Tecnica di nuoto

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jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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bici
Nuoto da metà maggio in funzione di distanze sprint (proverò l'olimpico il 23/09 a Lido delle Nazioni). In tre mesi sono passato a fare i 750metri da 20 minuti a 17, semplicemente nuotando 1 o 2 volte a settimana inserendo al massimo qualche vasca a tutta velocità per fare delle variazioni di ritmo. Insomma margine di lavoro ne ho ancora tanto.

C'è qualcuno più esperto che ha voglia di descrivere particolari tecnici (entrata in acqua, scivolamento, respirazione, ...) per discuterne insieme in maniera da cercare di essere più veloci (se possibile) e belli da vedere ?

Io sono più esperto di ciclismo, se volete apriamo un altro post parlando della postura in bicicletta.
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
3.034
211
Milano
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un cannibale ed un ferro
Da autodidatta ho trovato utile vedere gli allenamenti degli agonisti su youtube.
Comunque, a meno che tu non abbia una particolare predisposizione all'acquaticità, sappi che il nuoto è uno sport che si apprende da bambini e con allenamenti specifici, 80% della prestazione è tecnica, il restante è allenamento.
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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Da autodidatta ho trovato utile vedere gli allenamenti degli agonisti su youtube.
Comunque, a meno che tu non abbia una particolare predisposizione all'acquaticità, sappi che il nuoto è uno sport che si apprende da bambini e con allenamenti specifici, 80% della prestazione è tecnica, il restante è allenamento.

Quindi mi devo rassegnare ad uscire tra gli ultimi dall'acqua e fare le altre due frazioni in rimonta ? (che psicologicamente è anche divertente).

Ho visto qualche video, studierò la tecnica e cercherò di darmi da fare. Oppure mi faccio regalare per natale un bel corso in piscina.
 

ibondio

Apprendista Cronoman
23 Dicembre 2010
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un cannibale ed un ferro
Quindi mi devo rassegnare ad uscire tra gli ultimi dall'acqua e fare le altre due frazioni in rimonta ? (che psicologicamente è anche divertente).

Ho visto qualche video, studierò la tecnica e cercherò di darmi da fare. Oppure mi faccio regalare per natale un bel corso in piscina.
Rassegnarsi mai! Ma non ti abbattere se non riesci ad uscire dall'acqua vicino ai nuotatori agonisti, a volte la differenza è imbarazzante. Hai detto bene, puoi sempre rimontare.

Un conoscente triatleta mi raccontava di una performance di Jalabert (spero sia scritto correttamente) ad un Ironman: uscito dall'acqua 1200°, dopo la frazione in bici era 90° anche se gli avevano appioppato 12 minuti di penalità per presunta scia.
 

lele 71

Pignone
4 Aprile 2007
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Ho visto qualche video, studierò la tecnica e cercherò di darmi da fare. Oppure mi faccio regalare per natale un bel corso in piscina.

Il nostro corpo e' abituato a stare in un fluido che e' l'aria. La difficolta' principale e' che quando si immerge in un'altro fluido (acqua), il cervello non riceve i corretti "input" e tu sei convinto di fare una cosa ma in realta' ne stai facendo un'altra.
Tradotto in soldoni, soprattutto all'inizio e' necessario (secondo il mio modesto parere) farsi seguire da un'occhio attento che sappia correggerti e darti i giusti suggerimenti per migliorare.

Il problema dei corsi di nuoto e' pero' che generalmente sono rivolti a persone adulte che vogliono "fare un po' di movimento", quindi nulla a che vedere con una preparazione seria e mirata all'agonismo.

Il problema delle lezioni individuali e' invece quello di riuscire a trovare un coach ben preparato oltre, ovviamente, al costo superiore.

Personalmente, se vuoi fare progressi in tempi ragionevoli, credo che la scelta migliore sia quella delle lezioni individuali.
 

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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Gessate
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advanced pro
Il nostro corpo e' abituato a stare in un fluido che e' l'aria. La difficolta' principale e' che quando si immerge in un'altro fluido (acqua), il cervello non riceve i corretti "input" e tu sei convinto di fare una cosa ma in realta' ne stai facendo un'altra.
Tradotto in soldoni, soprattutto all'inizio e' necessario (secondo il mio modesto parere) farsi seguire da un'occhio attento che sappia correggerti e darti i giusti suggerimenti per migliorare.

Il problema dei corsi di nuoto e' pero' che generalmente sono rivolti a persone adulte che vogliono "fare un po' di movimento", quindi nulla a che vedere con una preparazione seria e mirata all'agonismo.

Il problema delle lezioni individuali e' invece quello di riuscire a trovare un coach ben preparato oltre, ovviamente, al costo superiore.

Personalmente, se vuoi fare progressi in tempi ragionevoli, credo che la scelta migliore sia quella delle lezioni individuali.

Questo l'ho vissuto proprio sulla mia pelle o-o
 

fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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Nuoto da metà maggio in funzione di distanze sprint (proverò l'olimpico il 23/09 a Lido delle Nazioni). In tre mesi sono passato a fare i 750metri da 20 minuti a 17, semplicemente nuotando 1 o 2 volte a settimana inserendo al massimo qualche vasca a tutta velocità per fare delle variazioni di ritmo. Insomma margine di lavoro ne ho ancora tanto.

C'è qualcuno più esperto che ha voglia di descrivere particolari tecnici (entrata in acqua, scivolamento, respirazione, ...) per discuterne insieme in maniera da cercare di essere più veloci (se possibile) e belli da vedere ?

Io sono più esperto di ciclismo, se volete apriamo un altro post parlando della postura in bicicletta.

Ciao Jack..

se non sono indelicato quanti anni hai? Stai allenando distanza sprint ed esordisce con olimpico.....perché? Non sei nuotatore hai tempi attualmente alti....in un olimpico perdi ulterioriormente!!! Piccolo Tibet ha risposto nel modo migliore: possiamo parlare di determinate cose se esiste una base anche di conoscenza purtroppo spiegare via forum la tecnica del nuoto è quasi impossibile. La cosa migliore è affidarsi ad un istruttore a bordo vasca. Comunque continua a seguirci e domanda sempre quando vuoi:)
Fabio
 

phupho

Novellino
29 Ottobre 2008
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udine
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io ho iniziato a fare qualche esercizio di tecnica e ne ho trovato subito giovamento visto che partivo da una base uguale a zero(sono un autodidatta).ovviamente x migliorare è indispensabile qualcuno esperto che corregga ogni movimento.io comunque sono passato dai34 min x fare 1500 m(vasca da 50 m e non so fare le virate)agli attuali 28min con veramente pochi accorgimenti.VOLERE è POTERE
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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Ciao Jack..

se non sono indelicato quanti anni hai? Stai allenando distanza sprint ed esordisce con olimpico.....perché? Non sei nuotatore hai tempi attualmente alti....in un olimpico perdi ulterioriormente!!!
Fabio

Ho 40 anni e con il nuoto ho iniziato a fine maggio (avevo fatto dei corsi in adolescenza e nulla più). Le prime volte non reggevo più di 4 vasche (da 25), alla prima gara sprint ho impiegato 22 minuti, nell'ultima 19.50 (cambio compreso). Tempi ridicoli (224° su 230) ma poi in bici e a piedi ho fatto poco oltre il 100° tempo, chiudendo la gara 163°/230. Nell'ultimo test in piscina ero sui 17 minuti, quindi margine nel nuoto ne ho parecchio. Già nuotando in 15 minuti sarei a ridosso della 100 posizione, traguardo più che soddisfacente per il sottoscritto.

Solitamente pedalo parecchio e con il mio fisico rendo il meglio dopo parecchie ore, per questo voglio provare la distanza olimpica (di più non reggo nella corsa, sia per le ginocchia che per la testa), magari potrei arrivare al 70.3 ma non ne sento l'esigenza, anzi, ho iniziato il triathlon (e ciclocross d'inverno) proprio per avere lo stimolo della competizione per fare sforzi brevi ed intensi.

Tornando alla tecnica di nuoto la prima cosa di cui mi sono reso conto per migliorare in velocità è di lasciarsi scivolare dopo l'ingresso in acqua della mano e di non partire subito con la bracciata, ed un altra cosa che ho notato (indicazioni reperite da internet) è di stendere il braccio lungo la coscia e di fare il recupero uscendo dall'acqua prima con il gomito. A queste cose mi riferivo nell'apertura del post.
 

Piccolo Tibet

Pedivella
17 Luglio 2010
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Giant- scott
Tornando alla tecnica di nuoto la prima cosa di cui mi sono reso conto per migliorare in velocità è di lasciarsi scivolare dopo l'ingresso in acqua della mano e di non partire subito con la bracciata, ed un altra cosa che ho notato (indicazioni reperite da internet) è di stendere il braccio lungo la coscia e di fare il recupero uscendo dall'acqua prima con il gomito. A queste cose mi riferivo nell'apertura del post.
Specialmente all'inizio non ha senso spiegare all'allievo le varie fasi della passata subacquea o come deve venir effettuato il recupero, perchè così facendo lo si mette solo in confusione, e capita che si concentri su un particolare, tralasciando tutto il resto. Se si possiede una nuotata ancora grezza (e oltre i 2'/100 è molto grezza), l'unica cosa a cui bisogna pensare è quella di andare a prendere acqua il più avanti possibile e "spingerla" verso i piedi.una volta capito questo, si è già a buon punto.. o-o
 

fabio1966

via col vento
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Ho 40 anni e con il nuoto ho iniziato a fine maggio (avevo fatto dei corsi in adolescenza e nulla più). Le prime volte non reggevo più di 4 vasche (da 25), alla prima gara sprint ho impiegato 22 minuti, nell'ultima 19.50 (cambio compreso). Tempi ridicoli (224° su 230) ma poi in bici e a piedi ho fatto poco oltre il 100° tempo, chiudendo la gara 163°/230. Nell'ultimo test in piscina ero sui 17 minuti, quindi margine nel nuoto ne ho parecchio. Già nuotando in 15 minuti sarei a ridosso della 100 posizione, traguardo più che soddisfacente per il sottoscritto.

Solitamente pedalo parecchio e con il mio fisico rendo il meglio dopo parecchie ore, per questo voglio provare la distanza olimpica (di più non reggo nella corsa, sia per le ginocchia che per la testa), magari potrei arrivare al 70.3 ma non ne sento l'esigenza, anzi, ho iniziato il triathlon (e ciclocross d'inverno) proprio per avere lo stimolo della competizione per fare sforzi brevi ed intensi.

Tornando alla tecnica di nuoto la prima cosa di cui mi sono reso conto per migliorare in velocità è di lasciarsi scivolare dopo l'ingresso in acqua della mano e di non partire subito con la bracciata, ed un altra cosa che ho notato (indicazioni reperite da internet) è di stendere il braccio lungo la coscia e di fare il recupero uscendo dall'acqua prima con il gomito. A queste cose mi riferivo nell'apertura del post.

Bene!
A 40 anni hai una impostazione muscolo scheletrico impossibile da modificare e se pur hai dei margini devi prepararti a fare fatica considerando che non ha molto senso uccidersi. Quello che indichi è corretto lasciar scivolare lungo il braccio prendere acqua e sfiorare con la spinta finale lungo la coscia. Ora il problema come altri hanno indicato è verificare che tu lo faccia nel modo corretto cosa di cui dubito fortemente. Bisogno verificare che nell'ingresso braccio tu non incroci o spezzi la bracciata che la mano sia chiusa e non aperta che il braccio scivoli lungo la spalla e non si apra a ventaglio insomma ci sono troppe cose da verificare e per forum è impossibile. Come anche Piccolo Tibet ti ha suggerito se vuoi veramente migliorare affidati ad un istruttore che in primis ti devasta con tecnica esercizi e tavoletta:):):)
Comunque siamo sempre qui per aiutarti:)
Fabio
 

Piccolo Tibet

Pedivella
17 Luglio 2010
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Bene!
A 40 anni hai una impostazione muscolo scheletrico impossibile da modificare e se pur hai dei margini devi prepararti a fare fatica considerando che non ha molto senso uccidersi. Quello che indichi è corretto lasciar scivolare lungo il braccio prendere acqua e sfiorare con la spinta finale lungo la coscia. Ora il problema come altri hanno indicato è verificare che tu lo faccia nel modo corretto cosa di cui dubito fortemente. Bisogno verificare che nell'ingresso braccio tu non incroci o spezzi la bracciata che la mano sia chiusa e non aperta che il braccio scivoli lungo la spalla e non si apra a ventaglio insomma ci sono troppe cose da verificare e per forum è impossibile. Come anche Piccolo Tibet ti ha suggerito se vuoi veramente migliorare affidati ad un istruttore che in primis ti devasta con tecnica esercizi e tavoletta:):):)
Comunque siamo sempre qui per aiutarti:)
Fabio
La tavoletta con la tecnica c'entra poco, anzi. Io con i principianti non la uso mai perchè altera gli equilibri e facilmente provoca rigidità lombare causa di un cattivo assetto. All'inizio gambe senza tavoletta! Poi purtroppo in giro si vede di tutto , anche bambini cui gli viene fatto fare alternato con tavoletta.... :cry: saranno gli allievi di Bem.. :mrgreen:
 

rebbyali

Novellino
20 Gennaio 2012
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Scott addict
Devi affidarti ad un'istruttore che però non sia il solito ragazzo che si trova in piscina che lavora per pagarsi gli studi, ci vuole un'insegnante che lavori in funzione della tua esigenza. La tecnica nel nuoto è molto importante e tantissimi piccoli difetti portano ad una fatica in esecuzione che preclude la resistenza e la velocità in acqua. Logicamente poi se una persona ha un'acquaticità scarsa farà + fatica di altre ma con l'esercizio potrà raggiungere buoni risultati.o-o
 

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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advanced pro
Vorrei aggiungere al link che ti ho dato che:

La presa in acqua deve essere effettuata quasi contemporaneamente alla spinta del braccio opposto (correggetemi se sbaglio).
Un esercizio che eseguo sempre proprio nel riscaldamento, è quello di eseguire bracciate singole con delle pause, per memorizzare questo passaggio e per lo scivolamento.
 
Stato
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