile!!!
 

foxmulder74

Pedivella
7 Ottobre 2008
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Tra le Dolomiti
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Troppo poca
Risposta all'ultima domanda: i telai più piccoli sono esteticamente molto più belli di quelli adatti alle taglie extralarge. Nessuno lo ammetterà mai ma credo che parte delle motivazioni delle scelte tecniche rivolte a telai più piccoli del dovuto siano riconducibili a questo semplice fatto. Se poi attacchio manubrio da 140mm siano "belli" o meno questo è un altro paio di maniche...
 

luca81166

Pignone
25 Aprile 2010
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Cittadella
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Rose XEON CSL-3000
Ciao a tutti......secondo me tocchiamo un argomento, quello del posizionamento in bicicletta, che non ha certezze o verità assolute.....e dove, come in tutte le cose, si seguono un pò le mode del momento.

In effetti, anche senza leggere articoli a riguardo o senza andare a spulciare foto o quant'altro, penso sia sotto l'occhio di tutti noi cicloamatori la tendenza degli ultimi anni di utilizzare telai "sottodimensionati" e i motivi, almeno per quella che è la mia opinione, sono fondamentalmente due: il primo riconducibile al solito spirito di emulazione dei professionisti, mentre il secondo riconducibile al fattore estetico.....sicuramente una bici con uno svettamento sella importante (es. 20/25cm) uno scarto sella/manubrio pronunciato (11/12cm) e un attacco manubrio lungo (130/140) si presenta meglio di una bici con 10cm di fuorisella, manubrio appena al di sotto della sella e attacco da 90.

Poi un telaio più piccolo sarà forse anche più rigido, pronto alla risposta e guidabile rispetto ad uno più grande, ma dubito che i più acquistino un telaio volutamente sottodimensionato per queste motivazioni......anche perchè, se non correttamente valutato l'assemblaggio tenendo conto della lunghezza dell'attacco e degli eventuali spessori da applicare sotto al manubrio, si rischia decisamente di ottenere l'effetto contrario, ossia una bicicletta poco guidabile e reattiva.....o nella peggiore delle ipotesi di doverlo rivendere perchè troppo piccolo!

E' risaputo, almeno mi è sempre stato detto questo, che l'utilizzo di un attacco manubrio troppo lungo (tipo da 130/140) e l'applicazione di molti spessori sotto al manubrio, tendono a rendere la guida meno precisa, quando si carica il peso sul manubrio c'è molta dispersione di forze (quindi meno reattività) e il rischio di rottura dello stelo della forcella è molto più probabile.....

Anche la biomeccanica non è una scienza esatta (anzi) e anche a parità di misure antropometriche non è detto che l'assetto consigliato dallo stesso biomeccanico sia uguale per tutti......ogni centro poi ha un "suo" motedo di valutazione che si basa su elementi completamente diversi dagli altri centri biomeccanici, cosa che rende difficile trovare riscontri comuni (persino nelle misure antropometriche)......per non dimenticarci infine che il nostro corpo è in continua evoluzione e quindi, in base anche al nostro grado di preparazione ed elasticità muscolare/articolare, l'assetto che va bene oggi, non è detto che sia altrettanto valido a distanza anche solo di un paio di anni.

Ovviamente parlo per esperienza diretta......se mi chiedete infatti che misura ho di cavallo o quanto è lunga la mia gamba oppure quanto è lungo l'orizzontale della mia bicicletta, vi dovrei chiedere a quale dei 2 centri di biomeccanica che mi hanno visitato vi riferite, dal momento che non c'è una misura che corrisponde.......e se mi chiedete qual'è la larghezza di sella che più si addice alla conformazione del mio bacino, vi dovrei chiedere se vi riferite alla prima volta che lo stesso centro mi ha visitato oppure alla seconda (a distanza di 1 anno).....perchè vi sentireste rispondere 2 cose completamente diverse (motivazione: tra le due visite hanno perfezionato l'algoritmo che in base alla larghezza della coscia, ecc......, determina la misura della larghezza ideale)......e intanto io andando di "fai da me" provando selle più o meno larghe sono arrivato alla stessa conclusione.....con il biomeccanico che mi chiede come mai sono arrivato ad utilizzare proprio quella sella che risulta essere perfetta per me!

Con questo non voglio parlar male dei centri biomeccanici......che contrariamente a quanto può sembrare da quanto scritto sopra, sono comunque ottimi aiuti per trovare l'assetto più corretto.....ma ripeto non delle scienze esatte!

Detto questo, basta.....penso di avervi annoiato abbastanza o-o
Ritengo che i punti di appoggio del corpo sulla bici:
mani, sedere e piedi siano i punti cardini che devono essere posti a distanze dipendenti dalle misure del ciclista. Se a queste misure ci arrivo con un telaio più piccolo, dovrò avere maggiore fuori sella e dovrò allungare la pipa per essere alla distanza giusta dalla sella. Se non riesco a piegarmi, però dovrò montare molti spessori. L'importante, a mio parere è che siano rispettati questi punti di appoggio, come ci si arrivi dipende dai gusti dell'appassionato e da chi lo consiglia.