Io su questa cosa sono fottutamente d'accordo con Edo e, se possibile, sono ancora più drastico di lui per un motivo che aggiungo alla discussione: la salute.
L'ironman non è una passeggiata di salute, è uno sforzo immane che lascia il segno. Se non è adaguatamente preparato, costruito e gestito, può essere molto pericoloso.
Se non si è in grado di nuotare sciolti e "effortless" per 4km, non ha senso cimentarsi in una gara in cui, dopo il nuoto, devi pedalare per 180km e correre per 42km. Rischi di farti male.
Se non si è in grado di fare 180 km tenendo il cuore ragionevolmente basso (e sviluppando quindi una certa potenza) e in tempi non biblici, non ha senso fare una gara in cui, dopo esserti saccagnato col culo sulla sella sella, devi pure farti 42km a piedi.
Se non si è in grado di correre dopo la bici, significa che non si sta bene e camminare per 42km non ha più alcun senso nè da un punto di vista sportivo nè da un punto di vista della salute.
Quindi, detto che non credo ci sia un crono-limite uguale per tutti, io sono convinto che l'Ironman va fatto con grande criterio e puntando a fare le cose per bene; sia in termini sportivi che di salute. Camminare per 42km o chiudere tutto in 16-17h non è fare le cose per bene, non è sport, non è salute, meglio farsi una giornata di escursione in montagna o una mega passeggiata eno-gastronomica in bicicletta.