Vedi?
Perfetto, da Decathlon hai detto? Bene c'è ne uno giusto nei pressi....Ma tengono davvero così caldo?
Grazie
In qualsiasi negozio di articoli sportivi per la montagna li trovi, che tengono caldo è tutto un dire......il guanto di seta serve soprattutto a isolare la mano dal guanto interno, e fare in modo che non sudi, è uno strato in più e qualcosa conta, ma non risolve definitivamente il freddo alle mani.
Se vuoi più caldo devi usare quelli un pò più pesanti in
Polartec® Power Stretch® io uso quelli della Salewa, ma ne trovi anche di qualsiasi altra marca, sono più spessi e molto più caldi.
L'importante che i guanti siano larghi e non aderenti, ma soprattutto devono essere antivento , il problema della bicicletta è la sensazione termica in rapporto alla veocità, se la temperatura esterna è di 5° viaggiando ai 24Km\h si ha una percezione di -5°.
Io dopo 5 paia di guanti mi sono trovato molto bene con i Randonnée della Marmot, guanti GORE-TEX® con tecnologia di prodotto XCR®, perchè mantengono le mani più calde e più asciutte più a lungo garantendo una protezione duratura da vento e pioggia e un'estrema traspirabilità.
Materiale esterno:
MemBrain®® 2L Enduro DWR e Gore-tex Glove Insert impermeabile e traspirante, rinforzi: pelle di pecora idrorepellente/antiabrasione, buona presa.
Fodera:
DriClime® 3-Dimensional wicking mani asciutte e calde
Isolamento:
Primaloft® One, piccolo ingombro, molto caldo, idrorepellente.
Ti lascio il Link. per farti un'idea, io li ho comprati in America.
Il Wind Chill Index o indice di freddo consente di valutare lo stato di malessere avvertito da persone e animali in seguito all'esposizione a condizioni di basse temperature e vento. In sostanza è una misura del tasso di perdita di calore da un corpo e permette, quindi, di stimare "la temperatura apparente", cioè la temperatura realmente percepita dall'organismo e non quella misurata nell'aria da un comune termometro.
Se propio vuoi risolvere col freddo (come ho fatto io per i piedi acquistando le solette Hotronic, eccezionali....) ci sono i guanti riscaldati, prova a dare un'occhiata
qui
Riporto col copia e incolla un articolo interessante sull'argomento.
L'effetto windchill.
Che cosa è.
L'effetto windchill è la misura dell'effetto combinato del raffreddamento dovuto al vento ed alla temperatura.
Con l'incrementare del vento, il calore viene sottratto al corpo ad un fattore sempre più veloce, portando a diminuire prima la temperatura superficiale della pelle (che causa il congelamento) ed in seguito eventualmente la temperatura interna del corpo (e dei suoi organi, che può uccidere). L'indice di temperatura windchill è la misura di questa relazione.
L'indice windchill combina la temperatura con la velocità del vento per indicare quanto attualmente si percepisce all'esterno, particolarmente sulla pelle non protetta ed esposta al vento (ed in seconda istanza quella male protetta).
Un po' di storia.
Il più vecchio indice windchill è stato basato sulla ricerca di due esploratori che si trovavano in Antartide nel 1945, Siple e Passel (dai cui nomi derivano due metodologie di misurazione) e che per primi misurarono l'impattto combinato di varie velocità del vento e di temperature di congelamento. Lo fecero misurando la perdita di calore dell'acqua presente in un contenitore di plastica (sospeso in cima ad una pertica) mentre questa congelava. In base a queste rilevazioni (un po' empiriche) venne creata una formula matematica per calcolare questo effetto e che diede vita ad una tabella (molto simile a quella in argomento) che oramai non si usa più.
Molti anni dopo ci si rese conto che questa formulazione non sempre era corretta e che anzi in molti casi tendeva all'eccesso.
Per più di un anno ci furono dibattiti tra il National Weather Service ed il Servizio Meteorologico Canadese sul fatto di aggiornare l'indice della temperatura windchill. Durante l'autunno del 2000 un gruppo speciale, composto dal Servizio Meteorologico Canadese, il National Weather Service e la Società Internazionale di Biometeorologia valutarono l'esistente formula e apportarono delle modifiche per migliorarla. L'obiettivo del gruppo era di aggiornare e standardizzare internazionalmente l'indice di temperatura windchill.
Il nuovo indice (di Randall Osczevski del DCIEM e Maurice Bluestein dell'Università Purdue dell'Indiana), fa uso delle tecnologie scientifiche più avanzate e di modellazioni computerizzate per fornire una più accurata e comprensibile formula, per stimare i pericoli derivanti dai venti invernali e le temperature di congelamento. In aggiunta sono stati condotti dei test clinici i cui risultati sono stati utilizzati per verificare e migliorare l'accuratezza di questa formula.
Come sono stati condotti questi test.
A questi test clinici hanno partecipato dodici volontari (sei uomini e sei donne); consistevano in quattro camminate, a 4,8 KmH di passo, su un tapis roulant in una galleria del vento refrigerata presso l'Istituto di Difesa Civile e di Medicina Ambientale di Toronto in Canada; tre camminate erano "asciutte", una a -10°C, una a 0°C, una a +10°C, la quarta era una "camminata bagnata" a +10°C durante la quale i partecipanti hanno ricevuto, ogni 15 secondi, una leggera spruzzata (della durata di un secondo) d'acqua sul viso. Durante ogni camminata (della durata complessiva di 90 minuti), i volontari hanno camminato mentre affrontavano un vento di 2 m/s per 30 minuti, seguito da 30 minuti con un vento a 5 m/s, e 30 minuti con un vento ad 8 m/s.
I soggetti avevano dei sensori che erano posti su fronte, guance, naso e mento ed anche internamente ad una guancia per misurare la temperatura della pelle e la perdita di calore. Per mezzo dei sensori i ricercatori hanno misurato quanto sono cadute velocemente le temperature della pelle esposta. Un modello dipendente dal tempo è stato usato per determinare il periodo del congelamento ed il modello ha compreso i risultati dalle prove. I risultati di questi test sono stati usati per determinare le varie soglie di congelamento, come si nota nella nuova tabella.
In particolare il nuovo indice windchill usa una velocità del vento calcolata a poco più di 1,52 mt. di altezza, altezza media di una faccia umana, più attendibile come misura rispetto a quella precedente basata su letture dallo standard nazionale di 10 mt (che è l'altezza tipica di un anemometro) pur usando gli stessi criteri ed i valori di rilevamento di quest'ultima. Il nuovo indice è basato sulla teoria più recente e avanzata sul trasferimento di calore (ad esempio la perdita di calore del corpo umano verso l'ambiente circostante durante giorni freddi ventilati o ventosi) ed è stato basato su un modello facciale umano perchè questa è la parte del corpo più facilmente e spesso esposta agli elementi; inoltre usa un fattore standard per il tessuto della pelle ed assume che non ci sia uno scenario con luce del sole diretta (che provocherebbe un sia pur minimo riscaldamento per irraggiamento diretto).
Cosa indica.
La soglia di congelamento: per la prima volta l'indice di temperatura windchill include specifici valori di soglia che forniscono specifici avvertimenti sul tempo di congelamento a determinati livelli di freddo da vento. Ad esempio, ad una temperatura di -15°C procedere ad una velocità di 48.28 KmH produce una temperatura percepita di -28.33°C che significa provocare il congelamento in trenta minuti.
La tabella mostra inoltre come il congelamento avverrà più rapidamente se la temperatura sarà più bassa o la velocità del vento più alta.
Le considerazioni conseguenti sono, a questo punto, ovvie e le lascio all'intelligenza di ciascuno.
Una cosa su tutte è evidente: si capisce come questa particolare metodologia sia importante per imparare a proteggere la salute.
Una sola nota a margine: alcune tabelle in circolazione non sono del tutto corrette e le relative formule di calcolo lo sono anche meno sia perchè si usa un sistema di arrotondamento o approssimazione o perchè si fa una interpolazione tra misurazioni metriche e anglosassoni (°C, m/s, KmH contro °F, ft/s, MpH) mentre esistono formule specifiche per ciascun sistema di misura, quindi attenzione a consultare soprattutto siti ufficiali e/o governativi per le relative informazioni.