Consigli di base su rapporto da tenere

aderme

Novellino
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Salve sono un neofita e vorrei chiedere alcuni consigli di base su come pedalare. In particolare che rapporti tenere su medie/lunghe distanze. La domanda mi rendo conto è abbastanza generica ma mi viene naturale dopo che ieri dopo 70km di uscita in solitaria incontro un ciclista navigato che mi fa notare come tenevo il rapporto troppo duro...mi ha detto una cosa del tipo: perché tieni un 53....metti un rapporto piccolo (credo mi abbia detto 42) perché la gamba deve sempre pedalare in scioltezza.

Ora premesso le mie imprecisioni mi sono reso conto che io pedalo con un rapporto abbastanza casuale: quando ce la faccio stringo, quando vado in sofferenza metto un rapporto più facile...ma mi rendo conto che forse ci sono piccole regole di base che potrei CHIEDERVI...

A voi :)
P.s. Cerco consigli di base, non usate termini o misure che non capisco...
 

renato65

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Salve sono un neofita e vorrei chiedere alcuni consigli di base su come pedalare. In particolare che rapporti tenere su medie/lunghe distanze. La domanda mi rendo conto è abbastanza generica ma mi viene naturale dopo che ieri dopo 70km di uscita in solitaria incontro un ciclista navigato che mi fa notare come tenevo il rapporto troppo duro...mi ha detto una cosa del tipo: perché tieni un 53....metti un rapporto piccolo (credo mi abbia detto 42) perché la gamba deve sempre pedalare in scioltezza.

Ora premesso le mie imprecisioni mi sono reso conto che io pedalo con un rapporto abbastanza casuale: quando ce la faccio stringo, quando vado in sofferenza metto un rapporto più facile...ma mi rendo conto che forse ci sono piccole regole di base che potrei CHIEDERVI...

A voi :)
P.s. Cerco consigli di base, non usate termini o misure che non capisco...

È soggettivo, ma, in linea di massima, in pianura potresti usarr un rapporto che ti consenta di stare tra i 90 e i 100 giri/min della pedaliera.
In salita si scende un po', magari attorno agli 80.
Poi cerca di aggiustarlo, come ti trovi meglio.

PS: ma hai la guarnitura 53-42? Iniziare con quella è dura! Specialmente in salita.
Comunque, ad esempio, se vai a 30 km/h, potresti usare il 53/21 la corona da 42 con il 16 o il 17. In salita auguri! :-)
 
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mountainbiker

Apprendista Velocista
1 Maggio 2016
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Salve sono un neofita e vorrei chiedere alcuni consigli di base su come pedalare. In particolare che rapporti tenere su medie/lunghe distanze. La domanda mi rendo conto è abbastanza generica ma mi viene naturale dopo che ieri dopo 70km di uscita in solitaria incontro un ciclista navigato che mi fa notare come tenevo il rapporto troppo duro...mi ha detto una cosa del tipo: perché tieni un 53....metti un rapporto piccolo (credo mi abbia detto 42) perché la gamba deve sempre pedalare in scioltezza.

Ora premesso le mie imprecisioni mi sono reso conto che io pedalo con un rapporto abbastanza casuale: quando ce la faccio stringo, quando vado in sofferenza metto un rapporto più facile...ma mi rendo conto che forse ci sono piccole regole di base che potrei CHIEDERVI...

A voi :)
P.s. Cerco consigli di base, non usate termini o misure che non capisco...

Stesso richiamo ricevuto una settimana fa :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
andatura media intorno ai 32 Km media oraria ed essendo " scarso " mi fu fatto notare che è un rapporto troppo lungo da spingere.
Oggi stesso percorso utilizzato il 39 a parte qualche tratto in lieve discesa il 53. Risultato ho migliorato la media oraria del percorso!!!
 

alfone

Pignone
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Tralasciamo per il momento le questioni legate ad aspetti fisologici delle fibre muscolari, che intuitivamente sono stimolate in modo diverso se sono chiamate a esprimere una grande forza a bassa velocità (cioè, spingere un rapporto lungo a bassa cadenza) rispetto a una forza minore, ma a velocità (cadenza) maggiore.
Credo che per un neofita il vantaggio di imparare a pedalare a cadenze agili sia quello di assimilare un gesto della pedalata più efficiente. Oltre a ciò credo che una pedalata troppo dura "intossichi" rapidamente la gamba, mentre una pedalata più agile, a parità di potenza espressa ovviamente, sia sostenibile per un tempo maggiore.

Diciamo che una pedalata agile potrebbe essere dai 90 giri al minuto (rpm) in su. Se non hai un sensore di cadenza potresti calcolarti a quanti rpm corrisponde una determinata velocità che solitamente tieni in pianura con un determinato rapporto (uno, o più di uno tra qulli che solitamente usi in pianura). In questo modo puoi cominciare a capire se e quanto usi rapporti troppo "duri"
 

peppe59

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Puoi anche (se non ci sono auto in giro) semplicemente guardare sull'orologio econtare le pedalate. In ogni caso, vistoc he il signore ti ha parlato di 42, hai una doppia "vecchio stile" o una tripla ? (non ti far terrorizzare, io col 42 finché sto in appennino vado benissimo)
 

Cancello del Roero

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Io credo che un neofita non debba stare tanto a contare gli rpm o fissarsi su dei numeri, tanto più uno che è proprio agli inizi e non ha ancora chiare le dinamiche della bicicletta.
Se si dice a uno appena salito in bici "guarda, per andare bene e lontano, non devi "intossicare" la gamba e non scendere mai sotto le 90/100 rpm" a questo poveraccio scoppia il cuore in 40' e dovrà rallentare di parecchio la sua andatura.

Non è che l'agilità la trovi dietro un angolo, devi allenarla. Per me, uno all'inizio, deve andare con la frequenza di pedalata che gli dice il suo stato di forma, quella auto imposta. E' l'unica che gli permetta, allo stato attuale, di non andare in sofferenza e portare a casa i giri che vuole. Per andare agile ha sempre tempo o-o
 

Gamba_tri

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Io credo che un neofita non debba stare tanto a contare gli rpm o fissarsi su dei numeri, tanto più uno che è proprio agli inizi e non ha ancora chiare le dinamiche della bicicletta.
Se si dice a uno appena salito in bici "guarda, per andare bene e lontano, non devi "intossicare" la gamba e non scendere mai sotto le 90/100 rpm" a questo poveraccio scoppia il cuore in 40' e dovrà rallentare di parecchio la sua andatura.

Non è che l'agilità la trovi dietro un angolo, devi allenarla. Per me, uno all'inizio, deve andare con la frequenza di pedalata che gli dice il suo stato di forma, quella auto imposta. E' l'unica che gli permetta, allo stato attuale, di non andare in sofferenza e portare a casa i giri che vuole. Per andare agile ha sempre tempo o-o
Concordo, l'unico segreto all'inizio è uscire spesso e senza esagerare. Se si ha un contapedalate è bene darci un occhio per rendersi conto di quante pedalate si danno, non per perseguire un obiettivo. Discorso diverso se parliamo di un ragazzino che vuole iniziare con l'agonismo.

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Shadowplay

Passista
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Io credo che un neofita non debba stare tanto a contare gli rpm o fissarsi su dei numeri, tanto più uno che è proprio agli inizi e non ha ancora chiare le dinamiche della bicicletta.
Se si dice a uno appena salito in bici "guarda, per andare bene e lontano, non devi "intossicare" la gamba e non scendere mai sotto le 90/100 rpm" a questo poveraccio scoppia il cuore in 40' e dovrà rallentare di parecchio la sua andatura.

Non è che l'agilità la trovi dietro un angolo, devi allenarla. Per me, uno all'inizio, deve andare con la frequenza di pedalata che gli dice il suo stato di forma, quella auto imposta. E' l'unica che gli permetta, allo stato attuale, di non andare in sofferenza e portare a casa i giri che vuole. Per andare agile ha sempre tempo o-o
Già, consigliare cadenze di 100 pedalate/min. non sapendo particolari tipo se abbia 25 o 65 anni o se abbia un fisico allenato o meno non è proprio l'ideale.
 

bradipus

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Io credo che un neofita non debba stare tanto a contare gli rpm o fissarsi su dei numeri, tanto più uno che è proprio agli inizi e non ha ancora chiare le dinamiche della bicicletta.
Se si dice a uno appena salito in bici "guarda, per andare bene e lontano, non devi "intossicare" la gamba e non scendere mai sotto le 90/100 rpm" a questo poveraccio scoppia il cuore in 40' e dovrà rallentare di parecchio la sua andatura.

Non è che l'agilità la trovi dietro un angolo, devi allenarla. Per me, uno all'inizio, deve andare con la frequenza di pedalata che gli dice il suo stato di forma, quella auto imposta. E' l'unica che gli permetta, allo stato attuale, di non andare in sofferenza e portare a casa i giri che vuole. Per andare agile ha sempre tempo o-o

pienamente d'accordo.
se io dovessi pedalare sempre a 90 / 100 pedalate al minuto, avrei smesso da un pezzo di andare in bici... perché sarebbe una tortura, non un divertimento!
 

Bileygr

Pignone
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Sostanzialmente concordo. Il nostro corpo sceglie da solo la cadenza a cui "va meglio". Poi uno con il tempo e l' allenamento, allenando sia forza che agilità, generalmente alza la sua cadenza standard andando a cadere grosso modo nel range 90-100 rpm. Ma è una cosa che viene da sola, non che ci si auto impone

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drago.andre71

Pignone
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ideal stage ird
Beh a mio avviso dovrebbe fare delle prove...tipo prendere un percorso noto e ben conosciuto e provare a pedalare in modo differente...

Tipo se un percorso è piano tipo 10 km provare a tenere che so una certa velocità tipo 30 km/h con il 53 e i rapporti che ha dietro e rifare poi lo stesso percorso con il 42 mantenendo la stessa velocità e capirà da solo come gestirsi.

certo potrebbe allenare con il tempo l'agilità e arrivare a 90/100 rpm o potrebbe essere uno che ha forza e gira meno ma pesta di più...dipende da come e fatto lui.

Ripeto all'inizio dovrà fare un pò di prove e dovrà anche intossicare le gambe per capire dov'è il suo limite e migliorare...
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Bici
molto bella e funzionale
perché la gamba deve sempre pedalare in scioltezza.

Si ma questa frase dice tutto e niente nello stesso tempo... per pedalare in scioltezza lo puoi fare con un rapporto agile che però non rende in termini ne di tempo ne di uso della potenza, per fare un esempio potresti pedalare con un 36x25 a 100rpm che altro non avresti che far traballare il cuore :mrgreen:

L'intensità della pedalata e rispettive rpm (frequenza di pedalata) dovrebbero essere in funzione di qualche cosa di mirato... che so voglio viaggiare in relax a 30 kmh quindi scelgo un rapporto che mi permetta di far girare le gambe ma non troppo per non far salire le pulsazioni.

Insomma hai posto un quesito non da poco come avrai capito :mrgreen:

Cmq... dice bene [MENTION=93130]drago.andre71[/MENTION] l'unica è fare varie prove su tracciati che si conoscono così da capire quale sia il miglior rapporto in base al rendimento che voglio ottenere.

Non ti stare a fare cmq molte fisse sulla cosa... per adesso pensa a macinare km magari cercando appunto di pedalare piuttosto agile che non troppo duro.
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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Salve sono un neofita e vorrei chiedere alcuni consigli di base su come pedalare. In particolare che rapporti tenere su medie/lunghe distanze. La domanda mi rendo conto è abbastanza generica ma mi viene naturale dopo che ieri dopo 70km di uscita in solitaria incontro un ciclista navigato che mi fa notare come tenevo il rapporto troppo duro...mi ha detto una cosa del tipo: perché tieni un 53....metti un rapporto piccolo (credo mi abbia detto 42) perché la gamba deve sempre pedalare in scioltezza.

Ora premesso le mie imprecisioni mi sono reso conto che io pedalo con un rapporto abbastanza casuale: quando ce la faccio stringo, quando vado in sofferenza metto un rapporto più facile...ma mi rendo conto che forse ci sono piccole regole di base che potrei CHIEDERVI...

A voi :)
P.s. Cerco consigli di base, non usate termini o misure che non capisco...

allora, con più calma e rispondendo a te e non a chi ti ha risposto prima di me:

intanto complimenti, se sei cosìprincipiante e fai 70 km vai niente male!
Poi, la questione è molto semplice, un po' come quando sali le scale: se sei forte puoi anche farle due a due o anche tre a tre. Vai più veloce, ma la gamba lavora più "di forza". Stessa cosa in montagna, puoi salire a passi lunghi o corti; se vuoi tenere la stessa velocità (magari perché sei con un amico) i passi corti richiedono di farli più veloci. Come ti stanchi di più? Ovviamente è una domanda retorica, ognuno ha il suo passo. Il consiglio migliore, se non stiamo parlando di allenamento, tabelle etc, è sempre quello di ascoltare il tuo corpo: se senti che si sta accumulando stanchezza e le gambe si stanno indurendo meglio passare ad un rapporto più leggero, se senti che frulli troppo leggero e ti stanchi ma vai piano metti un rapporto più duro. Anche, sopratutto se stai facendo un giro lungo, chiediti se ti stai stancando troppo in vista dellesalite che dovrai ancora fare.

Poi ci sono tutte le regole generali, la frequenza etc etc. ; ma intanto divertiti!

Semmai fai come ti hanno suggerito le prove, usando rapporti diversi sullo stesso percorso e vedendo come reagisci (attenzione però a non farci troppo caso: con l'allenamento cambia come reagisci! Io magari sulla stessa salita vado col 24 a inizio stagione, poi col 21 e quando sono a posto col 18...). E poi quando ti sentirai che vai bene, un giorno togliti la curiosità di vedere che frequenza tieni.