Ultramaratone

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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Sarà una domanda ingenua, ma la rivolgo a chi ne sa più di me: come si allenano i ciclisti che partecipano alle ultramaratone? Per intenderci, un esempio è la gara luce dei miei occhi, la XXAlps Extreme, 2000 km per 40.000 mt di dislivello da coprire al max in 7 giorni, ovviamente scendendo ben poco dalla bici. E soprattutto, sinceramente e senza ipocrisia, è possibile un'impresa del genere per una persona "normale", che cioè si mantiene con un lavoro che non è la BDC e non ha una squadra al seguito in grado di prestare assistenza durante la preparazione? Così, semplice curiosità... :-) (Non è vero)
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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15
64
Piacenza
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Giancarla ha scritto:
Sarà una domanda ingenua, ma la rivolgo a chi ne sa più di me: come si allenano i ciclisti che partecipano alle ultramaratone? Per intenderci, un esempio è la gara luce dei miei occhi, la XXAlps Extreme, 2000 km per 40.000 mt di dislivello da coprire al max in 7 giorni, ovviamente scendendo ben poco dalla bici. E soprattutto, sinceramente e senza ipocrisia, è possibile un'impresa del genere per una persona "normale", che cioè si mantiene con un lavoro che non è la BDC e non ha una squadra al seguito in grado di prestare assistenza durante la preparazione? Così, semplice curiosità... :-) (Non è vero)


parlo per conoscenza diretta dell'amico randonnuer che si è fatto Parigi/Brest, Londra/Edinburgo, Oslo/Trondheim, Parigi/Bordeaux, Furnace Creek, ed un'altra robettina di 800 e rotti km in Canada e che fino all'anno scorso si allenava anche con Giovanni Zilioli, che è il piacentino che ha fatto e finito la RAAM, ma anche il Tour de France non stop e la Capo Nord/Gibilterra non stop...(amico di pedalate di Ferraris, quello delle salite di CT)
innanzitutto devi avere tantissimo tempo a disposizione (lui è pensionato precoce delle poste, ma sta roba se la è fatta a 60 anni!), partecipare a tutti i brevetti di avvicinamento che le gare richiedono (tipo la serie dei 200, 400 e 600 km prima di potere iscriverti alla PBP) ed allenarti costantemente per tantissime ore in bicicletta, pedalando di giorno e di notte con tutti i climi...
tipo partenza al venerdì notte, in giro in bici non stop tutto il sabato e la domenica fino a sera, fermate necessarie per bisogni fisiologici e per cibarsi, il tutto in assoluta autosufficienza....
calcola che in allenamento o nei brevetti non arrivi mai a fare i percorsi della randonnè vera e propria (ovvero mai oltre i 600 km) per cui è una questione di testa soprattutto, e di abitudine alle lunghe ore in sella ...
Per sua stessa ammissione (eravamo in giro anche sabato e parlavamo proprio della PBP) se lavori con attività che ti impegna 8 h al giorno, non riesci proprio per mancanza di tempo a poterti mettere nelle condizioni fisiche di fare queste cose...
Ovviamente,beve moltissimo caffè..... :-)
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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2002 Rocky Mountain 1200 Time Results
http://www.randonneurs.bc.ca/rocky/rm_tr.html

Giampiero Lottici 84:30 Piacenza, Italy M 62 90 hr
Luigi Luzzana 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy M 62 90 hr
Piera Marzani 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy F 45 90 hr
Giovanni Zilioli 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy M 45 90 hr

il limite era di 90 ore, per fare 1200 km, ce ne hanno messe 84 e 1/2
e si sono fatti in bici anche i 400 km. (andata e ritorno) dal punto di arrivo in aereoporto fino al luogo della partenza, tanto per sgranchire la gamba.. :shock: :shock: :shock:
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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abraxas ha scritto:
2002 Rocky Mountain 1200 Time Results
http://www.randonneurs.bc.ca/rocky/rm_tr.html

Giampiero Lottici 84:30 Piacenza, Italy M 62 90 hr
Luigi Luzzana 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy M 62 90 hr
Piera Marzani 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy F 45 90 hr
Giovanni Zilioli 84:30 Fiorenzuola, D'Arda, Italy M 45 90 hr

il limite era di 90 ore, per fare 1200 km, ce ne hanno messe 84 e 1/2
e si sono fatti in bici anche i 400 km. (andata e ritorno) dal punto di arrivo in aereoporto fino al luogo della partenza, tanto per sgranchire la gamba.. :shock: :shock: :shock:

http://digilander.libero.it/velobianchi/London.htm (il racconto della Londra/Edinburgo/Londra)
 

Nicola

Moderatur da Copertina
17 Aprile 2004
10.653
10
48
Repubblica delle Banane
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A questo tipo di cose sono un po attratto anchio se è per quello!

Diciamo che combinare lavoro + lunghi allenamenti è una cosa un difficile.

Potresti partecipare a qualche randonne da 400 km cosi cominci a farti un po di esperienza, e chiedi dei suggerimenti ai tuoi compagni di viaggio!

Ao.

P.S. io ho in mente la 508 :wacko:
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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1998 RACE ACROSS AMERICA

Holiday Inn, Irvine, CA to Rusakas Plaza, Savannah, GA, 2,906 miles
Executive Director: Michael Shermer; Solo Director: Nick Gerlich

WOMEN’S DIVISION:
1. #161 Seana Hogan, San Jose, CA—11: 7: 1

MEN’S DIVISION:
1. #150 Gerry Tatrai, Sydney, Australia—8: 11: 22
2. #201 Wolfgang Fasching, Deutsch Goritz, Austria—8: 17: 26
3. #39 Rob Kish, Port Orange, FL—8: 20: 22
4. #129 Danny Chew, Pittsburgh, PA—8: 23: 14
5. #210 Fabio Biasiolo, Venezia, Italy—9: 6: 59
6. #223 Andreas Clavedetscher, Furstentum Liechtenstein*—9: 7: 53
7. #196 Tom Buckley, Keokuk, IA—9: 11: 27
8. #97 Steve Born, Ketchum, ID—9: 17: 48
9. #222 Andrew Bohannon, Sunnyvale, CA—9: 22: 11
10. #229 Mark Patten, Saratoga, CA—10: 2: 40
11. #231 Harold Trease, Jemez Springs—10: 6: 40
12. #220 Rick Anderson, Woodside, CA—10: 7: 5
13. #80 Paul Solon, Corte Madero, CA—10: 8: 5
14. #219 Giovanni Zilioli, Piacenza, Italia—11: 2: 1615. #226 Tim Kinkeade, Moscow, ID—11: 4: 49
16. #227 Charles Liskey, Somis, CA—12: 2: 7

*Denotes “Rookie of the year”
 

abraxas

Gregario
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Nicola ha scritto:
A questo tipo di cose sono un po attratto anchio se è per quello!

Diciamo che combinare lavoro + lunghi allenamenti è una cosa un difficile.

Potresti partecipare a qualche randonne da 400 km cosi cominci a farti un po di esperienza, e chiedi dei suggerimenti ai tuoi compagni di viaggio!

Ao.

P.S. io ho in mente la 508 :wacko:

beh, se leggi CT e conservi gli arretrati fecero un servizio 2 o tre anni fa sul mio amico Lottici e soci sulla Furnace Creek....racconto da tregenda per il clima assai
mutevole ma soprattuto per il vento.....allucinante :shock: :shock:
 

Nicola

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abraxas ha scritto:
Nicola ha scritto:
A questo tipo di cose sono un po attratto anchio se è per quello!

Diciamo che combinare lavoro + lunghi allenamenti è una cosa un difficile.

Potresti partecipare a qualche randonne da 400 km cosi cominci a farti un po di esperienza, e chiedi dei suggerimenti ai tuoi compagni di viaggio!

Ao.

P.S. io ho in mente la 508 :wacko:

beh, se leggi CT e conservi gli arretrati fecero un servizio 2 o tre anni fa sul mio amico Lottici e soci sulla Furnace Creek....racconto da tregenda per il clima assai
mutevole ma soprattuto per il vento.....allucinante :shock: :shock:

su CT ho letto il raqcconto di de angelis alla RAAM, da paura! :azz

di racconti sulla 508 invece ne ho letti alcuni sul sito della gara!

Ao.
 

abraxas

Gregario
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su CT ho letto il raqcconto di de angelis alla RAAM, da paura! :azz

di racconti sulla 508 invece ne ho letti alcuni sul sito della gara!

Ao.[/quote]

beh, cercherò di avere di riffa o di raffa, i racconti che Zilioli ha scritto su RAAM e Furnace Creek pubblicati su Libertà, tra l'altro il personaggio è scrittore e poeta, per cui riesce a coinvolgere in maniera incredibile il lettore

1999 Furnace Creek 508 Team Road Relay
and Solo Ultramarathon Bicycle Race
25th edition

Valencia to Death Valley to Twenty Nine Palms, CA
Final Results
October 9-11, 1999

Men’s Solo:
1) Justin Panda Peschka, 24, Chandler, AZ, 30:06:25 (1997 solo champ also)
2) Steve Beaver Born, 40, Ketchum, ID, 30:57:41
3) Reed Flamingo Finfrock, 53, Springville, CA, 32:45:07, 1st place in 50+ division, Five Time Solo Finisher
4) Darrell Barnacle Bowles, 40, Mesa, AZ, 34:57:29
5) Dean Crocodile Crothers, 32, Reno, NV, 35:20:33 (tie) First Non RAAM-Qualified Finisher (RAAM Qualifier)
5) Jonathan Abalone Arnow, 43, Reno, NV, 35:20:33 (tie)
7) Wayne GosHawk Greenway, 40, Moraga, CA, 35:35:28 (RAAM Qualifier)
8) Sam Seal Beal, 47, Mountain View, CA, 35:42:15 (RAAM Qualifier)
9) Steve Scorpion Winfrey, 45, Camarillo, CA, 36:14:25 (RAAM Qualifier)
10) Byron Raven Rieper, 50, Overland Park, KS, 38:25:08, 2nd place in 50+ division
11) Roger Manimal Hansen, 49, Smithfield, UT, 41:20:25 (RAAM Qualifier)
12) Jim Pterodactyl Pitre, 60, Mesa, AZ, 41:41:38 (RAAM Qualifier) (1st place in 60+ division. 60+ Course Record!)
13) Jack Vulture Vincent, 33, Lakewood, CO, 41:51:37 (RAAM Qualifier)
14) Franz Cockroach Hansjoerg, 25, Austria, 42:31:27 (RAAM Qualifier) (His first bicycle race ever)
15) Giovanni Crow Zilioli, 42, Fiorenzuola D' Arda, Italy, 43:13:08 (RAAM Qualifier)16) Dan Horse Dibb, 42, Long Beach, CA, 45:09:10
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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ti consiglio anche di leggere il reportage del viaggio da loro fatto nel 2000
in Patagonia

http://www.bikeadventures.it/pata2000.htm


oltre a questo breve commento ...
Ecco qui raccolte le riflessioni di alcuni partecipanti alle nostre spedizioni patagoniche:

"Gli spazi e gli orizzonti più veri sono quelli che, miracolosamente, combaciano con il sogno, cresciuto e custodito dentro di noi per anni, a volte sperandone, più spesso temendone l'impossibile realizzazione. La Patagonia è uno di questi eletti luoghi dell'anima che, per grazia, si concretizzano, materializzandosi sotto forma di rocce, fiumi, ghiacciai, foreste, sterminati pascoli, irraggiungibili tramonti, gelide albe e tormentosi silenzi inquisitori, bufere di vento che devastano i sensi, purificando lo spirito dalle scorie della civile banalità quotidiana. La Patagonia è terra per uomini e donne alla ricerca del se stesso dimenticato, estremo lembo di purezza rude e a volte gentile, pacifica mai, di rado accogliente, che ti mette con le spalle al muro: prendere o lasciare. Non ammette vie di mezzo, non elargisce il compromesso.
Un discrimine, il transito stretto fra un "prima" e un "poi". Chi ama il rischio dell'intelligenza, amerà la Patagonia, e non potrà distaccarsene più. Chi sa mettere in discussione le personali minime certezze, percorrerà quelle strade difficili e spietate. La Patagonia è l'amuleto riservato ai coraggiosi pionieri dell'Infinito. Provare per credere..."

Giovanni Zilioli - Fiorenzuola, 42 anni, poeta e ultraciclista (Patagonia 2000)
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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e non ultimo ti metto questa che è il delirio in bicicletta....

http://www.triathlonweb.nl/dutch/ducr.htm

DUCR 'Nordkapp-Gibraltar' 1996 was the first edition of the European pendant of the Race Across America (RAAM). With a length of just over 6200 km, DUCR was the longest ultra bike race ever held. :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: DUCR 1996 attracted 9 participants from 6 different countries. The race started on 14 June 1996 on the Nordkapp island. One participant started in DUCR out of competition because he did not meet the entry criteria on the (mandatory) support crew size. Six of them arrived in Gibraltar just over two weeks later.
The DUTCH Foundation, under whose responsibility the race was organised, has planned a second edition of the race for June 1998.

Official finishers:
Rank Rider Time Time bhd.
leader Avg.
speed
1 Martin Feijen (HOL) 14 days, 21:15 hrs . 411 km/day
2 Jaroslav Pavelka (CZR) 15 days, 00:35 hrs 3:20 hrs 407 km/day
3 Hans-Jürgen Schmidt (GER) 15 days, 03:10 hrs. 5:55 hrs 404 km/day
4 Arend Middelveldt (HOL) 16 days, 21:35 hrs 48:20 hrs 362 km/day
5 Giovanni Zilioli (ITA) 17 days, 05:05 hrs 55:50 hrs 355 km/day
6 Ton Rueck (HOL) 19 days, 10:39 hrs 109:24 hrs 314 km/day
 

abraxas

Gregario
25 Maggio 2005
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e ti ho trovato quello che cercavi, visto che il soggetto che scrive ha fatto quelle robette che ti ho postato:

http://randonnee.it/zilioli.html

PREMESSA


Per i ciclisti che per la prima volta si avvicinano alle Randonnèes di lunga o lunghissima distanza, i dubbi, le perplessità, i giusti timori e le domande irrisolte sono naturalmente parecchie.
Le preoccupazioni più frequenti riguardano
1. la preparazione atletica specifica
2. l'alimentazione più adatta
3. l'andatura notturna e l'atteggiamento psicologico più consono
che per affrontare queste prove, credetemi, non sono uno scherzo.
Il presupposto per iniziare sono:
1. preparazione di base soddisfacente
2. spiccata propensione a soffrire e stringere i denti
3. fortissima motivazione interiore personale

PREPARAZIONE ATLETICA SPECIFICA

Pedalare il più possibile non appena se ne offre l'occasione aumentando gradualmente il chilometraggio e di conseguenza le ore in sella.
Uscite in bici tra 100/120 km senza badare troppo alle condizioni meteorologiche inserendo salite brevi costanti, non impegnative che ti permettano di far fiato.
Diluire le seguenti distanze come prove di verifica
Una uscita di 200km a marzo
Una uscita di 300km ad aprile
Una uscita di 400 km a maggio
Queste uscite devono essere compiute senza lesinare in modo da conoscere le soggettive reazioni alla fatica, all'accumulo di sonno e di stanchezza.
Al termine di questo circuito è possibile essere preparati ad affrontare distanze superiori tipo la "Morelli Day 500km24h" - Bordeaux/Parigi senza problemi di sorta e tentare una lunghissima distanza oltre il 1000km.

ALIMENTAZIONE SOLIDA

L'esperienza suggerisce di non diversificare mai molto da quella solitamente praticata, evitando cibi dalla digestione troppo elaborata o complessa.
Per un a distanza fino a 200km non allontanarsi dal normale regime alimentare limitando il ricorso agli zuccheri e bere mi raccomando.
Per distanze superiori il motore necessita di molte proteine e grassi che bruciano lentamente garantendo all'organismo una metodica fornitura di energia.
Sono consigliati e non disdegnati: panini con prosciutto, formaggio, marmellate, miele, carni bianche, e quando si superano i 300km è opportuno fermarsi in qualche trattoria e gustare pastasciutta in abbondanza con qualche sano bicchiere di vino.


ALIMENTAZIONE LIQUIDA
Importantissimo è bere, bere, bere. Soprattutto quando non se ne sente la necessità .
Idratarsi in modo giusto è molto più fondamentale che sfamarsi.
L'acqua naturale è consigliata con l'aggiunta di limitate quantità di sali, aggiungere gelati e frutta
Limitare il ricorso ad energetici in quanto il recupero su tali distanze deve avvenire in modo naturale e non forzato.

ANDATURA NOTTURNA

È importante prima di imbarcarsi in distanze superiori a 500km aver trascorso almeno un paio di notti in bici in modo da prendere confidenza con questo diverso modo e mondo notturno.
Non è facile, non lo si prenda sotto gamba soprattutto quando fa freddo o piove o c'è nebbia.
Si consiglia di viaggiare sempre in gruppetto, diminuire la velocità, applicare i fanali anteriori e posteriori ben visibili, utilizzare bande rifrangenti.
Qui non c'è tempo per spiegazoni approfondite provate quanto prima a pedalare con il buio, cosi verificherete le vostre reazioni e potrete prendere provvedimenti conseguenti.
Portare appresso un telo sopravivenza, pile per la ricarica in quantità, un set minimo di attrezzi meccanici perché di notte i meccanici dormono!!!
Infine quando gli occhi si chiudono e non esiste soluzione per tenerli aperti, fermatevi, cercate un qualunque riparo e schiacciate un pisolino, il cervello ed il corpo ne trarranno un grosso beneficio.

ATTEGGIAMENTO PSICOLOGICO

Al crepuscolo è opportuno accendere la sorgente energetica spirituale che dal di dentro illumina l'esterno.
Restare calmi, non irritarsi per un nonnulla, scegliersi sempre i compagni ideali di viaggio .
Sdrammatizzare e buttarla sempre sul ridere, raccontarsi barzellette, cantare, fischiare.
Essere pazienti e in pace con se stessi e con il mondo non dimenticando che state facendo sport, non siete in guerra, ma su strade di divertimento e crescita personale.
Non prendetevi troppo sul serio, coltivate l'ironia e l'autocritica, sarete più leggeri d'animo flessibili e malleabili nell'affrontare con successo le molte difficoltà e i mille imprevisti che vi faranno senz'altro visita puntuale e spietata.
Non tormentatevi con domande assurde o insolubili.
Contemplate l'alba ed il tramonto, condite con un pizzico di stupore e di poesia la vostra energia spesa in ore trascorse in bici. o-o
 

Guest
Ho un caro amico (anche Nicola lo conosce.. vero? :-) ) che ha portato a termine la RAAM ed è in generale un patito (e aggiungo io un fortissimo corridore..) di Ultramaratone
Capita spesso di farmi spiegare come diavolo si prepari un appuntamento del genere
Da quel che ho capito il 70% è testa. Gli allenamenti non è che puoi farli su quelle distanze nè metterti in testa di farti due giorni no stop di bici con luci salendo e scendendo sulle alpi..
Mi diceva che al max si allena su distanze da 350 km (quando capita ovviamente.. in genere allunga un pò le tradizionali uscite ma nulla piu) e ogni tanto simula alcune condizioni di gara tipo la notturna (magari parte all'alba e torna all'imbrunire)
Per il resto è testa.. superata una certa soglia (mi pare mi dicesse gli 800 km) subentra la concentrazione, la testa e l'esperienza maturata. Io, per esempio, penso di essere un buon corridore sui 200 km, di poter magari tenere ad alte andature (relativamente parlando ovvio..) fino ai 300 (mai fatti!) ma credo che oltre si entra in una dimensione totalmente diversa, extrasportiva
Io, personalmente, sono attratto da questo modo di pedalare, ma per ora penso sia ancora troppo presto cimentarsi su simili distanze.. magari tra qualche anno per diletto farò una RAAM (sperando di arrivare in fondo!)
Ciao
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
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Carmagnola (TO)
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Tutte le vostre risposte non fanno che alimentare quello strano senso di tristezza... Sarà la giornata grigia e piovosa, non so, ma mi vien da pensare a questa bella (e comoda) esistenza da tirocinante ora, da commercialista poi, e ciclista per passatempo, mentre il mio sogno vedrebbe invece la bici al primo posto, anzi all'unico. Esperienze come la Coppi Randonnée o la XXAlps non hanno fatto altro che accrescere questa smania di "qualcos'altro". Lo so, la mia pretesa è assurda. Io vorrei fare della bici il mio lavoro, e sarei, sono certa, la persona più votata al proprio lavoro in tutto il mondo! Però, professionisti a parte, sono pochi, pochissimi, coloro che riescono a dedicare la propria vita alle due ruote a tempo pieno, e campare di quello.

Vorrei essere come Andrea Clavadetscher, quel mito vivente che ha vinto la XXAlps Extreme 2004, e che vanta un curriculum di ultramaratone da far impallidire. Quell'uomo ha un fisico ed una testa particolari, lo so, però ha anche la possibilità di far solo quello nella vita, e per giunta di vincere. Perché non credo che questi risultati si possano ottenere quando c'è di mezzo un altro lavoro, per quanto flessibile possa essere.

Se tutto va come spero, da fine di quest'anno dovrei comunque avere (ancora) più tempo a disposizione. Vorrei che l'anno prossimo potesse essere speciale. Ma lo dico tutti gli anni... :-(
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
16.408
139
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Bici
sì e ci pedalicchio
Giancarla ha scritto:
Sarà una domanda ingenua, ma la rivolgo a chi ne sa più di me: come si allenano i ciclisti che partecipano alle ultramaratone? Per intenderci, un esempio è la gara luce dei miei occhi, la XXAlps Extreme, 2000 km per 40.000 mt di dislivello da coprire al max in 7 giorni, ovviamente scendendo ben poco dalla bici. E soprattutto, sinceramente e senza ipocrisia, è possibile un'impresa del genere per una persona "normale", che cioè si mantiene con un lavoro che non è la BDC e non ha una squadra al seguito in grado di prestare assistenza durante la preparazione? Così, semplice curiosità... :-) (Non è vero)

Puoi chiedere, forse, ad uno dei più forti atleti italiani della specialità.
Per avere l'indirizzo di posta elettronica visita

www.fabiobiasolo.it