La potenza lipidica è la capacità dell'organismo di utilizzare più grassi (e meno carboidrati) durante lo sforzo aerobico.
Il punto fondamentale che a molti sfugge è che tale capacità si misura NELL'UNITA' DI TEMPO: ossia la potenza lipidica è tanto maggiore se, a una data intensità di sforzo, io consumo più grassi per secondo, per minuto, per ora etc.
Per noi comuni mortali che facciamo lunghe distanze in un range di sforzo tra la soglia aerobica e il medio, è dimostrato (c'è un capitolo illuminante nel libro di Arcelli "allenamento del maratoneta di medio e alto livello") che tale capacità è stimolata e allenata al suo massimo se si produce uno sforzo prolungato (60-80') in una zona leggermente inferiore al medio.
Al di sopra di tale zona, il segnale per l'organismo sarà irrimediabilmente verso il consumo di cho (e quindi non allenante per la potenza lipidica).
Al di sotto, il segnale va decisamente verso i grassi ma... attenzione: quando poi in gara ci troveremo dalle parti del medio (quindi al di sopra della nostra zona di allenamento), se non saremo abituati a consumare grassi (perchè ci siamo allenati a una intensità troppo bassa) l'organismo shifterà irrimediabilmente chiedendo un botto di cho, con le ben note conseguenze nel finale di gara.
Allenandoci in modo prolungato intorno al medio, diciamo all'organismo che quella è una velocità di crociera che noi vogliamo tenere a lungo, quindi gli chiediamo di attrezzarsi con un'adeguata miscela energetica a base di grassi. Quando in gara andremo auspicabilmente anche un filo al di sotto di tale sforzo, viaggeremo a grande prevalenza di grassi.
Questo è il motivo per cui il "lungo lento" è ormai abolito dalla gran parte delle teorie di allenamento delle lunghe distanze: ti fa consumare tanti grassi nel tempo totale di allenamento (perchè stai in ballo ad esempio 2h30') ma non educa l'organismo a massimizzare il consumo di grassi per secondo (che è la cosa che conta, ovvero la potenza lipidica) che è invece di gran lunga maggiore in uno sforzo intorno al medio.
Ovviamente, l'atleta evoluto fa i cosiddetti "lunghi speciali": ovvero 2h (anche 2h30') al medio, che non hanno nulla a che vedere coi lunghi lenti. Si tratta di sessioni dure ed estremamente allenanti per la potenza lipidica, che però rischiano di essere difficilmente recuperabili per chi non è evoluto a sufficienza (è quasi come fare una gara di maratona secca).
Per noi comuni mortali, una seduta di 80' composta dai primi 15'-20' di graduale progressione verso il medio, poi 40'-50' intorno al medio (un po' al di sotto) e finale al medio-soglia (sotto la soglia) è altamente allenante per la potenza lipidica, si recupera abbastanza facilmente e non è devastante per muscoli e articolazione perchè comunque... si corre.