Ciao a tutti,
recensisco la Emonda SLR 9 (unica differenza rispetto alla dotazione di serie sono le ruote Aeolus 3 versione tubolare con tubi Tufo da 25mm).
Per i grammomaniaci direi che siamo sui 6kg scarsi.
Dopo una brevissima uscita il sabato per capire che tutto fosse a posto, domenica mi sono gettato subito in mischia con la Emonda nella GF Perini a Carpaneto. Fatto percorso medio di 90km e oltre 1500m di dsl. Percorso completo come caratteristiche con salite lunghe, brevi, rampe a doppia cifra, piano, discese tecniche e strade abbastanza dissestate.
Il giudizio è sicuramente positivo se non ottimo. In pianura la bici si rilancia bene alzandosi sui pedali e le ruote, seppur nuove di pacca, sono già abbastanza scorrevoli. I tubi da 25 offrono un ottimo grip e sono un pelo più confortevoli dei 22-23 mm. Il vento le Aeolus lo sentono poco. Direi che 35mm è la misura perfetta per una ruota all around.
Su salite pedalabili, azzeccando frequenza e rapporto, la bici va su bene mantenendo la velocità, mentre nei rilanci è veramente ottima scaricando a terra tutta lapotenza, poca nel mio caso, e prendendo subito l'abbrivio che poi mantiene. Soprattutto sulla seconda salita (9% di media con tratti in doppia cifra) sono salito su regolare e ho scoperto di essermi migliorato abbondantemente.
In discesa non ho nulla da recriminare. La bici, taglia 56 H2 con un po' di spessori, è molto agile, ma anche precisa e stabile mantenendo la traiettoria senza problemi. Frenata con i pattini di serie buona, modulabile e mai aggressiva, forse un pelo lunga, ma basta prendere le misure e si va che è una bellezza.
Diciamo in sintesi che l'Emonda che non fa miracoli, ma ti permette di andare un pelo più forte senza doverti spremere e quindi ti lascia un maggiore margine che puoi utilizzare nei momenti di difficoltà. Va detto di contro che ti invita a spingerla dal momento che è un mezzo che vuole essere lanciato e rilanciato. Quindi il limite della bici non essite, esistono i miei limiti in questo caso.
Nota relativa al cambio Di2: ottimo cambio, silenzioso, veloce e preciso. Fa un po' impressione sentire un ronzio al posto del solito clac. Comandi del freno forse un pelo duri. Comandi del cambio basta una leggera pressione per attivarli e venendo dal Red mi devo ancora abituare. Ottimo il deragliatore, forse per me la parte migliore e il vero surplus rispetto allo Sram che avevo.
Analisi statica: tutta nera è molto bella, sembra un prototipo, ma in questo caso è una questione di gusti personali. La qualità costruttiva è al top, su questo nessun dubbio a mio modesto parere. Seppure sia un telaio da salita, quando la guardi bene ha delle tubazioni oversize. Rispetto alla Cervelo R5 che avevo sembra molto più cicciotta, invece è un peso piuma...pazzesco.
Conclusione: rispetto alla Cervelo R5 è meglio? Direi di sì, ma è una questione più di sensazioni che di prestazioni (Cervelo le darei 8 e ad Emonda 9). Il fatto principale è che ti sembra di pedalare più facile e questo è un grosso vantaggio.
recensisco la Emonda SLR 9 (unica differenza rispetto alla dotazione di serie sono le ruote Aeolus 3 versione tubolare con tubi Tufo da 25mm).
Per i grammomaniaci direi che siamo sui 6kg scarsi.
Dopo una brevissima uscita il sabato per capire che tutto fosse a posto, domenica mi sono gettato subito in mischia con la Emonda nella GF Perini a Carpaneto. Fatto percorso medio di 90km e oltre 1500m di dsl. Percorso completo come caratteristiche con salite lunghe, brevi, rampe a doppia cifra, piano, discese tecniche e strade abbastanza dissestate.
Il giudizio è sicuramente positivo se non ottimo. In pianura la bici si rilancia bene alzandosi sui pedali e le ruote, seppur nuove di pacca, sono già abbastanza scorrevoli. I tubi da 25 offrono un ottimo grip e sono un pelo più confortevoli dei 22-23 mm. Il vento le Aeolus lo sentono poco. Direi che 35mm è la misura perfetta per una ruota all around.
Su salite pedalabili, azzeccando frequenza e rapporto, la bici va su bene mantenendo la velocità, mentre nei rilanci è veramente ottima scaricando a terra tutta lapotenza, poca nel mio caso, e prendendo subito l'abbrivio che poi mantiene. Soprattutto sulla seconda salita (9% di media con tratti in doppia cifra) sono salito su regolare e ho scoperto di essermi migliorato abbondantemente.
In discesa non ho nulla da recriminare. La bici, taglia 56 H2 con un po' di spessori, è molto agile, ma anche precisa e stabile mantenendo la traiettoria senza problemi. Frenata con i pattini di serie buona, modulabile e mai aggressiva, forse un pelo lunga, ma basta prendere le misure e si va che è una bellezza.
Diciamo in sintesi che l'Emonda che non fa miracoli, ma ti permette di andare un pelo più forte senza doverti spremere e quindi ti lascia un maggiore margine che puoi utilizzare nei momenti di difficoltà. Va detto di contro che ti invita a spingerla dal momento che è un mezzo che vuole essere lanciato e rilanciato. Quindi il limite della bici non essite, esistono i miei limiti in questo caso.
Nota relativa al cambio Di2: ottimo cambio, silenzioso, veloce e preciso. Fa un po' impressione sentire un ronzio al posto del solito clac. Comandi del freno forse un pelo duri. Comandi del cambio basta una leggera pressione per attivarli e venendo dal Red mi devo ancora abituare. Ottimo il deragliatore, forse per me la parte migliore e il vero surplus rispetto allo Sram che avevo.
Analisi statica: tutta nera è molto bella, sembra un prototipo, ma in questo caso è una questione di gusti personali. La qualità costruttiva è al top, su questo nessun dubbio a mio modesto parere. Seppure sia un telaio da salita, quando la guardi bene ha delle tubazioni oversize. Rispetto alla Cervelo R5 che avevo sembra molto più cicciotta, invece è un peso piuma...pazzesco.
Conclusione: rispetto alla Cervelo R5 è meglio? Direi di sì, ma è una questione più di sensazioni che di prestazioni (Cervelo le darei 8 e ad Emonda 9). Il fatto principale è che ti sembra di pedalare più facile e questo è un grosso vantaggio.